Si dimette da
presidente del movimento che ha fondato perché non è vero che sia
laureato e che abbia partecipato allo Zecchino d'oro. In Italia
quella delle dimissioni è una consuetudine connaturata al carattere
nazionale. In questo paese non c'è la cultura del “pezzo di carta”
ma quella della conoscenza vera. E le bugie sono punite, severamente.
Oscar Giannino disegna gli abiti che indossa |
Il fatto è noto: Oscar
Giannino ha mentito sul suo master, idealmente conseguito nella assai
prestigiosa Booth School of Business di Chicago, sulle sue due
lauree. una in giurisprudenza ed una in economia e anche sul fatto,
oltre modo grave come stigmatizza Cino Tortorella in arte Mago Zurlì,
di aver partecipato allo Zecchino d'oro.
Vergogna , vergogna,
vergogna.
Non si dicono le bugie
soprattutto in un paese dal forte senso dell'onestà, intellettuale e
non solo, dall'estremo rigore morale come l'Italia. Dove tutto si può
fare, metaforicamente parlando, tranne che mentire. La reputazione è
sacra e appena una macchiolina, ancorché impercettibile, si posa o
addirittura semplicemente fa ombra all'immacolato curriculum vitae
ecco che l'uomo (o la donna) chiede scusa e,si dimette dalla
posizione che occupa. Immediatamente.
Che il tempo tra azione e
reazione deve essere contestuale altrimenti, orrore degli orrori,
qualcuno potrebbe pensar male e temere che il ritardo nasconda chissà
quale ulteriore magagna.
Che poi a dare il via a
tutta la storia non sia stato un avversario o addirittura un nemico
ma Luigi Zingales, un amico di Giannino, che con lui ha partecipato
alla fondazione del movimento Fermare il declino, è normale. Più
che normale. Di fronte alla bugia non c'è rapporto di parentela,
d'amicizia, d'affari o di qualsiasi altra natura o convenienza che
possa reggere. Non qui
Nessuno lungo tutto lo
stivale vorrebbe, e potrebbe, stare accanto a uno che ha mentito sul
suo titolo di studio e soprattutto sullo Zecchino d'oro,
manifestazione dei bambini che notoriamente so' piezz'e core. Sono
cose che in Italia non si fanno. Noooo.
Alberto Sordi nel film Il Vigile |
Questo non è paese di
furbi e neppure di bugiardi. Anche il famoso Alberto Sordi, che tedesco di
nascita era stato naturalizzato italiano avendo una lontanissima
parentela altoadesina, per rappresentare i suoi personaggi e le
debolezze dell'umano essere si rifaceva ai tic dei norvegesi e talvolta anche
aiquelli dei finnici.
Giannino poi, che di nome
fa Oscar e in effetti c'è qualcosa di cinematografico in questo
personaggio come ampiamente dimostrano i suoi autodisegnati vestiti,
non si è sottratto a nessuna pena. Il giorno stesso del misfatto ha
anche accettato di essere ospite a Le invasioni barbariche
dove, senza cercare scusa, ha ammesso il reato. Sembrava un po'
febbricitante ma d'altra parte questa è la pena che il divino Dante
nel suo trentesimo canto assegna ai bugiardi. Questi debbono subire
fortissime febbri che li fanno fumare come man bagnate d'inverno.
Di
altri febbricitanti nei talk show o nei comizi non s'ha notizia.
Neanche quelli che negavano le crisi o dicevano che l'economia era
solida insomma quelli che dicono e poi smentiscono e ridicono e poi
rismentiscono, quelli che sono stati definiti cialtroni il professor
Monti (professore per davvero con tanto di pezzo di carta
incorniciato nello studio) sono mai stati visti febbricitare. Loro
no. Mai.
Che
poi Giannino, in tutti questi anni in cui raccontava dei suoi bei
tempi all'università e delle belle esperienze avute negli States,
dicesse cose sensate, anche se non condivisibili, è un accidente
della storia. Così come è un altro accidente che paresse essere un
economista anche più preparato di quelli che non ne azzeccano mai
una, come soavemente fece notare ad un loro convegno la regina
Elisabetta II. Ma questi possono vantare “pezzi di carta” a non
finire.
Alla
domanda perché l'abbia fatto Oscar ha risposto «perché
sono dadaista».
