Le
ricerche dicono che l’approccio personalistico venga vissuto come concretezza.
Ma lo affermavano prima delle ultime elezioni regionali. Adesso, sembra, che il
leader lontano sia più debole del leader vicino. Se Renzi non sembra avere un
avversario tra i big nazionali degli altri partiti forse ne può trovare
centomila tra quelli locali.
Pirandello senz’altro
apprezzerà il titolo. già di suo amava il paradosso e perdonerà pure che sia
utilizzato, un po’ stiracchiato, per una questione non così importante e
filosofica come la comprensione del proprio essere. Al dunque questa è la domanda che attanaglia
la stragrande maggioranza dei commentatori politici, giornalisti, conduttori di
talk show e magari anche qualcuno degli elettori. Che trovarli in questi giorni
diventa pure difficile.
Chi contro Renzi? Fino
ad oggi la risposta sembra essere:«nessuno» Non viene in mente alcun nome nell’attuale
panorama politico che sembri in grado di contrastare l’asfaltatore. Anche
i più giovani come Fitto o come Alfano o come Cattaneo, sembrano non vecchi ma addirittura
decrepiti: sono lì già da una vita. Da troppo tempo girano nel fantastico mondo
della politica. Gli altri fanno parte del paleolitico. E Renzi di tutto questo
se ne fa una ragione come peraltro del
dissenso del sindacato e anche della scarsa affluenza alle urne. E
probabilmente si è fatto una ragione anche che il suo governo esista e che i
sondaggi dicano che se si votasse adesso lui, nonostante il calo di consensi, vincerebbe
alla grande. Quindi chi contro? Nessuno.
Però qualcuno
episodicamente ci prova a lanciare una candidatura. Magari a titolo personale.
E qui entra in ballo l’uno pirandelliano. «Uno» è Salvini e «uno» è Passera. Qualche
settimana addietro ha fatto una fugace apparizione come «uno» anche Diego Della
Valle. Adesso è in ombra ma magari poi riappare. Cuperlo, Civati e Fassina
forse hanno il buon senso di non considerarsi un «uno» che poi a stare a
strascico se ne guadagna. Però, però. c'è Salvini, è come Bossi tutta demagogia
nazionalpopolare o, lui lo preferirebbe, federalpopolare. E le sue cento felpe
sono lì a dimostrarlo. E’ un Bossi in formato giovane, sguaiatello, senza
competenze, già bollato in Europa come «assenteista» e definito da Maurizio
Ferrara semplicemente «un attaccamanifesti.» E Ferrara è uno che di patacche se ne intende non foss’altro per
quelle che sostiene da trentanni e più. Data dalla sua conversione a Craxi
C’è anche Corrado
Passera che, lo ha dichiarato
ufficialmente, si candiderà come aspirante premier per il centrodestra o i
moderati o comunque per quelli non di sinistra. Si porta dietro, ahilui, non
pochi “peccati mortali”: essere stato ministro del governo Monti e prima ancora
amministratore delegato di banche che di loro non hanno un bel posizionamento
nell’immaginario collettivo. Ma non solo: ha passeggiato anche con i capitani
coraggiosi che hanno affossato Alitalia, facendola pagare ai contribuenti. Precedenti
pesanti per presentarsi come il garante del bene comune. Forse se ne possono
trovare di meglio. Ma si vedrà.
Le ricerche, però,
dicono che nell’attuale contesto l’approccio “personalistico” pare funzionare e
che sia anche considerato un elemento di concretezza. Ma le ultime elezioni in
Emilia-Romagna suonano diversamente: non si va a votare per il leader
regionale, lontano, ma ci si sposta per
quello locale:il sindaco. Lui lo si conosce e si sa cosa può fare e cosa no.
Come dire che i centomila del territorio possono sparigliare. Che senz’altro è
cosa che piacerebbe a Pirandello. Potrebbero i «centomila», se i singoli territori
ne avessero la voglia e magari anche un po’ di capacità, connettersi e fare
rete. E allora magari ogni singolo potrebbe mandare a Roma il politico che
conosce meglio e di cui si fida. Che poi sarebbe un vincere facile: centomila
contro uno solo. Si vince a mani basse. Lo dice anche la pubblicità.
La domanda è: chi si
candida a fare da federatore dei centomila?
.
Con l'ausilio della rete ed un buon organizzatore (centomila non è un numero impossibile) ci si potrebbe provare ......siamo già con un piede nel baratro.... abbiamo poco da perdere e non saranno i soliti noti dal passato nebuloso a tenderci una mano....tentar non nuoce. Che dite?
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