E' un gesuita ed ha scelto
il nome di Francesco. I francescani, nella storia, con i gesuiti se
la sono vista brutta più di una volta. La prima cosa che ha chiesto è stata la recita
di un Pater-Ave-Gloria: piccola penitenza per piccoli peccati.
Senz'altro conosce i Fioretti di san Francesco. Ma la “Mondizia”
da portare oltre Tevere è tanta.
Francesco I |
E così la tradizione che
recita “chi entra papa in conclave ne esce cardinale” è stata
rispettata anche questa volta. E' diventato papa Jorge Mario
Bergoglio. Un outsider che i bookmaker davano
41 a 1. Ma questi si sa, sono
anglicani e vanno per le spicce. Per loro il mondo dei papisti è un
mezzo mistero. Quando non lo è per intero. E' dai tempi di Enrico
VIII che ce ne capiscono un acca. E la cosa nei secoli è solo
peggiorata.
Sta di fatto che questa
volta i principi della Chiesa (altrimenti detti cardinali) se la sono
cavata in un fiat. Dieci riunioni per le primarie e un
conclave con sole tre votazioni. Va bene essere in tempo di crisi e
che le trasferte devono essere brevi ma ci si aspettava qualcosa di
un po' più istituzionale e strutturato. Questo più che un conclave
è parsa un'intramuscolare. Pic, e: già fatto. Si spera anche sia stata indolore.
Magari il prossimo lo
faranno via internet e quelle che oggi sono le congregazioni
diventeranno le le paparie.
Pare però che in tutto
questo l'influenza dello spirito santo sia stata assai modesta se
non addirittura marginale. Sembra infatti che molto di più abbiano
potuto le suore di santa Marta. E soprattutto la loro cucina.Segno che le donne stanno allargando la loro influenza nella Chiesa.
Qualche
cardinale aveva fatto addirittura arrivare alcune lagnanze ai media
già durante le primarie. A riprova che le cose fondamentali della
vita non possono essere tenute segrete troppo a lungo. Anche
l'accommodation sembra non
fosse granché. Spartaneggiante. Non è più di moda. Per
cui se due più due fa quattro il mini conclave è stato dovuto alla
carbonara fredda, all'abbacchio sbruciacchiato, a vini scadenti e
alla stanza poco confortevole. A tutto questo s'aggiunga che i
cellulari erano schermati, non avevano collegamento wi-fi che vuol
dire niente tablet, niente mail, niente facebook e niente twitter. Da
impazzire. Come si può resistere così? Meglio sbrigare la faccenda
in velocità. E non è da escludere qualcuno abbia pure scommesso
sull'outsider. Infondo 41 a 1
è una bella tentazione. Adamo s'è lasciato andare per molto meno.
E soprattutto negli altri stati l'8 per mille se lo sognano.
E così
ecco Jorge Mario Bergoglio che nella lotta tra italiani e stranieri è
un buon compromesso: è argentino ma di origine italiana. Cosa vuol
dire avere alle spalle duemila anni di storia. E che storia.
Si
dice ami il tango - con chi lo ballerà in Vaticano?- e il calcio:
si spera non riporti in Italia Maradona. Che di gente che fa
comparsate in tv ce n'è a sufficienza.
Vaga
somiglianza con Woody Allen e' di discendenza piemontese - che per
la vulgata significa “falso e cortese” - e anche gesuita. I due
termini, nella sostanza, non sono poi così distanti se si esclude la
questione della cortesia. Ché i gesuiti nella loro storia hanno
saputo essere anche un po' rudi quando con la controriforma si sono
occupati dell'inquisizione. A questo proposito ne sanno ben
qualcosa i francescani e gli indios del sud America e gli ebrei e gli
eretici, tra cui Giordano Bruno.. Tanto per dirne di alcuni.
Bizzarro
che abbia scelto il nome di Francesco con chiaro riferimento, o
almeno così è parso ai più, al poverello di Assisi. Magari si
tratta di vaticana metacomunicazione nel segno del contrappasso: mano di ferro
in guanto di velluto.
Se la scelta del nome sarà conseguente se ne vedranno delle belle, Da convertire ci sono
lupi (Fioretti cap. XXI) e ladroni (idem XXVI) che da quelle parti delle due categorie ne
girano parecchi pure se i primi non vengono da Gubbio né i secondi
sono di Monte Casale.
Così come se decidesse di “liberare preti che
sono in peccato col demonio” (idem XXIII) o se “si mettesse in
amore di santa povertà” (idem cap.XIII) o a voler far star “quete le
rondini” (idem XVI) avrebbe solo l'imbarazzo della scelta, in
primis e poi il suo bel da fare.
Per
ora è partito con un bel Pater-Ave-Gloria che
questo terzetto di preghiere e in questa sequenza sono di solito la
piccola penitenza per i peccatelli veniali. Se si pensa alla
gente che era in piazza con naso all'in su forse ci stava pure ma se
si sposta la visuale a quelli che formano il team che gli sta attorno, allora
la cosa è meno di un blacebo. Salvo che non sia un segnale. Mah.
Si tratterà di aspettare e vedere. Le menti dei papisti, come dicono gli anglicani, sono sempre imperscrutabili.
Si tratterà di aspettare e vedere. Le menti dei papisti, come dicono gli anglicani, sono sempre imperscrutabili.
