Con
l'uscita di scena di Berlusconi non sono mancati ministri in grado di
fornire spunti alla satira.
Con la ritirata di Berlusconi molti pensavano che la satira ne avrebbe sofferto. D'altra parte non si può avere tutto: o un Presidente del Consiglio esilerante spalla della satira o un Paese che, tra mille difficoltà e contraddizioni, cerca di immettersi sulla via della normalità. Anche sa la strada è e sarà lunga.
Dopo i
sacrifici, le lacrime, la paccata di miliardi, l'articolo 18, la
figlia non-sfigata e neppure fannullona che insegna, guarda il caso,
nella stessa università di mamma e papà e l'atteggiamento
sobriamente arrogante di chi ha scoperta la funzione del pitale
eccola misurarsi sulla “conciliazione maschile”.
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La
ministra Fornero Elsa sta eguagliando il capo del Pdl. Bene per i
comici male per il paese.
Elsa Fornero in atteggiamento professorale |
Con la ritirata di Berlusconi molti pensavano che la satira ne avrebbe sofferto. D'altra parte non si può avere tutto: o un Presidente del Consiglio esilerante spalla della satira o un Paese che, tra mille difficoltà e contraddizioni, cerca di immettersi sulla via della normalità. Anche sa la strada è e sarà lunga.
Ma
poiché siamo italici e facciamo fatica a rinunciare al divertimento
e, digiamolo, non vogliamo farci mancare nulla ecco la ministra
Fornero. Elsa Fornero. Che già nome e patronimico buttano bene:
spada e pagnotta. A chi la spada? A chi la pagnotta?
Mi
raccomando non siate maliziosi negli accostamenti:
Oddio,
non che la ministra abbia raggiunto le abilità pirotecniche di poer
nano Berlusconi ma si sta impegnando. Con diligenza ed
abnegazione.
Quello
parlava e faceva cose che padroneggiava, tipo organizzare eleganti
cene, subire obtorto collo spettacoli di burlesque, raccontare palle
agli aquilani terremotati e agli italiani in genere, fare cucù
dietro le colonne, cantare, scrivere inni di partito, farsi leggi ad
personam e via dicendo. Questa invece da l'impressione di andare un
po' a tentoni. Ma siamo certi che si farà. Come chiunque, venendo
dalla provincia, abbia la determinazione e la voglia di riuscire.
Il prof. Deaglio superimpegnato marito della ministra Fornero Elsa. |
In altre
parole gli uomini devono aiutare di più nelle faccende domestiche.
Che se da un lato è una banalità dall'altro la domanda è: che ne
sa la ministra Fornero di queste cose? Le ha mai sperimentate? La
ministra ha un reddito personale dichiarato di oltre 400k ed una
marito che, probabilmente per difetto ne dichiara altrettanti e che
nell'ordine è docente universitario, economista, studioso dei
problemi della globalizzazione, scrittore di rapporti sull'economia
globale (accidenti!) e sull'Italia (già più facile) nonché
estensore della voce “mercato” della enciclopedia Treccani e in
più editorialista e, come non bastasse, anche Presidente del
consiglio di amministrazione di una finanziaria. Arriverà a casa
ogni sera esausto. E non vorrà certo saperne di mettersi a stirare.
Lo fa il 31,4% degli italiani, come dire 1su 3. Non è molto ma pare
un buon inizio. Da migliorare, ovviamente.
Nella
famiglia Deaglio-Fornero, secondo voi, chi rifà il letto la mattina
(lo fa il 67,6% degli uomini), o si lancia nelle pulizie di fine
settimana o cucina o porta fuori la spazzatura? Ve lo immaginate il
professor Deaglio volteggiare con il piumino in mano mentre spolvera
i ninnoli in salotto o rigovernare la cameretta della figlia
non-sfigata? No eh. Ebbene il 62,1% degli uomini italiani lo fa. O
forse riuscite a credere che la famiglia Deaglio-Fornero si sia
accorta che “il compito di cura di genitori anziani e figli è sulle
spalle delle donne. Bisogna alleggerire questo peso e servono
servizi per i disabili e per gli anziani . Il problema è che poco
può essere fatto tramite il sistema pubblico perché occorre
contenere la spesa”?
