Ciò che possiamo licenziare

mercoledì 19 ottobre 2022

Berlusconi tra Freud e Totò

Giornata dadaista quella del 18 ottobre con protagonista assoluto il Berlusconi Silvio. Due soluzioni: studiarlo e scompisciarsi. Ognuno scelga la sua. Ma c’è sempre la responsabilità dei cittadini.

Freud, Jung e persino Lacan se avessero avuto sentore della giornata di ieri avrebbero chiesto al cielo di ritardare il loro ritorno alla casa del padre. E l’avrebbero fatto anche Groucho Marx, Buster Keaton e Totò. Mai si sarebbero perse le performance del Berlusconi Silvio. I primi l’avrebbero fatto per studio mentre i secondi per scompisciarsi. Il dubbio su quale delle due posizioni scegliere è più che amletico e quindi non resta che godersi l’evolversi della situazione. Il Berlusconi Silvio, dopo aver insultato politicamente (votazione per la presidenza del Senato) e poi personalmente /prepotente, arrogante, supponente …) la leader del suo schieramento, in poche ore è passato dal biascicare scuse per il ritardo all’appuntamento in via della Scrofa, al ribaltare quanto appena (apparentemente) condiviso con la “Signora Meloni”. E così ha riassunto la sua andata alla sede di FdI in fasi. Fase uno: non mi ci ha spinto nessuno, ci sono venuto di mia spontanea volontà, siamo d’accordo su tutto, la “Signora Meloni” mi ha chiesto di essere il suo consigliere. Scompiscio o studio? Fase due: anche la “Signora Meloni” è d’accordo sul nome di Maria Elisabetta Alberti (Casellati è il cognome del marito)  al Ministero della Giustizia, vedrò (chissà quando) il senatore Nordio solo per conoscerlo,. Scompiscio o studio? Fase tre: “sono stato il fondatore del centrodestra” e racconta di un dolcissimo scambio alcolico con Vladimir Putin: vodka contro lambrusco. Scompiscio o studio? Fase quattro: presenta l’elenco dei ministri del prossimo governo senza aver avuto ancora l’incarico.  Se mai l’avrà. Scompiscio o studio? Fase cinque: ricorda alla “Signora Meloni che “il suo uomo lavora per Mediaset”. Ha voluto sottolineare alla “Signora Meloni” che nessuno è non ricattabile al 100%. Se questo è il ricatto c’è di che scompisciarsi, non si sta parlando di un oscuro dipendente, ma di un personaggio, suo malgrado, ormai diventato pubblico. Andrea Giambruno, il compagno di Giorgia Meloni, è un giornalista e se il Berlusconi Silvio decidesse di licenziarlo troverebbe, con molta probabilità,  un'altra collocazione in meno d’un battito d’ali. Comunque tutto ciò posto: l’inflazione avanza, l’economia dimostra tutta la sa fragilità, la povertà e le differenze invece pure, la guerra tra Ucraina e Russia continua e dimostra una volta di più di non essere un pranzo di gala. Ma per saperlo non era necessaria anche questa prova. E dulcis in fundo il Lollobrigida Francesco Capogruppo di FdI alla Camera, nonché cognato della Meloni Giorgia, dichiara di non temere nuove elezioni. E i cittadini? Al di là delle scuse (banali) nella realtà dei fatti se ne fregano e hanno quel che si meritano. Scompiscio o studio?.

Buona settimana. Buona fortuna.

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