Oggi Phineas Taylor Barnum
impallidirebbe nel vedere le capacità circensi della dirigenza Pd. Barnum aveva
la donna cannone e il Pd esibisce “il bomba”, Barnum mostrava lo scheletro di Cristoforo
Colombo e il Pd una serie di mummie che da decenni occupano posti senza
costrutto alcuno e la cui unica abilità sta nel trasformismo. Se Mister Phineas
Taylor Barnum assistesse ad una direzione del Pd si divertirebbe come un matto
e ammetterebbe di avere ancora molto da imparare.
Quando
nel 1872 Phineas Taylor Barnum fondò il suo circo, che modestamente battezzò The Greatest Show on Earth,(Il più
grande spettacolo del mondo) a tutto pensava fuorché a mischiarsi con la
politica. Mister Barnum voleva solo portare divertimento e stupore ai suoi contemporanei
e soprattutto voleva che i suoi spettatori fossero tantissimi. Nel suo circo,
composto da tre piste, quattro palcoscenici con oltre mille lavoranti, potevano
entrare addirittura ventimila persone che venivano costantemente stupite da effetti
speciali e fenomeni d’ogni tipo. Barnum fu in grado di presentare al suo
pubblico la nutrice di Giorgio Washington che vantava addirittura 165 anni, il
gigante di Cardiff e, nietepopodiomenoche, la sirena delle isole Figi. E poi anche qualsiasi cosa la fantasia potesse
immaginare. Arrivò addirittura a presentare sé stesso come il più grande
mistificatore del suo tempo. Con il suo circo fu coniata la frase: «Venghino,
venghino signori e signore, più gente entra e più bestie si vedono.» ma tutto
questo è nulla rispetto alla storia della politica italiana.
Mister Phineas
Taylor Barnum sarebbe impallidito e avrebbe considerata ben poca cosa la sua
creatività se avesse potuto vedere quello che succedeva nel partito socialista
italiano degli anni venti, secolo scorso, vero circo Barnum della politica. La definizione è di Antonio Gramsci da Ales. Nel
Psi stava dentro di tutto, dagli anarcosindacalisti ai socialdemocratici
riformisti (c’erano già allora) alla fazione comunista giusto per dirne
tre, che al confronto la donna cannone e
lo scheletro di Cristoforo Colombo erano bazzecole. E la cosa sembrava essersi
fermata lì, ma poiché Giambattista Vico docet, i corsi e i ricorsi storici sono
sempre dietro l’angolo, ecco il Pd.
Già
dalla nascita questo è il partito sarchiapone, non a caso frutto della
fantasia di un politologo dalle camice improbabili, e dimostra nella sua
dirigenza una confusione mentale che né Freud né Jung o Lacan mai avrebbero immaginato.
A parte gli ex comunisti, alcuni dei quali hanno dichiarato dopo decenni di
militanza di non essere mai stati tali ma solo kennediani (kennediani?) ci stanno dentro, tutti quelli che non hanno
trovato spazio e strapuntini altrove. Ci sono i fautori della doppia linea e
gli utili idioti, l’abbinata di solito va di pari passo, gli aspiranti manager
e gli aspiranti mezzi conti. Poi con il tempo sono arrivati i globetrotter dei
partiti, che averne girati solo un paio fa poco chic e quelli che dichiarandosi minoranza sono solidi alleati della maggioranza. La situazione in sé ha del
kafkiano e viene catalogata nella categoria ossimori ma qui è la norma, poiché come
noto è la somma che fa il totale. E poi come si fa a resistere ad un ministero? Naturalmente non può mancare la lotta
generazionale: i giovani contro i vecchi anche se si scopre che molti di quelli
che stanno dalla parte dei giovani sono lì da sempre e anzi hanno stati di
servizio trentennali se non addirittura di più. E in questo tourbillon le
posizioni si mischiano e si rimischiano: se prima si vota in favore per non
danneggiare la ditta, quando mai un
partito è stato una ditta? poi si vota contro per non si sa quale motivo. Se
prima si sosteneva la separazione tra il ruolo di capo partito e premier adesso
che si è entrambi la si difende a spada tratta.
Si vuole il cambiamento con un ardore e per
ottenerlo van bene anche i vecchi arnesi delle gestioni precedenti. Sarà che
questi sono in grado di raccattare i voti (magari taroccati) delle sezioni? Ci
sono anche quelli che, nel nome del nuovo, sarebbe il riformismo, dicono:"non si può vincere un referendum senza i voti di quelli di destra" i quali per
definizione, si dicono conservatori. E dunque ecco spuntare la categoria dei
conservatori innovatori. Che di questa facciano parte ex vecchi democristiani e
patetici filosofi decotti è solo un segno dei tempi. E allora giù blandizie anche
per il vecchio capo della parte avversa scampato alla galera solo per una
carineria. Il tutto, ovviamente, senza il benché minimo barlume di quello che in un tempo
antico si chiamava “il disegno politico”. La visione del mondo.
Se
Mister Phineas Taylor Barnum potesse assistere ad una direzione del Pd si
divertirebbe come un matto e dovrebbe ammettere, nonostante tutto, di avere
ancora molto da imparare e fare ammenda per essersi dichiarato “mistificatore”.
C’è chi nel Pd gli potrebbe dare lezioni.
-:) un circo senza animali?
RispondiEliminaanimali senz'altro no, ma bestie quante se ne vuole :-)
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