Ciò che possiamo licenziare

venerdì 16 aprile 2021

Da 1 a 10 quanto è delinquente Formigoni?

 Ha fatto voto di castità e s'è fidanzato, ha fatto voto di povertà e si è arricchito. Si dice cristiano e viene condannato per corruzione. Deve scontare oltre cinque anni: in carcere passa solo cinque mesi. Adesso i suoi amici azzeccagarbugli gli garantiscono il vitalizio: 7.000€ al mese. Il delitto paga

 

Premessa

Il vocabolario Treccani alla voce delinquente recita: Nel linguaggio giuridico, persona che ha commesso un fatto previsto dalla legge come delitto; in senso più generico, chiunque abbia commesso reato.

Svolgimento - 1

Dato quanto sopra, ricavato da sì autorevole fonte, viene il dubbio sul come appellare, perché non se l’abbia a male, il Formigoni Roberto. Certo non è più senatore, certo difficilmente signore dato che, sempre il Treccani recita: Persona educata e raffinata nei modi e nei gusti, e anche . Persona ricca, che dispone di larghi mezzi. La prima versione di definizione viene difficile da accostare al Formigoni Roberto senz’altro per le obbrobriose giacche da suburbano arricchito e poi anche per come trattò, solo a titolo di esempio, la Carretta Gaia, sua infelice portavoce, quando le ordinò di spaccare la faccia a Cristina Parodi, pena il licenziamento. Posa più da don Rodrigo, che peraltro veleggiava dalle sue parti, che dell’austero Fra’ Cristoforo. E anche sulla seconda definizione vien qualche dubbio visto che dei larghi mezzi accumulati circa cinque milioni di eurini sono stati sequestrati a scopo conservativo dai magistrati. E allora non restano che parole di uso comune del tipo delinquente, ladro, in virtù della sentenza passata in giudicato, o ergastolano nella accezione di carcerato-detenuto-galeotto. Il lettore potrà scegliere quella che riterrà più appropriata.

Svolgimento – 2

In piena pandemia, mentre ogni giorno gli italici contano da trecento a cinquecento e oltre morti e altre centinaia finiscono negli ospedali, e intere categorie economiche sono alle strette e aumentano i disoccupati e la cassa integrazione, la Commissione Contenziosa, leggiadro nomignolo, del Senato della Repubblica, ha trovato il tempo di riunirsi e, dopo molteplici ponzamenti, arrivare alla scova del giusto azzeccagarbuglio per deliberare che al, premettete la definizione che più preferite escludendo quelle cassate dalla logica, dal buon senso e dalla storia, Formigoni Roberto sia consentito di ricevere il  vitalizio: settemila miserrimissimi eurini al mese.   Chi mai l’ha detto che il delitto non paga?

Svolgimento – 3

Provate a immaginarvi, perché prima o poi succederà anche a lui, quando il Formigoni Roberto si troverà di fronte al Grande Vecchio con la barba bianca. In che modo cercherà di gabolarlo? Perché ci proverà, questo è certo,Gli dirà che sì, aveva fatto voto di castità, ma lo spirito è forte e la carne debole. Che sì, aveva fatto voto di povertà, ma come si fa a rinunciare al lusso. Che sì, si faceva vedere spesso alla messa e si comunicava, ma che il settimo comandamento in fondo è solo uno su dieci. Che sì, lo chiamavano il Celeste e lui ci godeva, ma in fondo cos’è un nomignolo ancorché blasfemo? A questo punto il Vecchio già indignato, s’arrabbia proprio e gli chiede:“ da uno a dieci quanto ti senti delinquente?”  il Formiga impallidisce e allora il Vecchio decide di mandarlo all’inferno, quello di Dante, nella settima bolgia dell’ottavo cerchio dove i dannati corrono nudi, e al Formigoni Roberto alias il Formiga piaceva stare in costume sui panfili degli amici,  e le serpi a loro “ficcavan per le ren la coda”.

