Ciò che possiamo licenziare

lunedì 8 aprile 2013

Valerio Onida, Michele Serra, il mobbing e la verità.

La privacy è una cosa seria e riguarda il privato cittadino, non la si può confondere con la gestione della cosa pubblica. E poi che il gatto sia bianco o nero non importa, quel che conta è che sappia prendere il topo. Specialmente quando il topo si chiama verità.



E così lo scorso 5 aprile Michele Serra su Repubblica ha stigmatizzato da par suo la “burla” perpetrata da una finta Margherita Hach ad un vero Valerio Onida.
Il saggio Valerio Onida al lavoro. Gli altri sono in pausa caffè

 L'innocente Valerio Onida, come subito l'ha ribattezzato Michele Serra. Probabilmente mentre si dondolava mollemente nella sua amaca magari anche sorseggiando un daiquiri. Anzi per l'occasione Serra ha spremuto al massimo quel che gli rimane dopo i tanti contributi che dedica a quotidiani periodici, televisioni, libri, spettacoli teatrali e comparsate varie e, in un ultimo supremo sforzo, ha inventato il mobbing mediatico. Bah! Se ne poteva pure fare a meno di questa trovata ma già che c'è vale la pena di buttarci un occhio e spendere quattro righe. Anche perché tutta la vicenda fa ricordare che: Quando il saggio indica la luna con il dito... lo stolto guarda il dito.”

Serra sostiene a spada tratta il diritto alla privacy, che ci mancherebbe e che è ora di finirla di carpire informazioni con trucchi e trucchetti e poi basta inseguire la gente con i microfoni spianati. Ovviamente sempre che non si tratti del Watergate, che per quel caso, forse, qualche eccezione la si può pure ammettere. Già ma il Belpaese non sono gli Usa. Là si possono permettere cose grosse di qua, nello stivale, invece bisogna arrangiarsi con il poco che si ha a disposizione. Che a dirla tutta è ben misera cosa.
Là son capaci di mettere in difficoltà in seguenza un vicepresidente ed un presidente, e magari farli dimettere entrambi, qua invece è un'impresa far dimettere anche chi vien colto con le mani nella marmellata. Anzi c'è chi, Violante Luciano, s'è pure vantato di non aver messo in pratica quello che la legge metteva a sua disposizione per impedire delle illegalità. Urca! Se poi si pensa che è un ex magistrato ed è stato presidente del senato gli urca si triplicano. Urca! Urca! Urca!.
E poi, come ogni avvenimento, anche il siparietto vero Onida e falsa Hack va contestualizzato.
A settimane dalle elezioni e dopo un incarico dato a uno che pur essendo arrivato primo non ha vinto e che ha interpellato mezzo mondo con la sola eccezione del callifugo della Solbiatese che probabilmente sarebbe stato l'unico ha dargli delle dritte sensate, il Presidente della Repubblica ti inventa i dieci saggi. 
I dieci saggi
Che già di suo è un ossimoro: se in Italia ci fossero veramente dieci saggi impegnati in politica il Paese non sarebbe in queste condizioni. Ma, transeat.
Tutti o quasi i commentatori, che qualche gonzo c'è pure tra loro, a dire che i dieci servono solo a far melina. La gente comune è disperata per non dire alla canna del gas. E i bonzi della politica a sostenere che invece no: a dispetto della presenza di Violante, Quagliariello, Giorgetti per dire dei più noti, i dieci servono. Eccome, se servono.

 E se per sapere se servono per davvero si decidesse di chiederlo al capo dei saggi? Bell'idea.
Già, ma dirà la verità? Magari qualche dubbietto, piccolo piccolo s'intende, potrebbe venire anche al più santo degli argentini. Che di questi tempi vanno di moda.
E quindi il sovversivo Cruciani, ha deciso di seguire una delle massime di Deng Xiao Ping: “Non importa se il gatto sia bianco o nero purché prenda il topo.” Che in questo caso il topo è la verità. A che punto è arrivata la verità. Ahinoi.
E così ecco l'deona: la falsa Hack telefona al vero Onida. E il vero Onida, che pubblicamente ha avvallato la validità della scelta, al telefono con la signora del cielo e dell'astrofisica non si sente di mentire e quindi confessa: “è un lavoro di copertura del momento di stallo, ma niente ci impedisce di mettere giù proposte di programma che possano essere condivise.”
Che poi è come dire che sì, stanno lì ma, a far fare il bagno al bigattino (o “larva di mosca carnaria” o “cagnotto o più semplicemente il verme) che poi se un pesce abbocca tanto di guadagnato. Ma data la tipologia dei saggi e di quelli che gli stanno attorno sarà dura. Come sperare di arpionare una balena all'idroscalo.
E in questo caso la verità che il Presidente Mao Tse-tung voleva fosse rivoluzionaria non ha smosso nulla. Si è solo confermato quel che tutti già sapevano. Quindi nulla di strano. Non ci sono state sommesse di piazza e neppure una seppur micro manifestazione o sit-in di fronte al palazzo di giustizia. Che di questi tempi non si nega a nessuno..
Ben altro sarebbe stato se la telefonata avesse avuto l'obiettivo di scoprire che uno dei saggi soffre di aerofagia o ha i calli o le verruche o russa o si mette le dita nel naso quando è fermo al semaforo. Quella sì che sarebbe stata una vergognosa intrusione nella privacy di un privato cittadino. Ma quando si tratta della cosa pubblica le regole cambiano. E anche di un bel po'. 
Che a capire la differenza tra il dito e la luna ci si può riuscire anche stando sdraiato su un'amaca.



