Anche i computer hanno sentimenti come aveva
previsto Stanley Kubrick. Se sono solleticati. I discorsi allo state dinner
sono stati esilaranti. Quando Renzi ha detto che i pomodori di Michelle fanno
schifo. Schiaparelli s’è divertito da matti. Pensava di pigiare il clacson ha
schiacciato l’acceleratore.
Il fatto è ormai
noto, la sonda Schiaparelli si è sfracellata sul suolo di Marte avendo spendo
i motori qualche secondo prima ti ammartare. Ora tutti gli scienziati del
progetto e anche quelli del resto del mondo si stanno domandando come ciò sia
potuto accadere. Quale la causa scatenante. La risposta c’è: la coincidenza tra
le operazioni di discesa e lo state
dinner Obama-Renzi. I computer non sono solo qualche chilogrammo di lamiera,
silicio, plastica e rame, i computer, specialmente quelli con intelligenza
artificiale, hanno anche sentimenti. E a questi reagiscono.
Ben lo sapeva Stanley
Kubrick che l’aveva già previsto nel 1968, pure se aveva posposto gli
accadimenti al 2001: persino i computer hanno una sensibilità. Non a caso Hal,
il computer protagonista di 2001 Odissea nello spazio, si è comportato come
molti uomini e molte donne si sarebbero comportati al posto suo. Ha fatto un errore e per
rimediare ne ha infilati altri uno peggio dell’altro. Come fanno molti uomini e
molte donne. Da qui l’espressione s’è
pezo il tacon del buso.
I computer hanno
affetti e passioni, sono soggetti (quasi) alle stesse malattie degli umani, si
raffreddano e si surriscaldano, sentono il caldo e il freddo nelle stesse
estati e inverni e allo stesso modo, se sono solleticati ridono, se sono
avvelenati muoiono, se patiscono un torto si vendicano. La cattiveria che gli è
insegnata la mettono in pratica e saranno duri ed eseguiranno meglio le
istruzioni ricevute. Ecco, tutto questo i costruttori di computer, algoritmi e
intelligenze artificiali non lo considerano.
Schiaparelli non poteva sfuggire alla regola, lassù, ha captato qualche
notiziario, a tutti piace quando si va all’estero essere informati dei fatti di
casa. Fino a che ha visto (aveva anche la tv) che tutto procedeva normalmente:
guerre, massacri, annegamenti, truffe, promesse di abbassare le tasse, aumento
dell’occupazione e poi aumento dei licenziamenti e altre paccottiglie, Schiaparelli
è stato sereno. Nessuno va matto per gli imprevisti. Era sicuro che quando
fosse ritornato sulla terra l’avrebbe
trovata tale e quale l’aveva lasciata. Non si è preoccupato neanche quando ha
saputo che l’ultimo dinner state di
Obama sarebbe stato con Renzi: in fondo ci sta che per l’ultima cena uno si
voglia divertire.
I problemi sono
cominciati quando Schiaparelli ha sentito l’endorsement di Obama per le riforme renziane, politically correct ha pensato, poi quando The Commander-in-Chief
ha detto che se vince il NO non ci sarà una nuova edizione del diluvio
universale, a cominciato a sorridere e gli sono saltati un paio di circuiti. Il
discorso del Presidente del Consiglio è stato tragicomico: prima ha sparato incredible e thank you a raffica poi ha detto a Michelle Obama che i suoi
pomodori fanno schifo quindi ha invitato tutta la famiglia a Firenze per
mangiare un tost in un’osteria. A questo punto l’euforia di Schiaparelli è
salita a livelli di guardia, neanche avesse bevuto tre Negroni a stomaco vuoto. Quando poi ha
visto la foto di gruppo con Agnese Renzi ficcata a forza dentro un vestito che
meritava senz’altro ben altro phisique du
role, ha perso totalmente il controllo e in quei momenti di risate
pazze, mentre si batteva, metaforicamente, le mani sulle ginocchia e
sganasciandosi a più non posso, pensando di pigiare il clacson ha schiacciato
il tasto dell’acceleratore. Disastro. Schiaparelli era a pochi secondi dall’arrivo
e si è sfracellato al suolo. Tutta colpa del fatto che quando i computer sono
solleticati ridono.
Forse per le
prossime missioni spaziali l’unica precauzione sarà togliere il senso dell’umorismo
dalle intelligenze artificiali per non farli ridere e deconcentrare. Pensare di
rendere meno ridicoli gli umani è mission
impossible.
capisco il livore verso Renzi, ma quello su una missione scientifica europea dove gli italiani sono in prima linea veramente mi disgusta
RispondiEliminaPiù che "livore" è satira!
RispondiEliminaper la verità non mi sembra esservi del livore neanche verso Renzi
RispondiEliminaCredo che la chiusa dell'amico Castruccio sul senso dell'umorismo dovrebbe dare una chiave di lettura diversa dal livore
RispondiEliminasull'assenza di livore, poi, preciso che non è questo il caso, sono stufo di essere aggredito con termini come: odio, conservatore etc, perchè non condivido la deforma Renzi-Boschi. In politica non ho mai considerato gli oppositori "nemici" o persone da screditare, ha cominciato in questo Berlusconi e viene seguito dal suo naturale erede, posso tutt'al più fare dell'ironia o delle battute.
RispondiEliminaDi Schiaparelli conosco Elsa, amica di Dali e Cocteau che rivoluzionò la moda degli anni '30 ed invento le prime sfilate. la moda attuale dai Courrèges a Prada le deve molto e una mostra qualche anno fa glielo riconobbe
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