Di
norma gli orsi fanno gli orsi e anche Daniza non è sfuggita alla regola. Prima
dicevano che danneggiava il turismo adesso che è stata uccisa. La lista delle
dichiarazioni strappacuore è lunghissima. Tra i dichiaranti non poche bestie (in
senso pirandelliano). Che poi se l’avessero presa le avrebbero fatto fare, un
corso di bon ton?
Dell’orsa Daniza si sa
quasi tutto. Che l’hanno trasportata dalla Croazia per ripopolare la zona, che
ha compiuto la sua missione mettendo al mondo due orsetti e che è stata
sfortunata. La sua disgrazia è doppia: è finita in Italia, che non è poco, ed
ha incontrato un umano che quando l’ha vista anziché filarsela quatto quatto s’è
nascosto dietro un albero. E oltre a tutto si è messo in sfavore di vento.
Daniza ha trovato il suo odore strano, probabilmente neanche tanto gradevole e
per proteggere i suoi pargoli, come qualsiasi madre, ha scacciato l’intruso. Purtroppo
l’ha graffiato. Verrebbe da dire: come naturale. Un’orsa non è un’orsacchiotta
di peluche.Fin qui quello che si sa. E quello che si capisce.
Quello che non si sa e
non si capisce invece è molto, molto di più. Non si sa e non si capisce perché
qualche citrullo invece di congratularsi con il fungarolo per lo scampato
pericolo abbia gridato allo scandalo. Come se un’orsa dovesse comportarsi come
una crocerossina. L’orsa fa l’orsa. Come inevitabile. Poi qualcun altro ha
sproloquiato sul fatto che l’orsa metteva a repentaglio il turismo. E qualcun
altro ancora ha lanciato l’idea di ucciderla. Come dire via il dente via il
dolore. Nel frattempo la notizia ha fatto il giro del mondo e al solito si è
fatta la figura dei peracottari. Questa mancava da qualche tempo.
Ma in ogni situazione c’è
un genio della lampada con un’idea ovviamente luminosa. L’idea è di catturare l’orsa.
Grande. Sembra di assistere alla parodia del dialogo tra Togliatti e Pajetta
quando nel 1945 questi chiamò Roma per informare il partito di aver occupato la
prefettura di Milano. Il migliore (Togliatti) con voce melliflua rispose:«Bravo.
E adesso che ce l’hai che te ne fai?» Già che ce ne si fa di un’orsa catturata?
Magari qualche citrullo pensava di farle fare un corso di bon ton o forse di ammaestrarla
o chi sa che. Peccato che nel gruppo non ci fosse un simil Togliatti in
miniatura.
Quindi la macchina si
mette in moto, avvistano l’orsa e finalmente le sparano. Narcotico, ovviamente.
Ma qualcosa va storto e Daniza muore. Faranno l’autopsia probabilmente per
iniziare il solito scaricabarile ed è facile pensare che la colpa sarà dell’orsa.
Narcotizzano anche un cucciolo. Bene e adesso che se ne faranno? E dell’altro? Dell’altro
non c’è traccia. Quindi nella foresta trentina si aggira un cucciolo ancora da
svezzate che sarà affamato ed impaurito. Si spera non incontri un altro
cercatore di funghi. La notizia come facile immaginare avrà già fatto il giro
del mondo e a poche settimane si replicherà la figura da peracottari. Pazienza.
Non è la prima e con ogni probabilità non sarà neppure l’ultima. Purtroppo.
A uccisione avvenuta si
scatenano gli animalisti sia quelli di base, il web impazza, sia quelli di vertice, sia quelli storici sia
quelli improvvisati. E così a protestare per l’animalicidio tutte le
associazioni animaliste e per dirne alcune: Lipu (Lega italiana protezione
uccelli), il Wwf, la Lega Antivivisezione e l’Enpa (Ente protezione animali) che chiede le dimissioni del ministro all’ecologia
Gianluca Galletti, che è favorevole all’energia nucleare in Emilia. Si scatenano anche i politici o simil tali e
i giornalisti e simil tali e chi più ne ha più ce ne metta: Michela Vittoria Brambilla e Maurizio Gasparri
(lui c’è sempre) e Matteo Salvini e Paolo Romani e Franco Frattini (redivivo) e
Beppe Grillo e Laura Puppato e Oscar Giannino (semi-redivivo) e Riccardo Fraccaro e Barbara
Saltamartini e Roberta Bruzzone e Giuliano (apostata) Ferrara e Angelo Bonelli
e Manuela Repetti (moglie di Sandro Bondi) e Loredana De Petri e Lia Celi (che
paragona l’orsa alla brigatista rossa Mara Cagol) e tanti altri. A scorrerne la
lista, lunghissima, si capisce che ci sono anche molti imbucati e pure qualcuno che in
quanto bestia (in senso pirandelliano) ha equivocato cosa comporti essere
animalisti. Che non ce la ci si cava con una trombonesca dichiarazione. Per fortuna i più, pwer non dire tutti, sono
ignoti alla stampa internazionale e così si scavalla un’altra figura da
peracottari.
Danneggia il turismo!!!! Io andavo in vacanza in Trentino col cavolo che ci torno e come me tanti vedi adesso il turismo!!!
RispondiEliminapoi gli hanno sparato un narcotizzante, si ma al cianuro. vergognosi peracottari incapaci di gestire qualsiasi cosa. adesso poi ci vorrà una nurseri per i cuccioli. allucinante da non credere.
RispondiEliminaquei citrulli che dici tu non muoiono mai,vedi l'età dei ns politici,tranne i giovani il resto sono d'acciaio inox
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