A
molti dei grandi la Storia ha concesso l'eccezionale privilegio di
veder affiancato al loro nome un aggettivo o una piccola sentenza
che ne qualifica l'operato e il ruolo che hanno avuto nella loro
epoca. Talvolta basta citare l'aggettivo che già si intende di chi
si vuole parlare. Ecco quindi che Mary Steward viene definita la
sanguinaria, Lorenzo de Medici è il magnifico, Bismarck
è il cancelliere di ferro, così come Margaret Thacher è la
lady di ferro, Vittorio
Emanuele II è il re galantuomo, Giuseppe Mazzini è detto
l'apostolo delle libertà e Giuseppe Garibaldi è l'eroe
dei due mondi. Giusto per citarne alcuni ché la lista è
lunghissima. Da oggi, accanto a tutti questi illustri, possiamo
aggiungerne un altro: Enrico Letta, che senz'altro passerà alla
storia come il difensore del chinotto.
Nei
giorni passati, con la consueta poca cautela che sta caratterizzando
gli interventi di molti ministri 'tecnici', Renato Balduzzi, ha
lanciato pubblicamente il maxidecreto sulla sanità che, con non
poche ingenuità, si prefigge il scopo di ridurre la spesa sanitaria
lavorando sulle potenziali cause di malattia ivi incluse le bevande
gassate. Argomento serio che purtuttavia si presta a non poche
ironie., a cui va tra l'altro il merito di aver fatto scrivere al
pedante Pierluigi Battista un pezzo quasi divertente. Ovviamente,
come ricordava il presidente Mao Tse-Tung, l'imbecille guarda il dito
e non la luna. E a concentrarsi sul dito sono stati in parecchi. E
molti di questi per cause non certo disinteressate.
Naturalmente
in questo contesto non poteva non prendere posizione Enrico Letta,
vicesegretario del PD, grande giocatore di subbuteo, attività che
pratica con Napolitano junior, il figlio del Presidente e che nella
sua biografia tiene a sottolineare di essere meglio di Andreotti.
Infatti scrive: “diventa a 32 anni ministro per le Politiche
Comunitarie, è il più giovane ministro della storia repubblicana e
batte Andreotti, ministro a 35 anni.” Ognuno ha i riferimenti
che crede, per carità.
Probabilmente
il buon Richetto ha pensato che la nazione non potesse rimanere
orfana del suo pensiero, visto che ha saputo prendere posizione su
qualsiasi evento sia circolato per il Paese e quindi ha deciso di
fornire una volta di più una delle sue chiare, precise e
inappellabili opinioni. Con indomito coraggio si è lanciato
nell'eroica difesa del Chinotto e, per non far torto a nessuno, anche
della Spuma Bionda.
Interpellati
in proposito sia il Chinotto sia la Spuma Bionda hanno ufficialmente
dichiarato di essere molto contenti di questa presa di posizione e
che sono certi del trionfo della giustizia avendo piena fiducia nella
magistratura. Che va sempre bene. Tuttavia in serata si è avuta
notizia di alcune intercettazioni telefoniche.
In
una il Chinotto, parlando con uno Spumante il cui telefono è sotto
controllo per reato di aggiotaggio di bollicine, avrebbe espresso
tutte le sue perplessità. “Di lui (Richetto Letta, ndr) non mi
fido. Sopratutto dopo che ha insistito per la foto ricordo. Non
vorrei finire come Di Pietro nella foto di Vasto – avrebbe detto il
Chinotto – che adesso vuole sostituire con de Magistris. E se poi
mi sostituisce con l' Orzata? O addirittura con l'acqua minerale
naturale. Noi che facciamo?”
In
una seconda La Spuma Bionda, si sarebbbe sfogata con lo stesso
Spumante, dicendo: “Come fai a fidarti di uno che nella stessa
intervista dice che il pdl è meglio di Grillo e poi che Berlusconi,
che del pdl è il capo, è una mina vagante? O che sbandiera ai
quattro venti che c'è l'accordo sulla legge elettorale e poi salta
fuori che non c'è manco p'a capa.” “Hai ragione – è stata la
risposta dello Spumante - è' ancora un ragazzo. Andreotti alla sua
età questi errori non li faceva proprio. Anche se è democristiano
dentro.”
Il
Procuratore Generale di Cartizze non ha voluto commentare limitandosi
a dire che le intercettazioni sul caso aggiotaggio di bollicine non
sono ancora state sbobinate.
Enrico
Letta sollecitato sulla questione delle intercettazioni avrebbe
detto: “Continuo ad essere ottimista sia sulla legge elettorale sia
sulla difesa delle bollicine.Quelle che sento sono le evidenti e solite esagerazioni giornalistiche che tendono a destabilizzare la politica del governo che noi appoggiano. Lo ribadisco io sono per il chinotto libero. E poi l'acqua minerale naturale non mi è mai
piaciuta. E neanche l'orzata.” Forse.