Lasciare il campo non è facile.
Quando si è goduta l’ebbrezza della notorietà e dei privilegi. Arnaldo Forlani se
ne andò con dignità ed è rimasto nell’ombra sobriamente. Prima di lui lo fece
Cincinnato. La Fornero invece sta meditando di tornare.
Ora dopo quasi un anno di assenza
dalle scene sta meditando il ritorno Elsa Fornero.
Chissà cosa aveva da ridere |
Una delle cose più difficili
se non la più difficile in assoluto per un personaggio pubblico è uscire di
scena dignitosamente e una volta fuori è continuare a rimanere nell’ombra con
sobrietà. Magari approfittando della possibilità di essere dimenticato per
quanto ha fatto, in genere corbellerie, durante l’esercizio della sua funzione
pubblica. Sembra una prova da nulla ma pochissimi raggiungono questo risultato.
Uno dei rari esempi nei tempi moderni è stato Arnaldo Forlani e per trovarne un
altro prima di lui bisogna scendere fino a Lucio Quinzio Cincinnato. A
dimostrazione che, scavando e scavando o aspettando e aspettando, qualcosa di
buono lo si trova in tutti.
La voglia di tornare a calcare la
scena è così forte per chi anche solo per un quarto d’ora è stato baciato dalla
celebrità e ha potuto godere di privilegi, medioevali, che resistervi è assai
arduo. Il rientro sotto l’occhio di bue, come in teatro chiamano il riflettore,
richiede però qualcosa di particolare. E poiché trovare cose di buon senso che
siano eclatanti è più difficile che non spiattellare sciocchezze eclatanti è a
queste secondo che i più o le più fanno ricorso. Sta succedendo anche a Elsa
Fornero.
Già quando era al governo si era
distinta per alcune perle di rara saggezza come quando disse che lei «Non sono
ferratissima per fare il ministro» o quando affermò «Sarò costretta a parlare molto lentamente, perché dovrò pensare ogni parola.» Alleluia. Causa della affermazione la presenza in
sala di giornalisti. Aveva già cavalcato la notorietà negativa definendo choosy (schizzinosi) i ragazzi italiani
o non conoscendo esattamente il numero degli esodati che variava ogni giorno
neanche fosse lo spread. Ora dopo
quasi un anno di assenza sembra stia pianificando il suo rientro. Ma perché
farsi del male da soli?
Ha iniziato il suo rientro una ventina di giorni addietro, nel peggiore
dei modi. Ovvero all’insegna de «io l’avevo già detto» che se c’è frase
irritante per chi non ha fatto è proprio questa. Il primo «io l’avevo già detto» era riferito al job act di Matteo Renzi. La ex ministra arrivava a dire che quel
piano era in continuità con quanto da lei impostato e che a lei sarebbe tanto
piaciuto di farlo. Quel piano. Piccolo dettaglio: il piano non esiste è
semplicemente una mail di enunciazione di principi, come dire «viva la mamma».
Che di suo suona bene e salvo qualche sciagurato caso, viene difficile
contestare. Passata qualche settimana appena si è aperto un nuovo caso, nello
specifico la questione Mastrapasqua, ci si è lanciata sopra come topo sul
formaggio. Il refarin è sempre lo
stesso: «Io l’avevo detto.»
Naturalmente
Elsa Fornero ha scelto per il suo exploit La
Stampa che oltre ad essere il giornale di Torino, la sua città, è anche la
testata sula quale il marito scrive come editorialista. Evvabbé. Quindi l’ex
ministra io l’avevo detto ha rilasciato questa dichiarazione riferita al caso
Mastrapasqua: «Le
commissioni Lavoro di Camera e Senato e la commissione bicamerale sugli enti
previdenziali avevano fatto pressioni per un nuovo progetto di governance
dell’Inps (leggi cambiare Mastrapasuqa). L’obiettivo era una gestione più
trasparente e meno accentrata e a tal fine venne istituita una commissione ad
hoc per rivedere la struttura dell’Ente. Purtroppo però, nonostante i vari
impulsi ricevuti la politica impedì il rinnovamento.» Che tenerezza. Verrebbe da
dirle come dicevano una volta le nonne alle ingenuità dei bimbi:«povera stella.» Si vede proprio che
non era ferratissima per fare la ministra non si è neppure accorta della colossale
contraddizione: le commissioni di Camera e Senato e la Commissione bicamerale
sugli enti previdenziali sono la politica. Quindi… Evvabbè. Almeno non è più al governo.
Nel febbraio del 2013, dopo le elezioni che liberavano il
paese dal governo Monti, la ministra dichiarò, con un tono che aveva il sapore
della minaccia che era ricercata da una università tedesca. Per molti era una promossa. Purtroppo non
mantenuta. La Fornero è rimasta in Italia e pare voglia dire ancora la sua.
Saranno felici giornalisti e comici.
Ma per tornare qualcuno la deve chiamare e candidare
RispondiEliminaCastruccio Castracani Forse si vuole imbucare. Come ai matrimoni
Eliminache Forlani se ne sia andato con dignita' e' una affermazione azzardata . Se ne e' andato con le manette
RispondiEliminaCerto, se ne è andato in manette, poi i servizi sociali, ma senza grandi clamori in silenzio. Che mettersi a elogiare i demonicristiani fa un po' specie.
EliminaA volte tornano......
RispondiEliminaa fare quali altri danni?
RispondiEliminaVisto che nessuno e" andato,a prenderla nel letto dove dorme,allora lei si sente di fare quello che vuole !
RispondiEliminaL'immagine si commenta da sola e credo che rimarrà per molto tempo sul cuore di tutti coloro che soffrono e desidererebbero ospitarla nel posto più adatto. Se Dio creò la donna a nostra immagine e somiglianza forse quel giorno aveva perso al gioco d'azzardo e si è voluto vendicare con gli italiani.
RispondiEliminaCon questo sorriso luminoso e paradisiaculum ha incantato il governo e col suo pianto aromatizzato di velenosa dolcezza ha conquistato i lavoratori, perchè ha saputo spegnere, con quel pianto,i loro sogni per sempre.
RispondiEliminaL'ho incrociata 3 mesi fa a Torino via Carlo Alberto piccolina, anonima insigificante ma nn si poteva nn notare xkè oltre a camminare guardandosi intorno con quella specie di sorriso compiaciuto stampato sul viso , aveva 3 guardie del corpo che la scortavano e un signore che l'affiancava.Odiosa e fuori luogo
RispondiEliminaLa Prof.ssa Fornero farebbe bene a restare a casa, di danni ne ha già fatti abbastanza. Grazie
RispondiEliminaBeh, Cincinnato lasciò per sua scelta. Forlani non
RispondiElimina"non , non ti lascio sola, ti lascio un figlio ancor, sia quel che ti consola è il figlio dell'amor". Anche Forlani non ha voluto lasciar sola l'Italia del potere ed almeno un figlio nelle importanti stanze lo ha lasciato.
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