Ciò che possiamo licenziare

mercoledì 4 febbraio 2015

Il discorso del Presidente Sergio Mattarella. I commenti.

Quasi tutti i commenti si sono concentrati sul termine arbitro. In quello della Boschi si potrebbe cogliere una larvata minaccia. Berlusconi non ha commentato il discorso ma si è rifatto parlando con la Bindi. Pragmatico realismo del cinque stelle Sibilia.

Come sempre succede ad ogni discorso del Presidente della Repubblica gli elogi si sono sprecati. E anche il breve, oggettivamente un grande merito, discorso del Presidente Mattarella corre su questi binari. Senza contare che per l’italica stampa vale la legge dell’arrosto: l’ultimo messo in tavola dalla moglie è migliore del precedente. Per quelli sposati da trent’anni ormai si veleggia su livelli irraggiungibili neanche da un decastellato Michelin. Per loro fortuna i Presidenti della Repubblica Italiana durano solo sette anni e quindi ad ogni nuovo giro si parte da zero. Il che è un bel vantaggio.

L’attenzione dei commentatori si è focalizzata sulla frase: «L’arbitro deve essere – e sarà – imparziale.» Tutti i quotidiani la riportano con grande enfasi neanche si trattasse della nuova scoperta del bosone di Higgs. In compenso un barista, che assisteva in diretta al discorso, l’ha commentata dicendo:«Se un arbitro non è imparziale non è un arbitro.» Gli avventori del momento hanno gravemente fatto segno di sì con la testa e quando uno ha buttato con nonchalance: «È solo una tautologia» il consenso è stato da stadio. Ma questi non sono stati gli unici a commentare l’hanno fatto anche i politici. E tutti con sagacia, lucidità ed acume sopraffino. 

Hanno voluto mettere il lro sigillo ala giornata praticamente tutti. Tra gli altri:

Giorgio Napolitano:« discorso esseniale, coinciso, non retorico» che per il re dei moniti deve equivalere ad una mezza bocciatura seguita comunque da un sospiro di sollievo: il palmares del ridondante, sbrodolato e retoricuccio rimane suo.
PierLuigi Bersani:«È semplicemente Mattarella, la sensibilità, la sobrietà (che l’ultima volta non ha portato bene ndr) i valori Gli do il massimo dei voti» Che Mattarella sia Mattarella non lo metterebbe in dubbio neanche Casaleggio e dare il massimo dei voti al proprio candidato suona un po’ di nepotismo. Ma d’altra parte «È quest’acqua qua» e pare ce la si debba tenere. Almeno fino al 2018. Forse.
 Giorgia Meloni: «Discorso impeccabile. Da buon democristiano» Che viene spontaneo farsi delle domande. La prima: se il discorso è impeccabile come fa ad essere democristiano? La seconda: se impeccabile va a braccetto con democristiano lei che ci fa a braccetto con La Russa?
Enrico Letta:«Mattarella sarà arbitro imparziale ma forte ed inflessibile» Che, non è neanche una tautologia essendo il ma una congiunzione avversativa. Senza contare che arbitri imparziali ma deboli ed accomodanti in giro non se ne sono mai visti.. Sono scivoloni di questo tipo che hanno reso Enrico sereno.
Maria Elena Boschi:«Il presidente della Repubblica ci esorta ad andare avanti con le riforme. Lo faremo con determinazione» E questo più che un commento al discorso del Presidente sembra una minaccia agli italiani.
Silvio Berlusconi non ha commentato il discorso del Presidente e ha fatto bene ci ha guadagnato in serietà. Poi ha incontrato la Bindi ed ha detto:«Ho visto che ha versato lacrime di commozione, non ce lo aspettavamo da un uomo … pardon da una donna.» A riprova che truzzi si nasce e non lo si diventa. Ci vorrebbe troppo studio.
Giovanni Toti : «Un discorso da Capo dello Stato. Sia davvero arbitro di tutti.»  Premio originalità. Al fatto che l’arbitro sia l’arbitro di tutti quelli che giocano ci avevano pensato in pochi. Anzi solo lui.

Carlo Sibilia  (M5S) «Ho l’impressione che se dovessi morire e rinascere ascolterei le stesse cose.» Pragmatico e realista: come dargli torto

Nessun commento:

Posta un commento