Certo
volesse invitare “madonna Mondizia” in
quel Tevere ce ne sarebbe di guadagno per tutti. Anche per i laici.
“Mondizia” nel
lessico del 1200 significa "purezza". Per chi ha voglia di capire.
Se le sue origini sono piemontesi, mi auguro che sia un Luigi Einaudi in vesti bianche.
RispondiEliminanon fosse altro che per imitare il Presidente nel fare senza.....rompere, cosuccia assai difficile al nostri tempi in certi palazzi di.....povertà, misericordia e solidarietà....altrui!
EliminaE' come un cane che si faccia chiamare Micio.
RispondiEliminaII nuovo Papa ha scelto di chiamarsi Francesco e la scelta, dai più, viene attribuita al santo d'Assisi. Tuttavia si potrebbe riferire ad un altro Francesco, ovvero Francesco Saverio fondatore della Compagnia del Gesù. Anche perchè l'Ordine Francescano e Domenicano hanno sempre accusato i Gesuiti di rivolgersi prevalentemente alle classi elevate , come dire : fra Francescani e Gesuiti non c'è mai stato tutto questo amore !
RispondiEliminanessuno ora può dire come sarà il pontificato di "Francesco I", certo che quelle ombre sul suo passato lasciano interdetti. Anche le sue posizioni sui "valori non negoziabili" non fanno molto ben sperare. Forse, da gesuita, quindi buon diplomatico, farà dei cambiamenti solo apparenti, probabilmente molto esaltati dai nostri media, ma nella sostanza poco o nulla, sarà il "cambiare tutto, perchè nulla cambi" di gottopardesca memoria...riguardo alla scelta del nome, da un pò di giorni se ne parlava molto, era molto gettonato e così è stato, anche se, francamente "Papa Francesco" a me sembra un ossimoro!
RispondiEliminaAccidenti....avete tutti proprio tutti colto il segno di questa elezione .Complimenti, poi, alla signora Finelli che mutuando un linguaggio da tra Amici Miei e XFactor pensa che il nome di Francesco sia stato scelto perchè molto gettonato. Ora, lo scrivente non può certo essere considerato un cattolico fervente, ahimè non lo sono e sono anche poco praticante, ma ho la buona abitudine di leggere qualche libro di Storia , evitare le trasmissioni Tv dove cazzeggiano Crozza, Litizzetto e company.
RispondiEliminaOra, cara signora Finelli, nella scelta del nome Francesco - legga attentamente cosi' impara qualcosa che non sa- c'è un programma preciso. Francesco d'Assisi si reca a Roma dopo un sogno rivelatore, dove una voce gli chiede "Francesco vai a Roma e salva la mia Chiesa". Il nuovo Papa, continui a leggere signora Finelli, così apprende, è un cardinale del continente subamericano, ovvero un presule che appartiene al Sud del mondo. Ovvero, scelta quanto mai idonea, in questo momento, dove i contrasti tra il Nord e il Sud del mondo si stanno acuendo.Il fatto che sia un gesuita - questo leggetelo tutti - non guasta. Dovete sapere, cari anticlericali un tanto al chilo, che scondo la regola di Santo Ignazio di Loyola - fondatore dei gesuiti - la regola principale è quella di non accettare cariche ed onori. Se foste state attenti, ieri sera, quando Francesco, il nuovo Pontefice, ha parlato del suo nuovo compito, o meglio della sua nuova missione, non ha mai usato la parola Papa, ma ha detto Vescovo...
Probabilmente questo Pontefice, cari anticlericali, sospettosi e diffidenti, segnerà una svolta profonda nella Chiesa. Sono disponibile per altre lezioni di Storia...!! Si io non sono tenuto alle regole di umiltà, ma a fronte di queste cervellotiche e italianesche considerazioni, voglio salire in cattedra...studiate gente...studiate...!!!
Sil Bo Papa Bergoglio, il gesuita temuto dai desaparecidos. Già il giorno dopo il conclave che scelse Ratzinger, Jorge Mario Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires, tra i più votati anche allora, fu accusato di collusione con la dittatura argentina che sterminò trentamila persone. Le prove del ruolo giocato da Bergoglio a partire dal 24 di marzo di 1976, sono rinchiuse nel libro "L'Isola del Silenzio.
RispondiEliminaVale anche per lei, s'informi meglio, lasci stare i libercoli della sinistra pseudo-rivoluzionaria, non si lasci contagiare dal virus del 'grillismo' che impazza in questo paese. Approfondisca, studi, legga testi imparziali...non tesi di comodo...
RispondiEliminaIn Italia, in questi giorni, c'è questo clima pesante, fosco, che riporta alla memoria gli anni '20, gli anni che portarono il fascisma la potere. Dove, allora c'era un signore che diceva: Posso trasformare quest'aula sorda e grigia(Il parlamento) in un bivacco di camicie nere. Oggi, invece, i tempi sono cambiati e la cultura anche e quindi si scade sul genere alimentare: " Apriremo il Parlamento come una scatoletta di tonno"...
Non ci trova, lei, Sil Bo, un'analogia inquietante? Sil Bo, legga di più...ma legga bene e poi vedrà caro Sil Bo, che alla fine della lettura dir°: BOH!