Panico in Europa. Nelle cancellerie un solo grido:« no, D'Alema, no!»
Come noto la posizione di
ministro degli esteri della Ue tocca all'Italia. C'è chi dice che
sia un posto da niente, solo onorifico e chi invece sostiene che sia di grande
importanza. A giudicare dal ruolo che l'Europa ha giocato negli
ultimi più esclatanti episodi: la questione dei telefoni dei leader
europei controllati dagli americani, la crisi dell'Ucraina e quella
attuale tra Israele e Palestina, sembra più giusta la seconda.
Magari si vorrà dare la colpa
alla Ashton che di nome fa Catherine Margaret ed è baronessa, per
l'appunto, di Ashton Upholland e che nonostante abbia 58 anni e da
sempre sia coinvolta nella politica britannica, di esperienze sugli
esteri ne aveva pochina. D'altra parte per ricoprire un ruolo che non
conta l'esperienza non serve. E comunque all'epoca fu preferita a D'Alema.
In ogni caso quel posto, per le
strane logiche che vedono le alchimie burocratiche farla da padrone, tocca al Belpaese e allora il giovane Presidente del
consiglio italiano con il cipiglio che lo contraddistingue, tra una
supercazzola e l'altra, ha puntato la sua fiche: Federica
Mogherini. Lei di anni ne ha solo 41 e due legislature alle spalle.
Ha ricoperto vari ruoli nella commissione esteri dei Ds che è come
dire giocare nel campionato dell'oratorio. Adesso dice che il suo
mestiere è fare la ministra degli esteri dell'Italia. Evvabbé. Che
fosse un mestiere nessuno l'aveva capito.
I partner europei lì per lì
non ci hanno nemmeno fatto caso: tanto, devono aver pensato, per quel
che conta non vale la pena discuterne. Poi però hanno intravisto la
Mogherini all'opera e a molti, 11 Paesi su 28, non gli è andata a genio. Hanno commentato: troppo vicina a Putin nel senso di
acquiescente. Magari avevano ancora in testa la bella trovata del
furbetto Letta di andare ad omaggiare il nuovo zar per sperare di
ottenerne il sostegno nell'assegnazione dei giochi del 2024. Buon
sangue non mente avranno pensato. Poi ragionando devono aver pensato
che va bene che quel posto non conta una cippa ma magari
di danni stando lì se ne possono fare parecchi e allora meglio una
candidata bulgara, tale Kristalina
Georgieva che l'orso
russo lo conosce ben bene.
Gli altri big dell'Ue fino ad
ora disinteressati alla vicenda hanno pensato che 11 su 28 è una
percentuale altina e quindi forse se ne deve discutere. Ecco allora
che il furbo Matteo tira fuori la sua carta per sparigliare. Chiama
François, nel senso di Hollande, e poi Angela, nel senso di Merkel e
qualche altro semi big e spara la sua proposta per sparigliare :«O
la Mogherini o D'Alema»
Panico
in Europa. C'è chi giura, si fa per dire, di aver sentito in
tutte le cancellerie d'Europa un solo grido:«No, D'Alema, no!»
Il
fatto è che la Mogherini sarà anche vicina a Putin e avrà anche il
vezzo (da dimostrare però) tutto italico e anche un po'
democristiano di fare la furbetta (fa parte della corrente di
Franceschini, il primo big convertito al renzismo) ma non si crede
una grande stratega e neppure una grande statista. D'Alema invece sì
e lo dice pure, in più, come scrive l'ambasciatore Romano. gli
piacciono i complotti. E questo non è bello.
Magari
questa volta Renzi l'ha giocata da campione ed ha fatto centro:
meglio una senza esperienza piuttosto che D'Alema. Che se l'Italia se
lo deve tenere per forza ma agli altri europei non l'ha certo ordinato il
medico.
d'alema....il rottamato che avanza
RispondiEliminaEh vabe ma gioca sporco pure lui però a fare anche solo il nome di D'alema E' come dire a tuo figlio: non ti piacciono i piselli e non vuoi mangiarli?ok, mangia sta m.... di cane.
RispondiEliminaUn uomo mi disse:" ho due figli..... Uno e' normale..... (piangendo) l'altro e' del PD!!!!
EliminaDalla padella , alla brace......
RispondiElimina