Rambo e Renzi sono quasi coetanei uno del 1981 e
l’altro del 1975. Come tutti i fan compulsivi anche Renzi si crede la
reificazione del suo eroe. «Dopo i ballottaggi il lanciafiamme» ha dichiarato
il segretario del Pd. Quando si dice che i conti con gli avversari si sistemano
in quel modo si comincia a sentire puzza di bruciato.
A Renzi Matteo l’ex
marine Rambo John è sempre piaciuto. Sarà che sono quasi coetanei: Renzi è del
1975 mentre la prima uscita di Rambo John in cinemascope è del 1981. E di lì
sono cresciuti insieme. Non è un caso se i compagni di classe avevano
soprannominato il piccolo Matteo “bomba”. Un po’ è che era cicciottello, un po’
che le sparava grosse, e un po’ che doveva aver confessato il suo amore per
Rambo che con le bombe, a mano, non ci andava leggero. Poi il Renzi ha fatto
outing quando qualche mese addietro per attaccare i talk-show che non gli
piacciono ha comunicato all’universo mondo che la share di Rambo in
centoventinovesima replica era più alta dell’attualità di Ballarò e di Martedì
messi assieme. Naturalmente come tutti i fan compulsivi ha cimeli a iosa, ma
soprattutto crede di esserne la reificazione. Non reincarnazione ma proprio
reificazione cioè quando si rende concreto il contenuto di un’esperienza
astratta. E Rambo è il massimo dell’astrazione.
Per dimostrarsi
come reificazione di Rambo John il Renzi Matteo ha scelto uno dei salotti buoni
della televisione, quello di Lilli Gruber. In realtà era una comparsata per
giustificare-spiegare-annacquare i risultati del primo turno delle
amministrative. Questa volta non ha detto che “è finito il tempo” e neppure che
bisogna “cambiare verso”, ha lasciato in pace i poveri gufi e anche i profeti
di sventura. Insomma stava quasi cavandosela quando il timido Massimo Franco ha
buttato là una battuta sul partito: neanche avesse lanciato un petardo nel
barbecue. Il Rambo che è in Renzi è uscito allo scoperto prepotentemente. «Dopo
il ballottaggio userò il lanciafiamme» e qui s’è fatto prendere un po’ la mano
Rambo di solito usa una mitragliatrice che imbraccia senza neanche il trepiede.
Il lanciafiamme non sembra sia mai stato usato.
La scelta di
quell’arma cioè del fuoco qualcosa dice. Elias Canetti scrisse: «il fuoco
attrae l’uomo che vi si identifica» e, un po’ senz’altro il Renzi Matteo pensa
di essere il fuoco purificatore della politica italiana, ma anche europea e se
pure non l’ha ancora detto, mondiale. E poi al fuoco si associano le simbologie
universali del potere, del sacro e del divino. E scusate se è poco.
Col fuoco sono
state combattute (e uccise) le streghe, i gatti neri e gli eretici, Giordano Bruno, tanto per
dirne uno e le minoranze. E dopo la sua azione il fuoco lascia dietro di sé
solo un filino di fumo e tanta, tanta cenere. Difficile anche rimettere insieme
i cocci.
Cuperlo,
Speranza e compagnia, compreso Bersani le cui metafore agresti stanno
aumentando di volume essendo passato dal tacchino sul tetto alla mucca in
corridoio, farebbero bene a darsi una regolata e a immaginarsi il segretario
del Pd con tanto di bandana e coltellaccio
infilato nella cinta dei pantaloni. Magari quando avranno messa l’immagine a fuoco, ops ancora
il fuoco, gli scappa da ridere. Peggio di quando slo videro con il
chiodo. Ma attenzione Rambo non è mai stato spiritoso anzi, è un po’
permalosetto. E in questo con Renzi la sovrapposizione è totale. Sarà
divertente adesso vedere gli sherpa della comunicazione, Andrea Romano in
testa, dare giustificazione all’infelice scivolata del segretario del Pd. Anche
il bronzo col fuoco si scioglie.
Però attenzione
per davvero, quando si pensa di sistemare i conti con i lanciafiamme l’aria non
è buona anzi si comincia a sentire puzzo di bruciato.
viene da rimpiangere la democrazia di partito che esisteva all'interno della DC con tutte le sue correnti e correntine e fare un brindisi al Cencelli. Quanto al lanciafiamme credo si tratti proprio di un'altra generazione, questa arma in me resta legata alle immagini che da ragazzo vedevo dell'avanzare delle truppe tedesche nell'est Europa. Ma se lui è il drago con il lanciafiamme , possibile che non vi sia se non un S. Giorgio con tanto di lancia , almeno almeno un emulo di Totò con tanto di pernacchia?
RispondiElimina....Ecco, pari pari, la reincarnazione del personaggio interpretato da Stallone: è pur sempre un film comico!!
RispondiEliminaVabbe però Rambo aveva le palle, anche se un filmetto da poco, Renzi ormai se le tocca nella speranza che gli vada bene... ( MA ORMAI É FINITA).
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