No,
neanche questo vi viene facile. Ci avrei scommesso.
In
compenso credo che qualche milione di famiglie in Italia se ne sia
accorto e ne abbia piena consapevolezza.
Ecco
ancora una volta la ministra, che sembra avere una qualche smania di
apparire, ha parlato con mentalità libresca ed è andata per luoghi
comuni. Una volta si diceva per farfalle ma non credo che Elsa
Fornero le conosca. Sono insetti poco economici.
Certo la
quota di padri che prende il congedo parentale in Italia è
spaventosamente bassa, solo il 6,9% e lei ne vorrebbe “una paccata”
ma in questa situazione di crisi il rischio del licenziamento è
drammaticamente alto e poiché a parità di funzioni gli uomini
guadagnano, a torto, più delle donne anche una ministra, ancorché
tecnica, dovrebbe almeno vagamente intuire il perché della scelta.
Si tratta di una decisione economica, di economia familiare.
Ahi,
ahi, ahi signora ministra lei ci cade proprio sull'economia
domestica. Quasi come la signora Longari che però cadde sui volatili.
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La
ricerca condotta da Eurispess, Corsera 13 maggio 2012, presenta anche
altri dati relativi all'impegno casalingo degli uomini e per guardare
il bicchiere mezzo pieno almeno qualche volta
- il 44,6% fa la lavatrice
- il 31,4 % usa il ferro da stiro
- il 62,1% fa le pulizie
- il 67,6% rifa il letto
- il 28,7 % svolge lavoro domestico
- il 7,9% cucina abitualmente
- il 50,5% fa le riparazioni
- il 25,8% porta sempre fuori la spazzatura
Enrico Finzi, che ha condotto la ricerca, ha anche
affermato che: “esiste una millenaria resistenza femminile a
delegare ai maschio”. E questa dichiarazione mi ha senz'altro
tranquillizzato.
In realtà, quella della Longari, che per Mike sarebbe caduta sul volatile, fu una storiella inventata da allegri buontemponi forse smaniosi d irinverdire la memoria della suora descritta dall'Aretino nei suoi dubbi amorosi. La Fornero sembra talvolta una Alice nel Paese delle Meraviglie che cerca di trasmettere anche a noi le sensazionali scoperte che va facendo. Ho l'impressione che, vista da destra,da centro, da sinsitra, sia comunque inferiore alle aspettative che avevano suscitato i suoi titoli accademici. Peccato , perchè dà l'impressione di una gran brava persona. Ma troppi hanno l'impressione che il personaggio che sembra oggi andar per la maggiore sia Scrooge( o come diavolo si scrive) .Speriamo che anche il riccone dal cuore di pietre finisca , come nelle migliori favole, con l'intenerirsi e aprire un po' la borsa, magari prima di Natale
RispondiEliminaCredo che quando si arriverà alla 'fine della Storia' di questo governo tecnico di Mario Monti, nella memoria - collettiva, come si dice oggi - tra le figure che resteranno significativamente incise ci sarà quella di questa professoressa. La ministra Fornero, nel bene e nele male, ha toccato, con le sue dichiarazioni, le sue esternazioni, il nervo 'scoperto' di un paese che non ha nessuna voglia di crescere, di abbandonare le sue radicate abitudini, la sua genetica predisposizione al maschilismo, o, per i più colti, machismo. Il problema di questo paese è la nostalgia, un paese che non riesce a disincagliarsi da comode abitudini, stili di vita, che non sono più conciliabili con lo spirito del tempo - Zeitgeist avrebbe detto Hegel - di oggi.Fornero è la nostra Thatcher, anche lei disse cose scomode, ma delle sue rivoluzioni la Gran Bretagna si giovò per tanti anni e se oggi non è crollata, come forse toccherà a noi Spagna e alla defunta Grecia, in parte lo deve alle sue coraggiose e impopolari riforme.
