Due notizie che sconvolgeranno la scienza: i 7
pianeti si stanno allontanando dalla Terra, ma un tempo erano a questa vicinissimi.
Da loro è arrivata la scintilla che ha trasformato la pietra in rondine. Temono
gli sia restituita qualche sòla che ci hanno rifilato nel corso dei millenni.
La notizia non è
ancora ufficiale ma è questione di poche ore: i sette pianeti appena scoperti e
su cui si presume l’esistenza della vita, si stanno progressivamente
allontanando dalla Terra a forte velocità. Già da oggi la distanza tra la Terra
e i sette pianeti è diventata di quarant’un anni luce. Un anno in più rispetto
a pochi giorni addietro. Fonti solitamente ben informate ed assolutamente
autorevoli l’hanno confermato più volte ed in diverse situazioni. Inoltre sono
state fornite prove inoppugnabili sia della tipologia di vita esistente nei
sette pianeti sia dei contatti precedenti tra questi e la Terra. Il motivo di
questo repentino allontanamento pare sia imputabile ad un twitt a firma D’Alema
er Massimo @MassimoLeaderPD «Ne hanno scoperti sette. Uno buono per mandarci
Renzi ci sarà pure»
I sette pianeti
sono assai più vecchi della Terra e proprio gli abitanti di questi, detti
pianetani, che si sono costituiti in stati federali con sistema di voto
maggioritario come nel Regno Unito, hanno dato il via alla vita sul nostro
pianeta. Ne parlano nei loro libri di storia, di cui si è avuta la notizia in
esclusiva. Tutto è cominciato con gli esperimenti di due fratelli gemelli,
Linus e Woodstock e del loro cugino
Charlie. I due fratelli, in occasione del loro compleanno per gli otto anni, ebbero
in dono il “piccolo chimico” e con
questo riuscirono a ricreare il primo nucleo di vita che avrebbe determinato,
sulla Terra, il passaggio dalla pietra
alla rondine. L’unico loro problema era come far arrivare la vita sul
nostro pianeta. A questo ovviò il cugino Charlie che dodicenne aveva già messo
a punto un vettore capace di raggiungere la Terra. E così posero le basi per le
successive scoperte di Alfred Wallace e Charles Darwin.
Dai sette
pianeti nel corso dei millenni sono arrivate anche la lupa che allattò Romolo e
Remo e poi il lampadario di Galileo, la mela Newton, l’uovo di Colombo e il
Presidente Abramo Lincoln. In mezzo a tanta grazia però i settepianetani hanno
rifilato anche qualche sòla che d’altra
parte ci sta. Il fatto è che il numero di sòle
negli ultimi tempi sono aumentate vertiginosamente: da quelle dello scorso
secolo rappresentate egregiamente da Achille Starace e Silvio Berlusconi a
quelle dell’inizio di questo nuovo millennio riassumibili tutte nel solo Renzi
Matteo. Ora l’idea di vederselo rispedire alla base ha a tal punto terrorizzato
i settepianetani che sono riusciti ha ulteriormente piegare all’unisono i loro
assi e si stanno allontanando a grande velocità.
Una breve
dichiarazione captata nell’etere dai sette pianeti: «Il pensiero di farci triturare ancora con l’idea
che il futuro ritorna non riusciremmo a sopportarla e potrebbe causare un nuovo
big bang. Questo nella nostra galassia non potremmo permettercelo. Voi sulla
Terra ci siete abituati. Auguri.»
Se è solo per
questo nel Belpaese siamo anche abituati a sentire il Renzi Matteo ripetere che
«I computer non
prenderanno mai il posto degli scambi tra le persone. Me lo confermava stamani
il CEO di Apple Tim Cook, a Cupertino, nel quartier generale di un’azienda che
continua a mietere risultati straordinari e che in queste ore raggiunge il
massimo della capitalizzazione come mi spiegava Luca Maestri, al vertice della
parte finanziaria aziendale, italiano competente e capace.» Bravo.
Dimentica però il Renzi di aggiungere che tanti
profitti sono frutto anche delle tante tasse non pagate in Europa ed in Italia.
Per questo ci piacerebbe che i settepianetani si riprendessero la loro sòla.