Sono tempi veramente bizzarri quelli nei quali
stiamo vivendo. Molto bizzarri: ci si ammala di non si sa cosa, si guarisce non si sa come, il virus bighellona
per l’universo globo non si sa da quanto tempo e si presenta a capocchia un po’
qua e un po’ là. Si sa soltanto che c’è e fa danno. Si attende di avere un
vaccino e contemporaneamente si attende anche una seconda ondata di malattia.
Sembra di assistere a una di quelle gare ciclistiche su pista dove i pistard, per dirla alla francese che fa
fino, stanno per interminabili minuti in surplace
fermi sulla bicicletta in attesa del momento migliore per attaccare e
sorprendere l’avversario. Tutti ovviamente facciamo il tifo per il vaccino, ma
come si sa le somme si tirano alla fine. In più s’aggiunga che chi è deputato a
fare i miracoli non li sta facendo e chi invece, peccatrice messa all’indice
dai bigotti benpensanti, in quattro e quattr’otto, come si conviene ai miracoli
ti salva dal fallimento un teatro. D’altra parte il miracolo, data la mandante,
non poteva che riguardare un teatro, luogo di perdizione per eccellenza.
La peccatrice in questione è nientepopodimeno che
Marilyn Monroe e il teatro salvato è la Comédie Italienne di Parigi. Dove alla
peccaminosità del teatro si somma quella congenita della capitale francese.
Ormai da qualche anno l’attuale Comédie-Italienne, quella
storica nasce nel XVII secolo con il nome di Théâtre Italien de Paris, si
dibatteva in difficoltà finanziarie, ché anche in Francia i teatri vivono
talvolta magramente. Nulla a che vedere con la situazione italica, ma anche oltralpe
la polvere del palcoscenico non sempre si trasforma in oro.
L’attuale proprietario della Comédie Italienne,
Attillio Maggiulli, 70 anni, da Corato, provincia di Bari, ha potuto saldare i
suoi debiti, si parla di 300.00,00€ grazie a Marilyn Monroe. Ovvero grazie al mouchoir della diva.
Si dice che il fazzoletto in questione sia stato
perso dalla Monroe nel 1960 in un albergo di New Yok e da allora è passato di
mano in mano fino ad arrivare in quelle di Maggiulli che conosce un
collezionista di oggetti appartenuti a Marilyn. E il miracolo è fatto: 300.000€
in cambio del fazzoletto. Che chissà se veramente è appartenuto a Marilyn
Monroe ché se non lo fosse il miracolo sarebbe doppio. E in tempi in cui ci si accontenterebbe
anche solo di un mezzo miracolo questo ne vale almeno tre. E di miracoli sa il
cielo quanto ne abbiamo bisogno.
Buona settimana e buona fortuna.
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