tag:blogger.com,1999:blog-37515433258747671912024-03-14T14:20:43.668+01:00il vicario imperialeBlog politico-satirico-creativo-polemico-dadaista di Castruccio Castracani degli Antelminelli.
Se il blog vi piace raccomandatelo ai vostri amici se non vi piace suggeritelo a chi vi sta antipaticoCastruccio Castracani http://www.blogger.com/profile/01494345961950742323noreply@blogger.comBlogger795125tag:blogger.com,1999:blog-3751543325874767191.post-79425327131936701562023-11-12T23:07:00.005+01:002023-11-12T23:28:26.987+01:00Una risata vi seppellirà.<p><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><i>La Meloni era
partita bene, ma si è disunita quasi subito. A seguire i suoi exploit vien da
sorridere. Oltre l'ostacolo lancia il cuore e anche le coratelle. Quando
gli italici se ne accorgeranno si scompisceranno e una risata la seppellirà.</i></span></span></p><p><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><i></i></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiQPHrHlhO_wuSFiJRagGiyJKnCWwdQTI2MMlz3armY8hLItZwq-X3EPbIDIrZwURH8PO6MisdXCDzOxnMjHKDbbsR34Fu_iWyMUFuT4vIH78w48cWEDIZDsiYmdhEFYyzJygCIulCJso9j-hFKia673fGtuFO27ehi5Igv9EjJ1W7Zl4614if25DNIzOeM" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="268" data-original-width="188" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiQPHrHlhO_wuSFiJRagGiyJKnCWwdQTI2MMlz3armY8hLItZwq-X3EPbIDIrZwURH8PO6MisdXCDzOxnMjHKDbbsR34Fu_iWyMUFuT4vIH78w48cWEDIZDsiYmdhEFYyzJygCIulCJso9j-hFKia673fGtuFO27ehi5Igv9EjJ1W7Zl4614if25DNIzOeM" width="168" /></a></i></span></div><p></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";">Una risata vi seppellirà</span></i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";">. In verità la
frase per intero recita: <i style="mso-bidi-font-style: normal;">la fantasia al
potere, una risata vi seppellirà.</i> L’autore del capolavoro pare sia stato
Michail Bakunin, principe e anarchico, un geniaccio pieno di <i style="mso-bidi-font-style: normal;">verve, </i>da sommarsi a vizzi immaginabili.
Basta leggere <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Il diavolo a ponte lungo,</i>
di Riccardo Bacchelli, per rendersene conto. Comunque l’anarcoaristocratico
Michail Bakunin, per quanto visionario, difficilmente avrebbe immaginato una
così lunga vita per quella sua piccola frase buttata là mentre costruiva bombe.
Per inciso: bombe vere. A dare una fiammata di nuova popolarità alle parole di
Bakunin da un anno a questa parte è impegnata nientepopodimenoche la Meloni
Giorgia. Aveva iniziato bene, la Meloni Giorgia, annichilendo la Serracchiani
Debora con un: «Mi guardi onorevole Serracchiani, le pare che io stia un passo
dietro agli uomini?» Con la Serracchiani, però, è come sparare sulla Croce
Rossa. Nel giro di breve, tuttavia, la Meloni Giorgia ha iniziato a disunirsi: in
poche settimane ha fatto diramare una circolare in cui si ordinava di
appellarla: Il Signor Presidente del Consiglio. Denotando, quanto meno, poca
chiarezza sulla sua identità di genere, anche se grida come un’esagitata: sono
una donna, sono una madre… In certe occasioni ha strizzato la boccuccia nella
vana speranza di far rivivere il mascellone d’antica memoria, ma se non ci sei
nata è inutile sforzarsi rimarrà per sempre un’aspirazione repressa. Poi la ridicola
affermazione di voler dar la caccia nel globo terracqueo ai trafficanti di esseri
umani. Il globoterraqueo è tanto, forse basterebbe dare un’occhiata al di qua e
al di là del mare. Più al di qua che al di là. I valletti di cui si circonda,
vista la parata della presidente, <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>non<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>potevano perdere sì ghiotta occasione per coprirsi di ridicolo, e non
solo, e dunque uno dopo l’altro si sono messi a lanciare corbellerie come se
piovesse. E quindi il<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Nordio Carlo a
sparare a palle incatenate contro le intercettazioni, <i style="mso-bidi-font-style: normal;">i mafiosi non parlano al telefono</i>, e infatti gli ultimi sono stati
presi grazie all’uso intemerato del cellulare. A seguire <i style="mso-bidi-font-style: normal;">il carico residuale</i> del Piantedosi Matteo e quindi il re della
risata quel Lollobrigida Francesco di cui, per amor di patria, si ricorda solo
la <i style="mso-bidi-font-style: normal;">sostituzione etnica, </i>senza
considerare l’epico La Russa che indaga, interroga e assolve il figlio Geronimo
dall’accusa di stupro<i style="mso-bidi-font-style: normal;">.</i> Altri sono meno
spiritosi e dunque non fanno ridere di meno. La presidente, però, non può
rimanere indietro e così in neanche un mese infila tre perle da primato. La prima:
lancia alle otto del mattino il tweet in cui annuncia la separazione dal compagno,
Sembrano fatti apposta per far ridere il tempo e lo strumento: venerdì è il
giorno di Fratelli di Crozza e <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Propaganda
Live.</i> Entrambi si sono, e hanno, divertito alla grande mentre il tweet la
equipara ai praticanti del cafonal jet set. Gli esempi non mancano. Penultima:
la telefonata dei due comici russi dove la donna tutta d’un pezzo smentisce in
privato ciò che declama in pubblico per finire, anche se questa china non
finisce mai, l’accordo con l’Albania per il trasferimento dei migranti. A
rendere ridicola la situazione ha pensato il leader albanese <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Edi Rama: ha smentito che potranno essere
evase trentaseimila pratiche. Stando dalla parte dei bottoni si è sbilanciato
su tremila. Ha aggiunto, un per l’altro<i style="mso-bidi-font-style: normal;">, tanto
questa iniziativa non risolve. </i>Lst but not least: gli albanesi di destra
sono contrari all’operazione mentre è favorevole il socialdemocratico Olaf
Scholz. Vuoi vedere che la Meloni Giorgia fa confusione oltre che sul genere anche
sull’appartenenza politica? E in più vuol cambiare la costituzione. Qualcuno
dovrebbe dirglielo: la repubblica sociale è già stata provata, ma senza
successo. <o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><span style="font-size: large;">Buona settimana
e buona fortuna.</span><span style="font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></span></p>Castruccio Castracani http://www.blogger.com/profile/01494345961950742323noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3751543325874767191.post-5516988023745693632023-10-13T23:33:00.000+02:002023-10-13T23:33:43.154+02:00Il fatto e l’antefatto.<p><i style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><span style="font-size: large;">Se si guarda solo l’ultimo fotogramma del film viene
difficile capire la trama. Papa Francesco nei panni dell’aggressore. Ma basta
riarrotolare il nastro per capire che o si va al nocciolo della questione o la
soluzione finale non ci sarà. Se si usa il linguaggio degli spaghetti western
difficile immaginare una vera vittoria.</span></span></i></p><p><i style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;"></span></i></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i style="text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjvMB8QHNo-OZN0Qgvk5eNK8kfbBtYDIjwgNd6U9lTJf15vH8FxfUomP2mmF8tcYqpFo9_-rXz5V98lA2b9wu7iQUoDGVTJIHHyg36AZz0iSoafAVa8b_FwvcIuayk5AZu67kfx9V57xBebiOXAzIn-E28iJBPhGLWtfq3f5TfL0BVlQ3F5F0YgWGt9FfrU" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="183" data-original-width="275" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjvMB8QHNo-OZN0Qgvk5eNK8kfbBtYDIjwgNd6U9lTJf15vH8FxfUomP2mmF8tcYqpFo9_-rXz5V98lA2b9wu7iQUoDGVTJIHHyg36AZz0iSoafAVa8b_FwvcIuayk5AZu67kfx9V57xBebiOXAzIn-E28iJBPhGLWtfq3f5TfL0BVlQ3F5F0YgWGt9FfrU" width="320" /></a></i></div><p></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><span style="font-size: large;">E Papa Francesco
disse:«Ma se il dottor Gasbarri (organizzatore dei viaggi papali) che è un
amico, dice una parolaccia contro la mia mamma si aspetta un pugno». Era il
gennaio 2015 e il riferimento del Papa era alla libertà di stampa (Charlie
Hebdo) e alla libertà di religione (integralismo, non solo islamico). A guardare
la situazione messa in scena da Papa Francesco e quindi, come dicono quelli che
si intendono di cinema, fare un fermo immagine appare che il Papa aggredisce, è
l’aggressore, e il dottor Gasbarri è l’aggredito.
Se però facciamo scorrere il film all’indietro di qualche minuto scopriamo che,
nella finzione, Gasbarri, l’aggredito, ha grande responsabilità: ha offeso la
mamma del Papa. Al dunque quindi: che fare? Risposta banale: andare alle radici
della questione con uomini e donne di buona volontà per risolvere il punto alla
base di tutto. Banale, ma non facile: troppi gli interessi in gioco. E questo
vale per le situazioni Ucraina-Russia, Israele-Palestinesi, immigrazione clandestina.
Se si continua a sfruttare l’Africa, a corrompere i politici locali, e pagare alla
fronte le materie prime meno di un bicchier d’acqua, o giù di lì, sarà
difficile bloccare l’immigrazione, sia da guerra sia economica. Se si permette
il massacro di minoranze per indebolire il nemico di sempre e porre le basi per
una guerra per procura, difficile fare passi in avanti. Se si occupano
territori altrui, anno dopo anno per oltre sett’anni, in virtù solo della
potenza militare difficile poter parlare di sopravvivenza. Se poi il linguaggio
usato assomiglia più al dialogo di uno spaghetti western invece che a quello
della politica che vola alto, difficile immaginare soluzioni solide. Infine una
domanda rivolta a chi ne sa: ammesso e non concesso che si possano uccidere tutti
i terroristi di Hamas (separatisti russi e trafficanti di esseri umani), sicuri
che a breve, stante la situazione attuale, non nasca una nuova Hamas? <o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><span style="font-size: large;">Buona settimana
e buona fortuna.</span><span style="font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></span></p><br /><p></p>Castruccio Castracani http://www.blogger.com/profile/01494345961950742323noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3751543325874767191.post-80576913768155279892023-09-29T20:09:00.001+02:002023-09-30T00:16:26.425+02:00Napolitano, la pesca miracolosa e sei ragazzi portoghesi.<p><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;"><span style="font-size: large;">Settimana ricchissima
di fatti ed eventi quella che si sta
concludendo. E’ successo praticamente di tutto, ma ai normali cittadini non ne
verrà gran che. Ad esclusione della noia montante per la ormai conclamata
insipienza di una classe politica decotta.</span></i></p><p><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;"></i></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDk18RPWpJW91LZizGEtpI50NzmZmu79SilrsuiMCO7xlY6AsbdWdH0cVfHvsnbRIWlsFS-Vc3pI2cBaWCgD1UT0JpzXiSLSLKhyphenhyphenGZrq5FCL-_ZPq3aHhbXLEx_EXJEozG6ASLilPv4iT_fTCnlDg6HHqRYm5APw9I2ZUMqC3ReKyJntbs2ad07Fp26-YY/s800/pesca.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="450" data-original-width="800" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDk18RPWpJW91LZizGEtpI50NzmZmu79SilrsuiMCO7xlY6AsbdWdH0cVfHvsnbRIWlsFS-Vc3pI2cBaWCgD1UT0JpzXiSLSLKhyphenhyphenGZrq5FCL-_ZPq3aHhbXLEx_EXJEozG6ASLilPv4iT_fTCnlDg6HHqRYm5APw9I2ZUMqC3ReKyJntbs2ad07Fp26-YY/s320/pesca.jpg" width="320" /></a></i></div><p></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><span style="font-size: large;">Al
dunque questa settimana, ricca ad abundantiam di fatti ed eventi tra funerali,
decreti anti immigrazione, conti pubblici, caso <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Regeni, pesca miracolosa e politica, lascia un
encomiabile sensazione di vuoto che solo l’iniziativa di sei ragazzini
portoghesi avrebbe potuto colmare, ma di loro, nel belpaese, si è occupato
quasi nessuno.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><span style="font-size: large;">I
funerali del Napolitano Giorgio sono stati funestati da un profluvio di
retorica quale non si vedeva da tempo, quelli allestiti per il pregiudicato
Berlusconi al confronto sono parsi quasi sobri. La punta massima è stata
toccata dal Letta Enrico: ha auspicato l’incontro e la riconciliazione tra i
due nientepopodimenoche nel regno dei cieli. Come se lassù non avessero altre
gatte da pelare. Tutti gli altri interventi si sono più modestamente impegnati
a santificare l’illustre estinto. Si fosse stati in chiesa e non al Senato
tutti avrebbero gridato “santo subito”. Almeno questo ci è stato risparmiato.
Praticamente in contemporanea ci ha lasciati anche il Messina Denaro Matteo. Pure su questo funerale non è mancata una spruzzatina di retorica: si è
rivendicata una nuova vittoria dello Stato sulla mafia. Secondo il giornalista
Bianconi lo Stato ha vinto perché il Messina Denaro Matteo è morto in carcere.
Con ciò dimenticando i trenta anni di latitanza, goduti alla faccia nostra, il
suo arresto non proprio cristallino, di non essersi pentito e soprattutto di
non aver detto una sola sulle sue criminali attività. Se così si vince chissà
com’è quando si perdere. Codicillo a parte: il Messina Denaro Matteo dall’alto
dei cieli se la deve proprio essere goduta la staffetta delle forze dell’ordine
per scortare la sua bara da l’Aquila fino a Castelvetrano, con costi di
immagine ed economici sempre in capo a noi. Il caso Regeni tocca un’altra tappa
importante: il processo si può fare anche se gli imputati non hanno ricevuto le
comunicazioni del tribunale e non saranno presenti. Così ha deciso la Corte
Costituzionale. Di quasi certo non sapremo la verità e quindi avanzare qualche
dubbio sul fatto pare lecito. Il governo Meloni non perde l’abitudine di
emanare ferocissimi decreti anti immigrazione: non serviranno a nulla come le
grida manzoniane. Viene quindi il dubbio che I promessi sposi sia stata una
lettura poco frequentata e quindi il senso del ridicolo la fa da padrone. Last
but not least per un paio di giorni governo ed opposizione si sono esercitati
sullo spost pubblicitario di Esselunga con protagonista la pesca miracolosa. Le
due fazioni hanno plasticamente dimostrato di non sapere di cosa stanno
parlando, ma non è questa la sola volta. Purtroppo. Scarsa attenzione ha
suscitato la prima udienza della causa legale intentata da sei ragazzi
portoghesi contro i ventisette Paesi dell’Unione e Norvegia, Regno Unito,
Svizzera, Turchia<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e Russia. L’accusa è
grave: non aver fatto nulla per contrastare il cambiamento climarico. Alle
roboanti parole non è seguito alcun fatto concreto e così, in Portogallo, oltre
un centinaio di persone sono morte per l’inanità dei sedicenti grandi della
terra. La sproporzione qualitativa tra quest’ultima notizia e le precedenti è
palese.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><span style="font-size: large;">Buona
settimana e buona fortuna. </span><span style="font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></span></p>Castruccio Castracani http://www.blogger.com/profile/01494345961950742323noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3751543325874767191.post-20764591081262432642023-09-22T21:33:00.004+02:002023-09-22T23:32:38.295+02:00E’ morto Giorgio Napolitano<p><i style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><span style="font-size: medium;">Dopo le condoglianze, conviene scorrere la storia
politica del Napolitano Giorgio: dall’entusiastico sostegno all’invasione
dell’Ungheria alla firma delle leggi ad personam alle telefonate con Nicola
Mancino sulla questione Stato-mafia. Sic transeat gloria mundi.</span></span></i></p><p><i style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt;"></span></i></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEirx6k1rWEe_e8KpcO34lTaosseLvGSZkVE6dOBe0i_pSMAYcOJHIwaSmy2RXuAUCZFhgIY6-ruvnN66yDYmIU4K-iitc3ihJPdmV9IWZuLoOjgHLviOB2VvO8G-D7zS9VxzWecnzxsDcivJKLfdR7GMIOivgvJaeT3bgVNVieOtSiq-7GX85wQl6HhRJ3y" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="174" data-original-width="290" height="192" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEirx6k1rWEe_e8KpcO34lTaosseLvGSZkVE6dOBe0i_pSMAYcOJHIwaSmy2RXuAUCZFhgIY6-ruvnN66yDYmIU4K-iitc3ihJPdmV9IWZuLoOjgHLviOB2VvO8G-D7zS9VxzWecnzxsDcivJKLfdR7GMIOivgvJaeT3bgVNVieOtSiq-7GX85wQl6HhRJ3y" width="320" /></a></div><br /><div style="text-align: left;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">E’ morto
Napolitano Giorgio, condoglianze alla famiglia. Così il politicamente corretto è
fatto salvo e l’ipocrisia,pure. Dopo di ciò va detto che, dal punto di vista
politico, la sua uscita di scena non è una grande perdita. Anzi. Di base il Napolitano
Giorgio, prima con l’aiuto di Giorgio Amendola poi con supporti che stavano
all’esterno del suo partito, leggi PSI, si è arrampicato su per li scalini delle
istituzioni. Si iscrisse al PCI nel dicembre del 1945, come dire: a cose fatte,
come in precedenza, nel 1942, era entrato nel GUF (Gruppo Universitario
Fascista) napoletano, ma in quell’anno non si poteva fare diversamente. Nel
1953, Amendola sponsor, entra in parlamento e vi staziona per oltre quarant’anni,
con la sola interruzione dovuta alla sonora trombata rimediata alle elezioni
del ‘63. In contemporanea, ma era vizio comune, è stato anche parlamentare
europeo e, nel 2004, ebbe un acido scontro con un giornalista tedesco: questi gli
contestava il rimborso dei suoi viaggi aerei.
