Forse mai situazione è
stata più kafkiana di quella che la sinistra sta vivendo in questo
momento. A raccontarla ad un marziano questi strabuzzerebbe gli occhi
e per riprendersi dallo shock manderebbe giù un paio di pillole di
naftalina accompagnate da un ricco cocktail di miscela al 5%
varechina con ghiaccio e scorzetta di limone.
Solo un inguaribile
masochista avrebbe potuto perdere le elezioni pur partendo con un
vantaggio stratosferico, mai visto prima, e vederlo poi scemare
giorno dopo giorno fino quasi a sparire mentre l'avversario di sempre
perde sei milioni di voti e un outsider diventa il secondo partito
del Paese. E così tra una metafora e l'altra si scopre che si può
arrivare primi senza vincere che questa deve essere stata l'idea che sta alla
base della gag dei fratelli de Rege che cominciava, per l'appunto, con un bel:«Vieni
avanti cretino.» Che come ha insegnato Carlo Maria Cipolla i cretini si
trovano sparsi e ben radicati in tutti i contesti sociali. Ma
tant'è.
E dire che Mauro Bersani,
durante la trasmissione un giorno da pecora, si augurava che
il fratello Pierluigi si mettesse a fare la riserva in terza fila.
Che sarebbe pure una bella soluzione. Per il suo sistema nervoso e
anche per la sinistra tutta. Invece il segretario del Pd insiste e
sta tangibilmente dimostrando i principi della teoria sulla schizofrenia. Dopo
essere stato dalemiano ha pensato bene, con un guizzo di buon senso,
uno dei suoi rari, di affrancarsi da quella noiosa contiguità che,
per un emiliano frequentare il D'Alema dev'essere come per un playboy
fare un happy hour in compagnia di un monaco trappista. Poi ha
lanciato la sfida al giaguaro e lì si è fatto prendere la mano da
quattro scardellati che su un terrazzo romano ripetevano a mo' di
mantra un ridicolo «lo
smacchiam...lo smacchiam».
Come se la politica la si potesse fare
con dei video clip anziché con le idee che vengono dalla gente.
Anche i canzonettari meno attrezzati sanno che se manca il prodotto la comunicazione non può far nulla. Deinde, come se tutto questo non bastasse con il cappello in mano s'è messo a mendicare e a farsi mollare sonori ceffoni da due che sanno di politica quanto Feltri di bon ton. E comunque dichiara ad ogni talk show, che ormai conosce quelle poltrone più e meglio delle dure sedie delle sezioni del suo partito, che non si vede andare a braccetto con Brunetta e neppure con Gasparri. Stare alla larga dai nipotini dei dispensatori di olio di ricino che erano tanto narcisi da volere che le loro vittime li riconoscessero anche nel fondo dei pitali è «puro buon senso» come direbbe Tex Willer a Kit Carson, Quindi con una piroetta, che i trapezisti del circo Togni neanche se la sognano, il segretario del Pd se ne va a resuscitare uno che, abbandonato da quasi metà del suo elettorato, si trova mogio mogio messo in un angolo. E gli fa pure scegliere il candidato alla presidenza della repubblica che poi, guarda il caso, ti salta fuori il nome del solito ex democristiano che non è stato capace di essere eletto nemmeno nella sua regione. E che alla domanda sul perché si ripresentasse alle elezioni rispose:« Perché non ho niente da fare.» Che vien voglia di suggerire a figli e nipoti di iscriverlo ad una bocciofila, regalargli un paio di puzzle e magari pure l'ultima edizione di Risiko. Così tiene la testa occupata e pensa ad altro.
E quindi passare da potenziali smacchiatori, che ormai le tintorie sono tornate in mano ai cinesi come una volta, a sostenitore delle grandi intese sembrerebbe un altro bel salto carpiato con avvitamento a a destra e invece è solo una superrcazzola.
Sempre con avvitamento a destra.
