Settimana ricca di fatti: l’Europa regala denari, Gasparri dà dell'asino a Boccia, le nuove lacrime della Bellanova Le sardine si
pescano o non si pescano? Sala Beppe, nella parte del persico trota, attacca Solinas Christian. Ancora una volta tocca dare ragione a Calenda Carlo.
Le sardine si pescano o non si pescano. Il futuro delle sardine |
Questa
che si sta chiudendo è stata settimana ricca di esilaranti fatti: l’Europa che
regala denari salvo darli l’anno prossimo ed attendere il placet di tutti i
ventisette paesi che compongono la UE, quindi cinque presidenti di regione che
non vogliono l’election day, facendoci buttare un mare di denari e infine Gasparri
che dà del somaro a Boccia. C’è di che scompisciarsi. Tra questo ricco florilegio, che ce ne sono
molte altre, ho scelto tre storielle e mezzo. Sul mezzo poi vi dirò.
Al
dunque, non si può non partire con il post su facebook di Mattia Santori. Con
questo abbiamo scoperto, come non averlo immaginato prima, che le Sardine si
sciolgono. E perché? Per «dissidi interni, litigate per i post e paranoie complottiste»
.
In altre parole si dimostra come questo movimento non abbia granché di
originale: assomiglia al PD di quando
c’era Renzi o alla attuale maggioranza di governo ora che Renzi ha un partitino
tutto suo. By the way, in tutti i peana elevati a questo movimento nessuno ha
mai riflettuto sul fatto che le Sardine riempivano le piazze là dove le aveva
già riempite Grillo. Che il Mattia Santori e la Jasmine Cristallo in quattro e
quattr’otto fossero in grado di moltiplicare i pesci? Per i pani ci vuole un
po’ più di tempo. Ma non dovremo aspettare visto che si sciolgono.
Vien
poi il Christian Solinas, presidente della regione Sardegna, che pensando una
cosa tutto sommato di buon senso la dice sbagliata: vuole che in Sa Sardinia, regione
con pochi contagiati e ancor meno morti, ci vada in vacanza solo gente sana.
Come dargli torto. Dopo di che si inventa passaporti e certificati e minchionate
varie. Abbocca come un persico trota nientepopodimeno che il Sala Beppe. L’ex city
manager di
Letizia Moratti, vale la pena ricordarselo, si sente tirato in ballo e quindi
risponde: "Me ne ricorderò quando dovrò decidere dove andare in vacanza".
Per inciso, pare, pare, che il Beppe le vacanze le passi a Portofino. Ma pur di
metter becco ….
Come
terza esilarante storiella: nuove lacrime per la Bellanova. Come si ricorderà
la Teresa Bellanova le prime le ha versate per gli invisibili che saranno
visibili, ma per soli sei mesi, giusto
il tempo delle raccolte, poi chissà. Adesso la Teresa Bellanova ha l’opportunità
di versarne ancora: perché il suo partitino nella commissione per le
autorizzazione a procedere ha salvato Salvini, non presentandosi all’appello.
Oddio non è che i tre voterelli renziani fossero determinanti, quando mai, ma è
stato un segno di amicizia con il leghista. O no? E qui sì che la ex bracciante
e poi sindacalista ha di che piangere. Poi, dato che non c’è due senza tre, ecco
che il Fontana e il Gallera gli danno un’altra occasione bella, bella: la sua
compagna di partitino, Patrizia Baffi, è stata eletta presidente della Commissione
d’inchiesta Covid con i voti della Lega e dei suoi alleati. La Commissione in
questione ha un compito delicato: indagare
su come la Regione ha gestito la questione Corona virus. Essere il controllore eletto
dal controllato non è da tutti. La Baffi, nonostante la richiesta del suo
partito, ha deciso di non dare le dimissioni. E anche qui la ex bracciante ed
ex sindacalista ha di che piangere. Oh se ha di che piangere.
All’inizio
dicevo che anche della mezza storiella esilarante, eccola: Calenda Carlo ha
definito la risposta del Sala Beppe “puerile”. È la seconda volta che mi tocca
dare ragione al Caleda Carlo. E la cosa è preoccupante.
Buona
settimana e buona fotuna.