Politici
e giornalisti sono i maggiori utilizzatori di Twitter. Spesso
sbroccano con affermazioni maschiliste Zucconi e Feltri , altre volte sono esegeti di banalità Maroni e Alfano,
altre ancora non sono che i ritweet di messaggi di altri che hanno il solo
pregio di essere per loro elogiativi Veltroni.
Vittorio Zucconi: Virginia Raggi espone in tv argomenti ai quali
Giachetti difficilmente potrà rispondere. Non c'è partita.
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A prendere un
giorno a caso , come dire gli ultimi due o tre giorni, c’è da mettersi le mani
nei capelli. In questa breve carrellata si può partire con un Vittorio Zucconi d’annata. Lui ce l’ha
con i grillini, a prescindere. A leggere il nome di un esponente del M5S perde
il senso della ragione e talvolta anche del ridicolo e carica a testa bassa,
neanche fosse un toro davanti al capote. Eccolo allore commentare la foto (a
fianco) di Virginia Raggi con un classico
del pensiero trucido maschilista: «Virginia Raggi
espone in tv argomenti ai quali @bobogiac Giachetti difficilmente potrà rispondere. Non c'è
partita» Al confronto Guido Bertolaso sembra un estremista del femminismo. Poi
sempre per rimanere sul suo argomento preferito twitta «Accelera la normalizzazione del M5S guidato da
Casaleggio, sempre più una DC con lo sconto. Al centro, grillini!» Viene normale
pensare che quando al centro volevano andarci D’Alema e Veltroni e Napolitano e
adesso Renzi i suoi alti lay non si levarono. Ma la coerenza non è di questi
giorni. Ammesso che sia mai stata.
Anche i giornalisti non scherzano, ad
esmpio
Myrta Merlino: «Uno
dei kamikaze di #Bruxelles
era stato arrestato, ma poi liberato. Aggiungere un commento sulla magistratura
belga. Io allibisco.» Evidentemente non ha memoria di quando i gendarmi nostrani dopo
l’arresto di Riina dimenticarono di perquisirne il covo. Per fortuna non
abbiamo il monopolio dei poliziotti tarlucchi, qualcuno lo lasciamo anche agli
altri. Quindi che dire di Roberto
Maroni: «Ho incontrato oggi
il nuovo questore di Milano Antonio De Jesu. Gli ho garantitola massima
collaborazione per la sicurezza dei cittadini» E che gli voleva dire? Che l’avrebbe boicottato? Per
rimanere in ambito partiti ecco un fulgido esempio del Partito Democratico: «#Roma @orfini
'Difendiamo i poteri forti? E' vero, per noi poteri forti sono i cittadini
romani' #RaggiAmari» I cittadini romani, dice? Quelli che
sono invitati a disertare il prossimo referendum?
Naturalmente
non può mancare un frizzante Angelino Alfano: «A #Bruxelles la reazione, la decisione, la commozione» L’anacoluto è il suo pane e burro quotidiano.
Ben accompagnato dalla sua ex compagna di partito Deborah Bergamini che digita
l’originale:«Regeni,
governo deve pretendere la verità» Un twiter alla viva la mamma, che se ne sente la mancanza.
Ci sono anche i ritwittatori seriali come Walter
Veltroni e Erasmo D’Angeli che sembrano sappiano leggere ma non scrivere il
che, data la situazione, probabilmente è un vantaggio. Mentre Vittorio Feltri scrive in proprio e con
la consueta leggerezza twitta: «Urge equo
canone su uteri in affitto» Questo si commenta da solo. Naturalmente non
può mancare Mario Adinolfi: con un
tonante «Estirpare le colonie del male»
cioè: viva la mamma.
Oltre alle categorie
banalità-volgarità-niente-da-dire c’è anche quella dei presenzialisti: twittano
solo per raccontare all’universo mondo che saranno da qualche parte in
televisione a dire qualche cosa.
Qui mancano i
fondamentali twit di Maurizio Gasparri, Fabrizio Rondolino, Alessandra
Mussolini, Renata Polverini, MassimoLeaderPD (D’Alema) e altri del loro tipo, solo perché
sono molto selettivi e spesso bloccano la lettura dei loro twitter ai follower quando si dimostrano irriverenti. E questo la dice lunga sulla loro agilità
mentale.
già, preferiscono Twitter.
RispondiEliminaIo, che ritengo di essere nessuno, non uso "twitter" fino a quando un certo matteo renzi lo usa.
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