Ciò che possiamo licenziare

sabato 7 luglio 2012

Il bosone, Schettino e gli altri. Ogni giorno ha il suo carico di chicche

Venerdì 6 luglio 2012 tra giornali e televisioni si sono raccolte 6 chicche. Potevano essere di più ma perché demoralizzarsi?

Andando con ordine:
Il bosone
1- Il Bosone di Higgs è appena nato, dopo ben 48 anni di gestazione, che sono parsi tanti anche agli elefanti e alle balene (1)  che già l'han fatto carico di immense responsabilità. Innanzi tutto gli è stato affibbiato il nomignolo di “particella di Dio” che di suo è una contraddizione in termini.
O per dirla con quelli colti un ossimoro.  Dio o è o non è. E sopratutto, in ogni caso,  è un “intero”. Il fatto che lo si possa fare a pezzi o parcellizzare neanche fosse un'azienda di stato italiana (di cui però si dice, quando la si divide, che se ne è fatto uno spezzatino) proprio non ci sta concettualmente.
2 - Probabilmente affascinato dall'idea della parcellizzazione della divinità, il comandante Schettino ha pensato (e qui la logica è proprio bandita per decreto) di prenderne in prestito una parte: solo la mano.  E quindi con la serenità di un eletto, sul suo memoriale di difesa ha scritto che: “fui guidato da una mano divina.” (2)  Che se ci fosse stata anche altro, ad esempio la testa, di quella sventurata nave non ci resterebbe neanche il fumaiolo. Il bosone prontamente intervistato ha dichiarato la sua estraneità alla vicenda: al momento dei fatti non era ancora venuto alla luce, non conosce  (e neanche vuol conoscerlo)  Schettino e da ultimo lui è solo una particella. Di non si sa ancora bene cosa. Ma comunque particella e non una mano.
3 - Anche Maurizio ridens Lupi, più noto come la controfigura della figlia di Fantozzi che come vicepresidente della Camera dei Deputati, ha le sue rimostranze. Di questi tempi chi non le ha? Ma le sue sono particolari. Intervistato da Monica Guerzoni ha dichiarato che: “non siamo oche giulive né camerieri di Berlusconi, non si può definire così la classe dirigente del PDL, è sbagliato nei toni e nei contenuti.” (2)
Non è Lupi ma
la figlia di Fantozzi.
L'originale.
Ed è stato per questo “non essere ocahe giulive” che lui e la classe dirigente del PDL (che se invece di classe si parlasse di gruppo, sarebbe più appropriato) si sono bevuti la storia egiziana, quella delle serate di classe ad Arcore (ora trasformate in burlesque, che senz'altro è spettacolo lontano dalla classe), mai hanno visto alcun conflitto d'interesse in alcune leggi, e neppure mai hanno discriminato comici e conduttori televisivi, così come hanno volontariamente approvato che  alle elezioni di ogni ordine e grado fossero state messe in lista signorine dalla specifica, evidente ed indubitabile preparazione politica. Anzi per la politica ci erano tutte più che portate: portatissime.  Che invece ad ammetter di aver fatto la parte (se non di essere)  un'oca giuliva forse ci si guadagnerebbe.
4 - Così come ci avrebbe guadagnato a parlare meno la ministra Cancellieri.
Commentando la sentenza su quanto accaduto nella scuola Diaz durante il G8 del 2001 la ministra Cancellieri, tra l'altro a detto: “ è un prezzo altissimo che paghiamo, perché perdiamo alcuni nostri uomini migliori”. Che se chi è stato responsabile di quel massacro, in quanto comandante, è considerato il migliore c'è da chiedersi come sia il peggiore. Qualsiasi merito sia stato acquisito in passato nello svolgimento dell'attività dai condannati non giustifica né cancella l'enormità dei comportamenti tenuti a Genova. L'etica non è una partita a carte dove la briscola cambia seme ad ogni giro di mano.  O è sempre o non è.
Meglio se è. Sempre.
La ministra Cancellieri
5 - Giusto per rimanere in tema anche il comandante Manganelli ha voluto dichiarare: “ l'istituzione accoglie la sentenza della magistratura con il massimo dovuto rispetto.” E vien da rispondere: e ci mancherebbe altro! Oltre a tutto dottor Manganelli lei è un dipendente dello Stato, e anche ben (troppo) pagato, stipendio annuo di oltre 621mila € che neanche il capo della CIA, ci mancherebbe solo che si mettesse a contestare le sentenze della magistratura. Dopo quel massacro bisogna saper usare le giuste e ragionate parole o, alternativamente, tacere.  Poi non contento ha aggiunto “è il momento delle scuse ai cittadini”. Ma come,  dottor Manganelli, a parte che quel che è successo mai avrebbe dovuto succedere, le scuse andavano fatte il giorno dopo non a 11, diconsi 11 anni di distanza. E dopo una sentenza. Bastava il buon senso,
6 - Nella giornata ha aperto bocca anche Renato Brunetta. (3) Ma di lui è inutile dire.

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(1) la gestazione delle balene può arrivare, per gli esemplari di più grandi dimensioni  a 16 mesi mentre quella degli elefanti indiani è di 645 giorni
(2) Corsera, 6 luglio 2012,
(3) TG la7 delle 20,00

2 commenti:

  1. solo una pensiero per il punto 2.. appena sentito il commento di schettino (l'iniziale minuscola non è una casualità) mi è tornata in mente una frase del Melandri in "amici miei" ( http://www.youtube.com/watch?v=_DjnhSC8LAs ) riferita all'alluvione di Firenze e alla vergine che ringraziava Dio per aver mandato il diluvio per salvarla, la frase è "Ma brutta imbecille, e Dio, per far restar vergine una come te, affoga tutta Firenze???" e, appunto, il mio pensiero va a quell'imbecille (mi scuserei per la volgarità, ma, se anche avessi usato parole più forti, si tratterebbe sempre di eufemismi) di schettino che dopo aver combinato quello che ha combinato attribuisce ad un intervento divino la mancata strage.. sarà mica che se un Dio dovesse esistere (grazie al bosone, d'ora in poi anche noi atei sapremo a chi rivolgerci) userebbe l'intervento divino per evitare che anche una sola persona muoia a causa di un imbecille (non sono pretenziosa, non conto sulla fine delle guerre.. ma almeno l'imbecillità come causa di morte la risparmierei al genere umano)?!
    Daniela

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  2. Severo e impeccabile. Come godo !

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