Piace a tantissimi, in tutti i settori pure alla
minoranza pd. Piace anche a Renzi, il che non depone a suo favore. Flemmatico,
romano, battutistaa (quando è in forma) Per molti la risposta giusta dopo il
(sedicente) ciclone Renzi. Non ha una corrente sua. L’ultimo errore perfetto di
Renzi.
Paolo Gentiloni prossimo Primo Ministro |
A questo punto
della partita sembra proprio che Gentiloni Paolo, sessantadue anni, romano, sarà
il sessantaquattresimo presidente del consiglio italico. Piace a tantissimi e
in tutti i settori: anche alla minoranza del pd. Il che già di suo non è bello.
La sua storia politica è tipica: parte dalla sinistra extraparlamentare per
atterrare, come molti con la sua storia, nella Margherita, occulta neo
democrazia cristiana, per poi trascinarsi nel Pd. Neanche fosse il partito del
compromesso storico. O forse sì.
Flemmatico
quanto basta, il Gentiloni Paolo, ha l’aria del pacioso e gli piace far la
rivoluzione per interposta persona: in gioventù stava con Mario Capanna (per
intenderci l’attuale proprietario di un’azienda agricola che si lamenta per i
pochi vitalizzi che percepisce) poi con Francesco Rutelli (ex radicale
convertito, come ti sbagli) e quindi si aggancia a Renzi Matteo, democristiano
dentro. Un percorso da manuale. Come
sempre si apprezza quello che non si ha e quindi Il Gentiloni va in solluchero per
il vitalismo di Renzi. Bello, forse, da vedere ma certo non da praticare:
troppo stancante. Non gli manca il senso dell’umorismo, fu lui a definire Renzi
come “il bambino che mangia i comunisti”. Si era già dimenticato della sua antica
militanza nel Partito di Unità Proletaria per il Comunismo, appunto. Ma d’altra
parte con l’età è normale perdere un po’ di memoria.
Stare con Renzi
qualche frutto l’ha dato, non foss’altro che essere la seconda scelta per il
ruolo di ministro degli affari esteri, dopo la Federica Mogherini, di vent’anni
più giovane e certo senza grandi meriti da poter vantare. Accipicchia.
Probabilmente di lui il Renzi Matteo apprezza di non avere la smania di apparire,
la flemma e soprattutto lo scarso o
quasi nullo peso politico. Dentro e fuori il partito. Quando si è candidato
alla carica di sindaco di Roma è stato sonoramente battuto pur vantando una
precedente esperienza come assessore della capitale. Alle primarie del suo partito
è arrivato terzo su tre. Analogo risultato hanno ottenuto le sue proposte
politiche parlamentari: fallita la sua riforma del sistema televisivo, fallita la
riforma della Rai, fallita la proposta di registrazione dei siti internet. Ma la
sua dote migliore, agli occhi di Renzi è di non avere dalla sua non si dice una corrente di proprietà, ma
neanche uno spiffero. Il candidato perfetto, per Renzi. L’ultimo errore
perfetto di Renzi.
Il Gentiloni
Paolo con quella sua aria da “capitato lì per caso” è considerato da tutti un
innocuo e per questo riesce a pescare molte simpatie in quasi ogni schieramento
e ad ogni livello. Probabilmente in molte stanze quando s’è fatto il suo nome
si sarà pensato e magari detto «passata è la tempesta.» e qualcuno tra i più dotti
avrà aggiunto «odo augelli far festa e la gallina, tornata in sulla via, che
ripete il suo verso. Ecco il sereno.» Appunto. la gallina tornata in sula via.
Cioè il ritorno
calmo calmo, quieto quieto, del vecchio metodo democristo ma anche ex piciista
alla Napolitano, che annacqua, ammorbidisce, un po’ tira e un po’ cede. E
questa cosa agli assisi sugli scranni del Parlamento piace. Eccome. Chi meglio
del flemmatico Gentiloni per imbrigliare e disfarsi del casinaro Renzi? Probabilmente
fra i renziani di ultima e penultina generazione e magari anche di quasi prima, ad
eccezione di quelli che sono per il ridotto in Val di Chiana, starando già
preparando i bagagli per il nuovo trasloco. E dotare il tranquillo Gentiloni di
una corrente, a sua insaputa. Naturalmente.
