A quanto pare Francesca Pacale ha
proprio deciso di essere in prima linea nella difesa dei diritti
civili ed in particolare del popolo Lgbt e si sta muovendo con grande
decisione.
Se poi alle parole seguiranno i fatti lo si vedrà solo
dando tempo al tempo. Da quando la giovane compagna di
Berlusconi ha deciso di lanciarsi in questa battaglia civile non si è
fatta crescere l'erba sotto i piedi. Anzi sta bruciando le tappe. Il
28 di giugno ha annunciato che si sarebbe iscritta all' Arcigay e il
7 di luglio l'ha fatto per davvero nella sede di Napoli
dell'associazione. E poi per dimostrare che questa non è una
tematica di parte si iscrive, come naturale, a GayLib che è
l'associazione gay che ha come riferimento politico il centro destra.
L'iscrizione è avvenuta con il
placet dell'ex machista Berlusconi Silvio sempre ammesso che in
famiglia, ancorché di fatto, abbia ancora voce in capitolo. Il che non
è dato per scontato. Comunque Francesca Pascale così
si è espressa al momento dell'iscrizione: «Lo
faccio come donna e compagna di Silvio Berlusconi convinti come
siamo, io e il presidente di Forza Italia, che solo se si schiera il
centrodestra questo grande traguardo riformista potrà essere
finalmente e rapidamente raggiunto.»
Con ciò sostenendo che senza Forza Italia non si va da nessuna parte
sia che si tratti di riforme istituzionali sia dei diritti civili. E
questo un po' preoccupa. Ovviamente
una simile forza della natura non poteva fermarsi alle dichiarazioni
e presto fatto Pascale Francesca ha costituito un dipartimento in
Forza Italia dedicato alla questione gay. Il nome del dipartimento
per esteso è: «dipartimento
Libertà civili e diritti umani.»
E per non farsi mancare nulla giusto due giorni fa ha partecipato
alla manifestazione GayPride di Reggio Calabria, che senz'altro non
sarà l'unica che la vedrà in pista.
Poiché
di non sole manifestazioni vive il politico sia uomo sia donna: ecco
l'annuncio di un prossimo disegno di legge. Lei che non è neanche
in parlamento, ma questo ovviamente non vuol dire. Sarà proprio il
dipartimento a stendere la legge sulle unioni civili e poi si troverà
qualche parlamentare come primo firmatario. Magari la Pascale sta
pensando a Gasparri o alla Santanché. Tuttavia papabili potrebbe
essere anche la Gelmini o la Biancofiore o la Prestigiacomo. Che se
fosse sarebbe un bellissimo colpo di teatro. E se non ci ha pensato
questo è un suggerimento.
E
Scalfarotto Ivan? Senz'altro in tema di diritti civili s'è
precipitato a sistemare in primis la posizione sanitaria-assicurativa del suo
compagno convivente. (1)
Quando l'operazione che odorava un bel po' di casta è diventata di
dominio pubblico lo Scalfarotto si è subito affrettato a dichiarare
che si sarebbe impegnato per presentare una proposta di legge a
tutela di tutti i conviventi, etero e omo, anche al di fuori del
parlamento. Si era a maggio del 2013. Di detta promessa si sono perse
le tracce. Come dire: passata la festa gabbato lu santo. Ha
presentato, in verità, come primo firmatario, insieme a mezzo
parlamento la legge contro l'omofobia. Ma qui si è all'abc del
vivere civile. Dopo di che il nulla.
È
da dire che nel frattempo Scalfarotto Ivan è stato nominato
Sottosegretario di Stato al Ministero delle Riforme e, come scrive
sul suo sito, ha passato gli ultimi giorni nell'aula di Palazzo
Madama ad ascoltare gli interventi (oltre 130) relativi alla riforma
del Senato. E questo ci sta è suo compito. Dove abbia passato i
giorni e le settimane e i mesi precedenti non è dato sapere. Ma
nell'epoca della produttività e della auspicabile crescita far solo
una cosa alla volta non depone bene. E questo un ex direttore del
personale dovrebbe saperlo bene. Ma forse la produttività di un
parlamentare gira su piste diverse.
E
così la Pascale in mancanza di alternative si troverà ad essere
l'unica a muoversi con vivacità su questo terreno estremamente
qualificante per il grado di civiltà di un Paese e mentre fa
autocritica su comportamenti e dichiarazioni del passato, su tutte
aver paragonato la Santanché a Crudelia de Mon dichiara:«è
una battaglia di buon senso.»
Com'è vero. Sempre che non si tratti dell'ennesima
strumentalizzazione. Che non sarebbe bello.
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(1) http://ilvicarioimperiale.blogspot.it/2013/05/quanto-e-bravo-ivan-scalfarotto.html
Secomdo me sn sl parole messe li
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