No,
decisamente no. Roberto Formigoni non assomiglia in nulla a Bertoldo.
Roberto Formigoni - 6 |
Come
i più passatelli (per età) tra i lettori ricorderanno Bertoldo è
decisamente brutto e di fisico sgraziato e la descrizione che ne fa
il padre suo, il fabbro Giulio Cesare Croce (1)
lo dipinge raccapricciante ma al contempo straordinariamente arguto
ed intelligente.
Veste male, anzi malissimo, Bertoldo,tutto
rattoppato e con “scarpe alte e con grossi tacconi”.In
questo il villano fu precursore di altri piccoletti che si son
voluti e si vogliono far alti con la forza dei tacchi. Ahi loro.
Formigoni
Roberto invece non è brutto e tutto sommato si tiene bene a
giudicare dalle fotografie che lo riprendono in costume da bagno su
yatch milionari e quando necessario si sa mettere a dieta: meno 17
chili in quattro mesi(2).
Questa sì che è eccellenza sanitaria.
Sul vestire, unica eccezione, qualche vaga
assonanza con Bertoldo in realtà ce l'ha. Ovviamente questa non
riguarda i tacchi, perché il Formiga,
questo è uno dei nomignoli che usano i suoi amici di Comunione e
Liberazione un'altro è Il Celeste,
è alto 1,88 , ma piuttosto la sua passione per le camicie disegno
pratorello. Quelle che
negli anni '60 sfoggiava il cantante svizzero Antoine e i più
disperati tra gli hippy da salotto. Il Celeste
sulla moda, in effetti, è un po' in ritardo o forse ha solo poca
memoria. Che se la memoria lo tradisse solo per il vestire lo si
potrebbe anche perdonare ma il fatto è che se non ha un'agenda a
portata di mano non ricorda neppure cosa ha mangiato per cena. O dove
è stato in vacanza a Capodanno.
Roberto Formigoni - 5 |
E dire a che a quanto racconta il
suo amico e mecenate di vacanze Pierangelo Daccò (2)
erano un po' monotematici come destinazione andando quasi sempre ai
Caraibi. Neanche fossero Boldi e De Sica. Che poi, ad occhio e croce,
non dev'essere una destinazione che si dimentica facilmente non
foss'altro che per le oltre dieci ore di volo e gli oltre 4000 euro
di costo del biglietto. Panorami e bellezze a parte. Bertoldo cose
simili mai se le sarebbe dimenticate. Anzi stava ben attento a non
dimenticar nulla. E le sue metafore eran più pungenti delle stracche
ribattute del tipo: “mi dimetterò se saranno dimostrati
vantaggi per Daccò” o
“non discuto con chi è in cella” o “contro di me attacchi
politici infondati non cederò mai di fronte ai ricatti”. Frasi
che anziché rintuzzare sembrano favorire nuovi interrogativi. Ad
esempio: chi è il ricattatore? e su quali versanti ricatta? Perché
se c'è ricatto, insegna Nero Wolfe, c'è pure argomento. Come dire:
non c'è fumo senza arrosto. E poi a sostenere e ad illustrare
cotanta difesa ecco, nella home page del Celeste's
sito(5),
un bersaglio con tre frecce che, guarda il caso, sono tutte ben
conficcate nel centro.
Home page 27 maggio 2012 - 5 |
Che è come dire che è stato centrato il bersaglio. Cos'è:
un lapsus freudiano?
Complimenti al suo consulente di comunicazione.
Di ben altra pasta era Bertoldo che condannato all'impiccagione per
campar la vita seguitando il suo dire
chiese al re “comanda ti prego a questi tuoi ministri che
non mi appicchino sin tanto che io non trovo una pianta o arbore che
mi piaccia, che poi morirò contento.” Il
re accettò e, inutile dire che la pianta non fu mai trovata e
Bertoldo la scampò. Come sempre. Con altri invece, ogni riferimento
al Formiga o al
Celeste è puramente
casuale, basta fornirli di corda e sapone che l'albero, bello forte e
robusto, se lo trovano da soli.
ps.
Di Bertoldino e Cacasenno non s'è detto. I loro nomi servivano solo
per il titolo.
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(1)
Giulio Cesare Croce (San
Giovanni in Persiceto, 1550 – Bologna, 1609)
è stato scrittore, cantastorie ed enigmista. Fabbro in origine
abbandonò la professione per fare il cantastorie. Fu estremamente
prolifico, oltre 600 opere inclusa l'autobiografia da cui si apprende
che ebbe due moglie e 14 figli. Inventò il personaggio di Bertoldo,
villano dalle scarpe grosse e dal cervello fino.
(3)
Corsera 27 maggio 2012 pag. 10 “Carte false per 144 mila euro. Così
diedi la barca a Formigoni”
(6)
http://www.radiondadurto.org/wp-content/uploads/audio/immagini/formigoni_02_672-458_resize.jpg
che gran figo.....si è fatto pagare le vacanze dall'amico....e come non potrebbe essere altrimenti. Lui è un cattolico fervente, vergine, che vive in astinenza e povertà come raccomanda il suo credo. Se un suo amico ricco è caritatevole con lui, perchè scandalizzarsi tanto? Visto che non c'è nulla di penalmente rilevante, chi se ne frega..........Ma forse invece moralmente ed eticamente c'è qualche cosa che mi sfugge? Volete dire che una persona pubblica nella sua posizione dovrebbe avere un contegno e una dignità diversa?
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