Ciò che possiamo licenziare

lunedì 27 febbraio 2023

Ha vinto Elly Schlein e adesso?

Gli elettori la pensano in modo completamente opposto ai militanti del partito. La nuova segretaria oltre a questa contraddizione ha almeno altri tre nodi da sciogliere: la gestione dei gruppi parlamentari, quella dei capi bastone suoi alleati e la coniugazione del neoliberismo simil laburista con disuguaglianze-lavoro-clima.


Finalmente dopo cinque mesi lo psicodramma del PD pare essere arrivato alla quasi fine. Addì 26 febbraio ore 23,30 la Schlein Elly ha ottenuto il placet dei gazebo: le hanno consegnato il 53 e briscola per cento dei voti. Sembra, i dati non sono quelli definitici e ufficiali, che ai gazebo si siano recati in quasi un milione e duecentomila, non sono tutti i voti che il PD ha raccolto nel 2022,  un po’ più di cinquemilioni e trecentomila, ma non sono neanche pochi. Meglio di niente. I dati eclatanti e contraddittori non sono pochi e sotto gli occhi di tutti. Il primo: i votanti la pensano in modo opposto a quello degli iscritti  al partito, hanno ribaltato, la decisione,quasi con le stesse percentuali e non è poca cosa. Il secondo: i gruppi parlamentari, ad essere buoni, sono divisi in almeno tre frazioni: i renziani occulti, a partrire da Guerini che se avesse i cabasissi d’ordinanza si sarebbe candidato con Italia Viva invece di parassitare i voti del PD, gli ex-ex renziani, banderuole pronte a sacrificarsi per stare con chi vince e poi gli altri, quelli a cui il renzismo è sempre stato indigesto.. Il terzo: chi scalda i seggi alla Camera ed al Senato seguirà le indicazioni della nuova segretaria del partito? E poi, il quarto, giusto per essere diplomatici e girarci attorno: cosa ne farà la Schlein Elly dei capi bastoni che l’hanno appoggiata? Tanto per non far nomi il Franceschini Dario, il Boccia Francesco, l’Orlando Andrea. Per non dire del Bersani Pier Luigi, del carsico D’Alema Massimo pronto a saltar fuori e delle altre pecorelle tornate all’ovile? Il quarto: come farà la Schlein Elly a coniugare le sue tre parole d’ordine, disuguaglianze-lavoro-clima con l’imperante neoliberismo simil laburista più attento ai conti da ragioniere che ai costi sociali, anche occulti, generati da questo? La sanità pubblica prevede la riapertura dei piccoli ospedali, la riduzione delle convenzioni con le aziende della sanità privata, tanto per dire. E lo stesso vale per la giustizia e per la scuola. Il primo pistolotto della Schlein Elly è stato infarcito di verbi al futuro,per l’occasione ci potevano stare, ma il timore è la loro veloce trasformazione in condizionali: si dovrebbe, si potrebbe, sarebbe necessario … storie vecchie già sentite: non sono i condizionali e neppure i futuri a operare cambiamenti. Un dato dovrebbe, occhio al condizionale, attendere le dimissioni del Gori Giorgio. Chissà se arriveranno. Al dunque i migliori auguri alla ASchlein Elly con l’ottimismo della volontà e il pessimismo dell’intelligenza.

Buona settimana e buona fortuna

venerdì 24 febbraio 2023

Martedì grasso, giovedì di Quaresima

Protagonista dell’ultima giornata di Carnevale il La Russa Ignazio con doppia performance. Anche la Fornero Elsa ci ha messo del suo ricordando il suo diploma in ragioneria. Fascisti picchiano a Firenze.  Primo giorno di Quaresima: il ministro Valditara vuole punire la Preside Savino. Magari mandandola al confino.

