Ciò che possiamo licenziare

sabato 4 giugno 2016

Michele Serra difende Roberto Benigni.

Il Benigni pensiero:«Allora c’era un orizzonte comune, un impegno comune per il bene comune». «L’attuale Costituzione farebbero bene ad attuarla prima di cambiarla». «Pasticciata? Vero. Scritta male rispetto alla lingua della Costituzione? Sottoscrivo  ma questa riforma ottiene gli obiettivi di cui parliamo da decenni. Sono meglio del nulla» Il nulla è l’attuale Costituzione.

Roberto Benigni  accaldato. forse per l'ultima giravolta
Michele Serra in una l’amaca di qualche giorno fa aveva motivato l’adesione al partito renziano del “sì” per il prossimo futuro referendum con questa frase: «Ora la sola idea che qualcosa accada è più convincete dell’idea che quella cosa possa essere sbagliata.» E faceva risalire l’origine di questa sua trista considerazione sui giorni nostri al riflusso degli anni ottanta e agli errori di una sinistra parolaia e, anche se non lo dice esplicitamente, arrampicatrice sociale e, come tutti quelli di siffatta specie, un bel po’ cialtrona.  Si parla quindi di un percorso lungo quasi quarat’anni che l’amacante Serra ha tuttavia ben vissuto, come molti (ma non tutti) della sua e delle precedenti generazioni, senza accorgersi di alcunché. Ci sta. Quale umorista e fustigatore di costumi non ha perso le chiavi di casa qualche volta nella vita?

Ora un simile campione del “sì” non poteva non mettersi a difesa di un ritrovato campione della sua stessa parte, Roberto Benigni, che prima s’era detto per il “sì”, poi per il “no” e poi finalmente ancora per il “sì”. Ma ci sono davanti ancora un tot di mesi per rettificare la posizione. L’ultimo “sì” è stato pronunciato in una surreale e tragicomica intervista a la Repubblica, lo stesso giornale su cui trova spazio l’amaca. Ovviamente la notorietà del Benigni, il fatto che più volte abbia magnificato l’attuale Costituzione ha influito, come dire, negativamente sul giudizio del cambio di casacca. Gli insulti, sempre deprecabili, nella rete si sono sprecati  Il Serra Michele, da par suo, ha preso spunto per la difesa del neopositivo Benigni da una frase di Dario Fo: «sarà ripagato» Frase infelice che sta o starebbe a sottintendere chissà quale mercimonio. Sospetto che, essendo l’Italia risultata penultima nel rapporto 2015 sulla corruzione in Europa, può apparire ai più fuori luogo. E comunque il Benigni, per i meriti della sua carriera, si dice sia ben fornito di pecunia e quindi da questo lato praticamente inattaccabile. Che poi lo stesso sia stato sfiorato dal timore di  un’ipotetico neoeditto bulgaro per tenerlo fuori dalla Rai e magari dalle feste de l’Unità e dalle piazze dei comuni con sindaco piddino è anch’esso pensiero basso. Il Benigni ha fama e consensi tali da poter organizzare spettacoli a suo piacimento dove e quando vuole. E sempre fare il pieno di spettatori. Ci riesce anche Travaglio. E allora un suo difensore d’ufficio, magari non richiesto, avrebbe dovuto scorrere l’intervista incriminata e mostrare la logica (a trovarla)  che sta dietro la novella posizione positiva.

E dunque lo si scorra il Benigni-pensiero sulla nuova ipotesi di Costituzione. Dice il nostro, dopo aver raccontato del primo referendum,  repubblica o monarchia, e della mancata abolizione delle feste del 2 giugno e 25 aprile nonché della poca memoria degli italici,  che dietro la Costituzione « c’era un orizzonte comune, un impegno comune per il bene comune» dei padri fondatori che pure erano avversari. Praticamente come ora, che le modifiche sono state fatte a maggioranza. E aggiunge che la Costituzione «farebbero bene ad attuarla prima di cambiarla.» Che, anche se sembra, non è proprio idea peregrina. E quindi su Renzi:« Mi ricorda più un giocatore di poker, quelli che si puntano l’intera posta spingendo le fiches con le mani: all in . Ma guardi bene e ascolti meglio, perché può esserci il trucco all’italiana.» E qui il Renzi Matteo se avrà letta l’intervista non sarà stato contento, ma forse questa frase nella rassegna stampa i suoi l’hanno censurata. Quindi la dichiarazione: «Col cuore mi viene da scegliere il “no”. Ma con la mente scelgo il “sì”.» mirabile esempio di dissonanza cognitiva. Infine il giudizio sulla nuova Costituzione: «Pasticciata? Vero. Scritta male rispetto alla lingua della Costituzione? Sottoscrivo  ma questa riforma ottiene gli obiettivi di cui parliamo da decenni. Sono meglio del nulla.» Tutto perfetto ad eccezione che il nulla a cui si riferisce il toscanaccio sia l’attuale Costituzione.  Su queste pezze d’appoggio dovrebbe, l’amacante Serra Michele, difendere il suo neocompagno di positività lasciando perdere le scempiaggini bagatellari  che si sparano a caldo sulla rete perché ci si sente traditi. Naturalmente se ne è capace e se riesce a trovarvi appigli foss’anche lontanamente logici. Non gli dovrebbe venir difficile.