Volava low cost e chiedeva rimborso Alitalia. Vabbé. Arrivò il
Napolitano Giorgio, addirittura a minacciare il giornalista: </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">chiamo la polizia,</i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;"> invece di spiegare
l’introito di oltre 700€ di differenza. La miseria abita anche nei piani alti
con stupore di chi frequenta gli scantinati. Nel ’56 votò con trasporto a
favore dell’invasione dell’Ungheria salvo poi pentirsene molti decenni dopo
facendo anche intendere di non essere mai stato comunista. Vezzo abituale.
Anzi, parafrasando Croce disse: </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">non
possiamo non dirci liberali</i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">. Ma stava parlando solo per sé stesso. Come
Presidente della Camera, è stato anche questo, il 2 febbraio del 1993 impedì ad
un ufficiale della Guardia di Finanza di prendere visione e verificare, i
bilanci originali dei partiti. In compenso da Presidente della Repubblica siglò
senza battere ciglio il </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">Lodo Alfano</i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">
(2008) e il </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">Legittimo Impedimento </i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">(2010)
con giustificazione puerile: se ripresentati, anche nella stessa forma, sarebbe
stato costretto a firmare. Dimenticava però un dettaglio: avrebbe potuto inviare
gli incartamenti alla Consulta per un parere. In entrambi i casi questa si è
espressa, anni e anni dopo, parlando di incostituzionalità. </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">Transeat.</i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;"> Nel 2011 alla caduta
dell’ultimo governo Berlusconi, non convocò i comizi elettorali. Chissà cosa
temeva. Al loro posto si inventò un comitato di saggi la cui unica funzione era
di pestare l’acqua nel mortaio, lo fecero benissimo e con ardore, come
candidamente confessò uno di loro. </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">By the
way</i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;"> costarono alle casse dello Stato
un occhio della testa perché, si sa, i saggi costano. Poi ebbe la brillante
idea di chiamare come primo ministro Mario Monti. Non senza prima averlo
nominato senatore a vita Il futuro, si sa, va assicurato. Governo pessimo quello di Monti: andò a prendere i denari da
omaggiarsi all’Europa, non dov’erano, elusione ed evasione fiscale, tanto per
dire, ma dove più facile arpionarli: pensioni e liquidazioni dei dipendenti
pubblici. A far così eran buoni tutti, anche il droghiere sotto casa. E
infatti. Nel 2012 attaccò la Procura della Repubblica di Palermo per via di
qualche telefonata avuta con l’amico Nicola Mancino a proposito della
trattativa Stato-mafia. Finì all’italiana: un colpo al cerchio ed uno alla
botte. Nulla di nuovo sotto il sole. Nel 2013 non supportò il tentativo di
Bersani </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">(siamo arriviti primi, ma non
abbiamo vinto) </i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">e chiamò il Letta Enrico: lo conosceva bene, essendo compagno
di subbuteo del figlio, e fu un disastro. Per intenderci: il Letta Enrico, da
Presidente del Consiglio, denunciava la lentezza del suo stesso governo e chiedeva un cambio di passo. Paradossi
italici. Anziché dirlo bastava lo facesse e due giorni prima di cadere voleva
presentare un programma rivoluzionario. </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">Enrico
stai sereno.</i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;"> Nel 2015 il Napolitano Giorgio rassegna finalmente le
dimissioni e se ne va, ma rimane senatore a vita. Di lui in politica non si
sentiva la necessità. Ma ci è toccato.</span></div></div>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><span style="font-size: medium;">Buona settimana
e buona fortuna.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><a href="https://www.youtube.com/watch?v=ngWs2j_T6p0"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";">https://www.youtube.com/watch?v=ngWs2j_T6p0</span></a> </span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><a href="https://www.youtube.com/watch?v=GUD58_3MIWk" style="font-size: large;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";">https://www.youtube.com/watch?v=GUD58_3MIWk</span></a></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><a href="https://www.youtube.com/watch?v=260na8NDEAU"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><span style="font-size: medium;">https://www.youtube.com/watch?v=260na8NDEAU</span></span></a><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><span style="font-size: medium;"> sottotitolato
in italiano</span><span style="font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></span></p>Castruccio Castracani http://www.blogger.com/profile/01494345961950742323noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3751543325874767191.post-49851322862747161472023-06-12T10:47:00.002+02:002023-06-12T17:28:53.274+02:00Silvio Belusconi è morto: nihil nisi bonum o nihil nisi verun dicendum est?<p> <span style="font-size: large;"> </span><i style="font-size: large; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";">Dei morti si deve dire bene o la verità? Un mediocre da vivo diventa una eccellenza da morto? Allora nella storia dell'umanità di men che buoni non ce n'è mai stati. Finalmente s'è scoperto perché Macchia Nera e la Banda Bassotti non muoiono mai. Degli antichi romani si prendono le ipocrisie protocattoliche e non il buon senso.</span></i></p><p><i style="font-size: large; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><i style="font-family: "Times New Roman";"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><i style="font-family: "Times New Roman"; font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjRhHusbKukfma8NEJ5MMppPvye7f6zLnnR4jVdLIO6E_SQ89o6nJ-IScGa-nTzN7RjcEJKwhwVCXj3l-MYoMHt5qh-AyHUzFINC-hCeEDGBPK_F7PBwobLTMh33m7HNWMXPPpKk0cnFiXxXKF2U76nLu1YhOHZbWILNQG0LbbUxr5KiepkO5GBys_J1g" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="184" data-original-width="740" height="151" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjRhHusbKukfma8NEJ5MMppPvye7f6zLnnR4jVdLIO6E_SQ89o6nJ-IScGa-nTzN7RjcEJKwhwVCXj3l-MYoMHt5qh-AyHUzFINC-hCeEDGBPK_F7PBwobLTMh33m7HNWMXPPpKk0cnFiXxXKF2U76nLu1YhOHZbWILNQG0LbbUxr5KiepkO5GBys_J1g=w604-h151" width="604" /></a></i></span></i></span></i></p><span style="font-size: large; text-align: justify;">Gli antichi romani, dicevano: <i>de mortuis nihil nisi bonum dicendum est.</i> Frase ipocrita il giusto, protocattolica il giusto, bigotta il giusto. La morte spaventa sempre un po’, quindi meglio andarci cauti. E forse per questo Walt Disney non ha mai fatto morire Macchia Nera e la banda Bassotti: gli pareva troppo obbligare Topolino a dire bene di questi. Al massimo quando qualcuno muore si può scrivere che è stato figura controversa. Poi, comunque, ci penserà la storia, o chi vince, a far tornare i conti: difficile trasformare un asino morto in un puroisangue.</span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;"> </span><span style="font-size: large; text-align: justify;">Silvio Berlusconi di sé amava dire di essere un imprenditore e un leader. L’ossessione con cui lo ripeteva faceva venire il dubbio che dovesse autoconvincersi più che convincere. All’origine della sua ricchezza stanno situazioni opache, di chiaro ci sono solo gli esagerati aiutini ottenuti da diversi governi della prima e seconda repubblica sia per le sue attività immobiliari sia per quelle televisive. Come dire: date quelle condizioni ci sarebbe riuscito chiunque. Di certo c’è che quando è entrato senza aiutini e con molta presunzione, nel settore della distribuzione ha fatto fiasco e che tra il 1990 e il 1994 è andato ben oltre l’orlo del fallimento e ancora una volta fu salvato, come bene ha ricordato in Parlamento Luciano Violante (28 febbraio 2002) dalla politica. Gli amici il Berlusconi Silvio li ha trovati soprattutto tra i nemici: i terribili comunisti ed ex tali. Mentre gli amici dichiarati erano stuoini. Ci sta. Quanto poi a quel che dicono le malelingue e qualche intercettazione telefonica, gli amici erano più interessati alla <i>pecunia</i> e lo hanno spremuto bene bene, ma è un accidente della cronaca. Della condanna a quattro anni per frode fiscale dopo molti altri processi prescritti e delle cene eleganti è inutile dire. Il suo ingresso in politica è stato una iattura per il Paese: ha elevato la demagogia a sistema, ha dimostrato come si possono impunemente emanare leggi su misura e paracaduti d’ogni tipo, tra gli altri l’indulto del 2006: gli ha fatto scavallare tre anni di carcere. Tutte leggine sempre firmate e sottoscritte dal Presidente della Repubblica di turno. Non ce n’è mai stato uno, dei Presidenti della Repubblica, che abbia fatto ricorso alla Corte Costituzionale per una piccola verifica su quanto stava firmando. È bastato lo facessero dei privati cittadini e s’è scoperto come la legge elettorale che tanto lo avvantaggiava, fosse incostituzionale in molte delle sue parti. Distrazioni. Non ha visto avanzare la crisi del 2008 e anzi l’ha negata citando <i>ristoranti pieni e liste d’attesa per i voli all’estero</i> e in aggiunta ha condotto una politica fiscale suicida. Ha svilito l’immagine dell’Italia all’estero, i suoi <i>cucù</i> come le sue grida, <i>Mister Obama, I’m mister Berlusconi, </i>hanno fatto il giro del mondo rendendolo per quel che effettivamente è sempre stato: un ometto ridicolo. D'altra parte non sapeva portare con dignità la propria calvizie e si vergognava della sua altezza a cui dava rimedio con tacchi interni. Penoso. Di lui e, purtroppo dell’Italia, Angela Merkel e Nicolas Sarkozy hanno riso in pubblico, erano in eurovisione e chissà quanti altri in privato. Ha sperperato il denaro della <i>res pubblica:</i> con quella sorta di ciucciotto elettorale che è stato (ed è ancora) il ponte sullo stretto, con il G8 della Maddalena, con la ricostruzione de l’Aquila, con grandi opere mai finite o farlocche, con la cessione di Alitalia ai sedicenti capitani coraggiosi, ma totalmente incompetenti e la lista è ben più lunga. Per sua stessa ammissione ha fallito la rivoluzione liberale: l’aveva promessa, ma, molto probabilmente, a parte lo slogan, non ne conosceva né il senso né il perimetro. Salvatore Settis in <i>Italia Spa</i> ha raccontato di come il suo malgoverno si stesse estendendo anche al patrimonio artistico e culturale. D’altra parte è stato un ministro del suo governo a dire che <i>con la cultura non si mangia</i>: idiozia sesquipedale. E anche le sue barzellette erano grevi e di cattivo gusto. Da pataccaro. Indro Montanelli lo definì<i> </i></span><span style="font-size: large; text-align: justify;"><i>un piazzista</i></span><span style="font-size: large; text-align: justify;"><i>.</i> Quindi vien difficile dirne bene anche da morto. Meglio sarebbe stato per il Paese se fosse rimasto l’oscuro impresariuccio edile degli inizi. E varrebbe la pena ripensare il detto latino e cambiarlo in: <i>De mortuis nihil nisi verum dicendum est. </i>Qualche volta Il Vicario Imperiale ha dovuto occuparsi di lui. L'ha sempre fatto a malincuore. </span><p><i style="font-size: large; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><i style="font-family: "Times New Roman"; font-size: medium;"><span style="font-size: x-large;">Buona Settimana e Buona Fortuna. </span></i></span></i></p>Castruccio Castracani http://www.blogger.com/profile/01494345961950742323noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-3751543325874767191.post-72495340113171740742023-04-21T01:22:00.006+02:002023-04-21T01:32:24.413+02:00La politica italiana non è più creativa<p><i style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><span style="font-size: medium;">I politici della prima repubblica erano più creativi
di quelli che adesso occupano i sacri scranni. La politica è un bel gioco,ma
bisogna saperlo giocare con intelligenza, arguzia e anche un pizzico di ironia.</span></span></i></p><p><i style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><span style="font-size: medium;"></span></span></i></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhC12GOfGqtvqW-4zxW6tgFdgs99Nn8w7KXegQw-QQId8fkJ-UJEJj6s18GcneKgJgTrPiR3Sc85nq0KLqgJSBh_8mxGfU1dHwdKwTp3MD1_FbFd2gViUKP4FOE3TMt-majnLyxOniPCJO149sFI8kXptYWvy_EjXfr2W4oZXq2kpwDBwOzWr55Wy8Fyw" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="183" data-original-width="275" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhC12GOfGqtvqW-4zxW6tgFdgs99Nn8w7KXegQw-QQId8fkJ-UJEJj6s18GcneKgJgTrPiR3Sc85nq0KLqgJSBh_8mxGfU1dHwdKwTp3MD1_FbFd2gViUKP4FOE3TMt-majnLyxOniPCJO149sFI8kXptYWvy_EjXfr2W4oZXq2kpwDBwOzWr55Wy8Fyw" width="320" /></a></span></i></div><p></p><p><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">La politica
italiana non è più creativa come un tempo. Della prima repubblica si può dire
tutto, ma non che mancasse di estro, di senso dell’inaspettato </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">(unexpected in inglese),</i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;"> di vivacità e
di ironia. I politici dell’epoca erano persone leggermente attempate, in genere
di solida cultura, anche quelli provenienti dai campi e dalle officine,
talvolta sussiegose, mediamente competenti e anche capaci di un po’ d’eleganza
nel vestire. Il senso del decoro aveva ancora il suo perché. Tutti i
capipartito dell’epoca hanno dimostrato creatività nella gestione della cosa
pubblica e della politica. Amintore Fanfani inventò il piano casa, Ugo La Malfa
la politica dei redditi, Enrico Berlinguer il compromesso storico, Giorgio
Almirante il partito frigorifero e già che c’era voleva un generale come
ministro dell’interno e il ripristino della pena di morte, voglie nostalgiche e
Bettino Craxi rispolverò Pierre-Joseph Proudhom e la </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">Filosofia della miseria</i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;"> anche se la cosa aveva poca attinenza con
le tangenti. Giusto per rendere giustizia anche all’ironia non può mancare
Mariano Rumor o Rumor Mariano, lui riuniva la sua corrente nel convento delle
suore dell’ordine di Santa Dorotea guadagnandosi il nomignolo di dorotei. Ogni
accostamento alla Palude, il gruppo più moderato e più numeroso della Convenzione
francese, salta immediatamente all’occhio. E i più accaniti contro il divorzio
di famiglie ne avevano più d’una. Insomma c’era da divertirsi per creatività ed
originalità. Con quelli di adesso invece è calma piatta. Sanno solo scopiazzare
malamente e buttano sul tappeto proposte vecchie di decenni senza tener conto del
contesto e soprattutto incapaci di indirizzare la politica. Le proposte sulla
famiglia, il contrasto al calo demografico, la questione della sostituzione
etnica, la difesa della italica lingua sono solo vecchie patacche e fanno il
verso a quelle già masticate durante il ventennio mussoliniano. E il ventennio di
inventiva ne aveva, ahinoi, assai di più: l’oro alla patria, la medaglia per la
madre prolifica (soprannominata la madre coniglia), la battaglia del grano e il
posto al sole, tanto per dire le più eclatanti. Con piccole differenze: il
mondo di allora era contadino e le famiglie erano numerose a prescindere, non
c’era la televisione e al cinema, ci si andava solo il sabato sera. Il regime era
ancora più creativo: dava premi anche a chi battezzava i figli con nomi
patriottici come Italo, Benito, Arnaldo Italia, Amedeo, Vittorio Emanuele </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">et similia</i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">. Fra un po’, magari, lo proporranno
anche i piccoli epigoni almirantiani. La Meloni Giorgia vuole donne
multitasking, ma non sa che le aziende chiedono alle donne fertili lettere di
dimissioni anticipate, nel caso rimanessero gravide. Il Giorgetti Giancarlo da
Cazzago Brabbia vuole dare sussidi alle famiglie con due figli, ma è lo stesso
che ipotizzava di abolire il medico di base e il Rampelli Fabio aborre le
parole anglosassoni, ma non ha sottomano un D’Annunzio capace di trasformare un
sandwich in un tramezzino. Sul Lollobrigida inutile dire: ha già detto tutto da
solo. E poi c’è il Berlusconi Silvio con le sue camicette blu scuro poiché non
ha mai avuto il coraggio di indossare quelle nere e quel ridicolo modo di
salutare col braccio alzato, ma messo ad arco e non teso: il classico vorrei,
ma non posso. Non hanno creatività e il ridicolo li sta innaffiando.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><span style="font-size: medium;">Buona Settimana
