La migrazione da Firenze a Roma non gli ha portato
bene. Per sbarcare il lunario ha accettato di tutto, anche fare due lavori
contemporaneamente – oltre sedici/diciotto ore al giorno - e ne ha già perso
uno. Vivere a Roma con stipendi da fame, pagare l’affitto e mandare denari a casa per mantenere la
famiglia Ha cambiato tre indirizzi in soli tre anni e ora vive da precario. La politica
non ha il dovere morale di accettare tutti quelli che vogliono entrarci.
Eh già, il
nostro Matteo ha proprio bisogno di aiuto. Anche lui migrante da Firenze a
Roma, ha dovuto, come tutti quelli che abbandonano terra natia, accettare più
lavori per sbarcare il lunario. Come quelli che raccolgono in pomodori e le
olive nella Capitanata. Lavori precari si intende: prima segretario di partito
(che nel Pd non è più un posto fisso e sicuro come era nel Pci, dove essere
eletti segretario era come vincere il conclave in Vaticano) e poi anche la
presidenza del consiglio è un lavoro a termine. Più che precario. Talvolta
addirittura stagionale. Senza contare
che gli stipendi per questi lavoretti sono da fame, soprattutto dopo che si
sono mandati a casa i soldi per mantenere tre figli e la moglie che fa l’insegnante,
rimane ben poco. Gli affitti a Roma sono carissimi e quei continui cambi di
dimora, sono altri costi : tre cambi in solo tre anni che il postino non sa più
dove raggiungerlo. Alla fine rimangono giusto i soldi per le bollette, qualche
surgelato e le scarpe da ginnastica bisogna comprarle di secondo piede. Senza
dire della sfortuna (o destino cinico e baro) che gli ha mandato a gambe all’aria
tutte le iniziative che gli servivano per mantenersi quei posti di lavoro.
Si sa che i
migranti non sempre sono accolti bene. All’inizio c’è un po’ di simpatia,
quando sono pochi, ma se fai arrivare amici e amiche e magari anche qualche
parente, che magari si mettono a portar via il lavoro agli autoctoni, la situazione
cambia. La diffidenza, il sospetto e poi la reazione montano.
Anche le
compagnie frequentate non son delle migliori: tutti quei vecchi ex-qualcosa, che
gli stanno attorno come il gatto e la volpe facendogli fare la parte di
Pinocchio qualche sospetto su di lui lo attirano. Sospetto che aumenta sentendo
parlare gli ex-qualcosa di primo pelo che si dimostrano pronti ad immolarsi per
lui ad ogni occasione: tutti foreign
fighter che arrivano a Roma dalle più sperdute province dello stivale. Senza
dire della sua radicalizzazione diventata oramai manifesta al
craxo-democristianesimo che lo porta ad inneggiare continuamente alla guerra
santa contro tutto e contro tutti. Anche se uno si salva dalla sua furia
iconoclasta: un vecchio ergastolano, piazzista di patacche che il giovane
Matteo è riuscito a rimettere in piedi. Per non dire a resuscitare: ogni profeta
ha il suo Lazzaro.
E dire che di
aiuti e aiutini ne ha avuto a iosa, bonus
di tutti i tipi: bonus ottanta euro per i dipendenti, esoneri contributivi
(2015 e 2016) bonus diciottenni, bonus aggiornamento e merito insegnanti (che
sono due) bonus ottanta euro forze dell’ordine, bonus bebè, bonus nascita e
bonus nido. Ma non sono bastati. Oltre 50 miliardi di euro che in lire neanche
si riuscirebbe a dire. Altro che i fondi per gli altri migranti economici.
Vivere in terra
straniera non è facile, lo sapeva ben l’Alighieri: qui il pane è salato e non
scipito. E comunque non è che il grande circo della politica ha il dovere
morale di accogliere tutti quelli che ci vogliono entrare. C’è il dovere morale
di aiutare i più deboli questo sì. E aiutarli per davvero a casa loro.
E allora
aiutiamolo a casa sua il Matteo Renzi. Magari può riprendere l’antico lavoro
che fare il politico a Roma forse non fa proprio per lui.
Ma smettiamola con queste immagini..art 1 è una cosa seria parliamo di cosa vogliamo fare!
RispondiEliminaSi chiama satira
EliminaCome sono seriosi alcuni di Art 1. Vietato scherzare sul divino pargolo.
EliminaInfatti, sembriamo la brutta copia dei 5 stelle. Diciamoci la verità, ci ha presi a calci nelle palle a tutti. Un fesso non è perchè se accettassimo questo dovremmo avccettare anche che noi siamo più fessi di lui. Per la proprietà transitiva. E' arrogante quanto volete voi, ma ebete no! BASTA con queste minchiate. Qui si parla di politica e questi argomenti non lo sono affatto.
RispondiEliminaSe la argomentazione è "non è fesso perchè altrimenti saremmo più fessi di lui" non ha commenti.
EliminaE comunque si chiama satira. Basta leggere il pezzullo per capirlo.
EliminaPerchè, secondo te è un fesso?
EliminaEssere demagoghi, populisti e venditori di patacche non è sinonimo di intelligenza e neppure di buona capacità politica. E gli esempi si sprecherebbero. E comunque prima di sparare sentenza si legge.
EliminaConfondi l'dio e il giudizio
RispondiEliminaLa faccia di questa foto riassume in tutto il personaggio.
RispondiEliminaArtificioso,egocentrico...ogni suo atteggiamento studiato preventivamente peccato che non studi le cazzate che dice
RispondiEliminaChe rompa la musina di famiglia
RispondiElimina"E allora aiutiamolo a casa sua il Matteo Renzi. Magari può riprendere l’antico lavoro che fare il politico a Roma forse non fa proprio per lui." l'antico lavoro? , quello prima o quello dopo l'improvviso salto dei contributi previdenziali da far , poco dopo, gravare sulla collettività? E poi diciamocelo onestamente , anche il suo povero babbo di fastidi ne ha già abbastanza ed essersi liberato di uno così deve essere stato un bel colpo di fortuna, dire che tornerà in azienda è un po' come minaccia
RispondiEliminaPuo' uno cosi essere (vedere l'immagine) al centro della vita politica di questo Paese?
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