Sulla proposta di un oscuro
senatore del Pd di mettere le targhe alle biciclette la giornalista ironizza
sugli abitanti di Bolzano che fanno tanta simpatia e dice di non voler essere paragonata
per usi e costumi alla Svizzera. Magari a qualcuno piacerebbe condividere
qualche plus (mica tutti) della Confederazione. Le alzatacce procurano brutti
scherzi.
Concita De Gregorio, editorialista
di La Repubblica, 52 anni, quattro
figli e attuale conduttrice di PrimaPagina*
su Rai radio 3, non vorrebbe essere paragonata «per usi e costumi alla
Svizzera.»
In altre parole la Svizzera non le piace. Ad altri non piace il
Liechtenstein e si è sentito anche di
qualcuno a cui non piace la Kamchatka e a un paio è antipatica l’isola di Pitcairn.
Di per sé non è una gran notizia e probabilmente i quattro elvetici che seguono
la trasmissione se ne faranno una ragione e continueranno a vivere
placidamente. Il fatto che colpisce è da cosa ha tratto spunto questo inopinata
esternazione. E i corollari che a questa fanno da contorno. Il tutto nasce
dalla proposta di tal Marco Filippi, oscuro anzi oscurissimo senatore del Pd,
uno dei tanti nominati dalla segreteria di partito e spedito a posare le onorate
terga sugli scranni del Senato. È a tal punto ignoto il suddetto senatore che
wikipedia su di lui riporta solo due, due di numero, righette striminzite.
Nella prima si dice che è nato a Livorno il 5 agosto del 1963, e di questo non
si può fare alcuna colpa né all’anno né alla città. E si aggiunge che è un
politico (parola da usare con cautela direbbe Aristotele) italiano. La seconda
in compenso recita: “Nel novembre 2015, con un emendamento a un ddl
delega, ha proposto di eventualmente tassare le biciclette” Non ci fosse stato
questo exploit autunnale la riga con i dati demografici, parziali, sarebbe
rimasta sola. Comunque, al di là e al di qua di questo il nulla. Come giusto
che sia. Ora la proposta del senatore toscano vuol
mettere le targhe e far pagare il bollo alle biciclette. Orrore. Stupore.
Scandalo. Che proprio un figlio di Toscana, terra di nobili e campionissimi
ciclisti come Ginaccio Bartali, Gastone Nencini, Fiorenzo Magni, Franco
Ballerini e financo Mario Cipollini, pensi di tassare le biciclette ha quasi
del surreale, soprattutto mentre si discute (ma è per finta) sul come arginare
le nefande conseguenze dell’inquinamento procurato dalle automobili. In quanto
a tempismo il senatore Filippi potrebbe correre nelle gare a cronometro. E
quindi giù proteste e telefonate indignate. Fin qui l’atteggiamento della
Concita De Gregorio è lievemente ironico e sostanzialmente neutro. Ma poi accade il fattaccio.
