Sta cominciando la stagione delle ricette per un inverno caldo. Comincia il ministro Cingolani. Ha idee brillanti quasi come quelle del Cottarelli Carlo per ridurre la spesa dello Stato. Alcuni cervelli fuggono dall’Italia. Altri restano.
Se il brodo
fosse stato caldo come il vino, il vino vecchio come il pollo e il pollo grasso
come il padrone di casa sarebbe stata una cena perfetta. Questo calembour balza alla mente leggendo sui
quotidiani delle “misure” che il ministro Cingolani pensa (pensa?) di mettere
in campo per consentire agli italiani di avere un inverso tiepido. O quasi
caldo. In sintesi il ministro dell’ambiente, fisico a favore del nucleare, dice
che: se gli italiani riscalderanno le loro case con 19° anziché 20°, se
ridurranno il tempo del riscaldamento di un’ora al giorno e soprattutto se
terranno spente le caldaie per quindici giorni si taglierebbero i consumi di
ben 2,7 miliardi di metri cubi di gas pari al 10% di quanto importato dalla
Russia. Alla faccia di Vladimir Putin e dei suoi oligarchi, loro invece nel
prossimo inverno nel gas ci potranno fare il bagno. Non c’è che dire, l’idea è
geniale. Se fosse raccontata a Zelig
otterrebbe applausi scroscianti e risate a crepapelle. Ricorda non da lontano quanto
ipotizzava il Cottarelli Carlo quando era certo di sistemare i conti dello
Stato con misure draconiane come, tra le altre, ridurre i vigili del fuoco,
spegnere i lampioni di notte, di giorno lo sono già, dotare le forze
dell’ordine di cerbottane e via supercazzolando. Evidentemente la buona scuola
lascia segni. Con altrettanta evidenza si arguisce di quanto il Cingolani
Roberto necessiti di una full immersion
nella vita reale. Da quanto dice è acclarato non abbia mai vissuto in un
condominio di Milano, Torino et similia
città del centro nord dove periodicamente si chiede agli amministratori
l’accensione dei riscaldamenti con quindici giorni di anticipo per alleviare le
sofferenze degli anziani. Case popolari a parte. Forse. O abbia visitato qualche ufficio pubblico,
qualche Comune, qualche scuola del Belpaese dove avrebbe scoperto quanto la
media della temperatura sia lontana da quella da lui ipotizzata: è di 26° e non
di 20°. Per cui anche scendere di un grado … Cosa che avrà, probabilmente,
potuto potuto verificare anche nello scorso inverno standosene comodamente
seduto nel suo ufficio al ministero. Peraltro, in questi giorni di caldo
imperante, c’è da scommetterci, i condizionatori del suo ufficio, come quelli
del Presidente del Consiglio e del Senato e della Camera sono rigorosamente spenti. Solo per colpire il
Putin al fegato. Tutto nella norma come quando certi divulgatori scientifici,
misurata l’area di un tempio in Mesopotamia e divisala per 3,14 per poi
rapportarla alla sezione aurea relata ai numeri di Fibonacci scoprono al
millimetro la distanza tra quel sito e la stella KZ15 dimostrando così la
colonizzazione della terra da parte dei cazzetaquindicini nel 5725 a.c.,
secondo giovedì dopo il solstizio d’inverno alle 04,15 a.m. ora di Greenwich. Ma con tutto l’esodo di cervelli depauperante
il Belpaese solo questi ci rimangono? Brodo freddo, vino acquoso e pollo
ridotto all’osso.
Buona settimana
e buona fortuna.
Complimenti! Il sarcasmo è ben centrato! Tutti calcoli fatti a tavolino da chi evidentemente non capisce un catzo!
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