Ha
taciuto solo per tre giorni. Poi non ce l'ha più fatta. E ci ha
regalato l'ennesima fornerata. Non sarà né l'ultima né la
penultima e con grande probabilità neppure la terz'ultima. Un po' di
buon umore fino alle prossime elezioni.
In
tre giorni si possono fare un sacco di cose eccezionali. C'è chi ha
cambiato il corso della storia. C'è chi ha impalmato l'anima
gemella. C'è chi ha fatto scoperte mirabolanti. C'è chi ha fatto la
rivoluzione, in tre giorni. E chi, con qualche mezzo in più, è
riuscito addirittura a risorgere.
Elsa
Fornero, per tre giorni, diconsi tre giorni, che al confronto le ere
glaciali sono passate con meno sofferenza e più velocemente, ha
taciuto.
Titanica impresa.
In
verità di questo bel tacere si sono accorti solo quei perfidi figuri
che ad ogni sua dichiarazione capovolgono la clessidra per
quantificare il tempo che la separerà dalla successiva. I dati
statistici si stanno accumulando e qualcuno alla facoltà di fisica
sta pensando di verificare se ci sono correlazioni tra le fornerate
e la rotazione dei pianeti nelle galassie che sono ancora da
scoprire. In stretto contatto con questi stanno lavorando anche gli
scienziati dell'alimentazione. Hanno il sospetto che particelle di
kryptonite mischiate a palline di naftalina, golosità di EtaBeta, e
a molecole di tnt e a particelle di una sostanza bionica ancora da
scoprire se ingurgitate con qualche grammo di un confetto della
premiata ditta Falqui e ad occhio rigorosamente spento possano dare
effetti similari.
Non
uguali ché a quei livelli è oltremodo impossibile arrivare. Almeno
con le nozioni scientifiche che si hanno a disposizione al momento.
Il
resto del mondo, molti giornalisti inclusi, neanche se ne sono
accorti di questo silenzio. Anzi.
I
quotidiani, incredibilmente, sono usciti con regolarità. Si sono
banalmente concentrati su questioni come la tragedia del medio
oriente, o l'inquinamento a Taranto o le tasse non pagate da Google o
le primarie del centrosinistra o le non primarie del centrodestra.
Giusto per dirne alcune.
I
precari hanno seguitato a giocare il ruolo di precari e molti senza
fisso lavoro hanno prolungato le loro ricerche ben sapendo che questo
ormai assomiglia sempre più a un tartufo. Ben nascosto sotto terra.
I
giocatori di golf hanno continuato a calpestare il green con la loro
classica nonchalance. E gli atleti di tiro al piattello hanno
proseguito l'allenamento per le prossime olimpiadi. Così una
medaglia la si porta a casa di sicuro. Che ce n'è di bisogno per il
morale della nazione.
Tuttavia non sempre i pii desideri sono soddisfatti. Si
pensi a san Francesco, anche lui avrebbe voluto passare sotto
silenzio. E anche lui non ce l'ha fatta. Che se non ce l'ha fatta lui
figurarsi una Fornero.
L'occasione,
questa volta, è stata la presentazione di un libro. Maliziosi sia
l'autore che l'editore. Sapevano, con largo anticipo, perché scritto
nelle stelle e non solo in quelle, quale sarebbe stato l'epilogo. E
infatti quella che è stata amorevolmente soprannominata come “la
cenerentola del canavese”.durante la conferenza se n'è uscita con:
«I
ragazzi prendono solo pezzi e bocconi del mercato del lavoro. I
nostri figli un po' viziatelli sono troppo abituati a cercare vie
dorate ma sono anche quelli che trovano solo pezzi e bocconi. Noi
mamme dobbiamo convincere i ragazzi ad avere un po' di pazienza: non
è che entri in azienda e diventi manager».
Giusto,
Fornero, è così che si parla. Soprattutto una mamma. Anche la
ministra senz'altro avrà detto alla sua figliola: «Non
è che entri in università, cara, e diventi subito docente».
Una
domanda però, ministra Fornero la sua mamma ha convinta anche lei ad
avere un po' di pazienza.
O
anche lei ha pensato, come quei bamboccioni, sfigati, choosy e
viziatelli che circolano al giorno d'oggi che basti entrare in un
ministero per diventare ministro?
Lei,
Fornero, lo sapeva che non è così, vero?
E'
per questo che parla così tanto perché lo vuol dimostrare ogni
giorno, nei fatti, a tutti che l'ha capito. Vero?