Ciò che possiamo licenziare

martedì 3 marzo 2015

Gianluca Buonanno l’arma segreta per distruggere l’Isis.

Una vita a fare il politico di professione. Mai meno di tre incarichi in contemporanea. Una passione compulsiva per la carica di sindaco. Se  l’Isis lo catturasse segnerebbe l’inizio della sua fine. Dimostrerà che esiste la regione della Tajinia. E ne chiederà la secessione. Porterà Al Baghdadi a fare il tronista nei locali della riviera romagnola.

Il deputato europeo Gianluca Buoanno ha comunicato al globo terraqueo che partirà, da solo, per la Libia e che se per caso dovesse cadere nelle mani dell’Isis non vuole assolutamente che si dia soddisfazione ad una eventuale richiesta di riscatto. 

Forse in pochi hanno in mente chi sia Gianluca Buonanno. Poco male, si può vivere e anche bene, pur  senza saperlo. Comunque, per chi non lo conoscesse qualche informazione a corredo di quella già sopra indicata. Gianluca Buonanno si guadagna da vivere facendo il politico di professione e lo fa, attualmente sotto le insegne della Lega Nord, dopo un periodo nel Msi e poi in Alleanza Nazionale. In vita sua, oggi ha 48 anni, ha lavorato solo qualche tempo, poi la politica. Successe anche a San Paolo. Gli piace da morire fare il sindaco e l’ha fatto in ben tre cittadine: Serravalle Sesia (1993) e poi di Varallo Sesia (2002) e di Borgosesia (2014). Ha trovato il tempo e le energie per essere consigliere provinciale di Vercelli, nonché vicepresidente e presidente della stessa provincia, assessore al comune di Borgosesia e, come poteva mancare, consigliere alla regione Piemonte. All’epoca era un fedelissimo di Roberto Cota quello che aveva la passione delle mutande verdi e infine è stato parlamentare per due legislature in Italia mentre ora lo è in Europa. Ovviamente tutti questi posti non sono stati occuparti in sequenza, come verrebbe di pensare,  ma in parallelo. Abilità questa che forse gli deriva sempre dal Cota che riusciva a pranzare contemporaneamente in due ristoranti distanti qualche decina di chilometri l’uno dall’altro. 

Nel 2008 il Buonanno era sindaco a Varallo e vicepresidente della provincia di Vercelli nonché deputato nazionale: neanche Nembo Kid ce l’avrebbe fatta, lui invece sì. Unica dèfaillance  quando si dimise da vicepresidente della provincia (2009) per occupare il posto di assessore a Borgosesia. Però rimanendo sindaco e parlamentare. Insomma se gli incarichi non sono almeno tre si sente di stare con le mani in mano. Uno stakanovista della politica, che fa senza fini di lucro. Ha dichiarato di non volere il vitalizio da deputato italico, non si sa se la cosa sarà possibile, ma intanto ha fatto richiesta. Su quello regionale ed europeo non si è espresso. Ma ha tempo. Va matto per Vasco Rossi a cui ha dedicato un monumento ma evidentemente non coglie il significato dei testi perché se così fosse non farebbe quel che fa ne direbbe quel che dice.

Le sue performance parlamentari sono ficcanti e surreali quanto i dialoghi di Petrolini di cui il nonno pugliese è stato spalla. Ha scoperto che esiste la padania non perché l’abbia trovata negli atlanti ma perché c’è il grana padano che è come dire che esite la sciacquonia perché esiste lo sciacquone. Ma  questi sono stati solo gli inizi. Poi si è affinato portando alla Camera un forcone di cartone a simbolo dei contadini, quindi si è dipinto la faccia di nero per dire che in Italia i neri abbiano maggiori diritti dei bianchi. Un’altra volta, era però il primo di aprile, durante un intervento, confuso il giusto, ha sventolato una spigola parlando di sardine ed acciughe. Queste a suo dire vengono date ai pensionati ed ai poveri mentre quella se la pappa la Boldrini, presidente della Camera. Cosa c’entri non si sa. A febbraio dell’anno scorso ha esibito delle manette dicendo che vorrebbe vedere i delinquenti in galera e le persone per bene a passeggiare per le strade. Auspicio apprezzabile che magari si potrebbe raggiungere lavorando con serietà in parlamento. Dove peraltro il Buonanno risulta essere uno dei più presenti con una percentuale del 98%. Come faccia anche a fare il sindaco è un mistero.

Fatti eclatanti da segnalare al parlamento europeo non ce ne sono se quando rivolgendosi alla Mogherini ha detto: «Lei non conta un c…. » Aggiungendo che anche il parlamento europeo a livello internazionale non conta nulla e che anzi gli pare che tutti dormano e quindi per dare la sveglia e la carica ha messo in azione una trombetta da stadio. Bazzecole può fare di meglio. E lo dimostrerà.


Ora vuole partire per la Libia per verificare di persona cosa succede e questa è una grande opportunità per l’Europa. Non per liberarsi di Buonanno, che il cielo lo conservi, ma perché questi è l’arma segreta per distruggere l’Isis dall’interno. Se Buonanno fosse catturato e immediatamente dichiarasse di essere un parlamentare europeo subito lo porterebbero alla presenza di  Abu Bakr al-Baghdadi e dell’intero quartier generale e magari anche di John il boia. Senz’altro lo interrogheranno e quello sarà il loro errore. Buonanno gli spiegherà tutto quello che devono fare e si lancerà in uno dei suoi discorsi conditi con trombette, spigole, bottigliette di sabbia del deserto, uomini blu che si dipingono la faccia di bianco, cammelli sodomiti e altro a piacimento. E poi, come ha fatto a Varallo, suggerirà disseminare il deserto di jihdisti di cartone per intimorire i profughi miliardari italiani che salpando in yacht  da Lampedusa cercano di attraccare al porto di Tripoli. E spiegherà che non ci si può fidare dei meridionali da dovunque vengano perché vogliono portare  via il lavoro agli autoctoni e che «prima il nord» è meglio di qualsiasi altro progetto. E svelerà loro che devono combattere per la secessione della regione tajinia perché se esiste il tajine esiste anche la tajinia. E così non avendo gli anticorpi che l’occidente si è costruito in oltre vent’anni di leghismo l’Isis si dissolverà. Al Baghdadi fuggirà sulla riviera romagnola e si impiegherà come tronista mentre John il boia si metterà a fare il piastrellista a Varallo Sesia E tutti vivranno felici e contenti.

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