Ciò che possiamo licenziare

venerdì 10 febbraio 2023

Sanremo: il festival che non vede nessuno.

L’80% degli italiani non lo guarda. Negli stessi orari fa altro invece di guardare un comico bollito. La Costituzione: sorella del Presidente Sergio Mattarella e di altri centinaia o migliaia. Zelensky al festival da scoop a ciofeca del secolo. E poi il Donzelli-Minnie e la Meloni arrabbiata.


Del festival di Sanremo si fa un gran parlare, non c’è media che non dedichi una cospicua parte della sua programmazione a questa manifestazione. In verità, dicono i dati Auditel, gli italiani di tanto clamore se ne fregano allegramente. Ad oggi l’80% dell’italico popolo negli orari della kermesse guarda-fa-gioca-si annoia con qualcosa d’altro. E devono essere tutte attività molto divertenti se li tengono lontani  dal primo canale della Rai. Come dire solo un italiano su cinque, l'altra sera, si è sfranto guardando un comico bollito, lontano dalla realtà come la Madre Terra da Earandel, darsi da fare per imbonire i grulli. Con un contorto giro di parole, il bollito di cui sopra è riuscito a dire: «la Costituzione è sorella del Presidente Sergio Mattarella». Tale parentela  deriva dal fatto che Bernardo Mattarella, padre di Sergio, sia stato, insieme ad altri 555, eletto nell’assemblea Costituente nel lontano 1946. Quindi la Costituzione può vantare centinaia o forse addirittura migliaia di sorelle e fratelli. Senza contare i nipoti. In sostanza una baggianata. Il resto talmente noiso che né Sisifo né Tantalo sarebbero disposti a rinunciare al loro supplizio pur di non  doversi sorbire qualche ora seduti davanti alla televisione.  I due presentatori sembrano usciti dalla filodrammatica della bocciofila dietro l’angolo. Degli altri inutile dire. Questa edizione, certo, è nata sotto una cattiva stella: l’affaire Zelensky doveva essere lo scoop del secolo e, come ti sbagli, si è trasformato nella ciofeca del secolo. Cose che capitano. Soprattutto nel Belpaese. Il fatto è che capitano così tante volte da averci fatto il callo. Sia noi popolo sio lo straniero. Elegante sineddoche. Giusto a stretto giro c’è stato il divertente skech del Donzelli, in arte Minnie, e del suo coinquilino: una mano di credibilità dato alla nave senza nocchiero in gran tempesta, con quel che segue. E poiché il tris è meglio di una coppia ecco Macron organizzare una cenetta privata con Scholz e l’immancabile Zelensky reduce da una gita a Londra da dove è tornato con tante promesse. Se poi si avvereranno sarà tutto da vedere. Alla cenetta francese non è stata invitata la Meloni Giorgia: se l’è presa e anziché far buon viso a cattivo gioco ha optato per la parte della dura. L’ha fatto evocando gli storici meriti: essere stati tra i fondatori dell’Europa, ma c’era anche il Lussemburgo, che non ha il nostro debito pubblico, essere uno dei sette più ricchi del mondo, ma con tasso di evasione fiscale che levati, essere indispensabili all’Europa, ma meglio non far scegliere tra noi e l’Olanda. È sempre una questione di credibilità. Cosa c’entra il festival di Sanremo con lo skech del Donzelli e l’arrabbiatura della Presidente del Consiglio Meloni Giorgia? Tante facce della stessa medaglia: dov’è la credibilità? Il verso dell’Alighieri finiva con: non donna di province, ma bordello.

Buona Settimana e Buona Fortuna

2 commenti:

  1. Sono uno, cito : "Uno su cinque italiani che l'altra sera si è sfranto guardando in TV un comico bollito". Non soltanto mi sono sfranto : mi sono fiondato ad applaudirlo pubblicamente su Facebook. Adesso mi fiondo a scoprire cosa devo aspettarmi dal fatto di essermi "sfranto".

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  2. Sono uno, cito : "Uno su cinque italiani che l'altra sera si è sfranto guardando in TV un comico bollito". Non soltanto mi sono sfranto : mi sono fiondato ad applaudirlo pubblicamente su Facebok. Adesso mi fiondo a scoprire cosa devo aspettarmi dal fatto di essermi "sfranto".

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