e Buona Fortuna.</span><span style="font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></span></p>Castruccio Castracani http://www.blogger.com/profile/01494345961950742323noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3751543325874767191.post-17272827105135327572023-04-10T00:55:00.003+02:002023-04-10T00:56:10.077+02:00E non sono fascisti<p> <i style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><span style="font-size: medium;">Sul non fascismo del Governo della Meloni Giorgia ci
scommettono tutti o quasi. Alcuni provvedimenti hanno sapori strani, ma non sia
mai accostarli all’esecrato ventennio. Stare oggettivamente con Orban, che pure
ci mette le dita negli occhi, sulla questione Lgbtqi non sembra mossa lungimirante.</span></span></i></p><p><i style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><span style="font-size: medium;"></span></span></i></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiCTYV13RhjeiIHf9QZr-hWuHxG7cWfFHltc9GcOLVmYpQdmSpgtt9zFWJIQwSJm3P6iRgtzt8H2zfzqr9PJhcBMt95UkJk9qUeEbBA3aNGcGRceRyC6QshsgztQdcCec6ZlPDyarZ4FCFQvH8tCnfwVex22MQJ7myzBKOyGsnukFPyfia1mR6Ltaknwg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="169" data-original-width="299" height="181" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiCTYV13RhjeiIHf9QZr-hWuHxG7cWfFHltc9GcOLVmYpQdmSpgtt9zFWJIQwSJm3P6iRgtzt8H2zfzqr9PJhcBMt95UkJk9qUeEbBA3aNGcGRceRyC6QshsgztQdcCec6ZlPDyarZ4FCFQvH8tCnfwVex22MQJ7myzBKOyGsnukFPyfia1mR6Ltaknwg" width="320" /></a></span></i></div><p class="MsoNormal"><span style="font-size: medium;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">Da quando il
governo della Meloni Giorgia si è installato l’opinione corrente <i>(</i>in inglese <i>mainstream</i>) ha sostenuto che non ci fosse pericolo fascista. Nello
specifico non sono stati pochi, il Bonaccini Stefano incluso, a sostenere di non
vedere un pericolo fascista: il governo non è fascista, la Meloni non è fascista,
il La Russa non è … beh su questo si tratta di lavorarci ancora un po’. Insomma
possiamo, potremo, potremmo dormire sonni tranquilli: non vedremo sfilare
manipoli in camicia nera, non vedremo fez abbinati a manganelli e bottigliette
di olio di ricino, non vedremo braccia tese nel saluto romano, questo
soprattutto perché la Meloni ha minacciato di tagliare personalmente tutte le
braccia tese che vedrà in giro. Lodevole aspirazione, ma di difficile
applicazione. Quella promessa pare abbia comunque tranquillizzato almeno una
parte dei pochi restanti preoccupati. Tuttavia alle premesse eteree sono seguiti
i fatti, tremendamente più concreti, come emanare leggi draconiane contro le
feste deliranti (in inglese <i>rave party</i>)
e contemporaneamente impedire le intercettazioni per accertare le malfatte di presunti
evasori fiscali, presunti truffatori ai danni dello Stato, presunti autori di
corruzioni di testimoni e presunti autori di quisquiglie simili nonché proporre
di poter eleggere deputati e senatori condannati in primo grado. In aggiunta,
tanto per dire, obbligare le ong a effettuare un solo salvataggio per soccorso
e spedirle a scaricare il loro tragico fardello nei posti più astrusi e non
certamente nei porti più vicini, un grazioso modo di allungare le crociere dei migranti
che tanto hanno bisogno di riposo. In seguito la proposta di legge di punire
con salatissime multe chi utilizzerà parole straniere e questo per
salvaguardare la purezza della lingua, storia già orecchiata. Infine, per non
farsi mancare nulla, il governo ha deciso di non far parte delle quindici nazioni
(</span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">Belgio, Lussemburgo, Olanda, Austria, Irlanda, Malta, Danimarca,
Portogallo, Spagna, Francia, Germania, Svezia, Slovenia, Grecia e Finlandia)</span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">, </span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">aderenti al
ricorso contro l’Ungheria, colpevole di aver emanato leggi discriminanti le
persone Lgbtqi. Leggi un pochetto fasciste, ma evidentemente non troppo. Il
modo in cui Orban si sta muovendo verso la comunità Lgbtqi ha qualche assonanza
con quello messo in essere dai nazisti nell’applicazione
del famigerato piano AktionT4¹. Per inciso il ricorso è stato intentato dalla
Commissione Europea davanti alla Corte di Giustizia della UE. A sostenere l’Ungheria,
come ti sbagli, i paesi del gruppo di Visegrad, tutte nazioni ultrademocratiche,
per nulla bigotte, per nulla razziste e per nulla contrarie ai diritti civili. C’è
però nell’atteggiamento del Governo Meloni l’aggravante tipica dei pusillanimi:
non essere dichiaratamente schierati né di qua né di là. Qualità italica il
giusto che va a braccetto con l’indifferenza come più volte ricordato dalla
Senatrice Lilliana Segre. Ma tutto questo non è fascismo. Ancora.</span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; line-height: 115%;"><span style="font-size: medium;">Buona Settimana e Buona Fortuna.<o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; line-height: 115%;"><span style="font-size: medium;">-------------------------------</span></span></p><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">¹</span><a href="https://ilvicarioimperiale.blogspot.com/2014/02/breve-storia-di-aktion-t4il-matto-mio.html" style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: 12pt;">https://ilvicarioimperiale.blogspot.com/2014/02/breve-storia-di-aktion-t4il-matto-mio.html</a><p></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;"><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal"><br /></p>Castruccio Castracani http://www.blogger.com/profile/01494345961950742323noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3751543325874767191.post-34921143517582637412023-04-03T16:03:00.005+02:002023-04-03T23:40:29.253+02:00Quel dico, non dico.<p><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><i><span style="font-size: medium;">Il dico non dico entra in politica: l’hanno
usato sia il Bersani Pierluigi sia il Della Valle Diego. La chiarezza in
politica, almeno in teoria, paga anche se creare confusione ha i suoi vantaggi
e Meloni &Company lo sanno bene.</span></i></span></p><p><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><i><span style="font-size: medium;"></span></i></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i><span style="font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEip7ByjxNeOrXG0D46hBOfqM2iXpg0kvbfQ3W1hPkSgt6cuXYjv5l4jxqBIR6e6DON5picpiXgzeYIJUmHkq-TQt5-jesqIEq6b_j1TQVNDt7WrSioMiPR9T3gsTUK4sP8qyYr1894wu866p23o-HT5sIPITq7BuJMspApzSvVIYjGwzJNvpwI0LGowNg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="168" data-original-width="299" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEip7ByjxNeOrXG0D46hBOfqM2iXpg0kvbfQ3W1hPkSgt6cuXYjv5l4jxqBIR6e6DON5picpiXgzeYIJUmHkq-TQt5-jesqIEq6b_j1TQVNDt7WrSioMiPR9T3gsTUK4sP8qyYr1894wu866p23o-HT5sIPITq7BuJMspApzSvVIYjGwzJNvpwI0LGowNg" width="320" /></a></span></i></div><p></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><span style="font-size: medium;">Nella cassetta
degli attrezzi dei politici sta ben in vista la capacità del parlare oscuro e con
metafore di difficile logica. In questo i vecchi democristiani erano
imbattibili e il Moro Aldo un vero artista, una per tutte: <i style="mso-bidi-font-style: normal;">le convergenze parallele:</i> ci incontreremo un giorno, chissà quando,
chissà dove, chissà perché. Anche i comunisti avevano le loro, ma con un
repertorio più striminzito: <i style="mso-bidi-font-style: normal;">incontro
franco e<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>leale</i> (abbiamo litigato), <i style="mso-bidi-font-style: normal;">il dibattito è stato aspro</i> (per poco non
ci si cavava gli occhi), ma oltre a questo c’era ben poco. Gli altri partiti, un
po’ meno chiese, un po’ meno creativi erano <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>dunque un po’più diretti e chiari. Nelle
ultime puntate di <i style="mso-bidi-font-style: normal;">otto e mezzo</i> è
spuntato un altro attrezzo vagamente affine a quel<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><i style="mso-bidi-font-style: normal;">dico
non dico</i> dal suono un vagamente omertoso. Di solito è tecnica usata nelle
liti in famiglia e nei bar, in politica sembra fuori luogo. L’ha usato però il
Bersani Pieluigi nella puntata del 28 marzo dove a domanda sul decreto
sedicente Salvini risponde:«Si vuol deregolare non per efficienza… perché
lasciamo stare eh…!» Come: lasciamo stare? Se c’è da dire, magari da denunciare
qualcosa o qualcuno bisogna farlo <i style="mso-bidi-font-style: normal;">hic et
nunc,</i> altrimenti questo si trasforma in uno di quei messaggetti per gli
amici dei nemici. Alla puntata partecipa anche il Bocchino Italo, stranamente
in grande spolvero, capace di utilizzare queste incertezze e ne approfitta con
un provocatorio: «Vedi fascisti in giro?» La risposta è in due tempi: «Sì!» E qui il cuore si allarga: finalmente un po' di verità. Alla
ribattuta:«Dove?» Segue:«Ti porto delle fotografie.» E qui lo scoramento. Ma come, delle fotografie? Anche
qui fuori i nomi, fuori le circostanze, fuori i fatti. E ce ne sono: dai migranti, agli aiuti agli evasori, allo schiacciamento dei più deboli .... Poi ti
domandi perché la gente non vada a votare. E di fascisti, nei termini e nei
modi, ne girano addirittura in Parlamento.<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Nella puntata del 29 marzo anche il
Della Valle Diego s’è esercitato con lo strumento: ha diviso gli imprenditori
tra i seri e i furbatti. Alla domanda chi siano i secondi ha risposto:«Quelli
che hanno lasciato il Paese fingendo di stare qua.» «Ha chi sta pensando?»
chiede la Gruber Lilli, ma la risposta è evanescente, come non si conoscessero
le antipatie del Della Valle Diego e allora tanto vale dire. Chi invece, all’apparenza,
sembra parlare chiaro, il che non vuol dire veritiero, è la maggioranza. Ed ecco parlare delle vittime dei naufragi come di casualità e non vera scelta politica, tanto per dirne una.Poi c’è stata
la trovata del LaRussa Ignazio: ha disegnato quanto successo a via Rasella come
l’attacco ai musicisti di un corpo bandistico, oltre a tutto già avanti con l’età.
E quindi la trovata sulla tutela della lingua italiana: bere brandy e cognac
diventerà un’impresa. Ed è di oggi l’aver addebitato con chiarezza gli attuali
ritardi nel pnrr al Draghi Mario, oggettivamente attribuirli a chi governa da
sei mesi è francamente ridicolo. Come ridicolo è aver ripescato il ponte sullo
stretto. Ma almeno, castronate incluse, questo governo parla chiaro e poi ci si
domanda perché i pochi <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>andati ai seggi
li abbia votati.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><span style="font-size: medium;">Buona Settimana
e Buona Fortuna.</span><span style="font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></span></p>Castruccio Castracani http://www.blogger.com/profile/01494345961950742323noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3751543325874767191.post-60196761709983719802023-03-24T01:16:00.005+01:002023-03-24T02:17:17.127+01:00Italo Bocchino: la vittima sacrificale<p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; line-height: 115%;"><span style="font-size: medium;">Novello
Daniele nella fossa dei leoni. Talvolta sembra si diverta e ne spara di grosse.
Anche se proditoriamente attaccato mantiene un aplomb britannico. Giustifica l’ingiustificabile.
La partecipazione a otto.e.ezzo è la catarsi per aver favorito la scissione dal
Polo delle Libertà.<o:p></o:p></span></span></i></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; line-height: 115%;"><span style="font-size: medium;"></span></span></i></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh_0eYSrX8FW2ShoFEP1kiSbj5GgYF399u54Nm1IxZ3LqLBO1gwI_c44npqUo3SRQ_7lZ4RA3ht8-_wdqyKMtFdGxfnhPrI_kffOxZ-dTWgy13EH80VerTTwIKKc0nVOBLQve8546cEjrXkMo5QU8LMpi0VOLGCwAgdHcEq2KWu6kZVoguhT2HbjWULTw" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="577" data-original-width="1024" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh_0eYSrX8FW2ShoFEP1kiSbj5GgYF399u54Nm1IxZ3LqLBO1gwI_c44npqUo3SRQ_7lZ4RA3ht8-_wdqyKMtFdGxfnhPrI_kffOxZ-dTWgy13EH80VerTTwIKKc0nVOBLQve8546cEjrXkMo5QU8LMpi0VOLGCwAgdHcEq2KWu6kZVoguhT2HbjWULTw" width="320" /></a></span></i></div><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large;">Anche ieri sera,
come oramai capita da mesi il Bocchino Italo, direttore editoriale del Secolo d’Italia,
entra nello studio di Otto-e-Mezzo come Daniele nella fossa dei leoni e, come
Daniele, si sottopone con rassegnata pazienza al martirio. Lo fa con eleganza e
stile, il nodo della cravatta impeccabile e il vestito di ottimo taglio. Quasi
mai interrompe gli altri contendenti o perde le staffe, dimostra il massimo
della sua alterazione dicemdo “voi” a cui la Gruber Lilli subito ribatte con “chi
sono questi voi” e in questo è patetica. Perché lo capisce chiunque chi sono i “voi”.
D’altra parte è solo a battagliare contro altri tre mentre l’arbitro, la suddetta
Gruber Lilli, di tanto in tanto gli piazza un colpetto,figurativamente
parlando, tra le costole. Il caso pare si accanisca contro di lui poiché lo
invitano ogni qualvolta la Meloni Giorgia o il governo o la coalizione di
destra o tutti e tre insieme hanno combinato qualche marachella o schiacciato
qualche buccia di banana (dico banana solo per circumnavigare francesismi) è il
caso dell’immigrazione con conseguente annegamento di infelici, dell’urlante
Donzelli, dei rave party o delle cianchette tra alleati tanto per dirne alcune e
lui, il Bocchino Italo è lì pronto e proprio per giustificare l’ingiustificabile
ai telespettatori. Talvolta dadaisticamente ne spara di grosse come dire: “l’umanità
è fermezza” o “la Meloni sarà la prossima Merkel” o come il cuore di retrogradi
clericali integralisti batta per il movimento femminista. E anche quando le
spara grosse lo fa con l’aplomb di un britannico. Talvolta dà la sensazione di
divertirsi come un matto: </span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large;"> </span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large;">lui con quattro
legislature alle spalle, vice di Fini Gianfranco e, per un quarto d’ora ago
della bilancia della politica del Paese. Deve essere questa la sua catarsi per
aver abbandonato il Berlusconi Silvio, e aver fomentato una scissione mentre la Meloni Giorgia giurava fedeltà
ad Arcore. Ora è nel limbo in
attesa di essere ripescato perché l’esperienza non va buttata via e anche la
Meloni se ne sta rendendo conto. Peraltro ognuno è libero d avere i parametri
che più gli piacciono.</span><p></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><span style="font-size: medium;">Buona Settimana
e Buona Fortuna.</span><span style="font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></span></p><br /><p></p>Castruccio Castracani http://www.blogger.com/profile/01494345961950742323noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3751543325874767191.post-20396094263513143102023-03-19T01:42:00.005+01:002023-03-19T02:05:22.479+01:00Elly Schlein: la Fata Turchina del PD.<p><i style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Pensare che la Fata Turchina sia svizzera richiede
un bello sforzo di immaginazione e quando la fantasia va al potere son faville.
Un fatto è certo: la bacchetta magica della Fata Turchina targata CH ha già
funzionato quattro volte perché non cinque o sei o sette?</span></i></p><p><i style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;"></span></i></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i style="text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh1T24LqonIoEwhD6J1xxBl7Iyem-WqLCT1bcr5g9C8bBbbTL7Injl5-bw3CgKCxUDo9DOPrUZlE5aQPsJld_TC0k2cNqxsvvp2mow_eBds3cezFF-h0Eo-DR702XK8kC1w5izQHdFTdRe97HCiH8L_ullvpZE8W73l75BcO5lTRZoAanVM-_hPfjWkqg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="768" data-original-width="1277" height="192" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh1T24LqonIoEwhD6J1xxBl7Iyem-WqLCT1bcr5g9C8bBbbTL7Injl5-bw3CgKCxUDo9DOPrUZlE5aQPsJld_TC0k2cNqxsvvp2mow_eBds3cezFF-h0Eo-DR702XK8kC1w5izQHdFTdRe97HCiH8L_ullvpZE8W73l75BcO5lTRZoAanVM-_hPfjWkqg" width="320" /></a></i></div><i style="text-align: justify;"><br /></i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: 12pt; text-align: justify;">Quando nel 2014 la
Schlein Elly si candidò al Parlamento Europeo, nessuno avrebbe mai immaginato
che sarebbe diventata la Fata Turchina del PD. Al contrario, già allora, del PD
si potevano vedere sicuramente le sue affinità con il Pinocchio del paese dei
balocchi. Per intenderci quello con le orecchie da asino, l’amico di Lucignolo.
Eppure è quanto è successo. In quella elezione fu eletta nonostante si fosse </span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: 12pt; text-align: justify;"> </span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: 12pt; text-align: justify;">in piena era renziana e lei di quella era antagonista.