Dei tre svolgimenti l’unico che non si avvererà, purtroppo, sarà il terzo e il delinquente Formigoni, alias il Celeste alias il Formiga l’avrà fatta franca nel mondo di qua e anche in quello di là.

Buona settimana e buona fortuna.

3 commenti:

  1. Formigoni non è certo un caso isolato ma uno standard della politica italiana. L'unica differenza è che è stato beccato e, in parte, abbia pagato. Poi, se adesso contibua a ricevere il vitalizio è perchè, comunque, è stato zitto, per cui è stato premiato, da chi ha coporto!

    RispondiElimina
  2. Gli azzeccagarbugli. Trascrivo il testo dell'articolo 18bis della legge sul reddito di cittadinanza inserita durante conversione a firma BONAFEDE ALFONSO. Et sufficit. Meglio informarsi prima di scrivere. Se no l'Imperatore poi si arrabbia... ;-)

    «Art. 18-bis (Sospensione dei trattamenti previdenziali).-

    1. Ai soggetti condannati a pena detentiva con sentenza passata in giudicato per i reati di cui all'articolo 2, comma 58, della legge 28 giugno 2012, n. 92, nonché per ogni altro delitto per il quale sia stata irrogata, in via definitiva, una pena non inferiore a due anni di reclusione, che si siano volontariamente sottratti all'esecuzione della pena, è sospeso il pagamento dei trattamenti previdenziali di vecchiaia e anticipati erogati dagli enti di previdenza obbligatoria. La medesima sospensione si applica anche nei confronti dei soggetti evasi, o per i quali sia stato dichiarato lo stato di latitanza ai sensi degli articoli 295 e 296 del codice di procedura penale

    2. I provvedimenti di sospensione di cui al comma 1 sono adottati con effetto non retroattivo dal giudice che ha emesso la dichiarazione dello stato di latitanza prevista dall'articolo 295 del codice di procedura penale ovvero dal giudice dell'esecuzione su richiesta del pubblico ministero che ha emesso l'ordine di esecuzione di cui all'articolo 656 del codice di procedura penale al quale il condannato si è volontariamente sottratto, anche per le dichiarazioni pronunciate o per gli ordini di carcerazione emessi prima della data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto.

    3. Ai fini della loro immediata esecuzione, i provvedimenti di sospensione di cui ai commi 1 e 2 sono comunicati dal pubblico ministero, entro il termine di quindici giorni dalla loro adozione, all'ente gestore dei rapporti previdenziali e assistenziali facenti capo ai soggetti di cui al comma 1.

    4. La sospensione della prestazione previdenziale può essere revocata dall'autorità giudiziaria che l'ha disposta, previo accertamento del venir meno delle condizioni che l'hanno determinata. Ai fini del ripristino dell'erogazione degli importi dovuti, l'interessato deve presentare domanda al competente ente previdenziale allegando ad essa la copia autentica del provvedimento giudiziario di revoca della sospensione della prestazione. Il diritto al ripristino dell'erogazione delle prestazioni previdenziali decorre dalla data di presentazione della domanda e della prescritta documentazione all'ente previdenziale e non ha effetto retroattivo sugli importi maturati durante il periodo di sospensione.

    5. Le risorse derivanti dai provvedimenti di sospensione di cui al comma 1 sono versate annualmente dagli enti interessati all'entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnate ai capitoli di spesa corrispondenti al Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso, delle richieste estorsive, dell'usura e dei reati intenzionali violenti nonché agli orfani per crimini domestici, e agli interventi in favore delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata, di cui alla legge 3 agosto 2004, n. 206».

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Giusto per intenderci: il vitalizio non ha natura previdenziale. Volendo si può consultare:
      https://www.fiscooggi.it/rubrica/giurisprudenza/articolo/vitalizio-non-e-pensione-imponibili-somme-finanziarlo
      Cordialità.

      Elimina