L’Osservatore
Romano commenta con sarcasmo i recenti fatti di Roma ma non ha usato la stessa
misura per quanto successo Oltretevere durante il Sinodo. Anche in quella
settimana non sono mancate le farse. La solita storia dei due pesi e due
misure. Ci si mette anche il cardinal Bagnasco.
Scrive l’evangelista
Matteo (guarda il caso nel gioco dei nomi) a 7, 3-5 che venne raccontata una
parabola su una pagliuzza e una trave. Sono
passati un paio di migliaia d’anni da che la parabola fu riportata e quindi ci
sta che qualcuno se ne sia dimenticato. Ci sta un po’ meno che non se la
rammentino quelli che si dicono assidui lettori, nonché esegeti, del libro su
cui questa è riportata. Ma, al solito, né la sincerità, vedi parabola, ne lo
spezzo del ridicolo la fanno da monopolisti in questo mondo.Ne
hanno data ampia prova sia l’Osservatore Romano, che avrà poi da osservare di
così originale fuori dai confini dello Stato vaticano che già non sia accaduto
al suo interno, sia il cardinal Bagnasco. Ma come s’è detto lo spezzo del
ridicolo non la fa da monopolista in questo mondo e segnatamente nella povera Italia.
Vaticano incluso.
L’Osservatore
Romano ha scritto:«Sta assumendo i contorni di una farsa la vicenda
legata alle dimissioni del sindaco di Roma, Ignazio Marino. Al di là di ogni
altra valutazione resta il danno, anche di immagine, arrecato a una città
abituata nella sua storia a vederne di tutti i colori, ma raramente esposta a
simili vicende.» Gli ha fatto
eco, come sbagliarsi, il capo della CEI, cardinal Bagnasco che spera «in una
soluzione adeguata perché il Giubileo è alle porte.»
Certo
analoghe parole e toni avrebbero potuto essere usati anche per commentare i
fatti della settimana del Sinodo. Per esempio quando s’è sparsa la voce delle
lettera firmata dai 13 cardinali o l’outing tutto mediatico del teologo
ufficiale della Congregazione per la Dottrina della Fede,. Che assomigliava più
allo spot per il lancio di un nuovo libro che ad una cosa seria. Per non dire
di quella simpatica chicca sul preteso tumore di Papa Francesco. Tutti sketch scritti
e messi in scena nella Città del
Vaticano. L’ultimo poi è stato particolarmente esilarante: scomodare un tumore
benigno, chissà perché poi benigno?, al cervello per dire che il vescovo di
Roma sta andando fuori di cotenna. Queste son farse queste da fare inviadia a
Groucho Marx. Che poi tutto il pacchetto possa essere di buon viatico per il
Giubileo alle porte è tutto da vedere. E magari non tutti i giaculanti fedeli
hanno apprezzato i lavori del parlamentino ecclesiastico che alla fine ha visto
la mozione vincente prevalere per un solo voto.
Il che fa ben intendere come correnti, sottocorrenti e camarille vivano
alla grande all’ombra del cupolone e quanto a mollarsi sganassoni i cardinali non
siano secondi a nessuno. Con buona pace dello spirito santo che di solito si
dice aleggi su quelle berrette porporate. Altro che le minuzie che succedono nel
Parlamento nazionale.
Ovviamente
nulla in contrario a che la stampa estera giudichi le vicende italiche ma se lo
facesse con un certo gusto la cosa non guasterebbe, Ciò che invece stupisce, ma
poi neanche tanto, è che la stampa nostrana non abbia rilevato la palese
scortesia e non se ne sia adombrata come qualche volta, rara, ha fatto con
giornali tedeschi e inglesi. Non sarà mica il timore di perdere indulgenze a
bloccare le sapide penne italiche?
Ma come si fa a scrivere un'idiozia simile. La gente cosi' e' quella che si meritava di essere governata da un personaggio squallido ed incapace come...Marino !
RispondiEliminaRispondo alla domanda: Beh, basta avere un computer e un po' di tempo a disposizione. E poi bisogna saper leggere i giornali. ce la si può fare.
Eliminache a pensar male talvolta ci si indovini , lo suggeriva uno che sul come fare a tutelarsi dal malanimo che potesse provenire dai palazzi vaticani poteva tenere lezione a più d'uno. Ed allora, sempre a voler proprio pensar male, tornano alla mente vecchie notizie di appartamenti , in pieno centro della Capitale, di proprietà di enti ecclesiastici e dintorni, che sarebbero stati affittati a politici ed a giornalisti a prezzi, diciamo così " di particolare favore" . Caro Castruccio, non preoccuparti che i giornalisti ai quali ti riferisci , saranno forse troppo accondiscendenti nei confronti di santa romana ecclesia; ma non sono poi così mal ridotti i nell'uso della ragione da accontentarsi di un po' di indulgenze per rinunciare ad esercitare quella che tu chiami la loro sapida critica. Appena si tornerà a parlar d'altro che non siano le incoerenze e gli altri piccoli guai di oltre Tevere , potremmo, con nostra gioia, ritrovare sempre , o quasi sempre, ben pronto e sollecito il loro senso della critica e dell'ironia, magari esercitato da un bella terrazza che si protende su una incantevole visione di Roma capitale.
