Ciò che possiamo licenziare

giovedì 20 ottobre 2016

Schiaparelli sconvolto da Obama e Renzi si schianta su Marte.

Anche i computer hanno sentimenti come aveva previsto Stanley Kubrick. Se sono solleticati. I discorsi allo state dinner sono stati esilaranti. Quando Renzi ha detto che i pomodori di Michelle fanno schifo. Schiaparelli s’è divertito da matti. Pensava di pigiare il clacson ha schiacciato l’acceleratore.

Il fatto è ormai noto, la sonda Schiaparelli si è sfracellata sul suolo di Marte avendo spendo i motori qualche secondo prima ti ammartare. Ora tutti gli scienziati del progetto e anche quelli del resto del mondo si stanno domandando come ciò sia potuto accadere. Quale la causa scatenante. La risposta c’è: la coincidenza tra le operazioni di discesa e lo state dinner Obama-Renzi. I computer non sono solo qualche chilogrammo di lamiera, silicio, plastica e rame, i computer, specialmente quelli con intelligenza artificiale, hanno anche sentimenti. E a questi reagiscono.

Ben lo sapeva Stanley Kubrick che l’aveva già previsto nel 1968, pure se aveva posposto gli accadimenti al 2001: persino i computer hanno una sensibilità. Non a caso Hal, il computer protagonista di 2001 Odissea nello spazio, si è comportato come molti uomini e molte donne si sarebbero comportati al posto suo. Ha fatto un errore e per rimediare ne ha infilati altri uno peggio dell’altro. Come fanno molti uomini e molte donne. Da qui l’espressione s’è pezo il tacon del buso.  

I computer hanno affetti e passioni, sono soggetti (quasi) alle stesse malattie degli umani, si raffreddano e si surriscaldano, sentono il caldo e il freddo nelle stesse estati e inverni e allo stesso modo, se sono solleticati ridono, se sono avvelenati muoiono, se patiscono un torto si vendicano. La cattiveria che gli è insegnata la mettono in pratica e saranno duri ed eseguiranno meglio le istruzioni ricevute. Ecco, tutto questo i costruttori di computer, algoritmi e intelligenze artificiali non lo considerano.

Schiaparelli non poteva sfuggire alla regola, lassù, ha captato qualche notiziario, a tutti piace quando si va all’estero essere informati dei fatti di casa. Fino a che ha visto (aveva anche la tv) che tutto procedeva normalmente: guerre, massacri, annegamenti, truffe, promesse di abbassare le tasse, aumento dell’occupazione e poi aumento dei licenziamenti e altre paccottiglie, Schiaparelli è stato sereno. Nessuno va matto per gli imprevisti. Era sicuro che quando fosse  ritornato sulla terra l’avrebbe trovata tale e quale l’aveva lasciata. Non si è preoccupato neanche quando ha saputo che l’ultimo dinner state di Obama sarebbe stato con Renzi: in fondo ci sta che per l’ultima cena uno si voglia divertire.

I problemi sono cominciati quando Schiaparelli ha sentito l’endorsement di Obama per le riforme renziane, politically correct ha pensato, poi quando The Commander-in-Chief ha detto che se  vince il NO non ci sarà una nuova edizione del diluvio universale, a cominciato a sorridere e gli sono saltati un paio di circuiti. Il discorso del Presidente del Consiglio è stato tragicomico: prima ha sparato incredible e thank you a raffica poi ha detto a Michelle Obama che i suoi pomodori fanno schifo quindi ha invitato tutta la famiglia a Firenze per mangiare un tost in un’osteria. A questo punto l’euforia di Schiaparelli è salita a livelli di guardia, neanche avesse bevuto  tre Negroni a stomaco vuoto. Quando poi ha visto la foto di gruppo con Agnese Renzi ficcata a forza dentro un vestito che meritava senz’altro ben altro phisique du role, ha perso totalmente il controllo e in quei momenti di risate pazze, mentre si batteva, metaforicamente, le mani sulle ginocchia e sganasciandosi a più non posso, pensando di pigiare il clacson ha schiacciato il tasto dell’acceleratore. Disastro. Schiaparelli era a pochi secondi dall’arrivo e si è sfracellato al suolo. Tutta colpa del fatto che quando i computer sono solleticati ridono.

Forse per le prossime missioni spaziali l’unica precauzione sarà togliere il senso dell’umorismo dalle intelligenze artificiali per non farli ridere e deconcentrare. Pensare di rendere meno ridicoli gli umani è mission impossible.

6 commenti:

  1. capisco il livore verso Renzi, ma quello su una missione scientifica europea dove gli italiani sono in prima linea veramente mi disgusta

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  2. Più che "livore" è satira!

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  3. per la verità non mi sembra esservi del livore neanche verso Renzi

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  4. Marco Fernando Capodaglio21 ottobre 2016 alle ore 22:16

    Credo che la chiusa dell'amico Castruccio sul senso dell'umorismo dovrebbe dare una chiave di lettura diversa dal livore

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  5. sull'assenza di livore, poi, preciso che non è questo il caso, sono stufo di essere aggredito con termini come: odio, conservatore etc, perchè non condivido la deforma Renzi-Boschi. In politica non ho mai considerato gli oppositori "nemici" o persone da screditare, ha cominciato in questo Berlusconi e viene seguito dal suo naturale erede, posso tutt'al più fare dell'ironia o delle battute.

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  6. Di Schiaparelli conosco Elsa, amica di Dali e Cocteau che rivoluzionò la moda degli anni '30 ed invento le prime sfilate. la moda attuale dai Courrèges a Prada le deve molto e una mostra qualche anno fa glielo riconobbe

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