Col senno di poi si può dire: </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: 12pt; text-align: justify;">quello fu
il suo primo colpo di bacchetta magica.</i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: 12pt; text-align: justify;"> E in quel Parlamento fu una delle
più assidue ed operativa, forse perché svizzera. Nel 2020 la bacchetta magica
si è messa di nuovo in moto e la Elly, con una sua lista autonoma, è stata
eletta al Consiglio della regione Emilia Romagna, ma non solo: la bacchetta ha
funzionato al punto di portarsi dietro un bel po’ di piazza, tanto da far
eleggere il Bonaccini Stefano su cui non tutti erano disposti a scommettere e a
diventare la sua vice. Sempre la Elly-Fata-Turchina con la sua bacchetta ha
scavallato con facilità le elezioni al Parlamento Italiano, pur presentandosi
come indipendente. Per il raggiungere la posizione di segretaria del PD la
bacchetta avrebbe potuto non usarla, bastava il buon senso, ma come si sa non
sempre questo ha libera circolazione, per cui persa l’andata nei circoli s’è
rifatta con il ritorno giocato nei gazebo. Ed è bastato un ulteriore piccolo
colpetto per incanalare diecimila nuovi adepti nel PD. Adesso però la novella
Fata Turchina dovrà mettersi ad utilizzare la bacchetta a mulinello visto l’ambizioso
programma che si è data: eliminare i capobastone e i cacicchi. La sua idea è di
convincerli a non usare beceramente il loro burocratico potere: come insegnare
ad un asino a non ragliare e a non scalciare. Peraltro chi se ne va, il primo è
stato tal Fioroni (per creanza nessuno si chieda Fioroni chi?) e chi minaccia
di farlo, tal Marcucci (idem come prima), </span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: 12pt; text-align: justify;"> </span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: 12pt; text-align: justify;">in soldoni sono inunflueni nelle urne, quelle
vere e porteranno via, forse, solo sé stessi. </span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: 12pt; text-align: justify;"> </span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: 12pt; text-align: justify;">In realtà farebbe prima a far sparire dal
partito i capobastone e i cacicchi: sa chi sono e dove abitano, quindi un gioco
da ragazzi. E questo si sarebbe un bel colpo da Fata Turchina. Peraltro a
perseguire questa ipotesi non è improbabile l’arrivo nuovi iscritti tanto da
far parere noccioline i primi diecimila. La gran parte dei capi correnti </span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: 12pt; text-align: justify;"> </span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: 12pt; text-align: justify;">non hanno salpato l’ancora con il Renzi solo perché
ben consci della pochezza delle forze (voti) e di quello e delle loro. Non è da
credersi sia nuovo un simile atto: anche la prima Fata Turchina lo fece e il
burattino diventò un diligente scolaro. A rileggere certi vecchi libri dispensatori
di leggera saggezza possono venire idee bizzarre come quella di avere un
partito con l’aspirazione di cambiare, almeno un poco, questo disgraziato
paese. Quanto poi al fatto che una svizzera possa essere Fata Turchina: beh e
la prova provata che la bacchetta magica funziona. Se la bacchetta non
funzionerà per la Schlein non ci sarà un gran futuro.</span><p></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Buona settimana
e buona fortuna. <span style="mso-spacerun: yes;"> </span><o:p></o:p></span></p>Castruccio Castracani http://www.blogger.com/profile/01494345961950742323noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3751543325874767191.post-24023690761274654862023-03-10T01:05:00.004+01:002023-03-10T01:23:54.145+01:00Cutro: la Meloni Giorgia parla i giornalisti tacciono<p> <i style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><span style="font-size: medium;">Ancora il solito giochino “sul non penserete che il
governo ….” E poi la proposta di reato universale. Basta pensare all’Italia che
va alla ricerca dei migranti nel Mediterraneo si darà la caccia ai trafficanti
di essere umani su tutto il globo terracqueo. Nessuno ha riso.</span></span></i></p><p><i style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><span style="font-size: medium;"></span></span></i></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjCGU-sMiKeAMh0xMd0nsJhybm1JQADCs87GBba1UjPUxGeDYc9fAJCm803sn1MabhlZnaRkpfalN3002ueMnz6QLf-MYIIGIMu6Px_mFjyISPl7r3jsGYb-2vbpMsOrlBC2rY9_tmE3hO3OPZm0IqvgZMpZnLSO2ijYvyC_sL0D8G7_WSkMIPlBWLn-w" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="183" data-original-width="275" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjCGU-sMiKeAMh0xMd0nsJhybm1JQADCs87GBba1UjPUxGeDYc9fAJCm803sn1MabhlZnaRkpfalN3002ueMnz6QLf-MYIIGIMu6Px_mFjyISPl7r3jsGYb-2vbpMsOrlBC2rY9_tmE3hO3OPZm0IqvgZMpZnLSO2ijYvyC_sL0D8G7_WSkMIPlBWLn-w" width="320" /></a></span></i></div><i style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">Alla fine la
Presidente Meloni Giorgia a Cutro ci è andata e, per essere sicura, si è
portata dietro tutti i ministri e poi già che c’era ha pensato bene di organizzarci
pure un consiglio dei ministri. Cui è seguita l’usuale conferenza stampa. A
quel che si è visto sui social questa è stata divisa in due parti: la prima per
ripetere il solito </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">refrain</i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;"> sulle non responsabilità
del governo e la seconda per dar conto sulle decisioni prese. </span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;"> </span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">In entrambi i casi i giornalisti hanno dimostrato
plasticamente come la pusillanimità sia tangibile. La Meloni Giorgia ha ripetuto
il solito giochino: </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">«non accetto l’idea
che ci siamo voltati dall’altra parte.» </i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">Nessun giornalista ha osato
contraddire l’affermazione, anzi quasi si sono scusati anche solo di averla
pensata, pure se tutta la storia politica della Meloni Giorgia, dalla sciocchezza
del blocco navale, significa l’affondamento delle barche, ai porti sicuri per
le ong individuati in capo al mondo, porta a pensare esattamente questo. Ha
avuto più coraggio l’Ammiraglio Vittorio Alessandro, a Piazza Pulita dove ha tranquillamente
parlato di </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">«un cambiamento di clima [con
questo governo] che porta prima a pensare alle operazioni di polizia e poi al
salvataggio.»</i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;"> Lo dice l’Ammiraglio e non lo fanno i giornalisti? Perché? Il
secondo tempo della conferenza stampa è stato dedicato alla lotta agli
scafisti. In verità si sono un po’ mischiati gli scafisti, che tanto
assomigliano ai kapò dei lager nazisti, con i veri gestori, dell’organizzazione.
Questi ultimi probabilmente vivono ben tranquilli e in bei palazzi a Berlino o
Zurigo o Parigi o anche Roma: è come prendersela con la cassiera del
supermercato per i prezzi troppo alti. Ma il ridicolo non è solo qui quanto
nella proposta successiva: se ci scappa il morto la pena per gli scafisti potrà
arrivare fino a trent’anni di reclusione. Ma non è tutto:</span><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;"> «</span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">il reato verrà perseguito dell’Italia anche se commesso fuori dai
confini nazionali. Cioè per noi chi si rende responsabile di lesioni gravi o di
morte mentre organizza la tratta di esseri umani è perseguibile con un reato
che noi consideriamo u-ni-ver-sa-le. Significa non colpire solamente quei
trafficanti che noi troviamo sulle barche, ma anche i trafficanti che ci sono
dietro. Questo cambia completamente l’approccio del governo italiano rispetto a
quello che abbiamo visto negli ultimi anni. Noi siamo abituati a un’Italia che
si occupa soprattutto di andare a cercare i migranti attraverso tutto il Mediterraneo,
quello che vuole fare questo governo è andare a cercare gli scafisti lungo
tutto il globo terraqueo.»</i></span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;"> E qui nessuno ha riso: in trent’anni non si è
stati capaci di catturare uno che viveva a casa sua figurarsi fare qualcosa di
più impegnativo. E poi se si traffica senza morti? Ci fosse stato il mio amico Serse avrebbe detto: </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;"><span style="font-size: large;">chi non sa montare una canadese di solito
progetta una cattedrale</span></i><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">.</i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;"> E questo è il caso. Comunque i giornalisti muti
come pesci. Nel mondo anglosassone si usa definire la stampa come il cane da
guardia del potere. In Italia non è certo cane da guardia, tutt’al più da
riporto.</span><p></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><span style="font-size: medium;">Buona Settimana
e Buona Fortuna.</span><span style="font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></span></p>Castruccio Castracani http://www.blogger.com/profile/01494345961950742323noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3751543325874767191.post-61404557075879659512023-03-05T00:08:00.003+01:002023-03-05T00:12:44.422+01:00Una risposta per Giorgia<p><i style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><span style="font-size: medium;">Dagli Emirati Arabi la Meloni Giorgia lancia agli
italiani tutti una sfida sulla strage di Cutro. Il tono e il merito ricordano
il discorso del 3 gennaio 1925. Per essere fascisti non è necessario salutare
romanamente, portare il fez o collezionare busti del duce.</span></span></i></p><p><i style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;"></span></i></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i style="text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh0PKJfkU8SOAGXKWjPpcsA-vCZ0mgiWf8QaoBzfoTpwl0tMKoYiF1lnlO4OOUhaxOwx05NoZSVu9vsnH5PLWSMR7E87VWtlatct-1_OppIqHZrAlhhhhSjd8AvmKD1InmEc0r1HsQ473ZnVeCRuGeQXByy0Ihr_pDWWKLLHfXzgbqJAifz9EjW3FxnOQ" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="168" data-original-width="300" height="179" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh0PKJfkU8SOAGXKWjPpcsA-vCZ0mgiWf8QaoBzfoTpwl0tMKoYiF1lnlO4OOUhaxOwx05NoZSVu9vsnH5PLWSMR7E87VWtlatct-1_OppIqHZrAlhhhhSjd8AvmKD1InmEc0r1HsQ473ZnVeCRuGeQXByy0Ihr_pDWWKLLHfXzgbqJAifz9EjW3FxnOQ" width="320" /></a></i></div><i style="text-align: justify;"><br /></i><p></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><span style="font-size: medium;">L’antefatto:
nella notte del 26 febbraio a Cutro, Calabria, un caicco con a bordo 160 o 250
persone va a battere contro alcune rocce e va in mille pezzi. Effetti
collaterali: 81 migranti si salvano, ad oggi vengono raccolti i cadaveri di 70
persone e quelli che mancano per
arrivare a 160 o 250 sono dati per dispersi. Chissà se il mare ne restituirà i
corpi e quando. Fino a ieri, 3 marzo, la
Presidente del Consiglio Meloni Giorgia sul fatto non ha spiccicato parola.
Oggi finalmente, 4 marzo, dagli Emirati Arabi, la Meloni Giorgia, Presidente
del Consiglio si è decisa a parlare, l’ha fatto davanti alle telecamere, e ha
posto la domanda dirimente: <i>«Davvero
qualcuno ritiene che il governo volutamente abbia fatto morire i migranti?» </i>E
poi ha aggiunto <i>«C’è qualcuno che in
coscienza pensi questo?».</i> Naturalmente ha sostenuto che il governo si è
occupato del caso: sia il ministro Piantedosi Matteo sia il sottosegretario
alla Presidenza del Consiglio Mantovano Alfredo, sono stati a Cutro e tanto
basta. Meglio se il Piantedosi Matteo non ci fosse andato o fosse stato zitto. Infine
ha aggiunto <i>«Frontex non ci ha informato
del pericolo».</i> Scusa più puerile non era facile trovare. Dalla Meloni
Giorgia ci si aspettava qualcosa di più. Molto di più. Comunque alla Meloni
Giorgia, visto che ha fatto una domanda precisa<i>: «Davvero qualcuno ritiene che il governo volutamente abbia fatto
morire i migranti?»</i> va data una risposta ugualmente chiara e precisa: «Sì».
Meloni Giorgia, io ritengo di sì. D’altra parte tutta la sua storia dice di sì.
Ricorda onorevole Meloni Giorgia quando voleva il blocco navale, che sostanzialmente
significava far affogare i migranti o ricacciarli nei lager nazisti dei libici?
Ricorda quando diceva che l’immigrazione era uno, se non il principale,
problema della nazione? Ricorda onorevole Meloni Giorgia quando sbraitava <i>io sono Giorgia, sono una donna, sono una
mamma, sono cristiana, </i>lo faceva a Roma e l’ha fatto all’adunata dei fascisti di Vox? Ricorda
quando diceva <i>prima gli italiani</i>?
Ricorda della sua legge sulle navi delle ong di poter fare un solo salvataggio
a viaggio e se nel percorso per andare a sbarcare il <i>carico residuale</i>, parole di Piantedosi, avesse caricato altri
migranti ecco arrivare multe e sequestro? E ricorda come le destinazioni delle
navi delle ong sia sempre più lontana? Ricorda le destinazioni di Ancona e
Livorno? Giusto per dirne due. Proprio dietro l’angolo rispetto al canale di
Sicilia. Quindi onorevole Meloni Giorgia, sì ritengo in coscienza e guardandola
dritta negli occhi che il governo abbia voluto far morire i migranti. Magari
non proprio quelli, ma i migranti in genere. La sua ultima dichiarazione
riecheggia nella forma e anche nella sostanza, un discorso sciagurato pronunciato
il 3 gennaio 1925. Per essere fascisti non è necessario alzare il braccio nel
saluto romano, calzare il fez, collezionare busti del duce. Magari essere
intolleranti, discriminare i diversi per religione, sesso e colore della pelle
è più che sufficiente. Programmare il Consiglio dei Ministri a Cutro suona solo
beffardo. Magari in coscienza potrà rispondere a sé stessa.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><span style="font-size: medium;">Buona Settimana
e Buona Fortuna.</span><span style="font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></span></p>Castruccio Castracani http://www.blogger.com/profile/01494345961950742323noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3751543325874767191.post-72775394872111038092023-03-01T01:05:00.003+01:002023-03-01T11:52:32.987+01:00Piantedosi il Kennedy 2.0<p><span style="font-size: medium;"> <i style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif";">N</span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><span>el 1961 John Fitzegarld Kennedy incitava i giovani
americani a gettare il cuore oltre l’ostacolo e ad impegnarsi per il proprio
paese. Oggi, più modestamente, il Piantedosi Matteo lo dice ai migranti. Chissà
se capiranno.</span></span></i></span></p><p><i style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><span style="font-size: medium;"></span></span></i></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiPv-hoLfPsZfSO5QUgP3TBjjOMsYa9iaya9Zv55RwD2xf0_a9OHND_wat5rm6y6Ac1vvsQK1XberMpTIIMBopc9VItPl6UXNdA_-XXzp-UAmZoI6q928oEU4hUl02FpEuoaKVCpeDbF-_j3ZnhrwIH1ut32MN4VJMda52ZPN0O7rnIMoB8glLlgZUthw" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="422" data-original-width="750" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiPv-hoLfPsZfSO5QUgP3TBjjOMsYa9iaya9Zv55RwD2xf0_a9OHND_wat5rm6y6Ac1vvsQK1XberMpTIIMBopc9VItPl6UXNdA_-XXzp-UAmZoI6q928oEU4hUl02FpEuoaKVCpeDbF-_j3ZnhrwIH1ut32MN4VJMda52ZPN0O7rnIMoB8glLlgZUthw" width="320" /></a></span></i></div><i style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">Quando John
Fitzgerald Kennedy, 35° Presidente degli Stati Uniti, il più giovane, entrò
alla Casa Bianca il cuore del suo discorso fu:«Non chiedete al vostro Paese
cosa deve fare per voi, chiedevi cosa voi potete fare per lui». Era l’inizio
della nuova frontiera. Era il 1961. A sessantadue anni di distanza la stessa
frase ha avuto nuovamente gli onori della cronaca. Questa volta non a proposito
di una nuova frontiera, non a proposito di giovani idealisti con l’ambizioso
sogno di far diventare il proprio paese più ricco, più giusto, più vicino alla
felicità. Questa volta la famosa frase, mal compresa, mal digerita e mal
riportata, è stata ripetuta dal Piantedosi Matteo, ministro degli Interni della Repubblica
Italiana, per biasimare chi scappa dalla guerra, dalla fame, dalle persecuzioni
etniche e religiose e dalla miseria ed è alla ricerca di briciole di felicità.