In molti hanno
in mente il cardinale Giuliano della Rovere che si dava per malato e sul punto
di schiattare all’inizio del Conclave per poi dimostrarsi in ottima salute e
guerreggiante alla grande col nome di Giulio II. Però il della Rovere era
ligure, gente ispida e dura. Sulla guerra con il Gentiloni non si corron rischi
anche perché, curiale di famiglia e democristo di ritorno, preferirà alle spade
le più placidi e micidiali tossine che dai morti non lasciano fuoriuscire sangue raggiungendo lo stesso risultato. Quindi non si ergerà come l’antico Giulio
II ma quatto quatto farà la sua battaglia in proprio e magari senza apparire. Da
democristiano, doroteo mannaro, non avrà neppure bisogno di bisbigliare il mefitico «Matteo
stai sereno»
non so quanto mi farei prendere dalle questioni delle correnti del PD e dei loro capi, come ci si faceva prendere da quelle delle correnti della DC e dei loro capi: sono cose importanti sì, ma anche molto per il "teatrino della politica", secondo un'espressione non meno felice per il fatto di essere made in Silvio. (Gentiloni non è capocorrente e probabilmente lascia intatto l'apparato di Pal. Chigi, essendo renziano. Certo quando uno lascia un posto non potrà mai "stare sereno" di riaverlo))
RispondiEliminameglio gentilini....
RispondiEliminameglio gentilini ...
RispondiEliminaNon esageriamo :-)
Eliminanon so quanto mi farei prendere dalle questioni delle correnti del PD e dei loro capi, come ci si faceva prendere da quelle delle correnti della DC e dei loro capi: sono cose importanti sì, ma anche molto per il "teatrino della politica", secondo un'espressione non meno felice per il fatto di essere made in Silvio. (Gentiloni non è capocorrente e probabilmente lascia intatto l'apparato di Pal. Chigi, essendo renziano. Certo quando uno lascia un posto non potrà mai "stare sereno" di riaverlo) C'era gente che amava Moro e odiava Fanfani, esecrava Andreotti ed elogiava Colombo... certo personalità e spesso linee differenti ma
RispondiEliminaPer me è lo spauracchio di turno
RispondiEliminaQuesto è il problema più grave che non si chiedono mai se piace al popolo.
RispondiEliminaMeglio i ragazzi 5 stelle giovani e rappresentanti di onestà
RispondiEliminaDimaio a scritto giustamente..... È arrivata una macchina vuota....è sceso gentiloni!!!!!
RispondiEliminaniente che possa spostare gli equilibri o meglio i disequilibri del 2013, il grande rimosso di tutti questi discorsi. Continuo a vedere la probabile consequenzialità fra il No e un governo di destra, moderata quanto le circostanze internazionali permetteranno
RispondiEliminaPer ora abbiamo evitato un monocolore Grillo a cui ci avrebbe portato la vittoria dei si, salvo bocciatura pesante della genialata elettorale di Renzi . Una cosa per volta
RispondiEliminaNel linguaggio dem -renzista "Detto questo" e che cioe' Gentiloni e' il meno peggio credo che il nuovo primo ministro dovra' A) dare un segnale di discontinuita' anche nella scelta dei ministri b) agire immediatamente per progettare una riforma del sistema elettorale che elimini le macerie lasciate da Berlusconi e Renzi .Camera e senato eletti dai cittadini con le stesse modalita' c) l'Italia non ha vocazioni maggioritarie e quando le ha promuove avventure antidemocratiche ci vuole quindi una riforma che recuperi un sistema proporzionale con premio di maggioranza compatibile col quel sistema d) favorire l'intervento pubblico nel salvataggio del sistema bancario senza avve
RispondiEliminaGentiloni ha già detto che seguirà le orme di Renzi. "Non per scelta ma per senso di responsabilità ci muoveremo nel quadro e del governo e della maggioranza uscente" Cioè tutto cambia e nulla cambia
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