7 commenti:

  1. Certo, in America hanno i giornalisti che mandano a casa i presidenti e qui ci dobbiamo accontentare di inciuci radiofonici, le goliardate della Zanzara...insomma il gioco delle tre carte di italica memoria. Facimmu nu pocu d'ammuina...poi c'è Crozza che su queste cose ci campa...( fino a quando non va in un vero teatro e alle prime contestazioni s'imbambola...eh queste cose vanno dette pure..o no?)Onida a mio avviso non è innocente...se in questa commissione di saggi non ci credeva doveva dirlo subito. Dire, no grazie...ma si sa in Italia...funziona così il panettone a chi piace e a chi non dispiace...siamo proprio finiti male...questa è la verità. Nel frattempo, si parla di matrimoni tra gay - per carità siamo l'unico paese che non ha risolto questo problema, l'Inghilterra con un provvedimento di legge presentato da un governo di destra ha chiuso la questione. Si sposino pure. Per la cronaca, visto che proprio oggi è morta, la signora Thatcher, per chi non lo sapesse, negli anni '70 fu la prima a presentare un progetto di legge per favorire il matrimonio tra omosessuali. la Storia talvolta ha una fantasia perversa. In Italia, questa querelle, serve a non affrontare i veri problemi. Sapete cosa s'inventano i deputati? Parliamo del matrimonio tra gay, così allontaniamo le vere questioni. Paese fantastico e se ne vanno due mesi a parlare di queste cose...e i grillini invece discutono del prezzo del caffè alla buvette e Mister Grillo guida le scampagnate dei suoi 'scolari' e gioca all'uomo mascherato. Mentre a Civitanova Marche tre persone si suicidano per miseria, per tutelare, con un gesto estremo, la loro dignità: non stendere la mano per chiedere l'elemosina. Vergogna...Vergogna....Vergogna...
    Ora, in questo momento, le istanze più urgenti del paese sono - rispondete con coscienza - i matrimoni tra gay, il ritiro delle truppe in Afghanistan ( sono accordi internazionali) oppure aspetti come l'energia che nel paese dei campanelli grillini, costa il 20% in più che nel resto d'Europa. Una burocrazia asfissiante...per aprire un negozio in Italia occorrono 6 mesi, a Londra sei giorni...un fisco che è arrivato al 52% dei guadagni...
    Sapete cosa vi dico? Onida, Zanzara...sono il cazzeggio che presto porterà al fascismo questo paese...un Duce si è già del resto manifestato...indovinate chi è?

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  2. puntuale e puntuto, as usual, castruccio! A me viene in mente però un episodio: qualche decennio fa il Resto del Carlino usci col titolo "forlani favorevole alla pena di morte". Era andata così Forlani era a cena dall'allora direttore del carlino (non ricordo chi) , il TG da la notizia di un bambino violentato e forlani se ne esce con un "io quello che è stato lo impiccherei" o simile. _il carlino pensa di rendere pubblico il commento. Forlani l'aveva detto, ma quel titolo era il topo verità ? per me no , anche un uomo politico ha diritto di separare un commento iroato a casa di amici (o presunti tali) da una riflessione programmatica

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  3. La Privacy che dovrebbe essere una cosa seria, in Italia serve solo ai delinquenti

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  4. Beccato come un allocò

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  5. Ha ragione Onida. E' stata una mossa politica, come piace a quelli della zanzara. Soprattutto è stata una mossa politica montare a dismisura una affermazione ovvia, carpita con l'inganno. Che sia un'operazione di copertura è la scoperta dell'acqua calda. Che sia una mossa inutile, lo si scoprirà solo a posteriori.

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  6. @novefebbraio mi sembra che il caso ZanzaraOnida sia peggiore del caso Forlani, inquanto si è trattato di una situazione creata ad arte ricorrendo all'inganno ; immaginiamo cosa accadrebbe se qualcuno fingendosi , una personaiotà degna di stima, telefonasse al ministro degli esteri e gl iestorcesse pareri compromettenti, o comunque non ripetibili, sulla questione dei marò; certamente si tratta di un fatto pubblico , ma non è detto che debbano essere pubblici anche i pareri personali ,. che sono per l'appunto tali, specie se estorti con l'inganno.

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  7. condivido; l'inganno deve esser sempre condannato e perseguito. Non voglio l'accettazione che sia lecito ingannare o carpire. Io ho sempre amato certi telefilm statunitensi dove, prima che il testimone dica una parola, gli si dice e gli si chiede: "Giura di .......e gli si mette il libro sacro ancora per eccellenza perché il testimone possa (se vuole) imporre la propria mano), per accettazione della sovra nità statuale e divina del consesso tutto. Sì, voglio che sia fatta luce e che un Tribunale Italiano giudichi secondo il buon senso che abbiamo qua fra noi. Non deve andar tutto in ...cavalleria.

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