Risposta arguta ma che lascia ampi spazi nebulosi. Giannino ha
mentito sui suoi titoli di studio perché sa perfettamente quanto, in termini sociali, sia importante nel Belpaese il riconoscimento culturale. Alla faccia di chi, guarda caso laureato in economia e
sedicente economista, sostiene che con la cultura non si mangia.
Meglio un laureato cane che un esperto senza pezzo di carta. E' la
carta che fa la differenza.Evviva.
Dopo
di ché gran bella lezione, quella di Oscar Giannino che dice: «chi
sbaglia paga» e si dimette da presidente del suo movimento. Proprio
come avrebbe fatto qualsiasi altro politico italiano. Se ce ne fosse, qualcuno capace di mentire. Ma questi ci mancano. A quanto pare.
E futurista alla Marinetti? O forse potremmo chiamarlo ''Giacomo Balla''.
RispondiEliminatrovo che si stia perdendo di vista il fatto che mentire sui propri titoli accademici , da parte di chi di ammanta anche di questi per ottenere credibilità nei suoi discorsi economici che comportano, anche conseguenze in termin idi giudizi sulle scelte politiche, sia particolarmente grave. Che poi uno sia da considerare quasi eroico per i lfatto cheabbia dato le dimission i lo trovo particolarmente strano . Ora poi si sta parlando di bugie di Giannino snche sulla sua partecipazione allo zecchino d'oro; forse dobbiamo confrontarlo col più giovine dei mille, nel caso ammetta, con spirito eroico, anche questa bugia? .
RispondiEliminaavevo fatto notare che egli amava condire di un sacco di dotte citazioni discorsi che po i, ridotti all'essenziale, non smi sembravano poi così condivisibili . Forse anche tutto l'apparato di note e citazioni rientrava in un suo modo, prima per se stesso che per gli altri, di rispondere ad una assenza di titol iufficiali di cu s entiva la mancanza, E lo dico con un profondo senso di comprensione nei suoi confronti; perchè immagino quanto pesante debba essere stato il suo malessere nel continuar a scrivere e parlare in pubblico, portandosi dietro il peso di quelle menzogne e la paura che potessero essere scoperte. . Tutto somato , credo che le rivelazioni di questi giorni siano state per lui una autentica liberazione . Ma non facciamone un eroe, è soltanto una persona intelligente che ha detto delle menzogne , e che probabilmrene con quelle dimissioni ha festeggiato una ritrovata serenità del suo animo
Se viene qui li danno una laurea sicura...http://iltirreno.gelocal.it/pistoia/cronaca/2013/02/21/news/giannino-avra-la-laurea-honoris-causa-dell-accademia-della-bugia-1.6576129
RispondiEliminadadaista nel senso che gioca a dadi?
RispondiEliminaAl di là delle vicende personali - sono d'accordo con Paolo bisogna sempre rispettare un tarlo interno che fa fare cose strane ma dopotutto innoque - secondo me è proprio il gruppo che ne esce un pò male , non solo per Giannino , ma Zingales , ricordiamo che se ha giustificato in qualche maniera il passaggio da Renzi a Giannino, rimane quello da sostenitorie di Romney contro Obama a Renzi... insomma, come ho avuto modo di dire, che non tocchi ad una congrega simile massacrare il welfare per la mia vecchiaia mi rassicura non poco
RispondiEliminaTutto vero e tutto sacrosanto!!! Ma una cosa la vorrei davvero capire: come mai un personaggio nuovo e un nome politico nuovo , al minimo inciampo debba rimanere a terra per sempre e qualcuno d'altro di ben più conosciuto , dopo decenni di inciampi e cadute di ogni tipo(comprese quelle giudiziarie)ha sempre la possibilità di mantenersi a galla e di ripresentarsi ad ogni cartello di partenza per una nuova corsa.
RispondiEliminaForse che la dignità ,la credibilità e la coerenza hanno valore solo in base al patrimonio che si possiede????
Dadaista nel senso che rifiuta la tendenza a dare valore al pezzo di carta millantandone uno fantasma? Certo l'Italia è piena di bugiardi impuniti, di "figli di" che comprano lauree come si compra un sapone sugli scaffali di un discount. Facciamo spazio alla vera cultura, quella conquistata a fatica sgobbando sui libri, e non ottenuta a suon di quattrini e strette di mano. Dietro al sogno di uno studente medio c'è quello della famiglia, che ha fatto rinunce per vedere il proprio figlio "appropriarsi di quel pezzo di carta". Spazio
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