Il Parlamento italiano
per i Simpson rappresenta il massimo della corruzione. Magari fra qualche tempo
potrà ambire a diventarne addirittura sinonimo come già succede per il falso Giuda
e il cattivo Caino. I Simpson mettono in pratica la massima “castigat ridendo
mores” ma perché questa abbia successo ci vuole almeno un po’ di moralità. E trovarla in quelle stanze è una bella caccia
al tesoro.
Ken Brockman, il giornalista di Springfield |
L’apice del successo di un prodotto o di un attore o di uno
sportivo o di un personaggio appartenente a un qualsivoglia settore lo si
raggiunge quando il nome della persona o della marca diventa sinonimo della categoria.
Più di così non si può ottenere Così è stato per i fazzoletti di carta Cleenex così
è stato per il poliziotto Serpico così è stato per lo stravagante e
confusionario Paperoga e così è stato anche per il cattivo Caino e per il falso
Giuda. Già, perché questa regola vale sia per le categorie dei buoni sia per quelle
dei “cattivi”, detto senza malizia. . Se l’assioma tra nome e categoria va
avanti nel tempo vuol dire entrare nella storia. Se poi addirittura travalica
gli oceani e diventa internazionale allora si entra nel mito e nella leggenda.
Il parlamento italiano sta seriamente correndo questo
rischio: di entrare nella leggenda. E questo grazie ai Simpson, il cartone animato
americano che spopola presso i ragazzini e non solo loro, al di là e al di qua
dell’oceano Atlantico. Infatti nella puntata del 10 novembre il giornalista Ken
Brockman, uno dei personaggi della saga, ha detto testualmente che:«Questa
scuola è più corrotta del Parlamento italiano.» Bel colpo.
Certo si potrà dire che in fondo in fondo gli americani
provino un qualche sentimento di razzismo verso gli italiani, d’altra parte i
nostri prodotti d’esportazione che più hanno fatto scalpore si sono chiamati Al
Capone, famiglia Gambino, Vito Genovese e Sam Giancana, giusto per fare
qualche nome. E magari ci si dimentica di Fiorello La Guardia, del succitato
Frank Serpico e di Mario Cuomo e di Al
Pacino e pure del recentissimo sindaco di New York Bill de Blasio. Però si sa che
la male pianta scaccia la buona, così come accade per la moneta, Carlo M.
Cipolla docet, dove la cattiva butta fuori la buona. Così gira il mondo.
Peraltro nelle democrazie occidentali l’Italia è l’unico
Paese che veda sedere nel parlamento la bellezza di ben cento tra condannati e
indagati. È anche l’unico in cui un vice presidente del Senato ha definito «scimmia»
un ministro di colore e mantiene con non chalance il suo seggio. Per non
parlare del caso Berlusconi che più che una tragedia assomiglia, ad ogni giorno
che passa ad una farsa. Oltre a tutto mal recitata.
Naturalmente ora si solleveranno alti lai da personaggi
istituzionali che lamenteranno questa ignobile attacco alla Patria, si
raccomanda con la pi maiuscola, e che probabilmente parleranno di rigurgiti
razzisti verso il Paese che ha dato i natali a Michelangelo, Leonardo ad Enrico
Fermi e a Giulio Natta e a tantissimi altri. E diranno, magari in modo
vibrante, di onore nazionale offeso ed oltraggiato, dimenticando che tra quegli scranni si fa compravendita di
parlamentari e che il senatore Razzi,ha ben chiarito che quelli sono covi di
malfattori dove ognuno si fa i “razzi” suoi e che è lecito salvare un governo sciagurato
per la nazione se così facendo si raggiunge l’agognato individuale assegno vitalizio.
Che poi se si facesse l’analisi del capello chissà quanti finirebbero in
comunità per tossicodipendenti. Altro che servizi sociali. E qui
di parlare di Anna Maria Cancellieri e dei rapporti suoi e del marito e del
figlio con la famiglia Ligresti proprio non se ne ha il cuore. Sic transeat
gloria mundi.
Per non dire dei costi della politica che c’è da rabbrividire.
Tutti lo sanno ma una rinfrescatina senz’altro giova. Il Parlamento italico,
nei suoi due rami, costa due volte più di quello francese, tre volte più di quello
inglese e badaben-badabem cinque volte più di quello americano. I due rami del
parlamento Usa governano 316 milioni di cittadini con 100 senatori e 435
deputati. Quasi poco più della metà dei 952 tra senatori e deputati, inclusi i sette
senatori a vita, che governano il più delle volte male, solo sessanta milioni
di italici.
Comunque, alla fine, come dare torto al povero Ken Brockman senza
arrossire di vergogna ma i nostri vibranti vibratori sapranno senz’altro farlo
rimanendo impassibili anche se un po’ pallidi. Così come si
conviene ai sepolcri imbiancati.
I Simpson in fondo fanno il loro lavoro: castigat ridendo mores. Anche se un
castigo per essere tale e soprattutto per funzionare richiede una certa dose di
moralità e in quelle antiche stanze trovarla è una bella caccia al tesoro.
Ogni parola a commento sarebbe di troppo, le verità espresse non accettano commenti, ergo sic (ri)transeat gloria mundi. Amen.
RispondiEliminacertamente anche per la politica vale la legge di Gresham per la quale la moneta cattiva caccia la buona( non per niente non mancano i pazzarielli che vorrebbero tornare alla lira che quanto a moneta cattiva saprebbe dare delle lezioni a chiunque) , ma a qualcuno è mai saltato il Grillo di mordere un parlamentare come uno zecchino per vedere se è di oro a 24 carati od è di qualche ignobile Lega? Il guaio è che, se la moneta cattiva caccia la buona dal mercato perché la prima viene tesaurizzata, i politici buoni non sono tesaurizzati in qualche anfratto di consiglio nazionale di partito per utilizzarli con parsimonia quando necessario; semplicemente non sono , se ci sono, apprezzati dall'attuale mercato della politica e non apprezzati , né addirittura riconosciuti, dagli stessi elettori . Se i Simpson ironizzano sul parlamento italiano è anche perché i Rossi non sono poi tanto meglio di detto Parlamento
RispondiEliminadavvero strani i Rossi , apprezzano Berlusconi perché coi sui milioni di evasione rappresenta un mito anche per il venditore di noccioline americane che evade 25 euro al giorno, mentre hanno trovato insopportabile la Idem .
RispondiEliminaCastruccio Castracani Sul caso Idem, non posso che riconfermare quanto scrissi: http://ilvicarioimperiale.blogspot.it/... la Idem e i tanti altri come lei che si trovano a "sinistra" sono la dimostrazione che il berlusconismo non appartiene solo a Berlusconi ma è un fenomeno sociale che pervade l'intera società. Liberarsi dal berlusconismo significherà liberarsi di tanti pezzi di finta sinistra. E di personaggi imbarazzanti che entrati in politica con le pezze ai pantaloni sono diventati proprietari di terreni o di appartamenti a New York.
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