Briciole per raggiungere le quali mette in conto di passare anni per
avvicinarsici e magari finire in un lager sul modello di quelli nazisti e, se
tutto va bene, imbarcarsi su una bagnarola con la </span><div><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">buona probabilità andare a fare
compagnia ai pesci. Questi fuggitivi, vengono Iraq e Iran e Afganistan e Siria
e anche Turchia, sono dei vili. Pusillanimi e anche egoisti, capaci solo di
arraffare qualsiasi cosa possano dalla scarna carne viva dei loro paesi. Invece
di scappare, lui, il Piantedosi Matteo, ministro degli Interni dell’Italia, se
fosse nato in Afganistan lì sarebbe rimasto, se fosse nato in Iraq lì sarebbe
stato, se fosse nato in Iran lì sarebbe stato, se fosse nato in Siria lì
sarebbe stato e se fosse nato in Turchia lì sarebbe stato. Lì sarebbe stato a
fare cosa? A domandarsi cosa avrebbe potuto fare lui, il Piantedosi Matteo, per
il proprio paese. E, senz’altro in un battibaleno avrebbe avuto la risposta:
solida, forte, folgorante, adamantina e salvifica. Lui il Piantedosi Matteo si
sarebbe messo a combattere la guerra, la fame, la miseria, le malattie, le
persecuzioni e, già che c’era , anche i terremoti. E naturalmente in quattro e
quattro otto ne sarebbe uscito vincitore. Come facciano quei miserabili dei profughi a non capirlo è domanda filosofica su cui si stanno scervellando i
migliori crani d’Europa. Il Piantedosi Matteo tra questi. Una domanda: ma
perché il Piantedosi Matteo non si trasferisce là, magari in tour, paese dopo
paese, a lanciare la sua parola d’ordine e a guidare la vittoriosa rivolta
proletaria? E poi una piccola considerazione:
tra le tante cose che un cittadino può fare per il suo paese, qualsiasi esso
sia, ce n’è una che non costa niente, è facilissima da mettere in pratica e
comporta nessuna fatica: non dire bischerate.</span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;"> </i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;"> Già questo sarebbe un bell’aiuto al paese. </span></div><div><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;"><br /></span></div><div><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">Buona Settimana e Buona Fortuna</span><p></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><br /></p></div>Castruccio Castracani http://www.blogger.com/profile/01494345961950742323noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3751543325874767191.post-81089625530984055432023-02-27T01:34:00.002+01:002023-02-27T09:17:41.922+01:00Ha vinto Elly Schlein e adesso?<p><span style="font-size: medium;"><i style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";">Gli elettori la pensano in modo completamente
opposto ai militanti del partito. La nuova segretaria oltre a questa
contraddizione ha almeno altri tre nodi da sciogliere: la gestione dei gruppi
parlamentari, quella dei capi bastone suoi alleati e la coniugazione del
neoliberismo simil laburista con disuguaglianze-lavoro-clima</span></i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">.</span></span></p><p><span style="font-size: medium;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjug5E2OR_pVUV5NTzDsnVcbBe_YvZZnn9MQ5f1iqOxYTA7trCfaZyhjFwPmLPt_jKoADgNuaUZ-3_AW4Ze0786RM6nrLcDa9ctwNl_CnBcUuxRV56X9Qyp4o46efKPRrG9mhU-egUWYWJx9uFDwQHpxznsLh3eBX7e8yg4abw426XEZ_z-i0dTaDWbYg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="172" data-original-width="314" height="175" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjug5E2OR_pVUV5NTzDsnVcbBe_YvZZnn9MQ5f1iqOxYTA7trCfaZyhjFwPmLPt_jKoADgNuaUZ-3_AW4Ze0786RM6nrLcDa9ctwNl_CnBcUuxRV56X9Qyp4o46efKPRrG9mhU-egUWYWJx9uFDwQHpxznsLh3eBX7e8yg4abw426XEZ_z-i0dTaDWbYg" width="320" /></a></span></div><span style="font-size: medium;"><br /></span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">Finalmente dopo
cinque mesi lo psicodramma del PD pare essere arrivato alla quasi fine. Addì 26
febbraio ore 23,30 la Schlein Elly ha ottenuto il placet dei gazebo: le hanno
consegnato il 53 e briscola per cento dei voti. Sembra, i dati non sono quelli definitici
e ufficiali, che ai gazebo si siano recati in quasi un milione e duecentomila,
non sono tutti i voti che il PD ha raccolto nel 2022, </span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;"> </span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">un po’ più di cinquemilioni e trecentomila, ma
non sono neanche pochi. Meglio di niente. I dati eclatanti e contraddittori non
sono pochi e sotto gli occhi di tutti. Il primo: i votanti la pensano in modo
opposto a quello degli iscritti</span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;"> </span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">al
partito, hanno ribaltato, la decisione,quasi con le stesse percentuali e non è
poca cosa. Il secondo: i gruppi parlamentari, ad essere buoni, sono divisi in
almeno tre frazioni: i renziani occulti, a partrire da Guerini che se avesse </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">i cabasissi</i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;"> </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">d’ordinanza </i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">si sarebbe candidato con Italia Viva invece di
parassitare i voti del PD, gli ex-ex renziani, banderuole pronte a sacrificarsi
per stare con chi vince e poi gli altri, quelli a cui il renzismo è sempre
stato indigesto.. Il terzo: chi scalda i seggi alla Camera ed al Senato seguirà
le indicazioni della nuova segretaria del partito? E poi, il quarto, giusto per
essere diplomatici e girarci attorno: cosa ne farà la Schlein Elly dei capi
bastoni che l’hanno appoggiata? Tanto per non far nomi il Franceschini Dario,
il Boccia Francesco, l’Orlando Andrea. Per non dire del Bersani Pier Luigi, del
carsico D’Alema Massimo pronto a saltar fuori e delle altre pecorelle tornate
all’ovile? Il quarto: come farà la Schlein Elly a coniugare le sue tre parole d’ordine,
disuguaglianze-lavoro-clima con l’imperante neoliberismo simil laburista più
attento ai conti da ragioniere che ai costi sociali, anche occulti, generati da
questo? La sanità pubblica prevede la riapertura dei piccoli ospedali, la
riduzione delle convenzioni con le aziende della sanità privata, tanto per
dire. E lo stesso vale per la giustizia e per la scuola. Il primo pistolotto
della Schlein Elly è stato infarcito di verbi al futuro,per l’occasione ci
potevano stare, ma il timore è la loro veloce trasformazione in condizionali: </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">si dovrebbe, si potrebbe, sarebbe necessario</i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">
… storie vecchie già sentite: non sono i condizionali e neppure i futuri a operare
cambiamenti. Un dato dovrebbe, occhio al condizionale, attendere le dimissioni
del Gori Giorgio. Chissà se arriveranno. Al dunque i migliori auguri alla
ASchlein Elly con l’ottimismo della volontà e il pessimismo dell’intelligenza.</span><p></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><span style="font-size: medium;">Buona settimana
e buona fortuna</span><span style="font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></span></p>Castruccio Castracani http://www.blogger.com/profile/01494345961950742323noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-3751543325874767191.post-75701429056640019692023-02-24T02:57:00.007+01:002023-02-24T12:14:42.258+01:00Martedì grasso, giovedì di Quaresima<p><i style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><span style="font-size: medium;">Protagonista dell’ultima giornata di Carnevale il La
Russa Ignazio con doppia performance. Anche la Fornero Elsa ci ha messo del suo
ricordando il suo diploma in ragioneria. Fascisti picchiano a Firenze. Primo giorno di Quaresima: il ministro Valditara
vuole punire la Preside Savino. Magari mandandola al confino.</span></span></i></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt;"></span></i></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEibt94u314O_bLh7_t46Q602ORJl6PI-oycGc-LkvmJxqRwnalRJYYIV8goTG-4SxeIiSclw470IGdPMQ7znqrCJPAv-GHl6JaPu-VcFE9aQl5BKpOaJnlfsw-iUtwxILMBKaxRcxYi2-w2tmDBJNEBgZJ8iiC5kOzYutTO-uhz04GsMP_gaA9iL_tooA" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="183" data-original-width="275" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEibt94u314O_bLh7_t46Q602ORJl6PI-oycGc-LkvmJxqRwnalRJYYIV8goTG-4SxeIiSclw470IGdPMQ7znqrCJPAv-GHl6JaPu-VcFE9aQl5BKpOaJnlfsw-iUtwxILMBKaxRcxYi2-w2tmDBJNEBgZJ8iiC5kOzYutTO-uhz04GsMP_gaA9iL_tooA" width="320" /></a></i></div><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><span style="font-size: medium;">Settimana ricca
questa che ormai volge al termine. Come nelle migliori tradizioni l’ultimo
giorno di Carnevale ha mantenuto l’antica promessa: dare il meglio di sé per il
divertimento finale e, per contrappasso, il primo della Quaresima iniziare tristemente.
Il copione è stato rispettato alla lettera. Il Presidente del Senato, La Russa
Ignazio, ha deliziato l’italico popolo con due performance. La prima: a domanda
su quale sarebbe la sua reazione se avesse un figlio gay ha risposto:«ne sarei dispiaciuto»,
si immagina moderatamente, poi ha tracciato un parallelo sportivo: «dispiaciuto
come se scoprissi di avere un figlio milanista». Si ipotizza quest’ultima,
colpa senz’altro più grave. Il suo dispiacere deriverebbe dal fatto di non
avere un figlio a lui somigliante. Dimostrazione plastica su come possano
divergere le opinioni sulla stessa persona: di La Russa Ignazio ai più ne basta uno. Poi,per non farsi mancare nulla, ha
dichiarato di non essere più in possesso del busto di Mussolini e di averlo
regalato alla sorella. Ragion per cui, in base alla proprietà transitiva, il La
Russa Ignazio non è più fascista mentre lo è diventata la sorella. L’inventore
del Carnevale mai avrebbe supposto un simile ridanciano epilogo. Come
sicuramente mai avrebbe pensato ad un incontro tra il Santoro Michele e la Fornero
Elsa, dove la parte comica è stata svolta interamente dalla seconda. Il Santoro
ha con passione e dovizia di particolari illustrato la sua weltanschauung a cui la Fornero Elsa ha risposto, con una
certa dose di compatimento:«è il conflitto tra passione e ragione» ha detto. E
con la pignoleria del ragioniere (la Fornero ha il diploma di ragioneria) ha cercato
di sostenere una sorta di primato dell’economia e degli economisti, sui bisogni
sociali. I risultati di questa miope e velleitaria visione sta tutta nel vivere
quotidiano: nei tempi lunghi della sanità, nella crisi della scuola, nell’inefficienza della
giustizia, dei trasporti e la lista è quasi infinita. Alla teorica della
partita doppia si dovrebbe rammentare quel che disse la Regina Elisabetta II
agli economisti nel 2008: «Come mai non avete previsto il crack?» Già perché non
l’hanno previsto? Perché sono quelli che ti diranno domani comequello che
avevano previsto ieri oggi non si è verificato. Infatti i bonzi economisti non
tengono conto dei costi occulti determinati dalla inefficienze generate dall’economicamente
sostenibile. I costi occulti,
soprattutto quelli sociali, non si possono inserire nella partita doppia. Li si
patisce e basta. Il giorno dopo, mercoledì, cinque o sei fascisti hanno
picchiato un paio di ragazzi del
collettivo del liceo Michelangelo di Firenze. Come al solito in tanti contro
pochi nell’indifferenza dei più. La preside del liceo, Annalisa Savino, ha
scritto una lettera aperta ai ragazzi per ricordare come il fascismo non sia
nato nelle adunate oceaniche, ma in un pestaggio ai bordi di un marciapiede e
ha concluso con l’invitare tutti ad attaccarsi alla Costituzione. Lettera quasi
banale in uno Stato democratico, repubblicano e antifascista. Così però non l’ha pensata il ministro dell’Istruzione:
sta meditando di punire la Preside trasferendola. Mandandola magari al confino.
Metodo vecchio: non ha funzionato neppure nel ventennio, ma la nostalgia è dura
a morire. Se la Quaresima comincia così chissà come finisce. <o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><span style="font-size: medium;">Buona settimana
e buona fortuna.</span><span style="font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></span></p>Castruccio Castracani http://www.blogger.com/profile/01494345961950742323noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3751543325874767191.post-8892703054334746332023-02-20T21:18:00.003+01:002023-02-20T21:45:37.775+01:00Giornata Internazionale del Risparmio Energetico 2023<p dir="ltr" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small; line-height: 1.38; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><span style="font-size: 14.6667px;">Riceviamo da Giulia Giordano, redattrice per il blog di Energia Luce, questo articolo sulla Giornata Internazionale del risparmio che volentieri pubblichiamo.</span></span></p><p dir="ltr" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small; line-height: 1.38; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><span style="font-size: 14.6667px;"><br /></span></span></p><p dir="ltr" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small; line-height: 1.38; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjg5A8YqXINUDjuPC71SFDq92kLAiOZ7c2CLjoVgXeyC08uKvjRJFDwlcQCkdZGbFbBQKU-8-g-m3hdgl-IZ2OxmNonouResmXSYgo2AO2-l_uGYqSf5rgfJ7z-5w49FT3RuH03a_NhDpidkVSV2F6wu9SWHHp5QrCexcvZifV0OK79is6x505eST2HHg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="350" data-original-width="720" height="156" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjg5A8YqXINUDjuPC71SFDq92kLAiOZ7c2CLjoVgXeyC08uKvjRJFDwlcQCkdZGbFbBQKU-8-g-m3hdgl-IZ2OxmNonouResmXSYgo2AO2-l_uGYqSf5rgfJ7z-5w49FT3RuH03a_NhDpidkVSV2F6wu9SWHHp5QrCexcvZifV0OK79is6x505eST2HHg" width="320" /></a></div><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><p dir="ltr" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small; line-height: 1.38; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><br /></span></p>Il </span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-weight: 700; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">18 febbraio</span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"> è dal 2005 la data riconosciuta come “</span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-weight: 700; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Giornata Internazionale del Risparmio Energetico</span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">”. Istituita a supporto del </span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-weight: 700; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Protocollo di Kyoto</span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"> - trattato internazionale con l’obiettivo di tutelare il pianeta rispetto ai danni del cambiamento climatico - si celebra quest’anno la sua diciottesima edizione. Simbolicamente, questa giornata ha come obiettivo di </span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-weight: 700; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">responsabilizzare</span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"> i cittadini su quanto sia importante ridurre gli sprechi di energia, a difesa dell’ambiente, sono essenziali il risparmio e l’</span><a data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?q=https://www.prontobolletta.it/efficienza-energetica/&source=gmail&ust=1677010212682000&usg=AOvVaw0cXiCTl7K3w-_tnDq82rVm" href="https://www.prontobolletta.it/efficienza-energetica/" style="color: #1155cc; text-decoration-line: none;" target="_blank"><span style="background-color: transparent; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">efficienza energetica</span></a><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">. Come negli scorsi anni, molti </span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-weight: 700; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">monumenti e luoghi emblematici </span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">delle città italiane</span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-weight: 700; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"> rimarranno spenti</span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">, ricordando il valore dell'impegno collettivo e individuale necessario per salvaguardare il futuro del nostro pianeta. Giornate come questa ci spronano ad agire e fare qualcosa in più, ricordandoci che</span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-weight: 700; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"> ognuno di noi può fare la differenza</span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">. </span><p></p><p></p><p dir="ltr" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small; line-height: 1.38; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 14pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-weight: 700; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Cos’è il Risparmio Energetico?</span></p><p dir="ltr" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small; line-height: 1.38; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Con </span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-weight: 700; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">risparmio energetico </span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">si intendono </span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-weight: 700; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">tutte le attività, gli interventi e le tecnologie </span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">che sono in grado di </span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-weight: 700; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">ottimizzare e ridurre </span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">sprechi e </span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-weight: 700; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">consumi di energia</span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">. Diminuendo in questo modo, l’impatto sul clima che deriva dall’utilizzo di combustibili fossili. Inevitabilmente, visto il periodo di crisi energetica che stiamo vivendo, non si può non sottolineare l’</span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-weight: 700; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">importanza della transizione green</span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"> che renderebbe il nostro Paese e l’Europa in generale più indipendenti delle forniture estere. Inoltre, il costo dell’energia da </span><span style="background-color: transparent; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">fonti rinnovabili</span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"> è più basso, stabile e meno sottoposto a tensioni geopolitiche e speculazioni. </span></p><p dir="ltr" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small; line-height: 1.38; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Il 18 febbraio è un giorno che invita alla </span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-weight: 700; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">consapevolezza </span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">e alla </span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-weight: 700; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">positività per il futuro</span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">, riprendendo le parole del presidente </span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-weight: 700; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Mattarella</span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"> </span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-style: italic; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">“Esistono le condizioni perché con responsabilità e concretezza si imbocchi una strada nuova. Rilanciando l’economia all’insegna della sostenibilità e dell’innovazione, nell’ambito della transizione ecologica e digitale”. </span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Come ribadito dal nostro presidente, il </span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-weight: 700; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">rispetto dell’ambiente e la sua tutela </span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">sono temi che sono sempre più all’ordine del giorno, ma rimane comunque l’importanza di fissare nel calendario</span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-weight: 700; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"> giornate che aiutino a fermarsi e riflettere</span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"> seriamente sul proprio stile di vita e gli effetti che questo può portare all’ecosistema - chiamato pianeta Terra - in cui viviamo. </span></p><p dir="ltr" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small; line-height: 1.38; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Per questo, </span><span id="m_8024369099784297722gmail-docs-internal-guid-6cd548cb-7fff-f908-24c4-34c5e1d7529e"><a data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?q=https://energia-luce.it/aziende/&source=gmail&ust=1677010212682000&usg=AOvVaw1pBQ6kitonPi5rpJnBNYgA" href="https://energia-luce.it/aziende/" style="color: #1155cc; text-decoration-line: none;" target="_blank"><span style="background-color: transparent; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">aziende</span></a><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"> e</span></span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-weight: 700; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"> privati