Prima non voleva essere l’arca di Noè del centrodestra. Ha
insultato tutto e tutti, ma poi le elezioni si vincono coi voti e chiunque
porti voti è ben accetto, anche Lupi, anche Zanetti. Tutto fa brodo: anche
Mastella.
Mastella all'opera sui banchi di un governo qualsiasi |
Non è certo che tutti se
lo ricordino, ma il segretario della Lega, Salvini Matteo, ha passato diversi
mesi a dir male dell’ex alleato e ora acerrimo avversario, Angelimo Alfano. E
con lui di tutta la sua truppa: Lupi, Formigoni, Barbara Saltamartini e Pietro
Langella che però ha fatto una ulteriore capriola carpiata doppia per finire
con Verdini. Cosa vuol dire quando si ha il fisico. Oltre a dirne male
aggiungeva anche che mai si sarebbe accompagnato a simili personaggi. Si
intende che non si parla di persone ma di politica.
Quando a Berlusconi venne l’idea
della cosiddetta quarta gamba, dopo Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia al
Matteo scoppiò l’orticaria e subito schernì l’idea: «Un conto è la quarta gamba,
ma qui l’alleanza sta diventando un millepiedi.» Anche se l’idea di lanciare
bordate contro qualcun altro che non fosse il solito Renzi lo stimolava. Poteva fare il
Savonarola anche in casa sua. Un po’ di verginità nuova non fa mai male. E quindi agli alfaniani ormai privi di
Alfano disse che la coalizione di centrodestra «non era l’arca di Noè » A cui
il Lupi rispose con due battute una peggio dell’altra. La prima:«a Salvini ricordo che Noè sull'arca accolse solo animali» Facile immaginare
le sghignazzate private e semipubbliche. Che doppiò con un altrettanto
infelice: «Stia tranquillo, non appartenendo alla categoria, anche se mi
chiamo Lupi, noi sulla sua di arca non abbiamo nessuna intenzione di
salire. Anche perché non c'è nessun diluvio e lui non è certamente Noè.» Mentre
invece tutti sapevano (e sanno) che quello di salire, arca o non arca, per
garantirsi almeno uno strapuntino in corridoio, era (ed è) l’ambizione massima
di tutta quella schiera.
Trattandosi non di gamba ma di millepiedi ecco saltar fuori tra altri allegri
personaggi della prima repubblica, uno che a vederlo mette subito simpatia:
Clemente Mastella, quello che si definì il Moggi del parlamento, forse per via di
deputati comprati e venduti. Quello che dopo aver fatto cadere un governo di
centrosinistra di cui faceva parte ed essersi fatto un po’ di purgatorio, è tornato
in corsa riuscendo a farsi eleggere sindaco di Benevento con 7416 voti. E al
disprezzo salviniano rispondeva:«sei un mezzo leader, Ma chi te vole, hai perso
anche a Varese “ – e aggiungeva - Mai
con Salvini.» Anche se mai è parola ardua da dire.
Comunque per mettere una pietra
tombale sull’argomento il Salvini ha dichiarato: «non c'è un progetto di Italia
condivisa. Lupi è una bravissima persona, così come Zanetti di
Scelta Civica, ma sono portatori di idee diverse dalle nostra.» Vero e dunque?
E
dunque le questioni serie si discutono a tavola, con un menu leggero leggero studiato
apposta per convalescenti (tortelli di zucca, brasato, tortino al cioccolato) e
dopo il caffè e l’ammazzacaffè che succede? Che la quarta gamba, nel frattempo
ha cambiato nome e si chiama quarto polo, viene accettata da tutti anche dal
rodomonte Salvini. Con un pannicello sulle pudenda: i tre del pranzo
decideranno sulle candidature del quarto polo. Bah. Il fatto al dunque si
risolve con Salvini che si troverà
seduti accanto pezzi di prima repubblica, ex sostenitori del governo di
centrosinistra e saltimbanchi vari.
Eggià perché c’è forse qualcuno
che vuole rinunciare ai settemila e briscola voti di Mastella a Benevento? E a
quelli dei simpatici fanciullini di Comunione e Liberazione e magari anche a quei
due o tre che sono rimasti impigliati con Scelta Civica? La risposta è
semplice: no. Aggiungendo sottovoce: non è conveniente. E allora avanti come se
nulla fosse perché la convenienza è importante: è il maggior plus dei supermercati.
salvini anche tu sei un venduto sei pegio degli altri
RispondiEliminaChe schifo
RispondiEliminaSalvini recita lo stesso copione a soggetto di quel ladro bugiardo Bossi di venti anni fa ,sbraitando contro fenomeni sociali e entità politiche diversi ma che " nel succo "rappresentano la giusta scontentezza di molti italiani.
RispondiEliminaPrima c'era Roma ladrona con il suo statalismo, oggi c'è Bruxelles, prima c'era Fini mal digerito e oggi la quarta gamba di mastella, Lupi e tutta la loro banda.Solo una cosa è chiaramente come prima , i fessi che si fideranno di questo finto Masaniello con la bocca sporca di caviale Arcoriano e che voteranno Lega.
Max Hurr
Alla faccia vostra che li avete e continue rete a votare!.
RispondiEliminatra Salvini e Mastella è quest'ultimo ad essere caduto in basso.
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