Sequestrano
ed umiliano un disabile psichico. Dei tre delinquenti da strapazzo già si conoscevano
le gesta. Il filmato gira per whatsapp ma tocca molti indirizzi prima di
raggiungere quello giusto. La regola sordi, ciechi e muti è sempre di moda. Sei
considerazioni scandalose.
Il fatto è ormai noto,
ne hanno parlato i quotidiani ei telegiornali: tre cialtronazzi di mezza tacca
hanno angariato per mesi un ragazzo disabile psichico.
Il fatto è infame: in
tre contro uno sono capaci tutti di fare i gradassi soprattutto se quell’uno
oltre che ad essere più piccolo è anche in condizioni di inferiorità. E il
fatto è anche scandaloso in tutte le sue (mancate) derivazioni.
Primo scandalo: i tre
delinquenti da strapazzo (di due si conosce il nome: Riccardo Cassone ed
Edoardo Tauro, è bene che i nomi di questi circolino nella rete e non solo) non
erano propriamente degli sconosciuti. A quanto dicono le cronache capeggiavano
una banda di minus habens ben nota
nel quartiere (o nel paese) per atti vandalici e altre questioncelle di
microcriminalità. Tutti sordi, ciechi e muti.
Secondo scandalo: pur
conoscendo i tre nessuno ha mai sollevato il problema. Se si fosse intervenuti
subito, non necessariamente con misure di polizia, ma magari con i servizi
sociali o comunità di recupero, si sarebbe potuto ottenere un qualche risultato
positivo. Almeno in potenza. Ma nessuno ha fatto alcunché. Tutti sordi, ciechi
e muti.
Terzo scandalo: a
quanto si legge, questa tortura è cominciata nei primi mesi del 2014, quindi
quasi due anni fa, ma non se ne è accorto alcuno. Eppure quel trio (o ferse
erano quattro) si presentava tutti i giorni a scuola neanche fossero gli zii
del ragazzo. Vedere tre delinquenti, pure un po’ fessi, presentarsi a scuola
già di suo dovrebbe creare una qualche curiosità se poi prendono sottobraccio
un disabile psichico più che curiosità dovrebbe generare sospetto. Tuttavia
nessuno, né i compagni di classe, né gli altri studenti né gli insegnanti e
neanche i bidelli che solito fanno i cerberi sulla porta della scuola s’è
accorto di nulla. Tutti sordi, ciechi e muti.
Quarto scandalo: il
gruppetto è così fesso (verrebbe voglia di usare l’espressione dell’ex
viceministro Michel Martone, ma qui si è per il bon ton) che si fa riprendere mentre è all’opera e poi fa girare il
tutto su whatsupp. Per questo sono dei minus
habens. Molti o forse moltissimi vedono, si spera che almeno qualcuno provi
disgusto, ma non c’è alcuno che dica
niente. Tutti sordi ciechi e muti.
Quinto scandalo: quando
finalmente, dopo chissà quale giro, l’immondo filmetto, ammesso che sia uno
solo, arriva sul telefono cellulare giusto parte la denuncia e i tre vengono subito
arrestati. Alleluja. Però, però… I tre sono accusati di sequestro di persona, violenza
privata ed atti di bullismo con l’aggravante dell’essere stati commessi su
persona con disabilità psichica. Due finiscono agli arresti domiciliari.
Arresti domiciliari. Mentre il minorenne è denunciato a piede libero. Giustizia
benevola.
Sesto scandalo: si
scatenerà lo sdegno popolare, quello che fino ad ora nulla ha fatto. Poi il
processo a chissà quando, ci sono cose più importanti da giudicare e i giudici
sono sempre meno visto che si chiudono i tribunali di provincia e il fatto
passerà probabilmente nel dimenticatoio. Magari ci sarà una condanna che
servirà solo ad aumentare il disagio. I due maggiorenni se condannati finiranno
nel reparto dei protetti, che non è un bello stare, mentre il minorenne, forse,
farà un giro presso qualche carcere per minori. Ma il problema resterà tondo tondo.
Allora per evitare lo
scandalo che si fa? Magari un bel processo con rito immediato, magari una bella condanna, che qui pensare alla
presunzione d’innocenza significa aere fantasia da vendere, e magari un
bell’assegnazione ai lavori socialmente utili. Magari come inservienti in una
struttura per disabili. E poiché i pesci per vivere hanno bisogno dell’acqua,
anche una bella verifica delle rispettive situazioni famigliari. Perché se il
figliuolo combina guai meglio dare un’occhiata alle capacità genitoriali. Ci
sarebbe da guardare bene anche all’interno della scuola ma troppa carne al
fuoco può bruciare e quindi per la lunga marcia si parta ben con il primo
passo. Che poi, si spera , che con l’esempio la situazione migliori e i
sordi,ciechi e muti si trasformino in vedenti, udenti e parlanti.
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