cittadini</span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"> in tutto il mondo possono svolgere un ruolo nella salvaguardia dell’ambiente, semplicemente introducendo </span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-weight: 700; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">azioni quotidiane a ridotto impatto ambientale</span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">. Vediamo insieme alcuni suggerimenti per risparmiare energia, diminuire i consumi e combattere il cambiamento climatico. </span></p><p dir="ltr" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small; line-height: 1.38; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><br /></span></p><p dir="ltr" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small; line-height: 1.38; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-weight: 700; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Consigli Utili per Risparmiare Energia </span></p><p dir="ltr" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small; line-height: 1.38; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Per ridurre i consumi di energia e, di conseguenza, anche </span><a data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?q=https://energia-luce.it/guida/risparmiare-in-bolletta/&source=gmail&ust=1677010212682000&usg=AOvVaw0VwYr4mFzo55B_n0n9wv9Q" href="https://energia-luce.it/guida/risparmiare-in-bolletta/" style="color: #1155cc; text-decoration-line: none;" target="_blank"><span style="background-color: transparent; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">risparmiare in bolletta</span></a><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"> nel 2023, si possono adottare diverse soluzioni. Qui in seguito troverete una lista di </span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-weight: 700; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">consigli pratici per risparmiare energia</span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"> per la Giornata Internazionale del Risparmio Energetico:</span></p><ul style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small; margin-bottom: 0px; margin-top: 0px;"><li style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; list-style-type: disc; margin-left: 15px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><p role="presentation" style="line-height: 1.38; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline;">Spostarsi in maniera sostenibile - a piedi, in bici, con mobilità elettrica</span></p></li><li style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; list-style-type: disc; margin-left: 15px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><p role="presentation" style="line-height: 1.38; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline;">Adottare lampadine a led - salva fino a 60% in bolletta </span></p></li><li style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; list-style-type: disc; margin-left: 15px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><p role="presentation" style="line-height: 1.38; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline;">Staccare tutte le spine (tv, pc, microonde) quando si esce di casa </span></p></li><li style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; list-style-type: disc; margin-left: 15px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><p role="presentation" style="line-height: 1.38; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline;">Cucinare a fiamma bassa</span></p></li><li style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; list-style-type: disc; margin-left: 15px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><p role="presentation" style="line-height: 1.38; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline;">Usare programma Eco per la lavastoviglie</span></p></li><li style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; list-style-type: disc; margin-left: 15px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><p role="presentation" style="line-height: 1.38; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline;">Sottoscrivere a una </span><a data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?q=https://energia-luce.it/compara-offerte-luce/&source=gmail&ust=1677010212682000&usg=AOvVaw0JKWrWkh3hoC1FVb5zlHN9" href="https://energia-luce.it/compara-offerte-luce/" style="background-color: transparent; color: #1155cc; font-size: 11pt; text-decoration-line: none;" target="_blank">migliore offerta luce </a></p></li><li style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; list-style-type: disc; margin-left: 15px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><p role="presentation" style="line-height: 1.38; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline;">Evitare plastica non necessaria </span></p></li></ul><p dir="ltr" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small; line-height: 1.38; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Oltre a semplici accorgimenti quotidiani, il 18 Febbraio ci ricorda anche l’importanza dell’ </span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-weight: 700; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">efficientamento energetico delle nostre case</span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">, con: </span></p><ul style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small; margin-bottom: 0px; margin-top: 0px;"><li dir="ltr" style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; list-style-type: disc; margin-left: 15px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><p dir="ltr" role="presentation" style="line-height: 1.38; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline;">Impianto </span><span style="background-color: transparent; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline;">fotovoltaico</span></p></li><li dir="ltr" style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; list-style-type: disc; margin-left: 15px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><p dir="ltr" role="presentation" style="line-height: 1.38; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline;">Pannelli solari termici per il riscaldamento dell’acqua </span></p></li><li dir="ltr" style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; list-style-type: disc; margin-left: 15px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><p dir="ltr" role="presentation" style="line-height: 1.38; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline;">Infissi moderni, e molto altro. </span></p></li></ul><p dir="ltr" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small; line-height: 1.38; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-weight: 700; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Fonte: </span><a data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?q=https://energia-luce.it/news/giornata-risparmio-energetico/&source=gmail&ust=1677010212682000&usg=AOvVaw2tC96Svlac4JlrToVFgAZX" href="https://energia-luce.it/news/giornata-risparmio-energetico/" style="color: #1155cc; text-decoration-line: none;" target="_blank"><span style="background-color: transparent; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">https://energia-luce.it/news/<wbr></wbr>giornata-risparmio-energetico/</span></a><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><wbr></wbr> </span></p>Castruccio Castracani http://www.blogger.com/profile/01494345961950742323noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3751543325874767191.post-61183541696068824772023-02-16T16:04:00.006+01:002023-02-16T16:44:27.251+01:00Il fatto non sussiste<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><span style="font-size: medium;">L’Italia è il Paese de il “fatto non sussiste” La
sentenza sul Ruby ter è solo l’ultimo episodio. Il fatto non sussiste è la
parola d’ordine: sanità pubblica, ricostruzione terremoti pensioni a politici
condannati in via definitiva, concessioni balneari … il fatto non sussiste.</span></span></i></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><p><i style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt;"></span></i></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i style="text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhi_7mCTSASXuxMU_B07Jr3ZwGw6vw2lGXBAxrnZvrcTx_UYEMaD4eapxNos02iy2B6BNJV-Ok9paqGJAkw9MLLNUcn4OWmYvcJI-Fqkm2iQ0ImG-x5O-kpVOP2KwGbpTmPoFz530j1F16gLPPAxP30wpz8w4ssItzQHhSeoUINQKNSlDZuz2KHAT0oPA" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="330" data-original-width="330" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhi_7mCTSASXuxMU_B07Jr3ZwGw6vw2lGXBAxrnZvrcTx_UYEMaD4eapxNos02iy2B6BNJV-Ok9paqGJAkw9MLLNUcn4OWmYvcJI-Fqkm2iQ0ImG-x5O-kpVOP2KwGbpTmPoFz530j1F16gLPPAxP30wpz8w4ssItzQHhSeoUINQKNSlDZuz2KHAT0oPA" width="240" /></a></i></div><i style="text-align: justify;"><br /></i><span style="font-size: medium;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">Grande clangore,
che neppure le trombe di Gerico, ha sollevato la sentenza sul processo definito
Ruby ter: tutti assolti. </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">Il fatto non
sussiste.</i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;"> Tanto stupore per nulla, l’Italia è il Paese de </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">il fatto non sussiste.</i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;"> Giusto per
rinfrescare la memoria un succintissimo elenco compilato in modo random per non
dare l’impressione di andare a cercare il pelo nell’uovo. Ogni riferimento a
cene eleganti è puramente casuale. La siccità ha malmenato la nostra agricoltura
e tra le tante lacrime da coccodrillo qualcuno ha buttato sul tavolo l’idea di
costruire laghetti per la raccolta dell’acqua piovana e qualcun altro,
sognatore il giusto, ha suggerito di approfittare della situazione per ripulire
i fiumi, i torrenti e i ruscelli. </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">Il
fatto non sussiste.</i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;"> L’Ue ha comminato una sonante multa all’Italia per via
della gare sulle concessioni marittime e quindi si è posto rimedio</span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">. Il fatto non sussiste.</i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;"> Due anni di
pandemia hanno dimostrato come la sanità di base, per definizione pubblica, sia
importante e quindi si debba investire su questa</span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">. Il fatto non sussiste.</i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;"> L’imprenditore, come dice la parola stessa
, è chi ha idee, inventa prodotti e investe del suo. </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">Il fatto non sussiste</i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;"> (come racconta il Presidente di Confindustria
occorrono incentivi). Si censura chi racconta in Parlamento documenti </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">sensibili</i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;"> o a </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">divulgazione limitata? Il fatto non sussiste. </i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">A</span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;"> </i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">oltre dieci anni dal terremoto di l’Aquila e di Amatrice la
ricostruzione è stata portata a termine. </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">Il
fatto non sussiste.</i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;"> Non presentarsi alle udienze inventando malattie
inesistenti per ritardare il dibattimento è perseguibile? </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">Il fatto non sussiste.</i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;"> Il Letta Enrico e il Bonaccini Stefano
elogiano la Meloni Giorgia: l’opposizione del PD sarà dura e concreta. </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">Il fatto non sussiste. </i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">Aver ritirato da
parte del governo la costituzione di parte civile può essere interpretata come </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">moral suasione</i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;"> nei confronti del
collegio presideduto dal dottor Marco Tremolada? </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">Il fatto non sussiste.</i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;"> Togliere pensioni e prebende a politici
condannati in via definitiva. </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">Il fatto
non sussiste. </i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">Oltre il 40% dell’acqua della rete viene dispersa, si è
provveduto alle riparazioni. </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">Il fatto non
sussiste. </i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">In Calabria, con procedura d’urgenza, sono stati costruiti
ospedali. </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">Il fatto non sussiste. </i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">Marina
Berlusconi ha commentato l’assoluzione:«Una vittoria a prezzo troppo alto». </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">Il fatto sussiste.</i></span><p></p><div><span style="font-size: medium;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">Buona Settimana e Buona Fortuna</span></span></div>Castruccio Castracani http://www.blogger.com/profile/01494345961950742323noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3751543325874767191.post-47651745577510931122023-02-10T01:14:00.002+01:002023-02-10T01:33:31.158+01:00Sanremo: il festival che non vede nessuno.<p><i style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><span style="font-size: medium;">L’80% degli italiani non lo guarda. Negli stessi
orari fa altro invece di guardare un comico bollito. La Costituzione: sorella
del Presidente Sergio Mattarella e di altri centinaia o migliaia. Zelensky al
festival da scoop a ciofeca del secolo. E poi il Donzelli-Minnie e la Meloni
arrabbiata.</span></span></i></p><p><i style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><span style="font-size: medium;"></span></span></i></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh2aR3zfBs2MnWVV7fgvwnKfvNag-0loVfGE0lT1KBFBGp01CP27aT1OaMkIty2VWw-yR07-hNtTRNg25UieX6zyaiybvKRkPGx6ELV2qD2WxIUhG37wTc_3GQ-wMYosLX_jgRKKIfG6XKwa0KjHdmxjhfp1Ed_5oCufCMb7Xc5u1zT_2e9zKlGZJM2TA" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="168" data-original-width="300" height="179" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh2aR3zfBs2MnWVV7fgvwnKfvNag-0loVfGE0lT1KBFBGp01CP27aT1OaMkIty2VWw-yR07-hNtTRNg25UieX6zyaiybvKRkPGx6ELV2qD2WxIUhG37wTc_3GQ-wMYosLX_jgRKKIfG6XKwa0KjHdmxjhfp1Ed_5oCufCMb7Xc5u1zT_2e9zKlGZJM2TA" width="320" /></a></span></i></div><i style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></i><span style="font-size: medium;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">Del festival di
Sanremo si fa un gran parlare, non c’è media che non dedichi una cospicua parte
della sua programmazione a questa manifestazione. In verità, dicono i dati
Auditel, gli italiani di tanto clamore se ne fregano allegramente. Ad oggi l’80%
dell’italico popolo negli orari della</span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">
kermesse</i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;"> guarda-fa-gioca-si annoia con qualcosa d’altro. E devono essere
tutte attività molto divertenti se li tengono lontani </span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;"> </span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">dal primo canale della Rai. Come dire solo un
italiano su cinque, l'altra sera, si è sfranto guardando un comico bollito,
lontano dalla realtà come la Madre Terra da Earandel, darsi da fare per
imbonire i grulli. Con un contorto giro di parole, il bollito di cui sopra è
riuscito a dire: «la Costituzione è sorella del Presidente Sergio Mattarella».
Tale parentela</span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;"> </span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">deriva dal fatto che
Bernardo Mattarella, padre di Sergio, sia stato, insieme ad altri 555, eletto
nell’assemblea Costituente nel lontano 1946. Quindi la Costituzione può vantare
centinaia o forse addirittura migliaia di sorelle e fratelli. Senza contare i
nipoti. In sostanza una baggianata. Il resto talmente noiso che né Sisifo né
Tantalo sarebbero disposti a rinunciare al loro supplizio pur di non</span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;"> </span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">doversi sorbire qualche ora seduti davanti
alla televisione.</span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;"> </span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">I due presentatori
sembrano usciti dalla filodrammatica della bocciofila dietro l’angolo. Degli altri
inutile dire. Questa edizione, certo, è nata sotto una cattiva stella: </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">l’affaire </i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">Zelensky doveva essere lo </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">scoop</i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;"> del secolo e, come ti sbagli, si è
trasformato nella ciofeca del secolo. Cose che capitano. Soprattutto nel
Belpaese. Il fatto è che capitano così tante volte da averci fatto il callo. Sia
noi popolo sio lo straniero. Elegante sineddoche. Giusto a stretto giro c’è
stato il divertente </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">skech</i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;"> del Donzelli,
in arte Minnie, e del suo coinquilino: una mano di credibilità dato alla </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">nave senza nocchiero in gran tempesta,</i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">
con quel che segue. E poiché il tris è meglio di una coppia ecco Macron
organizzare una cenetta privata con Scholz e l’immancabile Zelensky reduce da
una gita a Londra da dove è tornato con tante promesse. Se poi si avvereranno
sarà tutto da vedere. Alla cenetta francese non è stata invitata la Meloni Giorgia:
se l’è presa e anziché far buon viso a cattivo gioco ha optato per la parte
della dura. L’ha fatto evocando gli storici meriti: essere stati tra i
fondatori dell’Europa, ma c’era anche il Lussemburgo, che non ha il nostro
debito pubblico, essere uno dei sette più ricchi del mondo, ma con tasso di
evasione fiscale che levati, essere indispensabili all’Europa, ma meglio non
far scegliere tra noi e l’Olanda. È sempre una questione di credibilità. Cosa c’entra
il festival di Sanremo con lo skech del Donzelli e l’arrabbiatura della
Presidente del Consiglio Meloni Giorgia? Tante facce della stessa medaglia: dov’è
la credibilità? Il verso dell’Alighieri finiva con: <i>non donna di province, ma
bordello.</i></span></span><p></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><span style="font-size: medium;">Buona Settimana
e Buona Fortuna</span><span style="font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></span></p>Castruccio Castracani http://www.blogger.com/profile/01494345961950742323noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3751543325874767191.post-1472153359644549022023-02-02T14:14:00.004+01:002023-02-02T19:47:49.708+01:00Donzelli : Minnie o Paperoga<p><i style="text-align: justify;">Da sempre difensore dei Fratelli d’Italia
che inciampano. Per il Bignami Galeazzo disse di essersi travestito da Minnie.
Per il Nordio Carlo mischiò merito e metodo tenendo lontane le intercettazioni
dai reati contro la pubblica amministrazione e le truffe e qui assomigliò più a
Peperoga. Adesso per la questione Cospito-PD l’hanno lasciato all’umido.</i></p><p><i style="text-align: justify;"></i></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i style="text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgItORRVE3KOj8eYRP2A5mBcOeBMAAgyH0etYIxHpot5RhseoUD7pQuHtldT5qHXbE6DG0dr6jRml7CPsbAT99rDxEhxiJznuqzCS-F5aO2CUI3lPketk-wYQFktRYcIISWcZidLR3iAiOPuv0X-M8f9W-NQ42YmTSeypIsdp7Fa8-ij1Geh4t11IS-1g" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="694" data-original-width="1217" height="182" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgItORRVE3KOj8eYRP2A5mBcOeBMAAgyH0etYIxHpot5RhseoUD7pQuHtldT5qHXbE6DG0dr6jRml7CPsbAT99rDxEhxiJznuqzCS-F5aO2CUI3lPketk-wYQFktRYcIISWcZidLR3iAiOPuv0X-M8f9W-NQ42YmTSeypIsdp7Fa8-ij1Geh4t11IS-1g" width="320" /></a></i></div><i style="text-align: justify;"><br /></i><span style="font-size: medium;"><span style="text-align: justify;">L’onorevole
Donzelli Giovanni, pettinatura alla Boris Johnson, e non è l’unico tratto che hanno in comune, aggressivo un po’ più del giusto, voce un tantinello stridula e
la tendenza a sovrastare gli interlocutori interrompendoli e dandogli sulla
voce è il coordinatore di Fratelli d’Italia. In altre parole il facente
funzione di segretario poiché la Meloni Giorgia è occupata a fare il capo del
Governo (allocuzione che le piace tantissimo) e quindi della medesima viene
considerato uno dei tanti suoi “braccio destro”. La Meloni Giorgia è come la
dea Kalì: ha un braccio destro per ogni occasione. Occupandosi della
organizzazione del partito, il Donzelli Giovanni ha rinunciato addirittura a
fare il ministro perché, ha detto: </span><span style="text-align: justify;">«</span><span style="text-align: justify;">questo mestiere mi piace tantissimo</span><span style="text-align: justify;">»</span><span style="text-align: justify;">.
