Caditoie: i direttori di Corriere della Sera,
Repubblica e Messaggero si sono fatti ingannare dal termine un po’ snob. Se l’Osservatre
Romano avesse scritto tombini forse non ci sarebbero cascati. Monsignor Becciu
con la puntuta ironia dei pattadesi ha aggiunto che i giornali dovrebbero
pesare di più le notizie. Chissà se i tre dell’Ave Maria hanno capito la
lezione.
I titli di Corriere della Sera, la Repubblica e il Messaggero |
Che in Vaticano
siano dei burloni lo si sa da sempre, oltre duemila anni, e con l’avvento al
soglio pontificio di Bergoglio la propensione agli scherzi è senz’altro
aumentata e s’è fatta più puntuta. Nulla a che vedere con l’umorismo tedesco di
Ratzinger o quello polacco di Woytjla. Il fatto che come vice di Pietro Parolin,
che ci è regalato dalla terra di Goldoni, ci sia Angelo Becciu che viene dalla
Sardegna, e in più sia originario di Pattada cittadina nota per is arresoias (coltelli a serramanico,
pattada appunto) la dice lunga sullo
spirito goliardico che aleggia oltre Tevere.
Le facezie più
sono fini più fanno male e fanno fare la figura dei minchioni a quelli che ci cascano. E
questo è il caso di quanto è stato letto e male interpretato su l’Osservatore Romano di sabato 10
settembre. Poche righette che hanno mandato in solluchero Lucio Fontana, Corriere della Sera, Mario Calabresi, la Repubblica e Virman Cusenza, il Messaggero. Il testo che ha
entusiasmato i tre dell’Ave Maria: recita così: «Il maltempo paralizza Roma – e
poi più circostanziato – Nella Capitale a riprova dello stato di abbandono in
cui per certi aspetti versa la città, pochi minuti di pioggia sono bastati
per provocare la caduta di numerosi alberi
danneggiando numerose automobili e mettendo a serio rischio l’incolumità dei
cittadini. – e ancora con più veemenza -
Molte strade soprattutto nei quartieri
meridionali, sono state letteralmente allagate, dalla mancata pulizia, ormai
cronica, delle caditoie.» Un testino
simile, nelle redazioni lo si definisce testicolo, si solito viene richiesto a
qualche apprendista alle prime armi. E a ben vedere più o meno è lo stesso
testo (testicolo) che viene riproposto ad ogni cader di goccia a Roma come
anche a Milano.
Ciò che avrà
fatto sospettare i tre direttori che senz’altro sotto sotto gatta ci covava deve
essere stato l’uso di «caditoie». Termine raffinato e anche un poco snob.
Figurarsi se l’articolista avesse aggiunto «caditoie a bocca di lupo.» I tre
dell’Ave Maria avrebbero immediatamente pensato alla riproposizione della santa
inquisizione e magari al ripristino della pira a Campo de' Fiori. Quindi si sarebbero
scatenati per essere i primi a portare la carta con cui appiccare il fuoco. L’idea
di vedere Virginia Raggi scarmigliata, pallida e discinta, dopo un paio di giri
di corda, ben legata al palo per essere abbrustolita come Giordano Bruno deve
aver eccitato più di un sogno. Ma così non era. E il sostituto della Segreteria
di Stato monsignor Angelo Becciu ha dovuto spiegare.
L’ha fatto il
monsignore ridendo sotto i baffi e dichiarando con fare curiale, per l'appunto, che era un
semplice pezzo sul «cronico degrado di Roma». Ecco avessero soppesato le parole
i tre direttori avrebbero visto che la mancata pulizia delle caditoie si definiva
«cronica» quindi di lontana provenienza, «difetto inveterato» dice la Treccani.
Però qui si va sul difficile: caditoie, cronica, inveterato, c’è di che
perdersi. E allora a scanso di equivoci meglio allinearsi con i desiderata del momento e dai addosso alla
Raggi. Tanto piove sul bagnato.
Ha aggiunto il
monsignore che il tempo passato dall’insediamento della nuova giunta è poco e i
mali antichi, magari, ma questo non l’ha detto, un po’ di responsabilità ce l’ha
anche chi ha gestito i precedenti pontificati. Ed ha finito Angelo Becciu con
la puntuta ironia dei pattadesi: che scivolassero sul tema i giornali web atutto sommato ci poteva anche stare, troppo veloce il mondo delle notizie, ma
la carta stampata, prorpio no: ha più strumenti per «pesare e valutare». A esserne capaci.
Chissà se i direttori
dell’Ave Maria hanno capito la lezione? Magari fosse stata rinforzata da tre pater-ave-gloria avrebbe più risultato.
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