Bersani con il giaguarino |
Anche i canzonettari meno attrezzati sanno che se manca il prodotto la comunicazione non può far nulla. Deinde, come se tutto questo non bastasse con il cappello in mano s'è messo a mendicare e a farsi mollare sonori ceffoni da due che sanno di politica quanto Feltri di bon ton. E comunque dichiara ad ogni talk show, che ormai conosce quelle poltrone più e meglio delle dure sedie delle sezioni del suo partito, che non si vede andare a braccetto con Brunetta e neppure con Gasparri. Stare alla larga dai nipotini dei dispensatori di olio di ricino che erano tanto narcisi da volere che le loro vittime li riconoscessero anche nel fondo dei pitali è «puro buon senso» come direbbe Tex Willer a Kit Carson, Quindi con una piroetta, che i trapezisti del circo Togni neanche se la sognano, il segretario del Pd se ne va a resuscitare uno che, abbandonato da quasi metà del suo elettorato, si trova mogio mogio messo in un angolo. E gli fa pure scegliere il candidato alla presidenza della repubblica che poi, guarda il caso, ti salta fuori il nome del solito ex democristiano che non è stato capace di essere eletto nemmeno nella sua regione. E che alla domanda sul perché si ripresentasse alle elezioni rispose:« Perché non ho niente da fare.» Che vien voglia di suggerire a figli e nipoti di iscriverlo ad una bocciofila, regalargli un paio di puzzle e magari pure l'ultima edizione di Risiko. Così tiene la testa occupata e pensa ad altro.
Il Ministro Annamaria Cancellieri |
E quindi passare da potenziali smacchiatori, che ormai le tintorie sono tornate in mano ai cinesi come una volta, a sostenitore delle grandi intese sembrerebbe un altro bel salto carpiato con avvitamento a a destra e invece è solo una superrcazzola.
Sempre con avvitamento a destra.
Così
adesso prendono in mano la questione quelli che non solo non hanno
vinto le elezioni ma sono pure arrivati terzi e quarti. E sentirsi impartire la
lezione e il candidato alla presidenza da Scelta Civica e dal Pdl ,che propongono come presidente della repubblica un ex prefetto che ha
avuto parole d'apprezzamento per i condannati della Diaz, ce ne vuole
. Alla fine il metodo è il solito: quello dei vecchi democristiani che
riescono sempre a galleggiare.
Ma
cosa ha fatto di male la sinistra per meritarsi tutto questo?
Niente, non ha fatto niente. Ha semplicemente inseguito chimere, slogan - come quella da te giustamente evidenziata: lo smacchiamento del giaguaro- battute televisive di Crozza, Litizzetto e compagnia cantando. Ha scambiato le primarie per la vittoria, isolato Renzi che è stato l'unico elemento di novità in questi ultimi vent'anni della sinistra. Ha fatto l'alleanza con Vendola, sostenendo che rapopresentava il valore aggiunto. Vendola non ha portato in dote nemmeno la Regione dove è presidente ed è stato battuto anche nella sua Terlizzi. Un misero 3,8% a livello nazionale. Mi fermo qui...il resto, sul quale concordo, lo hai scritto tu. Fine e fine anche della mia fiducia alla sinistra che ho vergognosamente votato. Ecco lo dichiaro...così sconto la mia pena. E poichè dei 'nascenti' grillomani non mi fido, alle prossime elezioni ( giugno o luglio?) ne ne vado in vacanza.
RispondiEliminaLeggo soltanto adesso che Grillo ha dichiarato- cito com'è ovvio testualmente e quindi apro virgolette " Io ho parlato con Rodotà, che è il nostro candidato. Nessuno nel M5S si è sognato di votare Prodi e non lo farà neanche in futuro". Eh no..qui sta il trucco. Sono noti i buoni rapporti del 'Mortadella'con Casaleggio, ed è altrettanto nota la dichiarazione di Grillo, di qualche settimana fa...quando ha dichiarato che con Prodi al Quirinale Berlusconi affonda...eh no...qui c'è qualcosa che non mi torna. A pensa male se fa peccato...ma nun se sbaja mai...
RispondiEliminaInsomma, se Prodi non piace al cavaliere, Grillo che fa? Lo toglie dalla lista...posso avere spiegazioni in merito? O no?
non resta che...stendere un pietoso velo...e ormai è come sparare sulla croce rossa...
RispondiEliminagià, cosa ha fatto di male?
RispondiEliminaRodotà è ottimo se non piace allo Psico-Nano! Ma temo che Psico-Grullo lo abbia proposto proprio perchè sa che non potrebbe passare mai e, in definitiva, per favorire Psico-Nano, il quale forse lo foraggia, come pure molti del PD, spie double face da molti anni, i cui capi correnti più autorevoli sono quello con il baffo e Fonzie!
RispondiEliminaHa fatto di male che ,non e' stato sincero con gli elettori,eravamo gia' arrivati,con Bersani si e' distrutta la sinistra.......
RispondiEliminaNessuno voleva ammetterlo,lasciare la poltrona non piace..ora tutto e' compiuto,si rassegnera' il caro Pier Luigi e,speriamo qualcuno prenda al piu' presto il suo posto....