Comunque, di interessante, a latere della questione Costituzione, nell’intervista del Benigni Roberto ci sono altre due cosucce. La prima: con l’ultima sua frasetta «il meglio del nulla» riannoda drammaticamente il filo rosso che lo lega al pensiero di Serra e di Cacciari (1): l’esaltazione del fare purché sia. Che sarebbe come dire meglio sbattere la testa contro il muro piuttosto che star seduti a pensare soluzioni di buon senso. De gustibus. La seconda: «Se qualcuno volesse provare a farsi dittatore  nell’Italia di oggi sa cosa verrebbe fuori? Un dittatore da operetta» Appunto. Come la storia ha mostrato. E tutt’oggi fa intravvedere.
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(1) http://ilvicarioimperiale.blogspot.it/2016/05/massimo-cacciari-e-michele-serra-non.html

23 commenti:

  1. compagni di merende . Serra puo' indottrinare chi vuole , ma io voto no . poi Serra mi e' antipatico e logorroico , quelle amache che scrive sono di una noia mortale .

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  2. Di Serra si sapeva, da Benigni non me l'aspettavo. Fratellanza toscana evidentemente.

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  3. serra e benigni possono darsi la mano

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  4. Anna Maria de Piano5 giugno 2016 alle ore 15:39

    che delusione benigni!!!

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    1. Massimo Gambardella5 giugno 2016 alle ore 17:20

      Vero una delusione unica. .......

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  5. Buffone volta gabbana, si è schierato perchè altrimenti non mette più piede alla RAI. La Costituzione non si tocca, ci penseranno gli Italiani veri a difenderla con il NO.

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  6. e basta co sto Benigni...non mi pare il caso di continuare a parlare di lui..Per me non è mai stato nessuno ..ora lo state facendo diventare qualcuno voi a forza di parlarne

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    1. Alberto Gardin il punto non è tanto o solo il povero Benigni che a quanto pare non sa quel che dice, ma Michele Sncheerra e quel establishment di sedicente sinistra parolaia, da terrazza, inconcludente. Se si legge il pezzullo e quello precedente con oggetto a Massimo Cacciari

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    2. Sì ma mi pare del tutto inutile rincorrere soggetti del genere. Esprimiamo le nostre ragioni che sono infinite senza farci distrarre da mosche come Benigni Cacciari ecc..che non dicono assolutamente nulla

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  7. che delusione!!!per il cambiamento repentino dal NO convinto al sì poco ragionato.

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  8. ma tutti i soldi che hai accumulato non ti bastano, adesso devi anche prostituirti per avere di piu'.

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  9. L'ambiguità è stata creata da lui. Prima no poi ni poi si. Il dubbio di interferenze mi sembra evidente o sbaglio?

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    1. davvero Fabiana Mugnaini ? e questo vi dà il diritto di insultare ed offendere? Ma chi siete voi e come vi permettete ? Non siete degni neanche di pulire le scarpe ad un artista come Benigni.

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    2. Un momento io non ho offeso nessuno e me ne guardo bene sia chiaro. Ho solo detto c'è Roberto con le sue dichiarazioni ha contribuito a sospettare della sua libera scelta rispetto al referendum. Questo è palese !

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    3. Vero Fabiana Mugnaini non hai insultato ma quel mentecatto di Gaetano Moschetti si.

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    4. Io rispondo per le cose che scrivo e dico gli altri...affari loro ad ognuno la sua parte.

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  10. vorrei precisare che lui è nato nel mondo dello spettacolo come buffone ,ed è quello che lui sà fare il buffone di corte ....ti vorrei ricordare che a sanremo disse che avendo guadagnato tanti soldi disse che faceva una grande offerta ad un ospedale ,...lo stanno ancora aspettando e tutti stanno preparando una trasmissione per dire chi là VISTO....sveglati che fai ancora in tempo.....

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  11. Benigni , a mio avviso ha voluto intendere che con il cuore avrebbe votato No ma con la mente vota SI perchè capisce che il paese ha bisogno di riforme e soprattutto di governabilità.

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  12. Lo stesso Cacciari , in rotta con il PD da tempo, ha detto più o meno la stessa cosa. D' altronde qui non ho sentito un solo commento sul fatto di cosa succederebbe se vincesse il NO. Come verrebbe governato questo paese e in un momento complesso come questa crisi globale di mercato .

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  13. Bene vedo che siamo in molti....nn ci lasciamo abbidolare dai giullari di corte ..loro hanno i propri interessi da difendere....ai cittadini nn lasciano nulla...neanche la speranza del futuro

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  14. Michele Serra, non sapevo che "Gli sdraiati" il titolo del tuo libro, fosse autobiografico

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  15. Maria Teresa Marangoni6 giugno 2016 alle ore 00:34

    Chissà perché offende per difendere il grande attore.Sarà amico di Renzi.

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