Grillo s'è pappato deputati italici ed europei, consiglieri regionali e comunali, gli mancava un Presidente del Consiglio. In pectore porta sfiga a Conte. Grillo dovrebbe ripassare un po' di mitologia greca
Sembra il titolo
di un film comico e invece si tratta, pateticamente, di una farsa
d’avanspettacolo . Anche troppo
lunga, considerando i tempi veloci e
stringati del genere. Ogni volta che appare in video il buon Grillo Giuseppe,
in arte Beppe, richiama sempre più alla mente il Crono di Francisco Goya. Sarà
per quelle sue faccette che sembrano esercizi di kamasutra per tonificare i
muscoli del viso, sarà per quegli occhi spiritati, sarà per quella voce
chioccia di cui per Crono non abbiamo sonoro. Sarà che sono brutti uguale. Come
Crono il Grillo Beppe dopo essersi pappato un numero sterminato di deputati
nazionali ed europei, consiglieri regionali e comunali e magari anche qualche
ignoto militante di base s’è lanciato per il suo ultimo pasto sull’ultimo
figlio quel tal Conte autor d’un
romanzetto ove si tratta dei promessi statuti. Questo Conte che è trattato
come un marziano catapultato a Roma chissà da dove mentre invece è una
conoscenza vecchia: fu portato per la prima volta agli onori della cronaca nazionale
nell’ormai giurassico febbraio 2018. L’ineffabile Di Maio Luigi lo presentò
come ministro in pectore, e dagli con
questo in pectore, alla Pubblica
Amministrazione. Fu durante la trasmissione del Floris Giovanni datata 27
febbraio, In quella il Conte Giuseppe disse che il suo cuore “è sempre stato a
sinistra”. Che se fu una banalità sul versante della fisiologia fu una specie
di eresia per uno che avrebbe dovuto essere il ministro di un governo che né di
destra né di sinistra voleva essere. Chi l’avesse trovato e chi l’avesse
proposto è sempre rimasto avvolto nel mistero. Comunque, com’è come non è, il Conte Giuseppe ministro
della Pubblica Amministrazione non lo divenne mai. Forse perché era in pectore. Mentre invece non essendo in pectore diventò Presidente del
Consiglio. In Italia una bazzecola. Prima con la destra e poi con la sinistra,
che ci sta essendo il movimento né di qua né di là. Con la caduta del governo di simil sinistra
il Conte è tornato allo stato di in
pectore. Ruolo che a lui porta una certa qual sfiga. Parola ammessa dal
vocabolario Treccani. Ed è proprio vedendolo nel ruolo di leader in pectore del Movimento 5 Stelle che al Grillo Giuseppe deve
essere venuta l’acquolina in bocca e quindi la decisione di papparselo. E qui
torna in ballo il Crono perché a lui, mangiatore di figli, la moglie Rea non
consegnò Zeus, l’ultimo nato, ma una pietra che il giuggiolo si slappò al volo
senza neanche rendersene conto. Il mito racconta che Zeus, cresciuto forte e
bello, sconfisse Crono e lo obbligò a rigurgitare tutti i figli precedentemente
inghiottiti. Magari al Grillo Giuseppe, in arte Beppe, e ai suoi consiglieri
converrebbe dare un ripasso alla mitologia greca che per Freud fu fonte di
tanta ispirazione. E se lo fu per Freud… Resta da capire chi potrebbe essere la
malafemmena novella Rea. Ma forse non è importante.
Buona settimana
e buona fortuna.
Scrivi : "Grillo dovrebbe ripassare un po' di mitologia greca". Grillo-Crono la mitologia greca, forse non la conosce, ma certo la pratica. E'a Conte invece che farebbe bene se non ripassarsela, almeno scoprirla.
RispondiEliminaIl mito racconta che Crono è sconfitto e costretto a "rigurgitare" tutti i figli che ha inghiottito. Quindi ....
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