Settimana ricca questa che ormai volge al termine. Come nelle migliori tradizioni l’ultimo giorno di Carnevale ha mantenuto l’antica promessa: dare il meglio di sé per il divertimento finale e, per contrappasso, il primo della Quaresima iniziare tristemente. Il copione è stato rispettato alla lettera. Il Presidente del Senato, La Russa Ignazio, ha deliziato l’italico popolo con due performance. La prima: a domanda su quale sarebbe la sua reazione se avesse un figlio gay ha risposto:«ne sarei dispiaciuto», si immagina moderatamente, poi ha tracciato un parallelo sportivo: «dispiaciuto come se scoprissi di avere un figlio milanista». Si ipotizza quest’ultima, colpa senz’altro più grave. Il suo dispiacere deriverebbe dal fatto di non avere un figlio a lui somigliante. Dimostrazione plastica su come possano divergere le opinioni sulla stessa persona: di La Russa Ignazio ai più ne basta uno. Poi,per non farsi mancare nulla, ha dichiarato di non essere più in possesso del busto di Mussolini e di averlo regalato alla sorella. Ragion per cui, in base alla proprietà transitiva, il La Russa Ignazio non è più fascista mentre lo è diventata la sorella. L’inventore del Carnevale mai avrebbe supposto un simile ridanciano epilogo. Come sicuramente mai avrebbe pensato ad un incontro tra il Santoro Michele e la Fornero Elsa, dove la parte comica è stata svolta interamente dalla seconda. Il Santoro ha con passione e dovizia di particolari illustrato la sua weltanschauung  a cui la Fornero Elsa ha risposto, con una certa dose di compatimento:«è il conflitto tra passione e ragione» ha detto. E con la pignoleria del ragioniere (la Fornero ha il diploma di ragioneria) ha cercato di sostenere una sorta di primato dell’economia e degli economisti, sui bisogni sociali. I risultati di questa miope e velleitaria visione sta tutta nel vivere quotidiano: nei tempi lunghi della sanità, nella crisi  della scuola, nell’inefficienza della giustizia, dei trasporti e la lista è quasi infinita. Alla teorica della partita doppia si dovrebbe rammentare quel che disse la Regina Elisabetta II agli economisti nel 2008: «Come mai non avete previsto il crack?» Già perché non l’hanno previsto? Perché sono quelli che ti diranno domani comequello che avevano previsto ieri oggi non si è verificato. Infatti i bonzi economisti non tengono conto dei costi occulti determinati dalla inefficienze generate dall’economicamente  sostenibile. I costi occulti, soprattutto quelli sociali, non si possono inserire nella partita doppia. Li si patisce e basta. Il giorno dopo, mercoledì, cinque o sei fascisti hanno picchiato un paio di  ragazzi del collettivo del liceo Michelangelo di Firenze. Come al solito in tanti contro pochi nell’indifferenza dei più. La preside del liceo, Annalisa Savino, ha scritto una lettera aperta ai ragazzi per ricordare come il fascismo non sia nato nelle adunate oceaniche, ma in un pestaggio ai bordi di un marciapiede e ha concluso con l’invitare tutti ad attaccarsi alla Costituzione. Lettera quasi banale in uno Stato democratico, repubblicano e antifascista.  Così però non l’ha pensata il ministro dell’Istruzione: sta meditando di punire la Preside trasferendola. Mandandola magari al confino. Metodo vecchio: non ha funzionato neppure nel ventennio, ma la nostalgia è dura a morire. Se la Quaresima comincia così chissà come finisce.

Buona settimana e buona fortuna.

lunedì 20 febbraio 2023

Giornata Internazionale del Risparmio Energetico 2023

Riceviamo da Giulia Giordano, redattrice per il blog di Energia Luce, questo articolo sulla Giornata Internazionale del risparmio che volentieri pubblichiamo.



Il
18 febbraio è dal 2005 la data riconosciuta come “Giornata Internazionale del Risparmio Energetico”. Istituita a supporto del Protocollo di Kyoto - trattato internazionale con l’obiettivo di tutelare il pianeta rispetto ai danni del cambiamento climatico - si celebra quest’anno la sua diciottesima edizione. Simbolicamente, questa giornata ha come obiettivo di responsabilizzare i cittadini su quanto sia importante ridurre gli sprechi di energia, a difesa dell’ambiente, sono essenziali il risparmio e l’efficienza energetica. Come negli scorsi anni, molti monumenti e luoghi emblematici delle città italiane rimarranno spenti, ricordando il valore dell'impegno collettivo e individuale necessario per salvaguardare il futuro del nostro pianeta. Giornate come questa ci spronano ad agire e fare qualcosa in più, ricordandoci che ognuno di noi può fare la differenza.  

Cos’è il Risparmio Energetico?