Questo si presenta sotto le spoglie di un sms che la
giornalista presenta così: « Mi scrive un sms Stroble da Bolzano che dice che in
Svizzera e in altri Paesi europei le biciclette devono avere la targa questo
per via di incidenti. Io non so … ora poi, con tutto il rispetto dei nostri
amici di Bolzano che mi fanno molta simpatia ma Bolzano non è Roma, è una città
che amo tantissimo non è Roma non è Milano non è Napoli. A Bolzano gli
incidenti stradali in bicicletta sono più rari eppure non so se vorrei essere
paragonata per usi e costumi alla Svizzera. Vediamo. Un’altra telefonata.» A
parte l’evidente incongruenza tra i rari incidenti bolzanini in raffronto a
quelli, supposti più numerosi, di Milano, Roma e Napoli che proprio per questo
varrebbe la pena di richiedere una qualche regolamentazione, c’è l’irridente
commento «agli amici di Bolzano che fanno molta simpatia» e infine l’affondo
sugli usi e costumi della Svizzera. Saranno i vicini svizzeri un po’ noiosi,
forse, un po’ seduti, forse, poco creativi, forse, e magari un po’ freddini,
forse, ma se si va a vedere una partita di hockey dalle loro parti si cambia
idea. In compenso la loro economia gode buona salute, se hanno un problema lo
risolvono con un referendum (e senza questioni di quorum e conseguente invito
ad andare al lago da parte dei politici. Loro il mare non ce l’hanno). E poi
tutti pagano le tasse che sono basse e a confronto di quelle italiche una vera
inezia, gli evasori o elusori fiscali finiscono dritti dritti in galera e
soprattutto ci restano, hanno le strade pulite e tombini non intasati dalle
foglie neanche d’autunno, fanno la raccolta differenziata e molti si autoproducono
il compost con cui fertilizzano il giardino davanti a casa e l’orto dietro. Si
potrebbe parlare anche dei treni locali che sono puliti e funzionano anche di
notte, ma perché infierire. In più hanno
vinto la Coppa America e primeggiano nel tennis e nello sci e anche con il
calcio non sono messi male. E sui plus dei quattro cantoni si potrebbe pure
andare avanti. Ora perché non si dovrebbe essere contenti di essere paragonati
per usi e costumi alla Svizzera? E prima
di tirar fuori la questione della antica xenofobia si pensi a quel che si fece
a Torino con gli italianissimi fratelli calabresi e campani e siciliani.
Magari, qualche
volta, le alzatacce per commentare i giornali del mattino impediscono a tutte
le sinapsi di essere attive e non ci si accerta che ci sia collegamento tra cervello
e bocca. Capita. E questa è stata una volta di più.
*Puntata del 1
dicembre 2015
Che polemiche, non c'è altro da discutere??? La De Gregorio ha ragione, lei vorrebbe mettere le targhe a Napoli? e perché? Ad Amsterdam, 1 milione di bici per 800mila abitanti, non ricordo targhe sulle bici.
RispondiEliminaVorrei che in Italia l'economia, le tasse, l'occupazione, la pulizia delle città,la lotta all'evasione fiscale la gestione dei musei, tanto per dirne qualcuno, fossero come quelli svizzeri.
EliminaAllora, la questione non è le targhe, ma la mentalità sporca, corrotta, tangentista, massonica, piccolo borghese, che è tipica del pensiero italiano. Dai più piccoli ai più grandi, da sud a nord, e a tutti i livelli.
EliminaEsattamente, la questione sulle targhe è una sciocchezza così come la risposta che mostra una sottile forma di razzismo
Eliminabin laden da giovane faceva vacanze in svizzera....chissà perchè...
RispondiEliminaper tanti motivi, si può supporre che anche che gli piacessero i laghi. Anche Tina Turner e Sophia Loren e tanti altri stranieri abitano lì e qualcuno la Turner ne haottenuto la cittadinanza
Eliminasi...si....certo....anche lo slittino praticava....poi vabbè...ci son certe banche...ma è una coincidenza...
EliminaPerchè non può esprimere delle sue preferenze?
RispondiEliminaVivo sulla frontiera svizzera e a me non risulta che sulle bici servano più le targhette.
RispondiEliminaIo la settimana scorsa sono stato a Perugia, ad Assisi, a Todi, a Deruta....
RispondiEliminaSiamo piccoli, sporchi, cattivi, ladri, ecc Noi Italiani,.ma...la settimana scorsa ho visto tanti di quei "Tesori" che ero meravigliato di come proprio Noi Italiani avessimo potuto fare tutto ciò.
Sfido chiunque a porsi davanti agli affreschi di Giotto nella basilica di San Francesco ad Assisi e pensare "bene"di tutti quelli che ci deridono....
Sia chiaro: possiamo e Dobbiamo migliorare ma qualcosa di bello e buono abbiamo fatto e .....saremo ancora in grado di fare!!
Senz'altro, basta farlo. E allora facciamolo. E soprattutto non vantarsi solo delle glorie degli antenati. Loro non ci sono più.
