La guerra non
va lasciata nelle mani dei militari ma neanche in quelle di politici. A leggere
le dichiarazioni di Bersani, Gasparri, Salvini e Maroni i cittadini dovrebbero
mettersele nei capelli. Gasparri è la reincarnazione di Groucho Marx? Daesh
(Isis) vende petrolio sottocosto ai Paesi dell’occidente e con i ricavi compra,
sempre dagli stessi le armi con cui fa stragi.
Diceva George Clemanceau
che la guerra è questione troppo seria per lasciarla nelle mani dei militari,
vivesse ai giorni nostri aggiungerebbe che neanche le mani dei politici
sembrano essere quelle giuste. E questo :per tutti i politici esteri e
nostrani. Sui nostrani poi si toccano vette di ridicolo difficilmente
immaginabili.
Tra i tanti fiori
sbocciati in questa tragica situazione due hanno colpito in particolare: i
tweet di Pierluigi Bersani e di Maurizio
Gasparri che, chissà quanto casualmente si trovano su sponde opposte. Bersani
ha twittato: «oggi è il giorno della solidarietà alle vittime e a tutto il
popolo francese. Da domani bisognerà
ragionare …» Affermazione aspirante ad essere pregna di chissà quali
significati con quei puntini di sospensione, ma che in realtà fa venire il
dubbio che solidarietà e ragionamento non possano stare insieme e che queste
viaggino su due piste ben distinte e con traguardi diversi. Per poi finire alla
domanda fatidica: già, perché pensarci da domani e non ci si è cominciato a pensare
prima? Molto, ma molto più ardua l’esegesi del tweet gasparriano che recita
così: «Far alzare in volo aerei italiani, americani, russi francesi, tedeschi
ect., e radere al suolo #Isis entro 24 ore» Che fa dire: ma non poteva dirlo
prima e soprattutto suggerirlo alle teste d’uovo del Pentagono che evidentemente
non ci hanno pensato? Poi ci sono due questioni di bon ton: la prima e che non è stata nominata la Raf, e qui gli
alleati britannici potrebbero aversela a male che il Gasparri non li abbia
citati in suo tweet, mentre la seconda riguarda quell’ ect., a chi avrà mai voluto
riferirsi l’esimio stratega? E poi con quell’ ect intendeva coprire una potenza segreta, sì ma quale?, o aveva
senso dispregiativo? Che in questo secondo caso i britannici di cui sopra
avrebbero vieppiù d’adombrarsi. Emblematico poi il lasso di tempo concesso: 24 ore E se ce la facessero in meno? Neanche Groucho Marx sarebbe riuscito a coniarne
di queste dimensioni.
Per carità di patria si
tralascia ogni commento sulle esternazioni di Salvini e di Maroni che ha
dichiarato: «ci vuole un’altra Lepanto» Mirabile idea di qualche intellettuale
del suo ufficio stampa poiché si ha qualche dubbio che il governatore della
Lombardia sappia esattamente a cosa sta facendo riferimento. Così come non si
commenta il vergognoso titolo di Libero che sta a dimostrare come il toccare il
fondo, anche della vergogna, sia impossibile.
Comunque, nella rete si
è sparsa la voce che il Gasparri sia la reincarnazione di Groucho Marx ma questi,
che se ne sta comodamente sdraiato in un’amaca nell’aldilà, ha immediatamente
dichiarato: «Grazie, ho avuto una reincarnazione meravigliosa. Ma non era
questa.» Se, dunque, tali sono
le mani in cui si dovrebbe lasciare la questione guerra i poveri cittadini, per
parte loro, dovrebbero mettersele nei capelli, per lo meno. Ma è lasciata ampia
libertà per ulteriori posizionamenti.
Tra tutte le guerre che
l’umanità nella sua millenaria storia ha covato in seno questa sembra la più
bizzarra. È detta guerra di religione tra cristianesimo e islam ma le legnate
più sonore se le suonano tra sunniti e sciiti che sono entrambi islamici.
Peraltro è storia che i cristiani conoscono già avendola praticata diverse
volte e con particolare risultato durante la notte di san Bartolomeo, guarda
caso in Francia e segnatamente a Parigi. I migliori alleati islamici dell’Occidente sono proprio quelli
che con più dovizia di mezzi finanziano i tagliagole di Daesh. Ma allora che
alleati sono? Le armi agli uomini di Abu Bakr al Baghdadi vengono dai Paesi
dell’occidente e dalla Russia. Che basterebbe non dargliele più e questi
sarebbero alle corde, Così come i terribili islamici vendono proprio ai loro
nemici petrolio sotto costo e droga e reperti archeologici. E i proventi di
quel business tornano in occidente per l’acquisto i armi. Come dire uno scambio
alla pari. E il circolo si ripete. C’è proprio da non capirci alcunché.
E poi c’è l’unico fatto
serio: il terribile dramma degli uomini, delle donne e dei bambini che vengono
ignobilmente sacrificati nei conflitti e negli atti terroristici di tutto il
mondo. Per loro vale solo la “solidarietà”. Parola che viene profusa a piene
mani, ma di cui non si vedono chiaramente né i confini né la concretezza. A chi
la dice costa nulla, in fondo è classica, fa chic e non impegna.