RispondiEliminaNon saranno i Saviano, i Fazio, le Litizzetto a tirarci fuori dai guai, ma gente come la Fornero e come Monti. Il problema dell'Italia non è circoscritto agli ultimi anni del Cav - anche se lui ci ha messo e tanto del suo - ma da 40 anni ad oggi. Occorre, cambiare testa, mi rendo conto che è difficile, ma presto ci saremo costretti. Anche noi come la Grecia, abbiamo barato, pagato e dilapidato. Meditate gente...meditate...i tedeschi i sacrifici li hanno fatto dal 2001...ma perche c...o!!!!! oggi devono pagare per chi se ne è sbattuto, per un Paese che sta ritrovando la nostalgia del terrorismo, dove azzoppano un dirigente di una società e lo definiscono 'scienziato atomico', sono pure analfabeti questi. Un paese dove non si può fare un buco per terra, scattano gli ecologisti guerrieri, altrove l'ecologia è una scienza e poi un business, da noi è diventata un'ideologia per gente che non ha voglia di lavorare...
O prima o poi arriverà un'alba in questo paese che ci libererà da questa sindtome di Peter Pan, di Federico Moccia,di Fabio Volo e di quelli che scrivono ai giornali: " Sono un ragazzo di 39 anni..." ma andate tutti a dare via quello che potete immaginare...
Posso rispondermi? Si...credo di si. Allora, molti esperti sostengono che il vento - come quello che imperversa nella mitica capitale della Padania da stamattina - interferisca con le nostre condizioni psicologiche e nervose. Probabilmente è per questo che vi costringo a sciropparvi questo commento, l'eennesimo. Ho fatto un'operazione semi intellettuale, oggi. Dico semi-intellettuale perchè grava la condizione psichica di cui sopra determinata da questi ululati che sfidano infissi e tapparelle e, all'alba del 16 maggio, quando in buona parte d'Italia l'estate è alle porte, invece nella mitica Milano da bere, o da 'pere', c'è una sorta di regressione autunnale, anzi diciamo semi-invernale.
RispondiEliminaOggi, comunque, ho fatto un esperimento semi-intellettuale, difficile perchè io intellettuale non sono. Allora, ho pensato a un libro di Flaiano, un Marziano a Roma, e mi sono detto mettiamo che un marziano capiti a Milano, o anche a Roma, fa lo stesso e si voglia fare un'idea della mitica Italietta. Compra un giornale, e guarda la rubrica della cultura, guarda la classifica dei libri più venduti e scopre che, in Italia, uno dei libri più letti, anzi il più venduto, porta la firma di un certo Alessandro Del Piero, scrittore famoso chiederà a qualcuno il nostro marziano ? No, calciatore della Juve sualla via del pensionamento. Gli è andata bene, comunque. Qualche mese fa...in testa alla classifica c'era un libro dal titolo: Cotti e mangiati, scritto da una certa Benedetta Parodi.
Poi guarda le cronache politiche e scopre che l'Italietta, che continua a dire che non è come la Grecia, in realtà sta peggio. Uno dei leader dei movimenti emergenti è un noto comico, che per risolvere la crisi annuncia che bisogna uscire dall'Euro e tornare al rurale, cioè al mondo contadino e finirla con questa industria agro-alimentare che in Emilia invece è il fiore all'occhiello. Insomma, torniamo a 60 anni fa, candele comprese.
Poi gli capita di passare dal Tribunale e in un'aula assiste al processo di un gruppo di brigatisti rossi. Che, ieri, hanno gridato e urlato di passare alle armi, per abbattere il sistema ( una novità eccezionale...non si era mai sentita na roba così in Italia). Scopre però, con sua grande meraviglia, che il gruppo sotto processo non è fatto di giovanissimi rivoluzionari, ma si tratta di un gruppo ultra 50 enne....insomma conclude tra di sè, in Italia anche l'eversione è vecchia...tutto è vecchio in questo paese...anche i rivoluzionari, tutti con pancia e prostata...è troppo!!
e allora, a questo punto, decide di risalire sulla sua astronave e tornarsene a casa.
Se sono Monti e la Fornero - tipica espressione di una borghesia qualunquista, conservatrice, cialtrona ed incapace di assolvere il proprio ruolo di guida morale del Paese - a dover tirare fuori il paese dal baratro in cui si trova, allora siamo a posto.
RispondiEliminaChe si possa anche solo pensare una simile idea, è la causa prima del nostro disastro.