Con
l’intervista rilasciata a La Repubblica dimostra di non aver ben chiaro qual è
il ruolo della Corte Costituzionale. Il rivendicare la preminenza delle scelte
del governo sul diritto e il richiedere uniformità di pensiero tra Consulta ed esecutivo è
storia già vista e apre le porte a pericolose involuzioni
Fino ad ora PierCarlo
Padoan pareva simpatico con quella sua aria da gnomo del bosco catapultato in
politica e nel governo praticamente a sua insaputa. Faceva simpatia quel suo arrabattarsi
(figurativamente parlando) per trovare i
fondi necessari a soddisfare tutti i desideri del suo giovin signore. Ce lo si
immaginava come il piccolo scrivano fiorentino, tutte le notti, chino sui libri dei conti con il lapis appuntito completamente avvolto da quei rotolini bianchi
che la vecchia calcolatrice Olivetti a manovella sa produrre a iosa. E si aveva
comprensione per quel suo “trovare” un miliarduccio qua e un ,miliarduccio là riuscendo
ogni volta a sovvertire l’antica regola della matematica che recita: cambiando
l’ordine dei fattori il risultato non cambia. Con lui il PierCarlo Padoan da Roma
il risultato cambiava a piacimento. Era tenero.
Oggi fa molta meno
tenerezza anzi incute un bel po’ di paura e se va avanti così che questa si
trasformi in terrore sarà un attimo. Con l’intervista rilasciata oggi a la Repubblica nella quale critica
aspramente, i telegiornali dicono bacchetta, la Consulta per la decisione presa
sulle pensioni dimostra di essere ignorante (nel senso etimologico del termine)
e pericoloso. E non serve stabilire se più ignorante o più pericoloso i due
aggettivi assai spesso vanno di pari passo. E il risultato non è bello come
spesso dimostrato dalla storia e Achille Starace, tanto per dirne uno, ne fu un efficace esempio.
Per la cronaca il
Piercarlo Padoan ha dichiarato «La Consulta doveva valutare i costi della
sentenza sulle pensioni» Bello, ma la Consulta non è lì per quello.
È ignorante il Padoan poiché
dimostra di non conoscere, di ignorare, il senso ed il perché sia stata istituita la Corte
Costituzionale. Gli basterebbe fare un giro su Wikipedia per capire l’enormità
di quanto ha dichiarato a la Repubblica. E
Renzi potrebbe spiegargli come arrivarci. Alla Corte Costituzionale è demandato il compito di giudicare la legittimità degli
atti dello Stato e delle Regioni e, come soprammercato, ad esprimersi su eventuali atti di accusa nei confronti
del presidente della Repubblica. Mica male vero? Quindi sta lì, in autonomia
dall’esecutivo, per stabilire se una legge è legittima o non legittima a
prescindere da qualsiasi altra considerazione. Cioè a dire che il suo ruolo è difendere lo Stato di diritto e non la ragion di Stato. Che tra i due c'è una bella differenza.
Quando la Consulta comincerà a tener conto dei desiderata dell’esecutivo significherà essersi incamminati per una brutta china e allora la democratura non sarà così fuori dall’orizzonte. E in questo sta la pericolosità dell’ex simpatico gnomo del bosco.
Quando la Consulta comincerà a tener conto dei desiderata dell’esecutivo significherà essersi incamminati per una brutta china e allora la democratura non sarà così fuori dall’orizzonte. E in questo sta la pericolosità dell’ex simpatico gnomo del bosco.
Tutti gli esecutivi dicono di lavorare per il bene del
Paese ma non sempre così è successo anzi sono stati proprio quelli che con più
forza e magari anche con l’aiuto della galera si impegnavano a dimostrare il
teorema che, alla fin della fiera, hanno causato i danni peggiori. Di solito si
comincia con piccole e medie ingiustizie (come le pensioni) per salvaguardare i grandi temi (il bilancio dello Stato) e poi
si finisce con il discriminare quelli biondi con gli occhi azzurri. S’è già
visto.
Cosa ti puoi aspettare da un esattore delle tasse diciamolo tecnico,solo guai. E’ come mettere insieme un creatore stile di scarpe con un ciabattino contabile, per l’irriverenza contro la Corte Costituzionale non solo per le pensioni, ma anche per i 1200 falsi dirigenti si è accanito con frasi non onorevoli, è come se gli avessero guastato la sua contabilità. E qui la Corte Costituzionale non ne ha colpa, è Monti che doveva dapprima consigliarsi se poteva fare la manovra blocca pensioni, ma poiché sti governi tecnici hanno l’allergia di rivolgersi dapprima ai consiglieri, ecco qua. Abbiamo bisogno di uomini e donne politiche che applicano pienamente la Costituzione Italiana. Oggi abbiamo Monti che nominato a Vita senatore grazie a Napolitano dopo aver creato un caos nella mani di Matteo Renzi, chi dovrebbe pagare dovrebbe essere in soldoni Monti, la Fornero, e Napolitano più il Parlamento che ha autorizzato approvando la legge Monti. Il discorso fila?? Ame sì non so per voi.
RispondiEliminaPer me è solo arrogante, ma io sono un pensionato decurtato!
RispondiEliminace ne fosse uno che vada bene............gli intelligenti tutti della opposizione........ma te guarda cosa deve succedere.
RispondiEliminaAlfano è all'opposizione? Caro Castruccio mi sa tanto che o sei preveggente o a parlar male di Padoan si rischia qualche spillone dalle parti della memoria. Che poi il buon Padoan se ne sia uscito con un giudizio probabilmente fuori luogo e con una uscita che da lui non ci si sarebbe attesi. tutto fa temere che la situazione sia più grave di quanto possa apparire dai sorrisi di alcuni altri membri di governo.
RispondiEliminaCaro Paolo l'inserimento di Alfano all'opposizione è stato un moto aspirazionale. M'è rimasto attaccato quel tanto di manicheismo che vorrebbe distinguere il grano dal loglio. Per Padoan credo che la sua uscita non sia un infortunio visto che segue a ruota analoga affermazione di Cottarelli e poi di Renzi: i pensionati che faranno causa otterranno solo di dare soldi agli avvocati. Credo sia il segno dell'occupazione del potere da parte di un nuovo gruppo che tende a delegittimare ogni opposizione. Padoan sta seguendo pedissequamente la linea di Monti-Passera-Fornero: più interessati a mettere pezze ad un sistema in disfacimento che operare strutturalmente
EliminaInfatti non si sente neppure più parlare di spending review ...
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