Ciò che possiamo licenziare

domenica 30 novembre 2014

Il Paese va a rotoli e loro giocano.

Berlusconi fa la parodia di Cetto La Qualunque, D’Alema pur di dar addosso a Renzi dice peste e corna delle sue scelte di quindici anni fa. Renzi distribuisce patenti d’eroismo che se si prendesse qualche weekend lungo non farebbe male. Intanto diminuiscono i consumi, cresce la disoccupazione e 11 miliardi delle tredicesime finiranno per pagare Imu, Tasi e balzelli vari.

Ci fosse ancora Totò direbbe: «c’è da scompisciarsi». A seguire le dichiarazioni dei vari personaggi che calcano il palcoscenico della politica peracottara. Sembrano ragazzini in gita scolastica: giocano. Galletti sempre pronti a beccarsi su tutto e non importa quale sia il tema all’ordine del giorno.

Berlusconi fa la caricatura di Cetto La Qualunque e  gli viene benissimo: quasi meglio dell'originale. Promette meno tasse per tutti come quell’altro prometteva «più pilu per tutti». Poi, come un televenditore, ci aggiunge l'aumento delle pensioni minime a 1.000€ e, non contento,  essendo uno che ha il cuore in mano e pure grande ci mette anche le dentiere gratis. Si vede che l’igiene dentale è rimasto un suo chiodo fisso. E gli porta alla memoria graziosi ricordi. Poi disquisisce sulle prossime elezioni per la presidenza della Repubblica e, a detta de commentatori che sembrano dei bookmaker, gioca spiazzare Renzi e a lasciarlo con il cerino in mano ponendo veti su questo e su quello e con l’aria di fare un favore chiede che tutto sia posticipato al giorno di poi del mese di mai. Tenendo comunque a specificare che la situazione è grave e lui lo deve dire. Che se magari tacesse questa sarebbe meno grave. Almeno per il sistema nervoso di quelli che ricordano aerei in overbooking e ristoranti pieni.

Renzi risponde dando patenti di eroismo, neanche si fosse sul Piave a tutti gli artigiani e imprenditori che si alzano al mattino. Come se operai, impiegati, contratti atipici, partite iva e precari non facessero lo stesso. Per informazione al vulcanico giovane presidente si aggiunge che anche i disoccupati, o come si usa dire i «diversamente occupati», lo fanno. Di alzarsi la mattina. E forse questi ultimi sono anche pià scattanti dei precedenti. Detto così, a spanne che ad entrare nei dettagli ci si fa solo male. Poi già che c’è anche lui dice che vuole abbassare le tasse, ma intanto non sa farsi rispettare dai petrolieri che non abbassano il prezzo della benzina e neancheriesce a riscuotere i crediti pregressi. Sarà poi da vedere se seguirà i suggerimenti della Corte dei Conti sull’8 per mille alle confessioni religiose. Che se ognuno si pagasse privatamente la sua chiesa e la sua fede sarebbe nel suo diritto e magari nel suo dovere. Ma sui fatti il fiorentino e i suoi paggetti e le sue ancelle latitano.

Chi non vuole latitare è l’immarcescibile Massimo D’Alema che intervistato questa volta da Paolo Valentino anziché dal solito Di Vico (che deve aver chiesto una dispensa) ha affermato che rifare quello che fece lui quindici anni fa sarebbe sbagliato. In verità in molti già lo sapevano e pure da quindici anni. Comunque pur di dare addosso a Renzi dice tutto e il suo contrario: sconfessa tutto o quasi quel che fece durante il suo governo che se non ci fosse mai stato ci si sarebbero risparmiati non pochi dei guai di adesso. Quindi, obnubilato dalla sua foga guerriera arriva addirittura a dire che bisogna fare più investimenti e anche pubblici. Che è proprio quel che sostiene Renzi. Ma non aveva detto dalla Gruber che ormai faceva un altro mestiere e girava il mondo? Perché non continua a farlo, il giramondo, e, come dicono i giovani non ci molla?

Nel mentre che i ragazzi guazzano nella pozzanghera della politica politicata la disoccupazione giovanile è salita al 43,3%, e quella generale al 13,2%, con l’incremento dell’1% dall’inizio dell’anno. Sei italiani su dieci hanno deciso di tagliare le spese natalizie (che tradotto per i cervelloni di cui sopra vuol dire meno consumi) e ben 11 miliardi delle tredicesime serviranno per pagare le varie tassazioni: Imu, Tasi ed addizionali varie. Poi bastano due gocce di pioggia e intere città finiscono sott’acqua. Le case popolari cadono a pezzi e solo a Milano ci sono migliaia di vani vuoti. E gli spazi vuoti, è una legge fisica, vengono riempiti, si sa.  Come tutto questo non fosse sufficiente c’è anche il pasticcio del bonus mamme lanciato nientepopodimenoche dal governo Monti. Dopo due anni non è chiaro a quanto ammonterà quali i limiti di reddito e neppure i tempi di erogazione. Probabilmente verrà consegnato quando i pargoli partiranno per il servizio militare. Ma ci saranno ancora la controfigura di Cettolaqualunque, un mezzo conte megalomane e un fiorentino dalla lingua sciolta. Auguri

7 commenti:

  1. Sono tutti i politici cosi" ,tuttiiiii

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  2. Caro Castruccio quando per il primo di aprile corrente anno ho inaugurato con un tuo post la discussione "cronaca politica : realtà o fantasia" puntavo molto sulla tua nota verve per i capitoli successivi, ma devo dire che i protagonisti della politica del nostro sciagurato paese ti rendono la vita facile , certe volte cercando di sistematizzare in un contesto comico le le loro uscite , rischi di migliorarle

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  3. D'Alema er Massimo ‏@MassimoLeaderPD 11 h11 ore fa
    .@vicarioimperial Guardi che non ho sconfessato niente di quanto ho fatto.Ho detto che sono tempi diversi,tali da richiedere altre soluzioni

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    1. @MassimoLeaderPD Allora meglio sconfessare visti gli effetti al minimo contraddittori: aver "fin troppo" liberalizzato il mercato del lavoro, Per dirne uno e per dirne un'altro si è aperta la forbice tra ricchi e poveri. Infine dotto non in difesa di Renzi, legga "contro la mentalità libresca" del Presidente Mao

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  4. marcello d'agostino ‏@mardagostino 8 h8 ore fa
    @MassimoLeaderPD @vicarioimperial Che vuol farci Presidente, quelli là hanno il copyright del cambiamento. Loro veloci e gli altri fermi.

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    1. @mardagostino @MassimoLeaderPD il copyright del cambiamento (in positivo) ce l'ha chi lo fa. e nei 2 governi D'alema non s'è visto

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  5. Tutti commenti molto facili e superficiali.In una parola "qualunquistici".

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