Con risparmio energetico si intendono tutte le attività, gli interventi e le tecnologie che sono in grado di ottimizzare e ridurre sprechi e consumi di energia. Diminuendo in questo modo, l’impatto sul clima che deriva dall’utilizzo di combustibili fossili. Inevitabilmente, visto il periodo di crisi energetica che stiamo vivendo, non si può non sottolineare l’importanza della transizione green che renderebbe il nostro Paese e l’Europa in generale più indipendenti delle forniture estere. Inoltre, il costo dell’energia da fonti rinnovabili è più basso, stabile e meno sottoposto a tensioni geopolitiche e speculazioni. 

Il 18 febbraio è un giorno che invita alla consapevolezza e alla positività per il futuro, riprendendo le parole del presidente Mattarella “Esistono le condizioni perché con responsabilità e concretezza si imbocchi una strada nuova. Rilanciando l’economia all’insegna della sostenibilità e dell’innovazione, nell’ambito della transizione ecologica e digitale”. Come ribadito dal nostro presidente, il rispetto dell’ambiente e la sua tutela sono temi che sono sempre più all’ordine del giorno, ma rimane comunque l’importanza di fissare nel calendario giornate che aiutino a fermarsi e riflettere seriamente sul proprio stile di vita e gli effetti che questo può portare all’ecosistema - chiamato pianeta Terra - in cui viviamo. 

Per questo, aziende e privati cittadini in tutto il mondo possono svolgere un ruolo nella salvaguardia dell’ambiente, semplicemente introducendo azioni quotidiane a ridotto impatto ambientale. Vediamo insieme alcuni suggerimenti per risparmiare energia, diminuire i consumi e combattere il cambiamento climatico. 


Consigli Utili per Risparmiare Energia 

Per ridurre i consumi di energia e, di conseguenza, anche risparmiare in bolletta nel 2023,  si possono adottare diverse soluzioni. Qui in seguito troverete una lista di consigli pratici per risparmiare energia per la Giornata Internazionale del Risparmio Energetico:

  • Spostarsi in maniera sostenibile - a piedi, in bici, con mobilità elettrica

  • Adottare lampadine a led - salva fino a 60% in bolletta 

  • Staccare tutte le spine (tv, pc, microonde) quando si esce di casa 

  • Cucinare a fiamma bassa

  • Usare programma Eco per la lavastoviglie

  • Sottoscrivere a una migliore offerta luce

  • Evitare plastica non necessaria 

Oltre a semplici accorgimenti quotidiani, il 18 Febbraio ci ricorda anche l’importanza dell’ efficientamento energetico delle nostre case, con:  

  • Impianto fotovoltaico

  • Pannelli solari termici per il riscaldamento dell’acqua 

  • Infissi moderni, e molto altro. 

Fonte: https://energia-luce.it/news/giornata-risparmio-energetico/ 

giovedì 16 febbraio 2023

Il fatto non sussiste

L’Italia è il Paese de il “fatto non sussiste” La sentenza sul Ruby ter è solo l’ultimo episodio. Il fatto non sussiste è la parola d’ordine: sanità pubblica, ricostruzione terremoti pensioni a politici condannati in via definitiva, concessioni balneari … il fatto non sussiste.


Grande clangore, che neppure le trombe di Gerico, ha sollevato la sentenza sul processo definito Ruby ter: tutti assolti. Il fatto non sussiste. Tanto stupore per nulla, l’Italia è il Paese de il fatto non sussiste. Giusto per rinfrescare la memoria un succintissimo elenco compilato in modo random per non dare l’impressione di andare a cercare il pelo nell’uovo. Ogni riferimento a cene eleganti è puramente casuale. La siccità ha malmenato la nostra agricoltura e tra le tante lacrime da coccodrillo qualcuno ha buttato sul tavolo l’idea di costruire laghetti per la raccolta dell’acqua piovana e qualcun altro, sognatore il giusto, ha suggerito di approfittare della situazione per ripulire i fiumi, i torrenti e i ruscelli. Il fatto non sussiste. L’Ue ha comminato una sonante multa all’Italia per via della gare sulle concessioni marittime e quindi si è posto rimedio. Il fatto non sussiste. Due anni di pandemia hanno dimostrato come la sanità di base, per definizione pubblica, sia importante e quindi si debba investire su questa. Il fatto non sussiste. L’imprenditore, come dice la parola stessa , è chi ha idee, inventa prodotti e investe del suo. Il fatto non sussiste (come racconta il Presidente di Confindustria occorrono incentivi). Si censura chi racconta in Parlamento documenti sensibili o a divulgazione limitata? Il fatto non sussiste. A oltre dieci anni dal terremoto di l’Aquila e di Amatrice la ricostruzione è stata portata a termine. Il fatto non sussiste. Non presentarsi alle udienze inventando malattie inesistenti per ritardare il dibattimento è perseguibile? Il fatto non sussiste. Il Letta Enrico e il Bonaccini Stefano elogiano la Meloni Giorgia: l’opposizione del PD sarà dura e concreta. Il fatto non sussiste. Aver ritirato da parte del governo la costituzione di parte civile può essere interpretata come moral suasione nei confronti del collegio presideduto dal dottor Marco Tremolada? Il fatto non sussiste. Togliere pensioni e prebende a politici condannati in via definitiva. Il fatto non sussiste. Oltre il 40% dell’acqua della rete viene dispersa, si è provveduto alle riparazioni. Il fatto non sussiste. In Calabria, con procedura d’urgenza, sono stati costruiti ospedali. Il fatto non sussiste. Marina Berlusconi ha commentato l’assoluzione:«Una vittoria a prezzo troppo alto». Il fatto sussiste.

