Ciò che possiamo licenziare

venerdì 16 luglio 2021

Ricatti, ricattini e ricattoni.

Il ricatto: il miglior sistema per far prendere la decisione a quell’altro. Ricatto di Draghi ai pischelli del M5S, ricattino di Bonucci Leonardo al governo, ricattone di Macron ai francesi. Ma quello di Macron forse non è un ricatto, ma semplice buon senso.


Si avvicinano le vacanze agostane e contemporaneamente la variante Delta sembra muoversi con disinvoltura in tutti i Paesi dell’Unione. La si vuol combattere, ma con moderazione: nessun atto di imperio verso chi non si vuole vaccinare. La libertà è sacra, dicono soprattutto quelli che della stessa hanno fatto strame nei secoli. E quindi cosa c’è di meglio per evitare di prendere una decisione che un bel ricatto? Il senso del ricatto è di far cadere la responsabilità della scelta su quell’altro. Infatti la ricattatrice (o ricattatore in omaggio alla parità di genere) può sempre giustificarsi sostenendo: «l’ha deciso lei»  (o lui, sempre in omaggio alla parità di cui sopra). Naturalmente in questa nuova serie tragicomica il primo non poteva essere che il novello camminatore sulle acque, nonché aspirante palombaro, mentore di qualsiasi miracolo italico ivi compresa la vittoria dell’Europeo di calcio: il Draghi professor Mario.

Mentre andava in scena la pasticciata riforma della riforma Bonafede, affossata su il Giornale con un lapidario: «a questo punto era meglio tenersi la riforma Bonafede», dichiarato nientepopodimenochè dall’avvocato Coppi, già legale degli esimii Berlusconi Silvio,  Andreotti Giulio, Savoia Vittorio Emanuele e da non dimenticare Lotti Luca, clientela di livello, partiva il primo ricatto: «Se non si vota la Cartabia così com’è mi dimetto». Pare abbia detto il Draghi prof. Mario. Ovviamente avendo a che fare con i pischelli del M5S ha avuto gioco facile. Ma sarebbe stato mooolto divertente se uno di quei fanciullini avesse risposto con lo spirito del fanciullino di Andersen: « Bene, fallo».  Il Draghi professor Mario si sarebbe trovato con le braghe in mano. Chissà come avrebbe spiegato al Presidente Mattarella e all’italico popolo e alla UE che si dimetteva per essere contrario ad una legge che impedisce ai ladri con il colletto bianco di scavallare la galera per sopraggiunti termini di prescrizione. E gli esempi di prescritti nella storia patria non mancano e non sono belli a vedersi. Il Draghi professor Mario ha fatto un favore, come scrive il Travaglio Marco a indagati, genitori di indagati e figli di indagati. Magari il Presidente Mattarella prima di firmare questa insanità cartabiana potrebbe chiedere un parere alla Suprema Corte. I suoi predecessori mai lo fecero e così abbiamo votato per anni con un sistema elettorale anticostituzionale e visto delinquenti conclamati non entrare in galera per altre vergognose leggi.

Il secondo ricatto (s)degno di nota è stato di un calciatore, tale Bonucci Leonardo da Viterbo che, credendosi Giulio Cesare di ritorno dalla Britannia, di capa sua ha deciso di voler celebrare un sontuoso trionfo per le strade di Roma. Ha trattato con il prefetto e magari anche con qualcuno del governo dei “migliori”: ricattandolo. Ha minacciato di non andare da Draghi con tutta la squadra se non gli avessero consentito di fare il suo giretto. Sai che minaccia. E nessuno, omini, ominicchi, quaquaraquà che fossero, ha avuto l’ardire di ribattere: «Non ci andare». E sarebbe stato bello vedere questo rodomonte tornarsene a casa a piedi.

Il terzo ricatto è più fine e si direbbe anche intelligente. Viene dalla Francia, il cui Presidente ha stabilito che se non si è vaccinati non si può far questo o non si può far quello. Come dire che senza patente non si può guidare e senza pagare il biglietto non si può entrare a teatro. Quindi forse non è neanche un ricatto, ma solo un’operazione di buon senso. Ecco perché i francesi sono francesi e gli italiani sono italiani. Post scriptum: il 14 luglio in Francia hanno festeggiato il 232 anni da che i sans-culottes presero la Bastiglia. Gliene siamo grati, anche se non ne abbiamo capito il perché.

Buona settimana e buona fortuna.

1 commento:

  1. a Parigi hanno esposto la sanificatrice di Monsieur
    Joseph-Ignace Guillotin

    RispondiElimina