Di solito chi si occupa dell’organizzazione di un partito è personaggio schivo,
poco conosciuto e gestisce il suo enorme potere con discrezione, giocando
nell’ombra, ma non è questo il caso. </span><span style="text-align: justify;"> </span><span style="text-align: justify;">Il
Donzelli Giovanni, classe 1975, gioca invece in campo aperto e si erge a
difensore dei Fratelli d’Italia che sono in ambasce. In attesa di trovare
orfani e vedove. Tra gli episodi più famosi la difesa del Bignami Galeazzo
ritratto in camicia nera con tanto di svastica, attualmente è sottosegretario
alle Infrastrutture e Trasporti. Nell’occasione, come asso di briscola, il
Donzelli Giovanni gettò uno </span><span style="text-align: justify;">scoop</span><span style="text-align: justify;">: essersi
vestito da Mimmie. Ovviamente senza essere la fidanzata di Topolino e con qualche
probabilità neppure un cartone animato. Anche se in effetti un po’ a Minni assomiglia
con quei due occhioni grandi come una vecchia moneta da 500 lire e anche in
quan</span></span><span style="font-size: large; text-align: justify;">to a orecchie … </span><span style="font-size: large; text-align: justify;"> </span><span style="font-size: large; text-align: justify;">Roi ha coperto con
il suo mantello anche il Nordio Carlo inopinatamente finito sotto i riflettori
per la sua battaglia iconoclasta contro le intercettazioni. Il suo parlare a
raffica e dondolare sulla sedia questa volta l’han fatto assomigliare non a
Minnie, ma a Paperoga. E ha richiamato Paperoga, col suo sbracciarsi anche nel
suo intervento contro il i parlamentari del Pd andati in visita al carcere di
Sassari: </span><span style="font-size: large; text-align: justify;">«</span><span style="font-size: large; text-align: justify;">La
sinistra sta con lo Stato o i terroristi?</span><span style="font-size: large; text-align: justify;">»</span><span style="font-size: large; text-align: justify;"> Che è come se chiedessero a
lui </span><span style="font-size: large; text-align: justify;">«</span><span style="font-size: large; text-align: justify;">Fratelli
d’Italia, sta con lo Stato o con i malavitosi?</span><span style="font-size: large; text-align: justify;">»</span><span style="font-size: large; text-align: justify;"> considerando la quantità di
esponenti del suo partito indagati o condannati per traffico di influenza,
corruzione, voto di scambio politico mafioso ecc… ecc… Al dunque però pare che
tanta generosità non sia compensata, al bailamme suscitato dalle sue
dichiarazioni e alla risposta delle opposizioni il ministro Nordio ha risposto
burocraticamente e un po’ lavandosene le mani rimandando ogni decisione all’indagine
dei magistrati di Roma, come pure ha fatto la Meloni Giorgia. Già, perché oltre
al merito c’è pure il metodo: quelle informazioni era lecito averle? era lecito
renderle pubbliche? L’amico e coinquilino Andrea Delmastro ha cercato di
metterci una pezza, ma non si sa quanto durerà. Qualche volta buttare cuore e coratelle,
oltre l’ostacolo non funziona. Ma si starà a vedere. Sempre che il fascicolo
aperto dalla magistratura non sia un modo per far sbollire il tutto e poco alla
volta farlo inabissare nel nulla.</span><div><p></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Buona
Settimana e Buona Fortuna.</span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">P.S. Andrea Delmastro ha rilasciato una dichiarazione: "per gli amici espongo il petto". Anche lui Paperoga.</span></p></div>Castruccio Castracani http://www.blogger.com/profile/01494345961950742323noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3751543325874767191.post-6820786436793658252023-01-27T01:24:00.002+01:002023-02-10T11:02:35.235+01:00Sanremo: Zelensky nel panino<p><i style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><span style="font-size: medium;">Le versioni divergono: è stato Zelensky a proporsi,
no è stato invitato. La specializzazione italica è mettere delle toppe che sono
peggio del buco e questo caso ne è l’ennesima prova. La mediazione. Zelensky in
tarda serata, ma prima dell’esibizione dei finalisti.</span></span></i></p><p><i style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;"></span></i></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i style="text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjQKU7isctH5sNEb0W5Ob2X4fgyYrMmStOgZTEwMiPyktN2km5nQYUzZ9HFhHbXmVt7BlzTV7sSpIwHvpymSsc71A3ZjpMpjwZYdaG5zN8reEVS2Iaoxq2Hcn39yZMUsJruOCfD-E23TwFy8tSQQWGJnVz1g1pHkySzNHz21OuMyrNN_0dRKyXuTvI2pQ" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="168" data-original-width="300" height="179" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjQKU7isctH5sNEb0W5Ob2X4fgyYrMmStOgZTEwMiPyktN2km5nQYUzZ9HFhHbXmVt7BlzTV7sSpIwHvpymSsc71A3ZjpMpjwZYdaG5zN8reEVS2Iaoxq2Hcn39yZMUsJruOCfD-E23TwFy8tSQQWGJnVz1g1pHkySzNHz21OuMyrNN_0dRKyXuTvI2pQ" width="320" /></a></i></div><i style="text-align: justify;"><br /></i><span style="font-size: medium;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">Il Post del 26
gennaio ricorda quando Bruno Vespa, circa una decina di giorni addietro durante
la trasmissione </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">Domenica in</i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">, ha
rivelato il desiderio del Presidente Zelensky di partecipare al Festival di Sanremo
con un suo videomessaggio. Il giorno precedente, 25 gennaio, a </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">Otto-e-Mezzo</i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;"> la versione raccontata è
stata diversa: l’idea di avere il Presidente ucraino nella città dei fiori
sarebbe nata nientepopodimenoche in viale Mazzini a Roma, sede RAI. Nel primo
caso a dare l’ok sarebbe stato Amadeus mentre nel secondo lo Zelensky avrebbe
semplicemente accettato un invito. In entrambe le ipotesi il senso del ridicolo
è stato abbondantemente scavallato. Come possa essere venuto in mente a qualche
testa d’uovo di mischiare la guerra con le canzonette del Festival.è uno dei tanti
misteri gaudiosi di questo nostro bizzarro Paese. E poiché una delle
caratteristiche italiche è mettere delle toppe peggiori del buco ecco uscita la
proposta di mediazione: relegare, si fa per dire, l’intervento ucraino in tarda
serata, ma prima dell’esibizione delle canzoni finaliste. In altre parole una
specie di </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">panino</i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">, come dicono gli
esperti di comunicazione: prima canzoni in mezzo lo Zelensky e poi il gran
finale. Provate a immaginare: i Cugini di Campagna con i loro pittoreschi costumi
poi lo Zelensky con la sua maglietta verde e infine i Maneskin con calze a rete,
seni al vento e tatuaggi a gogò. C’è da chiedersi con quale spirito e con che
gioia e chissà quanta voglia avranno i finalisti di dimenarsi al ritmo delle
loro canzoni. Canzoni che sez’altro parleranno di amore, cuore pace e… insomma la
solita zuppa. E quale voglia avrà il pubblico di applaudire i canzonettieri
dopo le parole facilmente immaginabili di doloroso strazio pronunciate dal capo
di un popolo attaccato e martoriato dalla guerra sempre che, anche in quella
situazioni non chieda cannoni, missile e chissà quali altre armi. Anche l’indecenza
più indecente deve avere un limite al di là del quale non si può andare soprattutto
se in nome dell’audience. A meno che non si voglia codificare, certificare,
nero su bianco, prova provata di quanto avviene quotidianamente ogni volta l’umanità
si trova dinnanzi a una tragedia: solidarietà come se piovesse, tanto costa
niente, mentre il non detto suona limpidamente gridato così: «Siamo tutti
veramente molto dispiaciuti, ma non ce ne frega rigorosamente un …»</span></span><p></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><span style="font-size: medium;">Buona Settimana
e Buona Fortuna</span><span style="font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></span></p>Castruccio Castracani http://www.blogger.com/profile/01494345961950742323noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3751543325874767191.post-50521318979625705582023-01-23T01:48:00.000+01:002023-01-23T10:48:16.021+01:00Matteo Messina Denaro, Pollicino e i giornalisti.<p><i style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Alcuni indizi fanno pensare che Matteo Messina
Denaro abbia voluto farsi pendere. Il mainstream dice della chiusura dell’era
delle canne mozze, ma quella dei
colletti bianchi è cominciata da anni. Ridicoli gli articoli di gossip, meglio
sarebbe lavorare sulle cause della collusione tra società civile e
mafia. E non solo in Sicilia.</span></i></p><p><i style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;"></span></i></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i style="text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEixSgvEROXJYN5xUXfZeIIaBufKuSQTOse4SfZpcpblJ4kjhqafqxTksBorQr1OsfqxCF7RcX6mGnsY6MvtHVPVQINDo1VFo22T-r93U42xNZP-_t_2p-MSyq839y4rgueV6_KVbJgww5o_sYVet79GadgP7Qvysy_UkgXStN_JXE7DMoFPTzZF14mWJw" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="168" data-original-width="300" height="179" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEixSgvEROXJYN5xUXfZeIIaBufKuSQTOse4SfZpcpblJ4kjhqafqxTksBorQr1OsfqxCF7RcX6mGnsY6MvtHVPVQINDo1VFo22T-r93U42xNZP-_t_2p-MSyq839y4rgueV6_KVbJgww5o_sYVet79GadgP7Qvysy_UkgXStN_JXE7DMoFPTzZF14mWJw" width="320" /></a></i></div><i style="text-align: justify;"><br /></i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: 12pt; text-align: justify;">A seguire Marco
Lillo, giornalista d’inchiesta de </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: 12pt; text-align: justify;">Il Fatto
Quotidiano (22 gennaio) </i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: 12pt; text-align: justify;">e il Senatore M5S Roberto Scarpinato </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: 12pt; text-align: justify;">(In Onda</i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: 12pt; text-align: justify;"> 22 gennaio) il mafioso Matteo
Messina Denaro è il nuovo Pollicino. Quello originale seminava sassolini bianchi
per avere una qualche possibilità di tornare a casa mentre quello moderno li ha
seminati per farsi prendere. Così Mattteo Messina Denaro negli ultimi mesi,
forse un anno o forse addirittura di più, ha commesso errori macroscopici, ovvero
ha buttato qua e là, come il personaggio di Charles Perrault, indizi di tutti i
tipi che pari sono con i sassolini. Nell’analogia c’è solo un piccolo
particolare: l’obiettivo. MMD voleva (avrebbe voluto) farsi prendere e ci è
riuscito. Quindi la primula rossa che ha scorrazzato negli ultimi trent’anni,
trenta anni, forse per qualche continente, con una certa qual probabilità per l’intero
stivale e con sicura certezza per la Sicilia tutta, s’è fatto arrestare mentre
era in fila per una seduta di chemioterapia in una clinica privata.
Mediaticamente, per la sua figura di uomo d’onore, sarebbe stato meglio se l’avessero
preso nell’ambulatorio di una ASL, ma non tutti dispongono di un ufficio
immagine di livello. Dal 1993 MMD è entrato nella </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: 12pt; text-align: justify;">top ten </i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: 12pt; text-align: justify;">dei criminali ricercati a livello mondiale, roba da far invidia
a Virgil Starkwell, il protagonista di </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: 12pt; text-align: justify;">Prendi
i soldi e scappa</i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: 12pt; text-align: justify;">. Al dunque, come successo a Virgil, l’hanno preso il
Matteo Messina Denaro e adesso, questa è la narrazione mainstream, la mafia non
è sconfitta definitivamente, semplicemente si è chiusa un’era. Chiusa l’era
delle canne mozze, anche se qualche pistolettata ancora si sente e si sentirà
qua e là e si è aperta quella dei colletti bianchi: giocano in borsa, investono
nell’energia pulita (questo lo faceva anche MMD), nella grande distribuzione
(anche questo lo faceva MMD) e magari anche nel ricco mercato del turismo (e
anche questo già lo faceva MMD). Quindi non molto di nuovo sotto il sole. E i
giornalisti? Enrico Mentana nel suo tg del 20 gennaio ha detto: «i giornalisti
non sono dei santi», mai verità fu più vera. Il non detto racconta quanto
questi rappresentino il Paese e quindi ci sia una quota di onest*, cialtron*,
farabutt* e peracottar*. E a ben guardare quanto viene scritto sul caso di
Matteo Messina Denaro le categorie appaiono tutte nel loro splendore. E infatti
c’è chi parla con lubrico godimento dei profilattici</span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: 12pt; text-align: justify;"> </span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: 12pt; text-align: justify;">e delle scatolette di Viagra, delle cinque
fidanzate e dei numerosi </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: 12pt; text-align: justify;">flirt, </i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: 12pt; text-align: justify;">chi riferisce
della lettura della biografia di Putin, quindi anche putiniano oltre che
mafioso, chissà quale delle due categorie è peggio, il manifesto di Marlon Brando e quello di Diabolik e poi la questione degli
orologi, delle pietre preziose e dell’unica figlia naturale, peraltro mai
riconosciuta. E sulla figlia qualcun* ha decisamente esagerato. Meglio sarebbe
se quest* giornalist* ragionassero sulle cause delle collusioni tra la
sedicente società civile e la mafia. E non solo in Sicilia, troppo facile, ma anche
in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna per dire delle regioni forti dove gli
industriali, grandi-medi-piccoli, se la tirano alla grande e via andando,
laddove la mafia si insinua, chiamata?, nelle aziende, nei comuni e nelle
regioni. E magari meglio ancora meno chiacchiere e più fatti e se i fatti non
ci sono meglio tacere che tanto ormai della biografia del Matteo Messina Denaro
già tutto o quasi si è scritto. E poi il dubbio amletico Matteo Messina Denaro
parlerà? Se lo facesse con buona probabilità una bella fetta di di politica e
di sedicenti servitori delle istituzione traslocherebbe nelle patrie galere.
Difficile, ma mai perdere la speranza. Magari si ricordassero * giormalist*
delle questioni vere del Paese a cominciare dall’evasione fiscale, quanta generata
con la complicità della mafia?, della questione del lavoro sottopagato, quanto
gestito con l’aiuto della mafia? e l’elenco si può allungare </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: 12pt; text-align: justify;">ad libitum</i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: 12pt; text-align: justify;"> . E questi sono fatti.</span><p></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Buona Settimana
e Buona fortuna.<o:p></o:p></span></p>Castruccio Castracani http://www.blogger.com/profile/01494345961950742323noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3751543325874767191.post-40087534623614197772023-01-20T01:40:00.003+01:002023-01-20T01:40:53.009+01:00L’anno nuovo ha 19 giorni.<p><i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; line-height: 115%;"><span style="font-size: medium;">Ogni
volta si spera nel cambiamento, ma nel Belpaese nulla cambia: peracottate,
grandi risate e senza grandi disturbi qualcuno se ne va.</span></span></i></p><p><i><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"></span></i></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEguseXqEzIDZYhkrDb3GC52rJHN_zoqBAaehbVblzwyc9_8c2CBHDwUA2PzezsYBDbik0DccuD8BEepu80eNp4OlFEnHXb7KoRz5PFUlSsoOHQxv0fvSa9_Nov66X9eYCmuiXIE9mbBw4COwkz6a215yyBsm7LEL0QMb_zYXLBGJaL-dd635Ums3Ez48g" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="183" data-original-width="275" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEguseXqEzIDZYhkrDb3GC52rJHN_zoqBAaehbVblzwyc9_8c2CBHDwUA2PzezsYBDbik0DccuD8BEepu80eNp4OlFEnHXb7KoRz5PFUlSsoOHQxv0fvSa9_Nov66X9eYCmuiXIE9mbBw4COwkz6a215yyBsm7LEL0QMb_zYXLBGJaL-dd635Ums3Ez48g" width="320" /></a></i></div><p></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><span style="font-size: medium;">L’anno nuovo ha
diciannove giorni e nulla di nuovo è successo: le solite peracottate, le solite
risate e .. <i>senza grandi disturbi
qualcuno se ne è andato</i>, con quel che segue. Il 2022 si è chiuso tra le
risate suscitate dal migliore dei migliori: con l’aplomb dei veri cacciapalle ha
dichiarato che sarebbe volentieri rimasto al suo posto, ma purtroppo i poteri
deboli non hanno voluto. Sempre per le peracottate la ferma convinzione che la
liberalizzazione del contante combatterà l’evasione e, come gadget, farà
emergere ogni tipo di<i>“nero”</i>. Tra
quanti hanno deciso di lasciare questo mondo anche un fine umorista definito in
tutti i coccodrilli come un grande teologo e ancor di più un <i>umile.</i> E come <i>umile, </i>parola che gli piaceva tanto, ma di cui non aveva afferrato
compiutamente il senso, ha espressamente richiesto un funerale solenne. Come capace
di <i>umiltà</i> non c’era nulla da dire,<i> ça va sans dire</i>. Chissà se fosse stato un egocentrico. Ed è
mancata anche Elena Gianini Belotti, grande pedagogista: è stata per oltre
vent’anni a dirigere la scuola Montessori e nel 1973, un’era geologica fa ha
scritto <i>Dalla parte delle bambine</i> e ha
posto un bel mattoncino per la liberazione delle donne. Una bazzecola. Qualche
minuto al tg del 24 dicembre e dintorni e nient’altro. Cosa vogliono dire le
differenze. Il 2023 è iniziato nello stesso modo: le solite peracottate, le
solite risate e … <i>senza grandi disturbi qualcuno
se ne andrà, </i>con quel che segue. Tra le peracottate la legge anti rave è
stata limata e rilimata e non è improbabile presenti margini di
incostituzionalità. Ma si vedrà. Poi c’è stato il tentativo dell’attuale
governo di appropriarsi dell’arresto di Matteo Messina Denaro, dimenticando i
trent’anni di latitanza, ma sono giovani e hanno poca pratica. In compenso quelli
tra loro con più pratica sono inquisiti o sono dietro le sbarre e di questi nel
partito della Presidente del Consiglio ce n’è un tot. Tra le risate il ruolo di
<i>king maker</i> tocca al ministro della
giustizia: aveva iniziato nell’anno precedente con la tomella delle
intercettazioni che non servono, che i mafiosi non parlano dei loro fatti al
telefono fino ad essere smentito, nell’anno nuovo, dal Matteo Messina Denaro in
persona: di cellulari ne aveva due e grazie alle intercettazioni, dicono
carabinieri e magistrati, l’hanno pescato. Un caso. I tg sul Messina Denaro ci
vanno a nozze, servizi su servizi e in tutti la domanda delle cento pistole:
parlerà? Fino ad adesso non ha spiccicato parola e non è probabile lo faccia
nelle prossime settimane. Per adesso ci si limita a scovare covi, a ieri erano
tre. Comunque, basterà attendere e si vedrà.
