Ciò che possiamo licenziare

giovedì 1 settembre 2022

Autunno freddo, inverno gelido e primavera al verde.

Il governo dei migliori sul gas dovrebbe dire la verità. Lo sostiene Alberto Clo, pericoloso bolscevico, ex ministro del governo Dini, Cavaliere di Gran Croce e direttore della rivista Energia, fondata con Romano Prodi. Le tappe del governo draghiano sulla questione gas. Price cap: la vittima ricatta i suo aguzzino.


Sulla questione del gas il governo dei migliori sta rappresentando, con grande teatralità, una delle sue migliori performance. Come si ricorderà sul tema ha esordito l’apotropaico camminatore sulle acque sostenendo l’impossibilità della Russia di innalzare il prezzo delle sue forniture e questo per via delle  stringenti clausole contrattuali. E infatti il prezzo a cui si sta comprando galoppa libero e selvaggio come Furia il cavallo dell’West. Dopo di che, sempre lui, mentre si faceva supino alla richiesta ammerigana di destinare il 2% del Pil in armamenti - ma non ce l’ha fatta - e chiedeva sanzioni draconiane, proponeva di applicare un limite al prezzo del gas russo: con leggiadria lo definiva price cap. Come dire: dopo aver messo due dita negli occhi del vicino chiedergli un prestito. Di solito così non funziona e infatti non sta funzionando. Altra tappa di questa kafkiana vicenda è stata quella di declamare ad ogni piè sospinto la volontà di fare a meno del gas russo e quindi si gira qua e là nel mondo ad elemosinare forniture. Forniture che vengono magnanimamente concesse, sia chiaro, a caro prezzo, ovviamente. Se vuoi il price cap «non lo stampi sui muri, lo contratti» ha commentato il dottor Alberto Clo, pericolosissimo bolscevico, ex ministro del governo Dini e attualmente direttore della rivista Energia, fondata con Romano Prodi, A questo punto come in ogni sketch dei De Rege ecco avanzarsi il ministro Cingolani, prima si autoimbroda: «siamo i migliori in Europa e le cose andranno bene», poi sostiene di disporre di riserve per il 70-80% e quindi si scavallerà l’autunno, l’inverno e magari anche la primavera. E poiché uno sketch si nutre di trovate continue ecco adesso far intendere che non si può stare proprio sicuri-sicuri e allora la richiesta di non accendere i condizionatori, posticipare quella dei caloriferi, ridurne l’uso e abbassarne la temperatura. Ovviamente sulla fiducia. Sarà divertente fare un giro nei locali degli enti pubblici, ministeri, regioni e comuni  per constatarne l’applicazione. Recentemente il dottor Alberto Clo, sempre quel pericoloso bolscevico, ha definito, con un largo giro di parole, il tanto detto e il poco fatto come bubbole. Libera traduzione. Aggiungendo: «il governo dovrebbe dire la verità», intradicendo come i migliori non l’abbiano ancora fatto. D’altra parte se lo facessero dovrebbero dire di essere i peggiori, ma non ne hanno né la capacità né il coraggio, altrimenti non starebbero lì dove stanno. Il dottor Clo ha concluso il suo intervento radiofonico (Tutta la città ne parla, Rai radio 3 del 30 agosto 2022) dicendo: «la Francia paga il gas la metà del nostro.» Alleluia.

Buona settimana e buona fortuna.

1 commento:

  1. Grazie, Castruccio. Testo molto interessante che mi ha indotto a saperne un po' di più qui : https://www.byoblu.com/2022/08/29/sostituiamo-gas-russo-da-due-euro-con-quello-usa-piu-caro/

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