Mentre nel palazzo quatti quatti si disfano riforme già fatte sui quotidiani si da spazio a esagitazioni sgarbiane. Fedez il più americano degli artisti italiani. È social e anche sociale. Come Clooney e Bill Gates: business e charity
In
questi giorni di politica gioiosamente carsica, dove tutto succede senza che
succeda, dalla questione giustizia allo sblocco dei licenziamenti agli aumenti
delle tariffe, gas-luce-autostrade, fa bello sapere che esiste ancora la vivida
polemica politica. Aiuta in questo il plurideputato Sgarbi Vittorio che in
accappatoio, sistemato in un balconcino, si immagina di un albergo, posta un video dove in punta di fioretto
attacca il rapper Fedez. Lo fa con il garbo solito suo e testuale dice: «Fedez non hai mai fatto la pipì sulla
testa della Ferragni, siamo sicuri che non hai mai fatto cose che hanno a che
fare con la meraviglia della pipì? Ecco, la pipì in fondo può essere meglio
della pioggia. Vaffa’n c..o Fedez, vaffa’n c..o Fedez. Ti piace? È giusto.
Vaffa’n c..o». Eh beh, non c’è che dire questa è classe al cui confronto la
polemica tra Proudhon e Marx su filosofia e miseria, poi ripresa tra Craxi e
Berlinguer, risulta essere di spessore infinitesimale. La risposta del rapper
non si è fatta attendere e recita: «Leggendo
i titoli di oggi pensavo seriamente di essere stato io ad aver abbassato il
livello del dibattito politico italiano. Poi
su “Ma Fedez la fa la pipì in testa alla Ferragni del deputato Sgarbi ho
tirato un sospiro di sollievo». Beh, come sciabolata non è male. In un sol
colpo vengono messi insieme l’attenzione della stampa per le cose che contano, il
livello dello scontro politico, e la susseguente qualità del personale politico. Che in due righe non è poco.
Fedez
è il più “americano” degli artisti italici: è social e anche sociale. Non ha
difficoltà ad esporre le sue opinioni politiche, nel 2014 manifestò simpatia
per il M5S, nel 2020 ha lanciato una raccolta fondi per costruire un reparto di
terapia intensiva che è stato finito in sole due settimane. È stata definita la
raccolta fondi più grande d’Europa e tra
le 10 campagne più ricche nel mondo (Repubblica, 9 marzo 2021) ed è stata di
stimolo alla raccolta per ospedali, associazioni e organizzazioni. Attualmente
sostiene, con qualche scivolone, nessuno è perfetto, il ddl Zan. Di topiche nel
passato ne ha prese non poche, dalle
sgommate in Lamborghini al compleanno al supermercato con lancio di frtutta e
verdura e anche sulla questione gay: noto l’attacco a Tiziano Ferro di cui si è
detto pentito e comunque adesso lavora a favore del mondo lgbt. E il mondo vive
di presente. Ha sostenuto i lavoratori dello spettacolo e sta pensando ad una
fondazione ovviamente con fini sociali. Naturalmente continua a lavorare cioè a cantare l’ultima esibizione
con Orietta Berti e Achille Lauro. È anche spiritoso. Come è spiritosa Orietta
Berti a cantare con lui. In altre parole fa quello che fanno George Clooney e
Bill e Melinda Gates e tanti altri: business e charity, in grande. In Italia
non si usa. Per concludere: ha abbandonato la scuola al quarto anno del liceo
artistico, non è laureato e neanche conduce programmi dedicati all’arte. E
vista la differenza è meglio così.
Buona
settimana e buona fortuna.
Nessun commento:
Posta un commento