Buona Settimana e Buona Fortuna

venerdì 10 febbraio 2023

Sanremo: il festival che non vede nessuno.

L’80% degli italiani non lo guarda. Negli stessi orari fa altro invece di guardare un comico bollito. La Costituzione: sorella del Presidente Sergio Mattarella e di altri centinaia o migliaia. Zelensky al festival da scoop a ciofeca del secolo. E poi il Donzelli-Minnie e la Meloni arrabbiata.


Del festival di Sanremo si fa un gran parlare, non c’è media che non dedichi una cospicua parte della sua programmazione a questa manifestazione. In verità, dicono i dati Auditel, gli italiani di tanto clamore se ne fregano allegramente. Ad oggi l’80% dell’italico popolo negli orari della kermesse guarda-fa-gioca-si annoia con qualcosa d’altro. E devono essere tutte attività molto divertenti se li tengono lontani  dal primo canale della Rai. Come dire solo un italiano su cinque, l'altra sera, si è sfranto guardando un comico bollito, lontano dalla realtà come la Madre Terra da Earandel, darsi da fare per imbonire i grulli. Con un contorto giro di parole, il bollito di cui sopra è riuscito a dire: «la Costituzione è sorella del Presidente Sergio Mattarella». Tale parentela  deriva dal fatto che Bernardo Mattarella, padre di Sergio, sia stato, insieme ad altri 555, eletto nell’assemblea Costituente nel lontano 1946. Quindi la Costituzione può vantare centinaia o forse addirittura migliaia di sorelle e fratelli. Senza contare i nipoti. In sostanza una baggianata. Il resto talmente noiso che né Sisifo né Tantalo sarebbero disposti a rinunciare al loro supplizio pur di non  doversi sorbire qualche ora seduti davanti alla televisione.  I due presentatori sembrano usciti dalla filodrammatica della bocciofila dietro l’angolo. Degli altri inutile dire. Questa edizione, certo, è nata sotto una cattiva stella: l’affaire Zelensky doveva essere lo scoop del secolo e, come ti sbagli, si è trasformato nella ciofeca del secolo. Cose che capitano. Soprattutto nel Belpaese. Il fatto è che capitano così tante volte da averci fatto il callo. Sia noi popolo sio lo straniero. Elegante sineddoche. Giusto a stretto giro c’è stato il divertente skech del Donzelli, in arte Minnie, e del suo coinquilino: una mano di credibilità dato alla nave senza nocchiero in gran tempesta, con quel che segue. E poiché il tris è meglio di una coppia ecco Macron organizzare una cenetta privata con Scholz e l’immancabile Zelensky reduce da una gita a Londra da dove è tornato con tante promesse. Se poi si avvereranno sarà tutto da vedere. Alla cenetta francese non è stata invitata la Meloni Giorgia: se l’è presa e anziché far buon viso a cattivo gioco ha optato per la parte della dura. L’ha fatto evocando gli storici meriti: essere stati tra i fondatori dell’Europa, ma c’era anche il Lussemburgo, che non ha il nostro debito pubblico, essere uno dei sette più ricchi del mondo, ma con tasso di evasione fiscale che levati, essere indispensabili all’Europa, ma meglio non far scegliere tra noi e l’Olanda. È sempre una questione di credibilità. Cosa c’entra il festival di Sanremo con lo skech del Donzelli e l’arrabbiatura della Presidente del Consiglio Meloni Giorgia? Tante facce della stessa medaglia: dov’è la credibilità? Il verso dell’Alighieri finiva con: non donna di province, ma bordello.

