Ciò che possiamo licenziare

sabato 1 marzo 2025

Fontana, Vaturi, Zelensky, Trump, Vance, Kissinger, Meloni.

 Gli uomini e le donne di potere spesso dimostrano di aver poca contezza di quel che gli succede intorno, così come di essere assolutamente ignoranti in storia. Qualche ripasso farebbe loro bene.


Il Fontana Attilio, si imbufalisce perché la Lombardia raggiunge solo il settimo posto tra le regioni nella classifica stilata dal Ministero della Salute. Per essere chiaro definisce la questione con un iconico termine istituzionale: «Puttanate», aggiungendo che quanto si fa a Roma non lo riguarda affatto. Forse pensa alla secessione. Tale appassionata e viscerale difesa della sanità lombarda fa intendere come il presidente della regione, camici a parte, conosca poco o nulla delle questioni del comparto. Se solo provasse, scavallando le agevolazioni derivategli dal suo status, a prenotare una visita scoprirebbe che per una cataratta, in quel di Bergamo, la lista d’attesa è di un anno come del resto, in quel di Milano, per una visita neurologica al Besta, mentre per la stessa visita in una struttura meno blasonata i mesi d’attesa sono solo sette, facendo il paio con l’attesa di cinque mesi per averne una reumatologica. Magari vivere il territorio anziché darsi da fare per ripristinare i vitalizi aiuterebbe a non dire puttanate.

Chi sia Vaturi Nissim fuori da Israele lo sanno in pochi o forse addirittura nessuno. Costui, giusto per completezza d’informazione, è il vicepresidente della Knesset, il parlamento israeliano, ed è anche membro del partito del Likud. Per farsi conoscere dal mondo intero ha deciso di fare un discorso spericolato durante il quale ha detto:«(I palestinesi di Gaza) sono feccia, subumani, nessuno al mondo li vuole. I bambini e le donne vanno separati e gli uomino eliminati». Pensava probabilmente di essere originale senza aver contezza come simili teorie siano vecchie come il mondo. C’è sempre da qualche parte un popolo definito feccia da sterminare. L’hanno fatto i portoghesi in Brasile, gli spagnoli in tutto il Sudamerica, gli yankee  con i nativi nordamericani, e poi i turchi con gli armeni e guarda caso i nazisti proprio con gli ebrei. Chissà perché i fanatici di destra sono sempre così ignoranti da non conoscere la storia. O forse il Vaturi Nissim si ispira proprio ai quei suoi ideologici fratelli di Germania. Senz’altro la senatrice Segre Liliana, il Mieli Paolo, il Lerner Gad con tutti gli ebrei di ogni nazione, saranno impalliditi nel leggere simili orrende bestialità e avranno gridato vibranti proteste. Forse.

Volare per oltre dieci ore per essere preso a pesci in faccia non è da tutti eppure lo Zelensky Volodymyr l’ha fatto. Il suo incontro con il Trump Donald e il Vance J.D. non poteva andare diversamente. Lucio Caracciolo l’ha definito: «Un suicidio assistito». Lo sceriffo Trump e il suo vice Vance si sono comportati come fossero in un saloon e non nello studio ovale della Casa Bianca e si sono sballotato il povero ucraino come in un film western. E quindi giù sganassoni verbali, non sono passati alle vie di fatto solo per l’anzianità del Trump Donal e la pancenta del Vance J.D.

Diceva il Kissinger Henry: «Essere nemico degli usa può essere pericoloso esserne amici è fatale». L’aforisma dovrebbe ben stamparsi nelle menti di tutti i governanti facenti parte della Ue e in particolare della Meloni Giorgia. Al momento desaparecida dal Parlamento. Essere lo sgabello di un alleato enormemente più grosso, iracondo e violento quando si arrivain fondo porta a dire:«Ci hanno sempre trattato come servi e alla fine ci hanno anche tradito». Non è una novità, a sfogliare i libri di storia.

Buona settimana e buona fortuna.

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