Tra le risate non va dimenticata la performance della Meloni Giorgia sul tema: <i>“qui si fa l’Italia o si muore”</i>,
politicamente s’intende. Si parte con la citazione di Garibaldi e magari si
arriva a “credere obbedire combattere”, “Roma doma” e “vincere”, questa come
noto è una parola. Si tralascia la farsa con i gestori delle pompe di benzina
per amor di patria. Oltre a tutto mancano le ultime puntate. Ha lasciato questo
mondo la Signora Gina Lollobrigida, lei sì spiritosa. Diceva che la bellezza l’aveva
aiutata e come ammissione non è poco. Ha fatto carriera senza sposare un
produttore (alla sua epoca i produttori andavano di moda) ma semplicemente un
medico. Inoltre ha saputo reinventarsi: è stata fotografa, ha ritratto Fidel
Castro, è stata scultrice e si è presentata alle ultime elezioni Europee con un
gruppo di sinistra, I Democratici, raccogliendo diecimila preferenze. Altro che
umiltà d’accatto. Per i prossimi trecentoquarantasei giorni il programma non
cambierà: peracottarate, risate e qualcuno se ne andrà. O forse no.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><span style="font-size: medium;">Buona Settimana
e Buona Fortuna.</span><span style="font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></span></p>Castruccio Castracani http://www.blogger.com/profile/01494345961950742323noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3751543325874767191.post-38997112070206925572022-12-27T00:01:00.002+01:002022-12-27T00:10:54.676+01:00Torna il nonno al servizio delle istituzioni.<p><i style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><span style="font-size: medium;">Nell’intervista, rasenta tratti di surrealtà, il
Draghi Mario racconta che avrebbe voluto continuare a stare al governo. Però con
il M5S, che detestava. Se a questa intervista si allega quella di novembre del
Renzi Matteo il quadro è diverso dalla vulgata: il M5S non ha colpe.
Il nonno ha quattro nipoti: se lo godano con
tranquillità e lungo tempo.</span></span></i></p><p><i style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><span style="font-size: medium;"></span></span></i></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjsy6FKbB7MebvwywgsyoeGTTRt2X0ToHeAuViP6ZHaUktq-1l_AvJJIe-zESz7v9zQQzQyncaCKArheYc_DxJRs6PM_bwFiJxmCDL9hkTsHk89pSaIDaME8JrsiN4xdBp_feKtNlxnfx5Oy5njCFNUi8qRHPilLwOnOasPwq-MJWWqjSVKvGQomUfmtw" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="199" data-original-width="253" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjsy6FKbB7MebvwywgsyoeGTTRt2X0ToHeAuViP6ZHaUktq-1l_AvJJIe-zESz7v9zQQzQyncaCKArheYc_DxJRs6PM_bwFiJxmCDL9hkTsHk89pSaIDaME8JrsiN4xdBp_feKtNlxnfx5Oy5njCFNUi8qRHPilLwOnOasPwq-MJWWqjSVKvGQomUfmtw" width="305" /></a></span></i></div><i style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">E così, dopo un
paio di mesi o poco più, torna alla ribalta l'apotropaico Draghi Mario. Questa volta per raccontare,
Corriere della Sera 24 dicembre 2022, che lui al governo ci sarebbe stato fino
alla fine della legislatura, ma i partiti, come sempre cattivi soggetti, glielo
hanno impedito. Nel suo racconto tutto latte e miele il Draghi Mario ha
dimenticato di citare il </span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;"> </span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">suo discorso
del 22 dicembre cui è stato assegnato l’emblematico titolo di</span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;"> Il nonno al servizio delle istituzioni</i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">.
Tutti , anche i più tarlucchi, ma non il Draghi Mario speaker di sé stesso,
hanno inteso in quel discorso non solo la disponibilità, ma addirittura il
desiderio di essere il candidato unico per la carica di Presidente della Repubblica.
E mancavano un bel po’ di mesi alla fine della legislatura. Quella auto candidatura
non piacque ad alcuno dei partiti seduto in parlamento, neanche al Pd e a
Italia Viva paladini indefessi (da leggersi tutto intero e non in due pezzi)
dell’allora Presidente del Consiglio. Al dunque fu rieletto il Mattarella
Sergio. Racconta nell’intervista il Draghi Mario la sua non disponibilità a governare
senza il supporto del partito di maggioranza relativa, cioè il M5S. In altre
parole, per dirla come va detta, è stato proprio lui, il Draghi Mario, a porre
l’</span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">aut aut</i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">, a nessuno venga in mente
di chiamarlo ricatto, di avere il supporto del cattivo Conte Giuseppe altrimenti
si sarebbe dimesso. Oplà. Allora era lui a volersene andare. L’ha detto. In ciò
sostenuto dal Renzi Matteo, lo scorso 21 novembre: c’erano le condizioni,
ovvero i numeri, per un Draghi bis anche senza il M5S, ma ci si misero i geni
del PD. Speravano, in questo sostenuti dal Draghi medesimo, nel progressivo
indebolimento elettorale del M5S grazie alla scissione dimaiana, una vera
farsa.Com’è come non è la situazione, degna della penna di Franz Kafka, si
compone così: il Draghi vuole al governo i cinque stelle, ma li detesta tanto
da chiedere al GrilloBeppe di far fuori il Conte Giuseppe, il Pd, anche lui
detesta il partito stellato, ma non è disposto a stare al governo senza di
loro. I Cinque Stelle gli garantiscono una sorta di verginità nell’alleanza con
Forza Italia e Lega. Tirando quindi la riga tra il dare e l’avere ne risulta
quanto segue: il Draghi voleva correre alla carica di Presidente della Repubblica,
il PD voleva mantenere il M5S come foglia di fico per coprire la vergogna dell’essere
paladino di un governo orientato a destra. Quindi il M5S non ha avuto colpe
nella caduta del Draghi Mario. Adesso il Draghi Mario ritira fuori la storia
del nonno e ci aggiorna sul numero dei nipoti: sono quattro. Aggiunge:
finalmente come nonno può fare quel che vuole e soprattutto non è alla ricerca
di altri incarichi siano essi nazionali o internazionali. Assomiglia molto ad
una </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">excusatio non petita.</i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;"> Evvabbé. Si
tratterà solo di attendere, nel frattempo auguriamo ai quattro nipoti di
godersi il nonno e di angariarlo così come devono fare i buoni nipoti e si
divertano: gli accartoccino le orecchie, gli tirino i capelli e gli scompiglino
le carte, </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">tempus fugit.</i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;"> Alle prossime, certe, future rivelazioni.</span><p></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><span style="font-size: medium;">Buona settimana
e Buona fortuna.</span><span style="font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></span></p>Castruccio Castracani http://www.blogger.com/profile/01494345961950742323noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3751543325874767191.post-46943063187535847482022-12-21T00:41:00.002+01:002022-12-21T19:55:37.407+01:00Più Italia in Europa<p><i style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><span style="font-size: medium;">In Europa l’Italia si fa notare per via del Panzeri Pier
Antonio e i suoi amici. Se la ride la Commissione europea per le misure,
bocciate, sul Pos e i contanti. L’avvocato di Silvia Panzeri vuol sapere se
nelle carceri belghe si osservino i principi dei diritti dell’uomo.</span></span></i></p><p><i style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt;"></span></i></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i style="text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjPEB5exTgI9tNelopj2QaNeSZbcyreokjQcibAgBkMIWe8ZnfbwXmKb5f6sFBQbVAEkTZzgxVY3vORnZrHmL8vD6FK4bnd0QQNVQK7rviG5MFL-wBYlOthEKUjshiwH4NNk8N7VvhepFpq2T-vI2U8cCL-uGyQJLxkFmkpNPfZcvzSRdmkp47vVQqGIg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="185" data-original-width="272" height="218" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjPEB5exTgI9tNelopj2QaNeSZbcyreokjQcibAgBkMIWe8ZnfbwXmKb5f6sFBQbVAEkTZzgxVY3vORnZrHmL8vD6FK4bnd0QQNVQK7rviG5MFL-wBYlOthEKUjshiwH4NNk8N7VvhepFpq2T-vI2U8cCL-uGyQJLxkFmkpNPfZcvzSRdmkp47vVQqGIg" width="320" /></a></i></div><i style="text-align: justify;"><br /></i><span style="font-size: medium;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">«Più Italia in
Europa!» ha detto la Meloni Giorgia, Presidente del Consiglio, con intenzione
di scuotere l’Italia e magari anche un po’ terrorizzare l’’Europa. In verità
questo grido di dolore è arrivato fuori tempo massimo: in Europa e in Italia.
In verità di Italia in Europa ce n’è un bel po’, anzi, anche troppa. Sono stati
esportati alcuni manufatti made in Italy di tutto rispetto: il buon umore e un
pizzico di cialtroneria. Ora negli ultimi tempi in cialtroneria si è andati un
po’ oltre, ma comunque ci sta. Un ex parlamentare europeo, tre legislature,
prima si è fatto corrompere e poi ha indossato i panni del corruttore. Così
dicono gli inquirenti del Belgio. Alti pianti e indignazione e arrabbiatura
sesquipedale si sono levati dalla base di sinistra colpita nell’onore, mentre
il vertice s’è dichiarato, con tutta la capacità burocratica di cui è capace;
parte lesa. La base s’è messa a recriminare sui bei tempi, quando la moralità
era (quasi) di moda, dimenticando un fatto: il Panzeri Pier Antonio è nato nel
1955 è diventato segretario della Camera del Lavoro Metropolitana quando aveva
quarant’anni, anno di grazia 2005, quindi ha fatto tutta la gavetta nel vecchio
PCI, Enrico Berlinguer è morto nel 1984, ma non deve aver imparato granché e se
ha imparato qualcosa l’ha dimenticato presto e tutto. Così va il mondo. Se
questa vicenda fa lacrimare, la base, altro fa</span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">
</span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">invece ridere, e nella Commissione Europea lo stanno ancora facendo.
Dopo le sparate sull’andare in Europa a testa alta e con la schiena dritta e a
sistemare le cose la Commissione ha bocciato tutte le misure identitarie prese
dal governo di destra a partire dal Pos e dall’innalzamento ai contanti. Per
dirne due. E ci vorrà poco quando saranno bocciate anche le risibili misure
strombazzate sulle giustizia dal neo ministro Nordio Carlo. In attesa di questo
nuovo show ecco pronto a coprire l’intervallo l’avvocato delle signore Maria
Dolores Colleoni e Silvia Panzeri, rispettivamente moglie e figlia di quel
Panzeri Pier Antonio collezionista di bancanote. L’avvocato De Riso (si legge
De-Riso e non Deriso come potrebbero ironizzare alcuni maligni) s’è opposto alla
richiesta di estradizione della signora Silvia Panzeri in Belgio dichiarandosi,
tg3 della Lombardia del 20 gennaio, in attesa acciocché</span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">:«il Ministero (della Giustizia italiano) possa accertare se nelle carceri
belghe vengano osservati i principi generali della convenzione europea dei
diritti dell’uomo e cioè un trattamento equo». </i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;">Lo scompiscio è d’obbligo. Come
del resto la ricerca del senso del ridicolo. Forse è meglio l’augurio affinché
in Europa ci sia sempre meno Italia, con buona pace della Meloni Giorgia,
Presidente del Consiglio. E ancora non s’è parlato esplicitamente di pizza e
mandolino, ma è nelle cose.</span></span><p></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><span style="font-size: medium;">Buona settimana
e Buona fortuna</span><span style="font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></span></p>Castruccio Castracani http://www.blogger.com/profile/01494345961950742323noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3751543325874767191.post-33450988661623162182022-12-15T10:29:00.008+01:002022-12-17T22:21:31.660+01:00 Alice fa la pendolare tra Bruxelles e Strasburgo<p><i style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><span style="font-size: medium;">Alice sa credere a cose incredibili prima di
mezzogiorno e cosa meglio di fare un salto nell’istituzione che si occupa della
lunghezza delle zucchine e alla circonferenza delle vongole. I dirigenti,
quelli lontani dalla realtà, dei partiti, di sinistra si sentono parte lesa.
Quelli di destra non l’hanno mai detto.</span></span></i></p><p><i style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><span style="font-size: medium;"></span></span></i></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhV-so3S47xttZ8rAY-BttvAkaH9QiWp9exkYvvuAlFGuXhpznqATtTgyv_FTbl6bFkERgH15piZmHCKVaMOhODR7IN_hWgDyH14jU2ID_8D1l4_Dd55pPgCFBSu6zUIjhX5ec_S0a3NAznKe2fvVI-SDBHYvG0beMjMP6Ui1LTJUo7dybGCBXUYwMfLw" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="183" data-original-width="275" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhV-so3S47xttZ8rAY-BttvAkaH9QiWp9exkYvvuAlFGuXhpznqATtTgyv_FTbl6bFkERgH15piZmHCKVaMOhODR7IN_hWgDyH14jU2ID_8D1l4_Dd55pPgCFBSu6zUIjhX5ec_S0a3NAznKe2fvVI-SDBHYvG0beMjMP6Ui1LTJUo7dybGCBXUYwMfLw" width="320" /></a></span></i></div><i style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">Mai Lewis
Carroll avrebbe immaginato che Alice, nella sua gioiosa voglia di trovare
meraviglie, si sarebbe messa a fare la pendolare tra la </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">casa nella palude e la città delle strade</span></i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">,</span><span style="font-size: large;"> origini dei toponimi di
Bruxelles e Strasburgo, dove allegramente giocano i parlamentari europei. Ma si
sa, come diceva Luigi Pirandello, i personaggi prendono la mano agli autori e
se ne vanno gironzolando nel mondo a loro piacimento. Alice ha pensato bene,
dopo la Brexit, di soddisfare la sua voglia di cose impossibili da credere andando
a sbirciare cosa mai succede nel Parlamento europeo. È talmente allenata a
credere cose impossibili entro mezzogiorno da voler toccare con mano quanto
limpida e trasparente sia quell’istituzione alacremente impegnata a misurare la
lunghezza delle zucchine e la circonferenza delle vongole. E poi a credere che dove
circolano miliardi e miliardi tutto sia pulito e senza contaminazione alcuna ci vuole fantasia, </span></span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">Ma le cose incredibili da credere sono tali
perché non credibili alla prova dei fatti e non funziona così quando denaro e
potere si incontrano, ma lei, Alice, ci prova lo stesso. Ovviamente la totalità
dei componenti di quell’istituzione inflessibile, per rigore morale ed etica, sono
ben più che trasparenti ed onesti tanto da votare quasi alla unanimità, solo un
contrario e due astenuti, una risoluzione sull’esecranda questione qatariota.
In contemporanea i media europei e del mondo intero, quelli italici inclusi,
propalano la notizia che, forse, ma con ogni probabilità è quasi certo, altri
sessanta o giù di lì, deputati europei sarebbero coinvolti nell’inchiesta e la
passionaria Manon Aubry della Sinistra Radicale francese dichiara: «Quanto è
emerso è solo la punta dell’iceberg».</span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;"> </span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">Cosa
incredibile da credere. Così, una sessantina di deputati europei ha votato
contro sé stessi ritenendo, con ingenuità, di ripristinare con quel voticchio una
verginità ormai da tempo perduta e magari portarlo come prova a discarico in un
futuro procedimento. E l’innocente Alice, standosene nella </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">casa della palude</i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;"> (come è fantasiosamente ironica la realtà)
crede e crederà con tutta sé stessa che chi ha truffato lo Stato italiano, magari
per quarantanove milioni, o abbia nel proprio partito e gruppo parlamentare
indagati e condannati in via definitiva, non avrà il coraggio né alcuna voglia di
mettersi a fare la morale mentre invece dovrebbe festeggiare l’ingresso di
nuovi farabutti nel loro esclusivo circolo dei cialtroni. È questa un’altra di
quelle cose incredibili a cui ci si sforza di credere. Così come, altra cosa
incredibile da crede entro mezzogiorno è che nessun compagno di partito abbia saputo o sospettato o avuto qualche dubbio nel sentire di lussuose vacanze e di
acquististosi e nel constatare stili di vita molto oltre lo standard del
normale. Certo questi non sono argomenti politici, ma una qualche battutina
senz’altro ci sarà scappata, soprattutto da quelli che salivavano vedendo quella
tavola imbandita a cui non erano invitati. Perché non è vero il detto del
Formica Rino che </span><i style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">la politica sia sangue e
merda</i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">. C’è il sangue di chi la fa onestamente mentre la merda la portano da casa i
delinquenti ed è tutta roba loro. Fa tristezza vedere chi ha iniziato la
carriera con le pezza ai pantaloni ritenere </span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;"> </span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">poi di ripulirsi con l’avere scarpe fatte su
misura e vestiti griffati e</span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;"> </span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">... ognuno
ha i suoi rifermenti. Ma tant’è. Anche questa è un’altra cosa incredibile da
credersi entro mezzogiorno. Ora i gruppi dirigenti </span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;"> </span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: large; text-align: justify;">(quelli che vivono ben lontani dalla realtà e dai
bisogni correnti delle persone comuni) dei partiti di sinistra lanciano alti
lai e si dicono parte lesa. Chissà se adesso i limpidi dirigenti vorranno darsi
un’occhiatina tra loro e magari avviare una bella seduta di auto scienza. Di
quelle di una volta, quando tutti in circolo facevano emergere le magagne. È
un’altra delle cose incredibili da credere. By the way i dirigenti dei partiti
di centrodestra non si sono mai sentiti parte lesa. Chissà cosa vorrà dire.</span><p></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><span style="font-size: large;">Buona settimana e Buona fortuna</span></span></p>Castruccio Castracani http://www.blogger.com/profile/01494345961950742323noreply@blogger.com0