Buona Settimana e Buona Fortuna

giovedì 2 febbraio 2023

Donzelli : Minnie o Paperoga

Da sempre difensore dei Fratelli d’Italia che inciampano. Per il Bignami Galeazzo disse di essersi travestito da Minnie. Per il Nordio Carlo mischiò merito e metodo tenendo lontane le intercettazioni dai reati contro la pubblica amministrazione e le truffe e qui assomigliò più a Peperoga. Adesso per la questione Cospito-PD l’hanno lasciato all’umido.


L’onorevole Donzelli Giovanni, pettinatura alla Boris Johnson, e non è l’unico tratto che hanno in comune, aggressivo un po’ più del giusto, voce un tantinello stridula e la tendenza a sovrastare gli interlocutori interrompendoli e dandogli sulla voce è il coordinatore di Fratelli d’Italia. In altre parole il facente funzione di segretario poiché la Meloni Giorgia è occupata a fare il capo del Governo (allocuzione che le piace tantissimo) e quindi della medesima viene considerato uno dei tanti suoi “braccio destro”. La Meloni Giorgia è come la dea Kalì: ha un braccio destro per ogni occasione. Occupandosi della organizzazione del partito, il Donzelli Giovanni ha rinunciato addirittura a fare il ministro perché, ha detto: «questo mestiere mi piace tantissimo». Di solito chi si occupa dell’organizzazione di un partito è personaggio schivo, poco conosciuto e gestisce il suo enorme potere con discrezione, giocando nell’ombra, ma non è questo il caso.  Il Donzelli Giovanni, classe 1975, gioca invece in campo aperto e si erge a difensore dei Fratelli d’Italia che sono in ambasce. In attesa di trovare orfani e vedove. Tra gli episodi più famosi la difesa del Bignami Galeazzo ritratto in camicia nera con tanto di svastica, attualmente è sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti. Nell’occasione, come asso di briscola, il Donzelli Giovanni gettò uno scoop: essersi vestito da Mimmie. Ovviamente senza essere la fidanzata di Topolino e con qualche probabilità neppure un cartone animato. Anche se in effetti un po’ a Minni assomiglia con quei due occhioni grandi come una vecchia moneta da 500 lire e anche in quanto a orecchie …  Roi ha coperto con il suo mantello anche il Nordio Carlo inopinatamente finito sotto i riflettori per la sua battaglia iconoclasta contro le intercettazioni. Il suo parlare a raffica e dondolare sulla sedia questa volta l’han fatto assomigliare non a Minnie, ma a Paperoga. E ha richiamato Paperoga, col suo sbracciarsi anche nel suo intervento contro il i parlamentari del Pd andati in visita al carcere di Sassari: «La sinistra sta con lo Stato o i terroristi?» Che è come se chiedessero a lui «Fratelli d’Italia, sta con lo Stato o con i malavitosi?» considerando la quantità di esponenti del suo partito indagati o condannati per traffico di influenza, corruzione, voto di scambio politico mafioso ecc… ecc… Al dunque però pare che tanta generosità non sia compensata, al bailamme suscitato dalle sue dichiarazioni e alla risposta delle opposizioni il ministro Nordio ha risposto burocraticamente e un po’ lavandosene le mani rimandando ogni decisione all’indagine dei magistrati di Roma, come pure ha fatto la Meloni Giorgia. Già, perché oltre al merito c’è pure il metodo: quelle informazioni era lecito averle? era lecito renderle pubbliche? L’amico e coinquilino Andrea Delmastro ha cercato di metterci una pezza, ma non si sa quanto durerà. Qualche volta buttare cuore e coratelle, oltre l’ostacolo non funziona. Ma si starà a vedere. Sempre che il fascicolo aperto dalla magistratura non sia un modo per far sbollire il tutto e poco alla volta farlo inabissare nel nulla.

Buona Settimana e Buona Fortuna.

P.S. Andrea Delmastro ha rilasciato una dichiarazione: "per gli amici espongo il petto". Anche lui Paperoga.