RispondiEliminaIo un attacco così articolato contro un singolo esponente politico da parte della curia e' un po che non lo vedevo. Forse alle elezioni regionali del 2010 le polemiche contro la Bresso, Errani e Bonino.
RispondiEliminail trave e la pagliuzza. con il prefetto FP Tronca il Tevere è più stretto!
RispondiEliminain effetti un pò di panni in famiglia da lavare ce li avrebbero Emoticon smile http://www.rainews.it/.../Vatileaks-arrestati-Vaticano...
RispondiElimina"La pentita ha parlato" Su come arrivassero un tempo a far parlare le persone nelle segrete stanze vaticane non occorre molto ad immaginarlo , Se poi parlavano , magari denunciando altri, riuscendo ad evitare lunga carcerazione e torture , si beccavano dal popolo la bella denominazione di impuniti che non era esattamente un complimento ( anche se sembra ormai essere passato al significato analogo a quello di "furbacchione" ). ,Ma oggi quali saranno mai le minacce o le promesse che possono indurre a cantare nelle segrete stanze? . E quali problemi potrebbero aprirsi per l'Italia se venissero consegnati per un caso di questo genere al sistema carcerario italiano ? Mi sa tanto che, salvo che gli imputati non siano amanti della camomilla, il vaticano dovrà inventarsi qualche accomodamento.
RispondiEliminaLo Stato del Vaticano non ha i titoli morali per criticare le vicende italiane.
RispondiEliminaBeh, politicamente parlando (un'altra cosa e la dottrina) la Chiesa non ha dato esempio di morigeratezza. Da Marozia e la pornocrazia papale, dagli scismi prima con due poi con tre papi, per passare dai pontefici che nel rinascimento avevano mogli, figli e amanti, fino ai papi re che facevano culo e camicia con i boia ci sarebbe da rinfacciarli questo e altro. Ovviamente stavo dimenticando la pedofilia ma non saprei se politicamente potremmo abbassarci a discutere con uno stato che tra le sue fila conta decine e decine di prelati stupratori di bimbi...
RispondiEliminaPotremmo vederne delle belle http://www.huffingtonpost.it/.../31/pignatone_n_8442130.html
RispondiEliminaLo strano è che i cardinali Vallini e Bagnasco non abbiano niente da dire su queste farse. Forse dovrebbero intervenire la Boschi e la Madia e dire che i cattolici romani e italiani si meriterebbero uno spettacolo più dignitoso. ma non lo faranno. Si incaglieranno sulla parola dignità.
Eliminaaggiornamento sul tema "post marino " http://www.ilfattoquotidiano.it/.../roma-via.../2243662/
EliminaCosa vuol dire essere finalmente in sintonia con la città. Chissa che ne pensa l'orficato Orfini
EliminaLa smetterà Marino di dichiararsi "cattolico" o ancora insiste?
RispondiEliminaSpero che Marino si ricandidi, faccia perdere la elezioni municipali al PD e che i M5S vadano al governo della Città così: 1) i Romani imparano a farsi infinocchiare dalla Cricca Alemanno-Renzi-Vaticano-LaRepubblica-Il Corriere-Casamonica-Etc... Insomma tutto il Carrozzone; e 2) I 5St****i imparano a votare Grullo&Co.
RispondiEliminapenso che più di un simpatizzante di Marino si guarderà dal comperare dolciumi da certi banche ( anche perchè da quanto sarebbe emerso, sembra non siano, in realtà , neanche dei gran prodotti)
RispondiEliminaPaolo che dolciumi? Mi sono perso qualcosa?
EliminaIo penso anche ai camerieri di certi ristoranti che han dichiarato che Marino si portava anche la moglie alle cene. E allora? Da quando in qua le signore non possono dare una mano ai propri consorti per le pubbliche relazioni?? Non conoscono le signore dei salotti romani? Non credo.
RispondiEliminaMa aggiungo che allo scoppio dello scandaletto, montata ad arte, le cene non erano state ancora rimborsate, per quanto ne sappia gli scontrini erano rimasti nelle mani del responsabile del Municipio inevasi per lungo tempo (una bomba a orologeria montata ad arte), e quindi i camerieri come fanno a sapere quale cena è stata rimborsata a Marino e quale no??
RispondiEliminaMarco, mi stavo riferendo al fatto che , eliminato Marino, il cìriterio col quale assegnare gli spazi per i furgoni che vendono dolcetti ed altro per le feste natalizie è tornato quello di prima e quasi metà spazio è stato assegnato a chi era vicino ad un assessore incriminato. Marino aveva proposto di mettere tra i criteri della assegnazione degli spazi certi parametri riguardanti la qualità dei prodotti venduti, anche questo criterio è saltato : tutto come prima, a quanto sembra.
RispondiEliminascusa Marco , l'accusa sarebbe stata quella di essere andato al ristorante con la sola moglie e di aver messo la cena in conto al comune; poi sarebbe risultato essere non la moglie, ma un assessore con la quale doveva protrarre una discussione su cose inerenti la amministrazione comunale. E sempre con costi piuttosto ridotti.
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