EliminaQuante volte ho sentito parlare di eccellenze.....
EliminaUn Paese giusto porta avanti tutti .....con le sue leggi scritte e rispettate....
Cosa se ne fa' delle eccellenze se non c'è lavoro, se la scuola e' disastrata, se la corruzione e l'evasione sono la regola e non l'eccezione, se il codice della strada non viene rispettato, se i cittadini non sono tutti uguali, se la politica di dedica ai propri interessi individuali o di gruppo e agisce come se la Repubblica avesse una religione di Stato. No, le eccellenze da sole non bastano
dalla Svizzera c e solo da invidiare l orologio a cucu'.per il resto son solo strozzini e vigliacchi
RispondiElimina"A Bolzano gli incidenti stradali in bicicletta sono più rari eppure non so se vorrei essere paragonata per usi e costumi alla Svizzera." detta così sembrerebbe proprio che la gentile giornalista abbia scambiato l'Austria con la Svizzera o Bolzano con Como. Una bella gita in bicicletta da passo Resia fino a Bolzano credo che potrebbe essere apprezzata anche dalla brava Concita De Gregorio( anche perchè tutta in discesa) ; ma sarebbe una più ardua biciclettata da Passo Resia fino a San Gallo a farle capire che, viste,e pedalate, da Bolzano , Austria e Svizzera non sono poi la stessa cosa.
RispondiEliminaogni paese ha il suo buono e il suo cattivo ,noi in italia abbiamo ereditato tanto buono ma lo trattiamo male.In Svizzera hanno molto meno opere e valori artistici di noi ma li trattano molto bene.
RispondiEliminaSe l'Italia imparasse dalla Svizzera il modello sociale e politico, insieme al rigoroso laicismo, avrebbe tutto da guadagnare. Che Concita sia scivolata su una percezione scorretta?
RispondiEliminaProbabilmente sì. Senza contare che Bolzano confina con l'Austria e non con la Svizzera.
EliminaMa se l'Italia imparasse così bene dalla Svizzera al limite potrebbe diventare Svizzera essa stessa....o no? E perchè la Svizzera con il modello sociale e politico così evoluto...con tante banche..con tanto ordine...in tanti anni (come ha osservato Orson Welles) ha donato all'umanità solo ....orologi a cucù??
EliminaPs. La provincia autonoma di Bolzano confina con la Svizzera !!!
che se fosse sarebbe un così grave danno? vero che la provincia di Bolzano confina con la Svizzera ma il punto di riferimento culturale è l'Austria come Como che confina con Monza ma guarda a Lugano.
EliminaPenso che il problema principale di questa questione non siano i confini, ma quanto un commento superficiale sulla Svizzera che davvero non sembra coerente con la personalita' e capacita' di Concita.
EliminaCredo che della Svizzera abbia voluto stigmatizzare una certa asetticità umana, l'organizzazione è di certo al di sopra di ogni possibile critica.
EliminaQuanto all'effettiva asetticità non saprei ...
EliminaEd e' proprio li' che dico "commento superficiale". Dopo 33 anni di Italia e 18 di Zurigo...la percezione e' falsata dalla non-conoscenza. Quello che spesso viene definito come "asetticita' umana" e' a volte "correttezza"...che da italiano mi provoca rilassatezza e comodita'
EliminaIn paradiso la puntualità è svizzera, all'inferno italiana.
EliminaIo credo che si riferisse alla mitica perfezione, di quelle zone,più che all' urbanistica in partoicolare.
EliminaPensate anche che in Svizzera quasi tutti tengono un'arma in casa perché per gli uomini vi è il servizio di leva obbligatorio per un mese all'anno (mi pare) e fino a età avanzata. Eppure non sono inclini alla violenza e sono molto rari furti, omicidi e stragi. Vi confesso che a volte mi viene la voglia di passare dall'altra parte.
RispondiEliminaMa state proprio a controllare ogni parola!!!.
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