Tre date per la solita orgia di retorica. Provate a mettere in pratica i suggerimenti di Papa Francesco ai giovani e vi troverete licenziati. Draghi: il contrasto alla violenza sulle donne è una priorità assoluta, banalità assoluta da Chance il Giardiniere. Poca visibilità per il 24 novembre.
Anno 2021,
autunno, fine novembre, spiccano tre date: 21 Giornata Mondiale della Gioventù,
ma anche delle vittime della strada, della festa nazionale dell’albero e,
incredibile dictu, della televisione, manca solo lo scoubidou per fare scala
reale. Comunque, andando avanti ci si imbatte nel 24 novembre truce ricorrenza
del giuramento di fedeltà chiesto dal regime fascista ai docenti universitari e
si arriva al 25: Giornata contro la Violenza sulle Donne. Se Z è stata l’orgia
del potere questa fine novembre è l’orgia della retorica che più sgangherata
non si può. Sgombriamo subito il campo dal 24 novembre che ha avuto poca o
nulla risonanza sui media nazionali, data semi negletta dato che epigoni di
quella storia bordeggiano intorno al governo e vuoi mai mettere che i migliori vogliano esporsi con qualche
presa di posizione precisa e magari controcorrente. Giusto per essere giusti l’ANPI
provinciale di Milano ha ottenuto di poter apporre, alla Università Statale,
una targa dedicata al filosofo Pietro Martinetti, uno di quella sporca dozzina
di docenti che si rifiutò di giurare. Ambito locale dunque, retorica, ammesso e
nn concesso ci sia stata, di basso profilo. Evviva. Evviva. Le altre due date invece la
retorica se la sono goduta alla grande. Ha principiato Papa Francesco con il discorso
dedicato ai giovani nel quale, stancamente, ha ripreso concetti già declamati
da altri: abbiate sogni, inseguite i
vostri sogni. Lo disse già Steve Jobs, che a dirlo non costa nulla. È andato
più indietro nella storia, il ghostwriter
di Papa Francesco, aggiungendo: fate
chiasso. Lo scrisse già il 5 agosto del 1966 Mao Tze Dong: sparate sul quartier generale. Quindi
in entrambi i casi roba stantia e di nessun gusto palatale. D’altra parte provate
a inseguire i vostri sogni o a fare
chiasso, con la carica eversiva che i due messaggi comportano, in Apple, ma
anche nella Chiesa e in una qualsiasi altra azienda multi o anche semplicemente
nazionale e scoprirete in quattro e quattr’otto come si finisce isolati o
addirittura licenziati. Perché la cooptazione vale più del merito, ma questo
nessuno lo dice: troppo scomodo. E poi si arriva al 25 novembre Giornata contro la Violenza sulle Donne. Il
presidente Draghi a questo proposito ha detto che «si tratta di una priorità assoluta per il governo che intende l’odioso
problema in tutti i suoi aspetti, dalla prevenzione al sostegno delle vittime.»
Lo dicono tutti, da sempre, e avrebbe potuto dirlo anche Chance il Giardiniere
specializzato in frasi del tipo «dopo l’inverno
arriva la primavera» e sul resto taceva, quasi come Draghi. In ogni caso
dopo la suddetta petizione di principio che magari anche i fascisti di Forza
Nuova e Casa Pound potrebbero sottoscrivere, a proposito non sono ancora stati
sciolti, ci sono i non fatti. I non fatti sono quelli illustrati, neanche denunciati, che alla lunga denunciare stanca, dalle attiviste della Casa delle Donne, Lucha y Siesta. Simona Merata, Chiara
Franceschini, Amy Battistoni, Milena Fanizza hanno tranquillamente elencato
che: il piano triennale sul ruolo dell’educazione
è manchevole, non c’è un piano strutturale che vada a prevenire il fenomeno
nelle scuole e nei luoghi di formazione, anche presso le istituzioni relative
ai tribunali e le forze dell’ordine. E che i soldi: dipende dove li spendi e come
li spendi ché stanziare milioni e distribuirne solo 2% dice solo di
neghittosità e ignavia. Se poi i denari destinati alla lotta contro la
violenza sulle donne finiscono alla
nazionale cantanti si è all’apoteosi.
Lucha&Siesta per il prossimo anno promette una giornata di silenzio. Si
eviterà la retorica di ministri e ministre che anno dopo anno ripetono a
pappagallo lo stesso sciocco discorso. E sarà un silenzio, se effettivamente lo
faranno, diverso. Diverso da quello di Draghi e di Chance il Giardiniere.
Buona settimana
e buona fortuna.
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