Ciò che possiamo licenziare

domenica 6 dicembre 2015

Bullismo a Lecce: sei scandali.

Sequestrano ed umiliano un disabile psichico. Dei tre delinquenti da strapazzo già si conoscevano le gesta. Il filmato gira per whatsapp ma tocca molti indirizzi prima di raggiungere quello giusto. La regola sordi, ciechi e muti è sempre di moda. Sei considerazioni scandalose.

Il fatto è ormai noto, ne hanno parlato i quotidiani ei telegiornali: tre cialtronazzi di mezza tacca hanno angariato per mesi un ragazzo disabile psichico. 
Il fatto è infame: in tre contro uno sono capaci tutti di fare i gradassi soprattutto se quell’uno oltre che ad essere più piccolo è anche in condizioni di inferiorità. E il fatto è anche scandaloso in tutte le sue (mancate) derivazioni.

Primo scandalo: i tre delinquenti da strapazzo (di due si conosce il nome: Riccardo Cassone ed Edoardo Tauro, è bene che i nomi di questi circolino nella rete e non solo) non erano propriamente degli sconosciuti. A quanto dicono le cronache capeggiavano una banda di minus habens ben nota nel quartiere (o nel paese) per atti vandalici e altre questioncelle di microcriminalità. Tutti sordi, ciechi e muti.

Secondo scandalo: pur conoscendo i tre nessuno ha mai sollevato il problema. Se si fosse intervenuti subito, non necessariamente con misure di polizia, ma magari con i servizi sociali o comunità di recupero, si sarebbe potuto ottenere un qualche risultato positivo. Almeno in potenza. Ma nessuno ha fatto alcunché. Tutti sordi, ciechi e muti.

Terzo scandalo: a quanto si legge, questa tortura è cominciata nei primi mesi del 2014, quindi quasi due anni fa, ma non se ne è accorto alcuno. Eppure quel trio (o ferse erano quattro) si presentava tutti i giorni a scuola neanche fossero gli zii del ragazzo. Vedere tre delinquenti, pure un po’ fessi, presentarsi a scuola già di suo dovrebbe creare una qualche curiosità se poi prendono sottobraccio un disabile psichico più che curiosità dovrebbe generare sospetto. Tuttavia nessuno, né i compagni di classe, né gli altri studenti né gli insegnanti e neanche i bidelli che solito fanno i cerberi sulla porta della scuola s’è accorto di nulla. Tutti sordi, ciechi e muti.

Quarto scandalo: il gruppetto è così fesso (verrebbe voglia di usare l’espressione dell’ex viceministro Michel Martone, ma qui si è per il bon ton) che si fa riprendere mentre è all’opera e poi fa girare il tutto su whatsupp. Per questo sono dei minus habens. Molti o forse moltissimi vedono, si spera che almeno qualcuno provi disgusto,   ma non c’è alcuno che dica niente. Tutti sordi ciechi e muti. 

Quinto scandalo: quando finalmente, dopo chissà quale giro, l’immondo filmetto, ammesso che sia uno solo, arriva sul telefono cellulare giusto parte la denuncia e i tre vengono subito arrestati. Alleluja. Però, però… I tre sono accusati di sequestro di persona, violenza privata ed atti di bullismo con l’aggravante dell’essere stati commessi su persona con disabilità psichica. Due finiscono agli arresti domiciliari. Arresti domiciliari. Mentre il minorenne è denunciato a piede libero. Giustizia benevola.

Sesto scandalo: si scatenerà lo sdegno popolare, quello che fino ad ora nulla ha fatto. Poi il processo a chissà quando, ci sono cose più importanti da giudicare e i giudici sono sempre meno visto che si chiudono i tribunali di provincia e il fatto passerà probabilmente nel dimenticatoio. Magari ci sarà una condanna che servirà solo ad aumentare il disagio. I due maggiorenni se condannati finiranno nel reparto dei protetti, che non è un bello stare, mentre il minorenne, forse, farà un giro presso qualche carcere per minori. Ma il problema  resterà tondo tondo.

Allora per evitare lo scandalo che si fa? Magari un bel processo con rito immediato, magari  una bella condanna, che qui pensare alla presunzione d’innocenza significa aere fantasia da vendere, e magari un bell’assegnazione ai lavori socialmente utili. Magari come inservienti in una struttura per disabili. E poiché i pesci per vivere hanno bisogno dell’acqua, anche una bella verifica delle rispettive situazioni famigliari. Perché se il figliuolo combina guai meglio dare un’occhiata alle capacità genitoriali. Ci sarebbe da guardare bene anche all’interno della scuola ma troppa carne al fuoco può bruciare e quindi per la lunga marcia si parta ben con il primo passo. Che poi, si spera , che con l’esempio la situazione migliori e i sordi,ciechi e muti si trasformino in vedenti, udenti e parlanti.


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