Ciò che possiamo licenziare

venerdì 15 aprile 2022

Settimana di passione.

Nel mondo le guerre impazzano, da noi solo bisogni prosaici come avere forniture di gas e le si va a cercare in Paesi di specchiata democrazia come l’Algeria e l’Egitto. La revisione del catasto è fatta per sfizio. Il caffé costa fino a 1,50€. Solo a un esperto in recita a soggetto sarebbe venuto in mente di multare chi non accetta bancomat e carta di credito. Incrociare i dati invece no.


Nel mondo settimana di passione: per gli ucraini che hanno i russi in casa, per i russi che si vedono affondare un’ammiraglia, per le guerre dimenticate in Africa e nel medio oriente, per Biden che deve fare il guerriero ad oltranza per difendersi dal redivivo Donald Trump che: “se ci fossi stato io…” e lo è stata  anche per il nostro camminatore sulle acque. Dopo essersi travestito da guerrigliero e da inflessibile nemico dei condizionatori d’aria (degli altri, tanto lui li avrà in funzione a prescindere), in questa settimana  ha indossato vari panni. Prima si è messo a fare il questuante poi il mediatore e infine anche l’anima bella. Nella sua versione da guerrigliero s’è messo addirittura a minacciare il Putin Vladimir di non comprargli più il gas per ridurlo sul lastrico. Gli sono arrivate due risposte: una sottovoce da parte di industriali-commercianti-agricoltori timidamente suggerenti di non esagerare poiché “a noi il gas ci serve”. Una invece tonante, seppur con un lungo giro di parole da parte del Putin stesso, in soldoni questi ha detto: “caro Occidente il mio gas non ve lo vendo più. Lo mando in Asia, in Africa, magari anche in Sud America. Anzi, comincio subito a costruire dei gasdotti e voi continuate a comprarlo dagli americani che ve lo fanno pagare di più. Mancava solo dicesse: “mi aspettavo foste dei capitalisti intelligenti” e avrebbe chiuso il cerchio. Comunque, per non finire come l’Aretino Pietro, il nostro mandato dalla provvidenza s’è messo a fare il questuante, deve aver visto uno dei migliori film di Pasolini, e così trotterella tra Algeria ed Egitto, due bei campioni di democrazia. Lui alla democrazia ci tiene e in Egitto senz’altro ce n’è: infatti dopo aver ammazzato Giulio Regeni e sequestrato Patrick Zachi si fa burla della nostra giustizia non fornendo gli indirizzi dei torturatori. Chissà se così si diventa capitalisti intelligenti.  Dopo di che il Draghi Mario è stato un po’ strattonato da Salvini&co sulla questione catasto. Si è scusato dicendo che sì vuol fare la riforma del catasto, non per mettere tasse sulla casa, ma così, solo per sfizio. Magari per vedere quanto valgono le case degli amici che abitano in centro. Sempre gli stessi l’hanno anche pizzicato sulla delega fiscale, Qui la giustificazione è stata un po’ meglio: "voglio solo beccare gli evasori". Progetto ambizioso da non ridicolizzare, non ci aveva mai pensato nessuno. A coprirsi di ridicolo ci pensa da solo: chi non accetterà bancomat o carta di credito verrà multato con 30€ e il 4% del valore della transazione. Ve l’immaginate una signora/signore chiamare il 113, Finanza-Polizia di Stato-Carabinieri-Polizia Locale  (arriveranno a babbo morto ovviamente), per denunciare il pizzaiolo-idraulico-salumiere-taxista-e-chi-più-ne-ha-più-ne-metta perché non vuole accettare la carta? Nel frattempo farà tardi in ufficio, i bambini rimarranno fuori dalla scuola con il rischio di essere affidati ai servizi sociali, perderà l’aereo, sarà in ritardo per la cena e rischierà il divorzio. In tutto questo bailamme il caffè al bar, bevuto in piedi al bancone, costa anche 1,50€, mentre il conto per pranzare al ristorante è salito del 5%, e farlo a casa del 10%. Si tratta di aumenti non giustificati, dicono dal Ministero dell’Economia. Che se ne siano accorti non è male. Ma ovviamente non hanno un rimedio. Confcommercio si lamenta delle potenziali multe e chiede, come ti sbagli, incentivi. In verità basterebbe aumentare i controlli, per esempio incrociare il fatturato dichiarato da pizzaiolo-idraulico-salumiere-taxista-e-chi-più-ne-ha-più-ne-metta con la cilindrata dell’auto, la dimensione della casa, le altre proprietà immobiliari, le spese della carta di credito e gli investimenti mobiliari, tanto per dire. Ma queste sono idee che a un rinomato banchiere e alla sua congrega di tecnocrati mai verrebbero in mente. Ma anche questa settimana passerà e ce ne toccheranno altre. E non saranno belle.

Buona settimana e buona fortuna

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