Ciò che possiamo licenziare

venerdì 24 luglio 2020

Come una cameriera di Benetton

La frase di Benetton Luciano sulla cameriera oltre che stupida è zeppa di classismo, autoritarismo, arroganza, sessismo, misoginia e altre nefandezze ancora. Per i buddisti i vizi capitali sono tre: ira, avidità e stupidità. Ha da sperare che la sua cameriera sia professionale oltre misura. La vendetta come il Guttalax è sempre a portata di mano.

Nella tradizione buddista sono indicati i tre veleni, in qualche misura l’equivalente dei vizi capitali della nella tradizione cattolica dove però sono  indicati nella misura di sette. Agli occidentali e ai latini in particolare, si sa, piace il largheggiare, mentre gli orientali, si sa, tendono ad essere  un pochino più parchi e quindi nell’elencazione si sono fermati a tre: l’ira, l’avidità e la stupidità.
Non sappiamo se il Benetton Luciano sia un iracondo, lo potrebbero dire con maggior cognizione di causa i suoi manager e il suo personale di servizio, in compenso è oggettivamente certo che la frase «trattati peggio delle cameriere» è stupida. Sommamente e intrinsecamente stupida. Che più stupida non si può. In verità quella frase è anche un vaso di Pandora di nefandezze, infatti implicitamente include anche classismo, autoritarismo, arroganza, sessismo, misoginia  e  tanto altro ancora che qui sarebbe troppo lungo enunciare.  A riprova di quanto quella frasetta, senz’altro pensata, soppesata e valutata, sia stupida.
Ed è stupida, la frasetta, non solo per tutte le cose succitate, ma, in particolare, perché coinvolge senz’altro una larga parte delle persone che vivono, con-vivono, con il Benetton Luciano: quello che eufemisticamente viene catalogato sotto la definizione di “personale di servizio”. Tutto quelle persone che sono adibite alla cura della persona Benetton Luciano. A partire dalla cameriera che tutte le mattine gli rassetta il letto, gli serve la colazione, controlla che le pulizie della camera siano fatte nel migliore dei modi e inoltre gli sistema la biancheria nei cassetti e i vestiti negli armadi, decide quando chiamare la rammendatrice, mandare giacche e pantaloni in tintoria e far lucidare le scarpe. E in più vede tante cose che è bene non siano raccontate in giro. Insomma una persona, o come si usa dire oggi una risorsa, senz’altro importante, molto importante per il benessere del Benetton Luciano. Ora questa persona così importante scopre che il Benetton Luciano la considera praticamente all’ultimo gradino della sua personale scala sociale. E lo dice pure pubblicamente. Anzi quel raffrontare la sua famiglia ad una cameriera dice la misura dell’umiliazione bruciante che sta patendo nell’affare autostrade. Ha da augurarsi il Bentton Luciano che la sua cameriera sappia abbozzare e non se la prenda troppo, in altre parole che sia professionale oltre la stupidità di quella frase. Altrimenti ci sarebbe da star poco tranquilli nell’infilarsi sotto le lenzuola la sera o nel sorbire il caffè o il the durante la colazione al mattino e anche nei pasti successivi. La vendetta, come il Guttalax, tanto per dire, è a portata di mano.
Ora non sappiamo se il Bentton Luciano sia buddista, però perché no visto che ha passato gli ultimi otto anni in barca in giro per il mondo, ma il modesto suggerimento di dare un’occhiata ai tre veleni ci sentiamo di darglielo. Non s’è parlato dell’avidità. Ma forse non ce n’è bisogno.
Piuttosto una domanda: affidereste un asset di qualunque importanza a uno che dice frasi così stupide e dalle conseguenze imprevedibili?
Buona settimana e buona fortuna.

Nessun commento:

Posta un commento